Ai più giovani,Fiorucci non dice nulla.
Ma Elio non è stato solo uno stilista.
Non solo stile.
Non solo moda.
Dalla fine degli anni '70 lui è un vero e proprio innovatore.
Una moda giovane che piace anche agli adulti, colorata, democratica ma di qualità, che mischia il vintage all’innovazione. I suoi jeans ben tagliati diventano il sogno delle ragazzine e quando Du Pont lancia la Lycra, Fiorucci la unisce al denim e crea i primi jeans stretch. È uno dei primi anche creare il total look e non a caso sarà il primo a firmare una linea di occhiali. Negli anni Ottanta ha altre idee di successo: la linea di T-shirt e felpe con Topolino e gli eroi Disney che sdogana fra gli adulti (chi non le aveva?) e la moda-fitness con il suo armamentario di body, fasce e scaldamuscoli.
Ne aprirà tanti, di negozi, da New York a Los Angeles, dove sarà uno dei protagonisti della scena pop con amici come Andy Warhol, Madonna, Keith Haring che porterà Milano a “creare” nel negozio di San Babila. Nel ’90 vende il marchio ai giapponesi e nel 2003 il negozio diventa un H&M. Certo, lui avrebbe aperto poco più in là il suo Love Therapy, ma passare davanti a Galleria Passarella e non vedere le sue vetrine colorate è stato il primo lutto per chi ha amato la sua moda. Una moda che sprizzava buonumore, la sua vera eredità
Ma Elio non è stato solo uno stilista.
Non solo stile.
Non solo moda.
Dalla fine degli anni '70 lui è un vero e proprio innovatore.
Una moda giovane che piace anche agli adulti, colorata, democratica ma di qualità, che mischia il vintage all’innovazione. I suoi jeans ben tagliati diventano il sogno delle ragazzine e quando Du Pont lancia la Lycra, Fiorucci la unisce al denim e crea i primi jeans stretch. È uno dei primi anche creare il total look e non a caso sarà il primo a firmare una linea di occhiali. Negli anni Ottanta ha altre idee di successo: la linea di T-shirt e felpe con Topolino e gli eroi Disney che sdogana fra gli adulti (chi non le aveva?) e la moda-fitness con il suo armamentario di body, fasce e scaldamuscoli.
Ne aprirà tanti, di negozi, da New York a Los Angeles, dove sarà uno dei protagonisti della scena pop con amici come Andy Warhol, Madonna, Keith Haring che porterà Milano a “creare” nel negozio di San Babila. Nel ’90 vende il marchio ai giapponesi e nel 2003 il negozio diventa un H&M. Certo, lui avrebbe aperto poco più in là il suo Love Therapy, ma passare davanti a Galleria Passarella e non vedere le sue vetrine colorate è stato il primo lutto per chi ha amato la sua moda. Una moda che sprizzava buonumore, la sua vera eredità