bene ragazzacci...
visto che l'amico Bob ha letto qualcosa sul mitico ClasseA....che viene definito eccellente per le qualità soniche e incomprensibile per il prezzo troppo basso......
come faccio ad astenermi da un qualsiasi commento..
devo farcela infatti,questa volta sarà il papà della ClasseA a enunciarVi le doti del piccolo AA.
Non mi dite che non sapete chi è Jean Hiraga....
Se avete 5 minuti di Tempo seguitemi...
AUDIO ANALOGUE
CLASSE A L’Audio Analogue si è costruita in un decennio la reputazione di grande specialista italiano di elettroniche audio di alto di gamma,dal prezzo ben studiato unito ad una qualità musicale al 100%,senza che un modello specifico abbia contribuito al raggiungimento di un successo che non si è attenuato nonostante gli sforzi di una viva concorrenza locale, europea o extraeuropea.
Fondata in Toscana nel 1995, il marchio Audio Analogue, frutto di un gruppo di esperti e di professionisti dell’audio, evitando di addormentarsi sugli allori grazie ai suoi primi modelli tutti molto ben riusciti, ha ampliato la propria gamma sperando così di ottenere successi ancora maggiori.
Questa scelta ha dato luogo ad un orientamento da puristi, di solito alto di gamma, sostenuti dalla volontà di far sempre meglio, obbiettivi che si sono concretizzati con l’arrivo della celebre serie Maestro.
Se A.A., ascoltando le richieste di alcuni amatori alla ricerca di prodotti compatti di alta qualità, ha lanciato recentemente il “tutto in uno” Enigma, essa ora si sposta verso l’alto di gamma e il recente “Classe A” è una prova magistrale di questo sforzo senza precedenti in questo campo.
LA VERA CLASSE A SOSTENUTA DA 700 VA DI ALIMENTAZIONE
Il Classe A è stato recentemente presentato alla stampa europea da Giuseppe Blanda, dirigente e co-fondatore dell’Audio Analogue. I distributori europei, una cinquantina, sono stati informati che questo mostro sarà realizzato in serie limitata (200 esemplari per anno) e che il prezzo sarà dell’ordine degli 8000 €.
L’estetica del Classe A è simile a quella di un pre e finale della serie Maestro sovrapposti. L’A.A. riprende l’estetica del frontale sporgente di 40 mm. le ali rastremate di dieci mm. di spessore per sessanta di larghezza che servono a mascherare frontalmente due immensi dissipatori ad alette, laterali, misuranti ciascuno 400 mm. di profondità su 30 cm di altezza per 60 mm. di spessore.
Per finire la parte inferiore raggruppa 2 manopole di comando che circondano un display multifunzione.
Il pannello posteriore raggruppa 5 ingressi sbilanciati ad alto livello (0,5 v.di sensibilità per 50w. di uscita) un altro paio di ingressi bilanciati XLR da 1 volt di sensibilità, un’uscita per un registratore e i morsetti di potenza, questi ultimi capaci di accettare banane, forcelle o cavo spellato di diametro fino a 5,5 mm. La presa di rete è di standard poco comune ed indica un consumo massimo di 880 VA, l’interruttore ON\OFF è dotato di protezione generale attraverso un fusibile.
ARCHITETTURA INTERNA
La vastità del volume interno disponibile permette di alloggiare senza difficoltà due grossi trasformatori toroidali da 405 VA ciascuno (uno per canale) posti uno sopra l’altro, in vicinanza di due circuiti stampati raggruppanti uno il circuito di raddrizzamento e di filtraggio (ottenuto con 8 condensatori elettrolitici da 15000 microF \63 V, serie TFSK) e due sezioni amplificatrici dual-mono, l’altro altri circuiti di regolazione dell’alimentazione per la sezione di preamplificazione.
Le sezioni finali sono raggruppate su due grandi schede, una per canale, poste verticalmente a ridosso dei due dissipatori.
CIRCUITO :
I GROSSI MEZZIRealizzato a partire da componenti discreti, gli stadi di amplificazione comprendono una quarantina di transistor ripartiti su 5 stadi, tutti simmetrici di cui dodici di potenza montati in box metallici TO3, le coppie bipolari complementari ON-semiconductors MJ 21193 (pnp) e MJ 21194 (npn) da 16 A\250 V, un’ottima scelta.
Il montaggio in push-pull a sestetto polarizzato permette di estrarre, grazie ad una corrente di riposo totale di 1,8 A per canale, una potenza nominale di 50 W rms su un carico di 8 ohm, valore che passa a 100 W su 4 ohm e 200 W su 2 ohm,
il tutto in pura e vera classe A.Audio Analogue ha preso molto seriamente il problema di una corrente di collettore così elevata mettendo due grosse barre (ovviamente dorate) da 5 x 12 mm. di sezione al posto delle piste sullo stampato.
La sezione preamplificatrice realizzata a partire da componenti discreti, tra cui transistor della serie MPSA 18 prende posto a ridosso degli ingressi, su circuiti stampati di 70 x 120 mm. (uno per canale).
Sotto queste ultime, un’altra scheda è dedicata alla selezione degli ingressi attraverso un commutatore elettronico ad accoppiamento ottico che elimina qualsiasi rischio di trasmissione di correnti parassite. I circuiti di gestione e di telecomando sono alimentati separatamente.
Jean HIRAGACONSIGLI DI UTILIZZAZIONE
Da tenere ben presente nella scelta dei diffusori che la potenza nominale è limitata a 2x50 W malgrado la sensazione di riserva di potenza che si avverte.
A NOSTRO AVVISO
Jean HiragaAudio Analogue si batte sempre più fortemente e questo per far fronte ad una concorrenza europea ed extraeuropea oggigiorno assai attiva.
Questo specialista italiano rimette in discussione la propria produzione dimostrando interesse alla formula integrata di altissima gamma.
Questo bell’esempio mostra che la vera classe A produce un rendimento energetico del 30 % solamente; il 70% restante si trasforma in calore da dissipare con due radiatori le cui dimensioni non possono certo essere modeste. I casi di più frequente riscontro sono un lavoro in classe A limitato ad una porzione di potenza nominale dichiarata, di solito, per esempio, 15 o 20 W per canale in classe A per una potenza dichiarata di 50 o 60 W, che permette di ridurre di molto il valore di corrente di riposo totale e la grandezza dei dissipatori.
In questo caso c’è il gran lusso di una serie molto limitata (solo 4-5 esemplari per la Francia) con la vera e la pura classe A fino a 50 W.
Il risultato è regale, per non dire imperiale. Da grande altissimo di gamma.
Roman Buthigieg
Il costruttore Audio Analogue a tutt’oggi ci ha proposto prodotti dall’eccellente rapporto qualità-prezzo. Ora per meno di 8000€, l’integrato Classe A, il cui design è firmato da Claudio Bestini, è un amplificatore massiccio che domina dall’alto dei suoi 33 cm lo spettatore.All’interno un gran bel mondo tra cui due trasformatori toroidali di dimensioni smisurate. I lati dell’apparecchio sono di fatto due dissipatori termici, che l’amplificazione in classe A esige.
All’ascolto l’Audio Analogue non delude: precisione cesellata degli strumenti con una ricchezza di timbri inaudita, superba riproduzione della scena acustica, ben dilatata sia nel senso della grandezza che nel senso della profondità, e soprattutto con le ben note qualità delle amplificazioni in classe A.
Tutto ciò richiede evidentemente diffusori all’altezza.
Le nostre conclusioni sono che siamo nell’altissimo di gamma dal punto di vista della pura restituzione sonora pur restando in una gamma di prezzo ancora accessibile.
ASCOLTO CRITICO
NEUTRALITA’- EQUILIBRIO GENERALEJ.H. E’ un gran danno che un certo numero di amplificatori nella pretenziosa classe A senza esserlo veramente contribuiscano in qualche misura ad occultarne i veri benefici.
Questa serie limitata invece rimette le nostre orecchie a posto, spazza i falsi pregiudizi dimostrando
quanto c’è di bello e di buono nella via regale dell’audio. Do’ 5\5 a questo primo test: naturalezza della voce, dolcezza del piano, ambienza 3D.
R.B. L’Audio Analogue rappresenta l’amplificazione in classe A in tutto il suo splendore, l’equilibrio è perfetto, nessuna zona è accentuata, si ritrova tutto il piacere della ripresa sonora.
La voce di Ella è calda, senza la minima accentuazione, i microdettagli perfettamente udibili.
Gran bella restituzione.
EFFETTO STEREOFONICOJ.H. Ecco un amplificatore come piacciono a noi e anche se non si può dimenticare il suo ingombro o il suo prezzo, sembra tutto comunque molto ragionevole rispetto ai risultati ottenuti.
E’ favoloso: naturalezza dei timbri, spazialità, dinamica!
Che dire di più o di meglio?
R.B. Magistrale ripartizione delle differenti sorgenti delle percussioni su questa registrazione di assolo di batteria.
L’immagine è perfettamente restituita, non manca alcun dettaglio sugli attacchi e l’estinzione delle note perfettamente dominata.
Ancora più preciso sui colpi di batteria utilizzando gli ingressi XLR.
COMPORTAMENTO DINAMICO – TENUTA IN POTENZAJ.H. Le note di chitarra sono trasmesse una ad una con una naturalezza e una bellezza che confonde.
Voce molto stabile e molto ben focalizzata.
R.B. Molto buona la tenuta in potenza, i 50 W per canale dell’Audio Analogue permettono di rispondere alle esigenze di diffusori di media o alta sensibilità.
RISPOSTA IN FREQUENZAJ.H. R.B.sembra così entusiasta da doverlo moderare per capire dettagliatamente il ventaglio di qualità ascoltate con questa serie limitata che procura un piacere d’ascolto illimitato.
R.B. Nessuna sensazione di compressione, gli applausi sono distribuiti in maniera omogenea di fronte all’ascoltatore. Le campanelle sono di una bella finezza, l’Audio Analogue non esalta in nessun momento le alte frequenze.
COERENZA DEI REGISTRI – TRASPARENZAJ.H. Se estratto il meglio da questa ripresa-trappola, il tipo di timbro dei microfoni non deve nascondere un insieme di qualità: ambienza della sala, timbri, distinguibilità dei piani sonori.
R.B. Spartito distribuito con omogeneità. Qualità dei timbri rimarchevole. Estrema trasparenza.
Bhè che aspettate...non fate come Xin che lo ha rifiutato perchè consumava Troppa corrente!!!
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