Questa l'ho presa dal Forum di Ubuntu e sto ancora ridendo!!!
http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=13&t=304452&start=1800
"Mia figlia, che frequenta la scuola elementare, la settimana scorsa è tornata a casa con una comunicazione scuola/famiglia sul libretto personale che intimava di “non fornire all’alunna materiale informatico dannoso per le apparecchiature scolastiche”. In pratica la bimba, a mia insaputa, s’è portata a scuola una live di Ubuntu 12.04 LTS :D e l’ha caricata su un pc del laboratorio di informatica , mentre in altre postazioni i suoi compagni erano alle prese con i disegnini di Microsoft Paint. La maestra, una volta accortasi che la bambina stava smanettando su un qualcosa che probabilmente non aveva mai visto (la piccola peste mi ha detto che stava dando un’occhiata alle partizioni ... hi… hi :asd: ) con fare terrorizzato le ha intimato di smetterla immediatamente. Allora mia figlia ha chiuso la sessione ed estratto il CD live che subito la maestra ha messo sotto sequestro chiedendo lumi su ‘sto Ubuntu (scritto da me sul CD a caratteri cubitali con il pennarello indelebile a punta grossissima)." Diciamo che la vicenda ha avuto uno sviluppo abbastanza curioso.
Innanzitutto alla bambina ho spiegato che quello che aveva fatto era sbagliato e cioè le ho chiarito che a scuola non si possono fare cose non autorizzate quindi all’insaputa dell’insegnante e che una manovra sbagliata avrebbe potuto creare dei danni. Le ho chiarito che l’azione giusta era quella di proporre alla maestra di provare il cd in sua presenza.
Detto questo l’indomani mi sono recato dalla maestra per chiarire il tutto. Il colloquio è stato molto disteso e chiarificatore con particolare riferimento ai contenuti della live di Ubuntu. L’insegnante si è dimostrata molto comprensiva e alla fine sembrava tutto a posto. Ma mentre me ne stavo quasi per andare salta fuori un collega della maestra, che era presente in sala insegnanti, brandendo il cd (sequestrato) esclamando: “Vede, forse lei non ha ben presente che questa è pirateria informatica. Non si possono copiare sistemi operativi i quali vanno venduti sempre in abbinamento con un pc”. Inutile che vi riporti integralmente la mia risposta. Dico solamente che gli ho spiegato dove si scarica la distro e cosa se ne può fare. Niente! Questo si è messo a sbraitare tirando fuori addirittura la questione di “evasione di tasse ministeriali e diritti SIAE”, addirittura mi ha sfidato a fargli vedere dove si scarica il materiale. Non mi sono fatto pregare due volte e chiedendo di poter usare una postazione pc gli ho mostrato questa pagina:
http://www.ubuntu-it.org/progetto/licenze
Niente da fare, invitandomi ad alzarmi ha preso lui possesso della postazione “Le faccio vedere io che da qualche parte ci sono anche i prezzi del sistema operativo e che va venduto in abbinamento con un pc”. In quel momento, visto il fare isterico che aveva ‘sto individuo, mi era quasi venuta la tentazione di prenderlo a sberle ma visto il luogo ed il contesto ho naturalmente desistito mantenendo la calma. L’ho lasciato smanettare per un po’ (continuava a ripetere “le faccio vedere io he he”) e successivamente, porgendogli un mio biglietto da visita, l’ho salutato invitandolo a farmi sapere quando avesse trovato qualcosa e me sono andato (meglio per tutti… penso sempre che la violenza sia la peggior cosa da mettere in atto ma in questi casi è difficilissimo mantenere la calma , credetemi!).
http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?f=13&t=304452&start=1800
"Mia figlia, che frequenta la scuola elementare, la settimana scorsa è tornata a casa con una comunicazione scuola/famiglia sul libretto personale che intimava di “non fornire all’alunna materiale informatico dannoso per le apparecchiature scolastiche”. In pratica la bimba, a mia insaputa, s’è portata a scuola una live di Ubuntu 12.04 LTS :D e l’ha caricata su un pc del laboratorio di informatica , mentre in altre postazioni i suoi compagni erano alle prese con i disegnini di Microsoft Paint. La maestra, una volta accortasi che la bambina stava smanettando su un qualcosa che probabilmente non aveva mai visto (la piccola peste mi ha detto che stava dando un’occhiata alle partizioni ... hi… hi :asd: ) con fare terrorizzato le ha intimato di smetterla immediatamente. Allora mia figlia ha chiuso la sessione ed estratto il CD live che subito la maestra ha messo sotto sequestro chiedendo lumi su ‘sto Ubuntu (scritto da me sul CD a caratteri cubitali con il pennarello indelebile a punta grossissima)." Diciamo che la vicenda ha avuto uno sviluppo abbastanza curioso.
Innanzitutto alla bambina ho spiegato che quello che aveva fatto era sbagliato e cioè le ho chiarito che a scuola non si possono fare cose non autorizzate quindi all’insaputa dell’insegnante e che una manovra sbagliata avrebbe potuto creare dei danni. Le ho chiarito che l’azione giusta era quella di proporre alla maestra di provare il cd in sua presenza.
Detto questo l’indomani mi sono recato dalla maestra per chiarire il tutto. Il colloquio è stato molto disteso e chiarificatore con particolare riferimento ai contenuti della live di Ubuntu. L’insegnante si è dimostrata molto comprensiva e alla fine sembrava tutto a posto. Ma mentre me ne stavo quasi per andare salta fuori un collega della maestra, che era presente in sala insegnanti, brandendo il cd (sequestrato) esclamando: “Vede, forse lei non ha ben presente che questa è pirateria informatica. Non si possono copiare sistemi operativi i quali vanno venduti sempre in abbinamento con un pc”. Inutile che vi riporti integralmente la mia risposta. Dico solamente che gli ho spiegato dove si scarica la distro e cosa se ne può fare. Niente! Questo si è messo a sbraitare tirando fuori addirittura la questione di “evasione di tasse ministeriali e diritti SIAE”, addirittura mi ha sfidato a fargli vedere dove si scarica il materiale. Non mi sono fatto pregare due volte e chiedendo di poter usare una postazione pc gli ho mostrato questa pagina:
http://www.ubuntu-it.org/progetto/licenze
Niente da fare, invitandomi ad alzarmi ha preso lui possesso della postazione “Le faccio vedere io che da qualche parte ci sono anche i prezzi del sistema operativo e che va venduto in abbinamento con un pc”. In quel momento, visto il fare isterico che aveva ‘sto individuo, mi era quasi venuta la tentazione di prenderlo a sberle ma visto il luogo ed il contesto ho naturalmente desistito mantenendo la calma. L’ho lasciato smanettare per un po’ (continuava a ripetere “le faccio vedere io he he”) e successivamente, porgendogli un mio biglietto da visita, l’ho salutato invitandolo a farmi sapere quando avesse trovato qualcosa e me sono andato (meglio per tutti… penso sempre che la violenza sia la peggior cosa da mettere in atto ma in questi casi è difficilissimo mantenere la calma , credetemi!).