OT: Come al solito, non mi arrivano notifiche..
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Rob ha scritto:
@ Luca
Ho visto il 3D che citi sono d' accordo con te, il contenuto musicale è pregevole (parlando da totale inesperto), ma la registrazione toglie tutto il gusto dell' ascolto che merita questo cofanetto.
Grazie anche a te![]()
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pluto ha scritto:Un saluto a tutti gli amici
Seguendo un suggerimento del Barbuto di qualche mese fa ho trovato uno splendido vinile Angel del Requiem di Faurè, direzione Barenboim e cantanti la Armstrong ed il sempre grande Fischer-Dieskau che è sempre un bel sentire. Il Barbuto veramente mi aveva raccomandato di ascoltare il Requiem in generale ed io ho trovato questo, che peraltro mi sembra splendido come pathos, cori etc e registrazione pur essendo del 1975 (ma è una stampa USA).
La domanda sorge ora spontanea: Vs suggerimenti x un confronto o edizioni di riferimento x voi?
Mi piace moltissimo l'idea di Faurè di un Requiem completamente atipico, cioè senza la percezione tipicamente cattolica del Giudizio universale, quindi abbandonando tutte le tensioni che questo avrebbe comportato nella sua stesura musicale ma concentrandosi maggiormente nella descrizione della sofferenza umana e della sua trascendenza
Tenkiù
Ascoltato a Torino.Pazzoperilpianoforte ha scritto:Sarebbe da tenere presente il Festival dell'Accademia Chigiana di Siena.... quest'anno fa una serata da loro il mitico ed unico GRIGORY SOKOLOV!!!! UNo dei più grandi pianisti attuali e di tutti i tempi...
peccato che per i miei orari ed il mio lavoro sia impossibile esserci...![]()
pluto ha scritto:
La domanda sorge ora spontanea: Vs suggerimenti x un confronto o edizioni di riferimento x voi?
Mi piace moltissimo l'idea di Faurè di un Requiem completamente atipico, cioè senza la percezione tipicamente cattolica del Giudizio universale, quindi abbandonando tutte le tensioni che questo avrebbe comportato nella sua stesura musicale ma concentrandosi maggiormente nella descrizione della sofferenza umana e della sua trascendenza
ema49 ha scritto:
..........
I due adagi sono di straordinaria bellezza (a 8,30 m e a 14,38 m). Ma ascoltatela tutta. Sempre più mi convinco che lo Zelenka strumentale possa essere superiore per invenzioni, complessità strutturale, colori..al miglior Haendel strumentale (che conosco abbastanza).
Giacomo che ne pensa?
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
A meno che non si riconosca alla musica operistica un ruolo ancillare nella storia dela musica rispetto alla musica strumentale...
ema49 ha scritto:
Ma tu prova a comparare, tempo permettendo, la strumentale o l'opera sacra di Haendel con quella di Zelenka o con parte di Telemann (dico parte perché molta produzione di Telemann è pura routine o voglia di stupire). Come me, potresti avere piacevolissime sorprese.
ema49 ha scritto:
Non ho ancora ascoltato le triosonate di Zelenka, pur avendole acquistate in un cofanetto Brilliant assieme ai Capriccios, Sinfonia a otto concertanti, etc. Come per le triosonate di Haendel in mio possesso, all'oboe Holliger. Il costo del cofanetto è irrisorio, gli interpreti davvero validi (qualcuno indiscutibilmente valido: Holliger). E, ciliegina sulla torta, anche l'incisione è buona, molto buona. Manca solo il tempo, ma si sa', dulcis in fundo.
Cofanetto fortemente consigliato.
realmassy ha scritto:Benritrovati giovini!
Non sono in un periodo da Requiem pero' :-D Piuttosto, martedi' scorso ho ascoltato dal vivo un quartetto di Britten (messo tra Haydn e Beethoven), e vi diro'...affascinante ragazzi! Non ch'ho capito una fava, ognuno sembrava andare per i fatti propri , ma era affascinante. Altri consigli?
Grazie Giacomo, ma intendevo consigli sul repertorio di Britten :-)IL BACHIANO ha scritto:
Radio 3 manda in onda "Lezioni di Musica". Si possono scaricare.
Io ne ho trovate alcune veramente interessanti.
http://tinyurl.com/6op864d
piroGallo ha scritto:A me Zelenka piace molto. Fin'ora sono riuscito a trovare questi:
robyr ha scritto:Un solo pensiero per il baritono Fischer-Dieskau. Se ne è andato ieri, 18 maggio.
Oggi mi sono ascoltato il requiem tedesco di Brahms diretto da Barenboim e con il grande Dietrich. Ancora più commovente del solito.
roby