Per tutti era il Dottore, anche se la professione di medico, nonostante la laurea, non l'aveva mai esercitata. Un epiteto che adesso suona come beffa. È morto, infatti, in un ospedale di San Paolo, in Brasile, uno dei giocatori simbolo di una generazione.
Sócrates, aveva 57 anni: centrocampista sbarcato nella Fiorentina nel 1984, fu considerato dalla Fifa nel 2004 come uno dei 100 fuoriclasse al mondo di tutti i tempi. Si è spento all'alba di ieri nell'ospedale Albert Einstein per setticemia. Capitolo finale di una lunga battaglia contro l'alcolismo che negli ultimi mesi non gli dava tregua. Tre ricoveri nel solo 2011, l'ultimo gli è stato fatale. Le sue condizioni sono apparse subito gravi quando è stato ricoverato giovedì scorso e stavolta, nonostante la sua grinta e l'incontenibile forza di vivere, il campione non ce l'ha fatta.
In breve tempo divenne un punto di riferimento della Seleçao dove le sue verticalizzazioni e i suoi colpi di tacco venivano esaltati da un centrocampo eccezionale, che poteva contare su mostri sacri come Falcao, Cerezo, Junior e Zico. Eppure, con la Nazionale la sua generazione non vince nulla. Il Mondiale del 1982 va all'Italia che sconfigge al Sarriá in una mitica sfida proprio il Brasile: Sócrates segna il gol del temporaneo 1-1 ma finisce 3-2 per gli azzurri.
Sócrates, aveva 57 anni: centrocampista sbarcato nella Fiorentina nel 1984, fu considerato dalla Fifa nel 2004 come uno dei 100 fuoriclasse al mondo di tutti i tempi. Si è spento all'alba di ieri nell'ospedale Albert Einstein per setticemia. Capitolo finale di una lunga battaglia contro l'alcolismo che negli ultimi mesi non gli dava tregua. Tre ricoveri nel solo 2011, l'ultimo gli è stato fatale. Le sue condizioni sono apparse subito gravi quando è stato ricoverato giovedì scorso e stavolta, nonostante la sua grinta e l'incontenibile forza di vivere, il campione non ce l'ha fatta.
In breve tempo divenne un punto di riferimento della Seleçao dove le sue verticalizzazioni e i suoi colpi di tacco venivano esaltati da un centrocampo eccezionale, che poteva contare su mostri sacri come Falcao, Cerezo, Junior e Zico. Eppure, con la Nazionale la sua generazione non vince nulla. Il Mondiale del 1982 va all'Italia che sconfigge al Sarriá in una mitica sfida proprio il Brasile: Sócrates segna il gol del temporaneo 1-1 ma finisce 3-2 per gli azzurri.