Per me resta, come spesso succede, tutto relativo.
Ci sono ottimi pre fono attivi e ottimi step up che funzionano più o meno bene in base alla testina che gli si abbina.
C'è sempre da ricordare, a parer mio, che non si può mai generalizzare ed ogni caso fa a sé in base a molti elementi.
Di norma una testina con alta/medioalta impedenza interna si riesce a sposare meglio con il pre fono attivo (ma non è una verità assoluta, direi una alta possibilità).
Quando l' impedenza interna è piuttosto bassa (dai 5 agli 8 Ohm) come anche l' uscita (comunque > 0.3 e < di 0.5 mV) direi che può andare una delle due scelte in modo abbastanza indifferente (forse darei una lievissima preferenza al pre fono attivo in base al trafo in quanto alcuni più facilmente tenderebbero a tagliare un po' gli estremi).
Se l' impedenza interna è estremamente bassa (da 1 a 3 Ohm) e l' uscita pure (< a 0.15 mV) userei di preferenza lo step up, però anche qui, non è una certezza, direi più una probabilità, a mio parere, piuttosto forte.
Poi naturalmente i gusti restano soggettivi al di là di ogni valutazione, ho letto di persone che fanno interfacciamenti bracci/testina fisicamente evidentemente e dimostrabilmente del tutto errati, ma c'è chi nel suo impianto preferisce agire così.
Il problema, a mio avviso, nasce quando si sostiene che non è un risultato frutto di un errore (voluto o meno) ma da un uso corretto dei componenti.
Vista in un certo modo infatti, sempre a parer mio, la cosa avrebbe un suo senso e se l' errore ne compensa in parte altri (di base io preferirei non lavorare "in compensazione" di errori ma con elementi i più corretti possibili) l' uso improprio può essere anche accettabile in attesa, appena possibile, di una soluzione "vera" ("vera" almeno per me) ma non divulgato come strada da seguire (anche perché non è detto che gli altrui impianti soffrano di problemi, o nel caso, degli stessi di cui soffre il mio).