Io se dovessi rispondere, direi che ascolto al volume che la musica che sto ascoltando richiede.
Con la musica sinfonica, ad esempio, regolo il volume in genere in modo che sia appena più basso dei primi fenomeni udibili di saturazione da parte dell'ampli (indurimento dell'acuto, primi segni udibili di compressione dinamica); Con i miei 60 watt - 88 db di efficienza, nella mia stanza tale volume è sufficiente per il sinfonico fino alla prima metà dell'ottocento, forse sufficiente ma non soddisfacente (non drammaticamente, ma avvertibilmente, soprattutto per quanto riguarda la dinamica delle percussioni) per il sinfonico dalla seconda metà dell'ottocento in poi;
Con la musica pop/rock idem, ed in questo ambito il volume non basta mai: se l'impianto funziona bene (e la stanza è ok) si tende ad alzare il volume indiscriminatamente; Anche in questo caso il volume disponibile col mio impianto non è scadente, ma nemmeno entusiasmante;
Con tutti gli altri generi il discorso cambia: perché ad esempio con la lirica il volume massimo è quello oltre il quale le voci diventano troppo "grandi" per una situazione teatrale tipo, e questo succede già prima di raggiungere il massimo dell'erogazione del mio impianto. Stesso dicasi per il pianoforte solo, o con la cameristica. Con il fortepiano o il clavicembalo, invece, se volessi emulare l'ascolto dal vivo dovrei utilizzare solo una parte molto piccola del volume resomi disponibile dall'impianto.
In generale, il volume minimo è per me quello che mi permette di seguire senza problemi i pianissimo dell'esecuzione, il volume massimo quello che rende la pressione sonora dell'impianto con quella musica inverosimile rispetto all'ascolto dal vivo.
Devo dire, da questo punto di vista, che spesso gli audiofili ascoltano le orchestre sinfoniche a volumi sovente impossibili da ascoltare dal vivo. Situazioni d'ascolto che a me sembrano veramente difficili da sostenere, anche perché a quei volumi l'orecchio non è più in grado di distinguere il timbro, con tutto ciò che ne consegue.
Con la musica rock, invece, il timbro ha molta meno importanza, quindi il volume vola....
P.S: se avete avuto il coraggio di leggere tutto da inizio a fine meritate un tapirone dorato