Fatta!phaeton ha scritto:mmmhhhhhh.... vediamo le due situazioni a confronto.
con un buon driver usb sul pc (e quello M2Tech IMHO e' tra i migliori) e un buon ricevitore usb nel dac (come sopra, il firmware che hanno implementato nel cypress e' IMHO veramente allo stato dell'arte) seguito da un circuito di reclocking decente e soprattutto da un paio di isolatori magnetici (sia verso l'usb che verso l'i2s) (*), quello che ottieni e' che il pc diventa una specie di grosso hard disk totalmente isolato a livello sia logico che elettrico. in sostanza il dac e' elettricamente isolato sia dalle alimentazioni che dai segnali del pc e chiede i dati quando il buffer in ingresso e' sotto una certa soglia, per il resto e' totalmente indipendente. ovviamente si suppone un trasferimento decente (cioe' il cavo deve essere decente), altrimenti essendo una trasmissione senza correzione d'errore il dato puo' arrivare sbagliato (come d'altronde nello spdif....)
prendiamo invece il caso spdif. in questo caso il dac in generale e' in modalita' totalmente slave (in generale perche' in realta' esistono dac molto sofisticati - e costosi - che effettuano anche il reclocking sullo spdif, una cosa molto complessa...), e aggancia il clock che gli arriva sulla connessione seriale sincrona mediante un pll. se il pll e' troppo stretto (jitter intrinseco del dac molto basso) il dac non agqancia segnali troppo sporchi (vedi il caso di alcuni dac pro tipo EMM et similia che si aspettano un segnale molto pulito e magari con un world clock), quindi sei obbligato in pratica nei dac "commerciali" a tenerlo abbastanza largo in modo che possa seguire le variazioni del clock dello spdif (= alto jitter).
in buona sostanza sono del tutto convinto che con un eccellente sistema spdif a monte (ovvero con un jitter proprio delal sorgente minore di quello proprio dello young) lo young possa suonare molto bene, anche molto meglio dell'usb, ma credo (e ribadisco: CREDO) che nella grande maggioranza dei casi l'usb possa suonare meglio (ovvero jitter proprio dello young minore del jitter proprio della sorgente).
sarebbe interessante (se ne hai voglia e quando ne hai tempo) fare una analisi di questo tipo.... che ne dici????
(*) btw, sono d'accordo nel dire che un semplice usb asincrono non risolve i problemi sic et simpliciter. serve a valle del ricevitore ALMENO un isolatore, e per avere risultati decenti ANCHE un reclocking basato su un clock a basso jitter, altrimenti e' del tutto inutile ed e' meglio usare lo spdif che almeno non e' sporcato dalle alimentazioni del pc (sia di segnale che di potenza)......
Prendiamo in esame una buona interfaccia USB asincrona.
Un pacchetto passa sul cavo ed arriva nel chip ricevitore. Questo chip fa un sacco di roba con questo pacchetto e mette finalmente alcuni bit in un buffer che i circuiti a valle estraggono usando un clock stabile a basso jitter. Ma cosa significa tutta questa elaborazione che avviene nel ricevitore? Genera rumore sia sulla barra di alimentazione positiva che sul piano di massa. Ogni buon designer mette regolatori di tensione separati che impediscono al rumore sul positivo di raggiungere qualsiasi altro circuito (come il clock a basso jitter, il DAC, lo stadio analogico, ecc). Ma quelli non funzionano per la massa. Se non si sta MOLTO attenti, parte di quel rumore dal ricevitore va a finire nei pin di massa degli altri componenti. Se si usa un piano di massa comune è quasi garantito che cio' avvenga. Non tantissimo, ma c'e'.
L'aspetto interessante di questo disturbo è che, se si guarda il suo spettro, si vede una forte componente 1KHz, che è il rate del pacchetto sul bus USB (per USB 2 e' 8kHz). Questo cade proprio nel bel mezzo della gamma audio. Ma c'e' di piu'. Nella maggior parte dei casi il momento esatto in cui vengono inviati i pacchetti è controllato dal software, NON da un clock a basso jitter. Questo significa che cose come le politiche di pianificazione del kernel, la latenza degli interrupt ecc hanno un impatto enorme sul timing esatto di quei pacchetti. Ogni volta esce a quasi 1KHz, ma ci sono variazioni temporali significative sulla precisione tra i pacchetti. Questo fa sì che la componente a 1KHz sullo spettro di massa si allarghi, abbia le "gonne". Questa "modulazione" è nella fascia bassa della gamma audio. C'è una discreta quantità di prove che questo tipo di jitter a bassa frequenza possa apportare piccole modifiche nella esperienza di ascolto anche quando è di livello abbastanza basso. Se non e' jitter temporale perche' assorbito dal buffer, quanto meno si tratta di jitter casuale.
Purtroppo questo può rendere DAC USB molto sensibili ad ogni genere di cose che avvengono nel computer. Il software player scelto, lo stack audio utilizzato, i parametri del kernel, i tempi sul chip di memoria, tutti aspetti che possono provocare piccoli cambiamenti nel tempo del pacchetto sul bus.
C'è un modo per ridurre questo, utilizzare piani di massa separati in maniera tale che il rumore del ricevitore non entri nella zona sensibile. Più facile a dirsi che a farsi. Un modo è quello di isolare completamente le cose, ma poi si ha bisogno di qualcosa come un optoisolatore o un trasformatore per i dati. Niente di tutto questo è facile e aggiunge di solito notevoli quantità di jitter.
L'altro modo è quello di assicurarsi che ci sia una e una sola connessione tra piani di massa (che si trova proprio sotto le linee dati). Questo funziona veramente e non richiede l'isolamento dei dati, ma richiede una e una sola connessione a terra. Questo significa che ci vogliono alimentazioni separate.
La maniera veramente corretta richiede più domini, ognuno con una propria alimentazione separata e molto attenta alla gestione del piano di massa. Purtroppo questo non è né facile né economico. Ci vuole un sacco di lavoro per progettare questo e ci vuole un sacco di soldi. Se fatto bene, i risultati sono spettacolari. Significa, pero', che ogni DAC fatto in questo modo verrà a costare un sacco di soldi, non c'è proprio nessun modo per aggirare questo. E questo senza neanche utilizzare componenti "spaziali".
La situazione attuale è che si può spendere un sacco di soldi e ottenere qualcosa che è abbastanza immune da ciò che succede nel computer (anche se non completamente), o spender una piccola somma per modificare il computer ed ottenere veramente un buon suono. Purtroppo non ci sono soluzioni a buon mercato che suonino sempre ottimamente - non esistono.