Il vinile del giorno

La vicenda delle cariche elettrostatiche è stata , almeno per me , davvero sconcertante. Nei primi anni '70 , quando ebbe inizio, la mia passione audiofila ( allora però non si usava questo termine ) , i tic e tac delle cariche elettrostatiche costituivano un problema fastidioso. Provai di tutto, spazzole , lencoclean , altre miscele artigianali , braccetti con spazzolino in fibre di carbonio e cavetto per scarico a terra , pistole!!!! .... ed un infernale aggeggio del quale non ricordo il nome : era costituito da un braccio tangenziale con una puleggia appoggiata sull'etichetta del disco che dava il movimento ad un nastro in materiale plastico trasparente che scorreva continuamente sulla superficie del disco per "assorbire" le cariche. Tutto il meccanismo era poi collegato a terra . Efficacia scarsissima e rumore pari a quello di una bicicletta con catena arrugginita . Poi , d'improvviso, più o meno alla fine dei '70 , le cariche elettrostatiche sparirono . Nel senso che , pur se ancora presenti, divennero così rare da non costituire un problema. Come ottenni tale risultato? Non usando più niente se non una spazzolata al disco prima dell'ascolto con la spazzolina Oracle collegata a massa ed una spennellata pulente-lubrificante allo stilo con un apposito liquido. L'ascolto fila liscio senza più tic e tac . Naturalmente non ho approfondito scientificamente il perché della sparizione delle cariche elettrostatiche ma faccio alcune ipotesi : variazione della composizione gassosa dell'atmosfera ? l'avvicinarsi del nuovo millennio ? influenze aliene ? il calcioscommesse che esplose per la prima volta proprio in quegli anni ? Chissà .