Senza alcuna pretesa di porgevi il verbo ecco quello che in tanti anni di analogico sono diventate delle convinzioni.
Speriamo che possano essere utili per sfruttare al meglio questa ormai datata, ma almeno per noi ancora validissima, fonte di musica riprodotta.
Scusate la prolissità
Per prima cosa partirei dal supporto:
Ci sono due filosofie essenzialmente (poi come sempre ci sono eccezioni):
A) usare un supporto che "isoli" da tutto quanto ci circonda
B) usare un supporto che produca una sorta di messa a terra meccanica atta a fare si che le eventuali risonanze tendano ad "uscire" dal giradischi e dal tavolino diretti verso la terra.
Ognuna beninteso può avere pro e contro ed ora nei nostri limiti, cerchiamo di individuarli.
Il sistema A parte dal presupposto che tutto vibra (inclusa la terra, come dimostrano i sismografi mai "piatti"). Questo sistema quindi in teoria è il migliore in assoluto se ben realizzato ma ha di contro diversi punti di ordine pratico e teorico.
Partiamo dal presupposto che la testina, leggendo il solco, vibra e produce di suo quindi delle vibrazioni che trasmette al piatto ed al braccio. In tal senso avremo bisogno che queste vibrazioni siano in qualche modo annullate/smorzate in un piatto di alta massa e formato da un insieme di diversi materiali atti allo scopo. Il braccio a sua volta dovrà essere ben smorzato/messo a terra su una base smorzata che però non sia in contatto con la terra.
Inoltre il motore e la trasmissione dallo stesso al piatto, a sua volta vibra e trasmette queste vibrazioni. Qui ci sono diverse teorie, la più semplice è isolare il motore dalla base e dal piatto per fare si che ne trasmetta il meno possibile agli stessi e le dissipi nel supporto esterno. L' uso di motori di ridotta forza è stata anche una soluzione intrapresa per anni, ma in molti riscontravano una perdita di dinamica nel suono.
Naturalmente ci sono anche le vibrazioni prodotte dagli altoparlanti (il noto rientro acustico/feedback) e queste sono state risolte portando le basi ad avere FR bassissime (nell' ordine di 1 Hertz).
Comunque di solito i supporti nati con questa filosofia cercano di "isolarsi" e qualsiasi accorgimento adottino (su molle, su molle ad aria o molle + aria, su cuscino ad aria) di solito sono piuttosto ingombranti e costosi (oltre al fatto che spesso non molto stabili nel tempo per cui richiedono una certa attenzione e conoscenza).
Il sistema B parte dal presupposto che non si riesca mai per davvero a smorzare le vibrazioni delle cui varie fonti abbiamo appena scritto. In tale logica ricerca il modo di "indirizzare" verso l' esterno le stesse accettando come fatto che alcune realizzazioni devono essere economiche, o poco ingombranti e semplici.
Per questa tipologia di giradischi, a mio avviso, i miglior supporto esistente, se si possiede un solido muro, è quello a mensola. Verso questa infatti si trasmettono, grazie alla loro vicinanza, immediatamente la gran parte di tutte le vibrazioni prodotte internamente e, tramite la loro geometria ed accorgimenti quali punte logicamente indirizzate, e minimalismo della struttura del giradischi stesso, sicerca di limitare l' entrata delle vibrazioni esterne. Nel caso di impossibilità di usare mensole, tavolini dalla struttura molto sottile e contenuta tenderanno a comportarsi, un po' meno efficacemente (le distanze da percorrere saranno mediamente più lunghe), ma nello stesso modo. In tal senso sarebbero da preferire tavolini mai troppo alti (anche perché più saranno alti e più tenderanno a "flettere" come si tenderà ad utilizzare mensole "corte" proprio per gli stessi motivi.
Per l' approccio che hanno, di solito questi giradischi sono privi di sospensioni e rigidamente accoppiati a questo tipo di base.
Qui è ancora più diffuso, tranne rari casi ma con basi spesso sospese e separate dal motore, l' uso di motori a bassa potenza, all' ascolto però con minori effetti sulla dinamica percepita. Anche queste basi, oramai, hanno FR basse mediamente sotto i 4 Hertz anche le più economiche in assoluto).
Speriamo che possano essere utili per sfruttare al meglio questa ormai datata, ma almeno per noi ancora validissima, fonte di musica riprodotta.
Scusate la prolissità
Per prima cosa partirei dal supporto:
Ci sono due filosofie essenzialmente (poi come sempre ci sono eccezioni):
A) usare un supporto che "isoli" da tutto quanto ci circonda
B) usare un supporto che produca una sorta di messa a terra meccanica atta a fare si che le eventuali risonanze tendano ad "uscire" dal giradischi e dal tavolino diretti verso la terra.
Ognuna beninteso può avere pro e contro ed ora nei nostri limiti, cerchiamo di individuarli.
Il sistema A parte dal presupposto che tutto vibra (inclusa la terra, come dimostrano i sismografi mai "piatti"). Questo sistema quindi in teoria è il migliore in assoluto se ben realizzato ma ha di contro diversi punti di ordine pratico e teorico.
Partiamo dal presupposto che la testina, leggendo il solco, vibra e produce di suo quindi delle vibrazioni che trasmette al piatto ed al braccio. In tal senso avremo bisogno che queste vibrazioni siano in qualche modo annullate/smorzate in un piatto di alta massa e formato da un insieme di diversi materiali atti allo scopo. Il braccio a sua volta dovrà essere ben smorzato/messo a terra su una base smorzata che però non sia in contatto con la terra.
Inoltre il motore e la trasmissione dallo stesso al piatto, a sua volta vibra e trasmette queste vibrazioni. Qui ci sono diverse teorie, la più semplice è isolare il motore dalla base e dal piatto per fare si che ne trasmetta il meno possibile agli stessi e le dissipi nel supporto esterno. L' uso di motori di ridotta forza è stata anche una soluzione intrapresa per anni, ma in molti riscontravano una perdita di dinamica nel suono.
Naturalmente ci sono anche le vibrazioni prodotte dagli altoparlanti (il noto rientro acustico/feedback) e queste sono state risolte portando le basi ad avere FR bassissime (nell' ordine di 1 Hertz).
Comunque di solito i supporti nati con questa filosofia cercano di "isolarsi" e qualsiasi accorgimento adottino (su molle, su molle ad aria o molle + aria, su cuscino ad aria) di solito sono piuttosto ingombranti e costosi (oltre al fatto che spesso non molto stabili nel tempo per cui richiedono una certa attenzione e conoscenza).
Il sistema B parte dal presupposto che non si riesca mai per davvero a smorzare le vibrazioni delle cui varie fonti abbiamo appena scritto. In tale logica ricerca il modo di "indirizzare" verso l' esterno le stesse accettando come fatto che alcune realizzazioni devono essere economiche, o poco ingombranti e semplici.
Per questa tipologia di giradischi, a mio avviso, i miglior supporto esistente, se si possiede un solido muro, è quello a mensola. Verso questa infatti si trasmettono, grazie alla loro vicinanza, immediatamente la gran parte di tutte le vibrazioni prodotte internamente e, tramite la loro geometria ed accorgimenti quali punte logicamente indirizzate, e minimalismo della struttura del giradischi stesso, sicerca di limitare l' entrata delle vibrazioni esterne. Nel caso di impossibilità di usare mensole, tavolini dalla struttura molto sottile e contenuta tenderanno a comportarsi, un po' meno efficacemente (le distanze da percorrere saranno mediamente più lunghe), ma nello stesso modo. In tal senso sarebbero da preferire tavolini mai troppo alti (anche perché più saranno alti e più tenderanno a "flettere" come si tenderà ad utilizzare mensole "corte" proprio per gli stessi motivi.
Per l' approccio che hanno, di solito questi giradischi sono privi di sospensioni e rigidamente accoppiati a questo tipo di base.
Qui è ancora più diffuso, tranne rari casi ma con basi spesso sospese e separate dal motore, l' uso di motori a bassa potenza, all' ascolto però con minori effetti sulla dinamica percepita. Anche queste basi, oramai, hanno FR basse mediamente sotto i 4 Hertz anche le più economiche in assoluto).
Ultima modifica di pepe57 il Mer Set 07, 2016 6:50 pm - modificato 2 volte.