Da Ospite Sab Feb 20, 2010 9:38 am
Ribadisco il concetto. Secondo me, dopo che ognuno ha espresso il suo pensiero, ed ha avuto modo di confrontarlo con un altro o con altri, la discussione può avere fine. Credo sia inutile andare di 3d in 3d a continuare a trovare l'occasione per beccarsi. Il beccarsi..presume che una persona entri nell'ottica di avere ragione e di pretendere di avere ragione sul pensiero di un altro. Quindi di qui, il rintuzzare. Il problema a mio avviso NON sussiste, in quanto io non credo di avere ragione sul pensiero dell'altro, così come non credo che il pensiero dell'altro debba avere ragione del mio. La ragione è un fattore oggettivo. L'emozione è un fattore soggettivo. Quindi non c'è nulla da insegnare, nulla da imparare, nulla per cui imporsi. Se il ragionamento espresso fin'ora ha un suo fondamento (e per me lo ha), basta che ognuno si tenga le sue idee, evitando di cadere o ricadere nelle solite piccolezze.
Nel 3d sulle Tidal (ad esempio e senza malizia alcuna) Air ha tirato fuori con me il discorso del relativismo su uno degli ultimi post. Ora si sarà capito che io e Air abbiamo una diversa visione del tutto. Avrei potuto trovare in quel post il pretesto per ricominciare la solita filastrocca, ma siccome non ritengo costruttivo farlo, ho continuato a scrivere con Air, baipassando quel concetto che ha scatenato tanto clamore. Del resto ci si è confrontati. Si è giunti alla conclusione di essere su due sponde diverse, e a questo punto IO, e parlo per me, tiro avanti. Non vedo questo bisogno spasmodico ad ogni intervento di calcare la mano. Come avrete infatti letto non vado nemmeno a cercare di capire i motivi di tanto scalpore e di questa infinita storia su una DIVERSITA' di opinioni. Sorvolo poi su concetti come sordità,idiozia,cultura musicale,sofismo,relativismo,ecc.ecc. Li ritengo dei mezzi poco etici, buttati li solo per rimarcare delle posizioni, provocare delle reazioni, e mettere l'altro in condizioni di essere catalogato al cospetto del forum. Avrei potuto scrivere anche io aggettivi in merito, ma ho un ego personale un po narcisista che proprio non ne vuole sapere. Poi in modo abbastanza autocritico riconosco anche il mio difetto (visto che tutti noi abbiamo qualche difetto)che è proprio questo, snobbare. Ma si sa....nessuno è perfetto.
Concludo, scrivendo di non capire il motivo per il quale se uno pensa bianco e l'altro pensa nero, ci si debba rincorrere e/o mancare di rispetto, e/o cercare il pretesto per attacchi diretti e/o indiretti, o provare a rimarcare con forza ad ogni occasione chi pensa bianco e chi pensa nero.
Non sarebbe più etico e giusto che chi pensa bianco e chi pensa nero, continuino per la loro strada sapendo che l'altro ha la sola "colpa", di non pensarla come noi?