Da Edmond il Mar Giu 23 2015, 07:04
La questione della definizione del limite fra coerenza timbrica e ascolto piacione può essere, in realtà, estremamente complessa da definire, nella sua facilità apparente...
Credo che, in realtà, la questione giochi un ruolo estremamente importante all'interno della nostra sfera culturale, in campo musicale. Se vogliamo dar credito alle parole di Giussani, il nostro orecchio è in grado di percepire come anomalie (non dico capace di definire un meglio od un meggio, ma una diversità) variazioni, in un certo range di frequenze, di +/- 0,1 dB. E' quindi abbastanza evidente che variazioni considerate molto modeste, come un paio di dB nella risposta in frequenza delle cuffie, influenzino, in realtà, moltissimo il nostro personale giudizio sull'oggetto. Senza che questo comporti delle perdite di coerenza nella timbrica resa... Anche perchè definire scollamenti timbrici e mancanze di coerenza a seguito del movimento di una unica membrana è abbastanza complesso, direi............. Occorrerebbe, poi, essere in grado di comprendere i nostri difetti timbrici, altro elemento assolutamente fondamentale nel giudizio di un qualcosa che ci appoggiamo sulle orecchie...
Io credo, come succede spessissimo, si stia facendo una guerra di religione su argomentazioni che non hanno risposte univoche... Come sappiamo tutti, le Audeze avranno sempre amatori e detrattori, così come HiFiMan ed ogni altro marchio. Per la nostra diversa cultura musicale, per la nostra capacità più o meno sviluppata di percepire differenze, per la nostra onestà intellettuale...
@Per Pappa&Lardo: Mr. Audeze definisce in circa 600 (!!!!!!!!) ore il burn-in delle sue cuffie..........................