pappa&lardo ha scritto:Per me l'impianto deve suonare bene con tutto (poi ovvio che se la registrazione è buona suonerà meglio); se voglio ascoltarmi un disco di Muddy Waters ed è inascoltabile perchè la registrazione fa schifo mentre con le cuffiette da 30 euro suona decentemente c'è qualcosa che non va nell'impianto, non nella musica. Infatti faccio sempre la controprova con le cuffiette da 30 euro; di solito se l'impiantone mantiene quel senso di facilità d'ascolto che si ha con l'impiantino scrauso più dettaglio e raffinatezza allora è equilibrato. Il bello dell'impiantino è che quando ascolti non pensi al prezzo e alle menate, ma solo alla musica! Questo per me vince su tutto e i veri impianti hi-end secondo me hanno questa caratteristica oltre che tutto il resto.
Mi permetto di fare un distinguo, prima con un'analogia e poi con considerazione più tecniche.
1) se guardi un filmato a bassa risoluzione di you-tube sullo smartphone, e lo vedi tutto sommato bene, ma poi lo stesso filmato lo guardi su un 60 pollici full hd in cui sei solito guardarci programmi al massimo della qualità, è evidente come i difetti del filmato sia resi in modo impietoso.... al punto che magari ti passa la voglia.
2) se su un impianto hi-end un brano inciso da far schifo viene "salvato" fino a farlo ascoltare tutto sommato bene, vuol dire che probabilmente quell'impianto ha la tendenza a "colorare" il suono.
Ricordo che, tanti anni fa, quando usavo l'equalizzatore parametrico SAE, ed il DBX (espansore e compressore di dinamica) mi dilettavo a smanettare con la forma d'onda delle risposte in frequenza per migliorare in modo artefatto le incisioni mediocri. Ed in effetti a conti fatti qualche risultato si otteneva (me lo segnavo sulle schedine in cui segnavo i titoli dell'album).
Ma era chiaro che era una manipolazione del suono originale.
In sostanza secondo me un impianto hi-end deve dare pane al pane e vino al vino, per cui riprodurre in modo scadente un disco inciso in modo scadente, ma riprodurre in modo sempre più emozionante quando migliore è l'incisione del supporto che si ascolta.
Altrimenti quello che guadagni "salvando" incisioni scadenti, poi lo perdi nel riprodurre le incisioni migliori.
Ma non fraintendiamoci.
E' chiaro che si parla sempre e comunque di impianti hi-end, che si suppone che in ogni caso facciano il possibile per salvare il salvabile. In sostanza è l'asticella che si "alza" quando ascolti la musica in un impianto hi-end e non viceversa.
A me capita spesso di ascoltare in cuffia o in auto album che ad un primo ascolto sembrano tutto sommato incisi bene, ma poi se lo stesso brano lo ascolti con l'hi-end ecco che spesso vengono fuori delle limiti nell'incisione che in auto non si avvertivano.
Stesso discorso si può fare se ascolti un brano in mp3 e lo stesso in hi-res (reale), difficile sentire differenze avvertibili in cuffia ed in auto (amesso che in auto abbia un lettore compatibile).
In sostanza secondo me alla fine sosteniamo la stessa cosa ma partendo da due presupposti opposti.
Se posso permettermi, prova ad ascoltare "A Bigger Bang" degli stones con una cuffietta e poi con l'impianto hi-end.