Ho letto che l'ultima frontiera in ambito musica liquida dovrebbe portare ad un nuovo approccio nella lettura "no compromise" dei file audio. Si parla di suddividere il computer che legge i files da quello che li suona disaccoppiando così i due sistemi operativi (con tutto ciò che li influenza pesantemente).
Il computer che legge i files a questo punto può essere una macchina qualunque, PC o Mac senza particolari esasperazioni su configurazioni, impostazioni ecc. mentre il computer che li suona dovrebbe essere un micro-pc Linux grande quanto un pacchetto di sigarette senza hard disk, monitor, tastiera, periferiche ecc....
Quest'ultimo sarebbe quindi un apparecchio semplicissimo, non sottoposto ad influenze di vari sofware e periferiche e dal consumo energetico bassissimo, da qui la possibilità di alimentarlo in maniera accuratissima.
Alla fine si avrebbe quindi il computer pricipale "normale" con il software player, i files, le copertine e tutto il resto che legge i brani musicali e invia il flusso dati audio alla "scatoletta" superalimentata alla pefezione che li suona e li invia al DAC...
Sembrerebbe un approccio interessante ma alla fine di tutto questo discorso io non ci ho capito molto Qualcuno sa fornire maggiori delucidazioni?