Da davidjus Gio Gen 28, 2021 5:26 am
Infatti OverDrive non se ne può più della tua prosopea da sapientone, come se tutti gli altri fossero degli stupidi oscurantisti e tu l'unico illuminato audioscienziato.
Se ti fossi letto un qualunque manuale di storia della scienza, sapresti bene che la rigida contrapposizione fra "soggettivo" e "oggettivo" è molto più complessa di come si racconta. Era una contrapposizione tipica della scienza di fine '800 (anche se ha ancora dei forti radici nel senso comune, come il tuo). Già a partite dai primi decenni del '900 questa rigida dicotomia è stata smontata dalla meccanica quantistica (mai sentito parlare del principio di incertezza di Hesinberg'?)
Chi l'ha detto che i fattori importanti per far suonare bene una cuffia sono quelli che misura Amirm?
Ci possono essere tante altre variabili fondamentali, che fanno suonare bene una cuffia, e che lui semplicemente non prende in considerazione nella sua metodologia di misurazione.
Una spiegazione scinetificamente molto valida te l'aveva fornita l'utente Carlito... ma tu manco l'hai presa in considerazione, accecato dal tuo scientismo anaronistico
Te la riporto, magari rileggendola impari qualcosa e la smetti
Carlito wote:
"Una macchina che analizza misure captando onde sonore, rimane una macchina che fa molto bene il suo di lavoro. Analizzare risposte in frequenza e riportarle in un grafico, con dietro un programma scritto per fare cio' al meglio delle possibilità di una macchina.
Affinche' volessimo aver piena fiducia di cio' che una macchina, spesso governata da un pc comune, quindi con tutti i limiti intrinseci della tecnologia binaria (e qui mi fermo, perchè senno' parliamo dell'universo quantico ), tale macchina dovrebbe anche avere qualità predittive delle sonorità in 3D, dello spazialità, della gnanulosità, e di tutte quelle bellissime parole che ci pregiamo, da cuffiofili, di usare nel voler dare un parere soggettivo ad una cuffia, e sul come essa suona.
Dunque, qualora un domani, la futura macchina che potrebbe predire tutte le curve dell'ascolto, ed affiancare anche il "come" un driver suona, o meglio ancora, come una cuffia suona (calda, fredda, estesa, introversa, ecc.. ) dovrà utilizzare come base di calcolo, i quanti. Sto dicendo che in un futuro non troppo lontano, se vogliamo sapere come una cuffia suona, avremo da una macchina a base di calcolo quantistica, una marea di informazioni in più.
Proprio come fa oggi il nostro udito, ed il nostro cervello, nel recepire "come" una cuffia possa suonare, con tutte le varie derivazioni di amplificazione (valvole, ss, ibrido, ecc.)
In sostanza, detto cio', finchè un'analisi fatta da una macchina odierna, con base di calcolo binaria, avra' i suoi evidenti limiti nell'analizzare "come" una cuffia suona, mi accontento di valutarla con il mio udito e le mie elucubrazioni mentali.
Un domani, quando un computer quantico, apprese le miliardesime differenze di ciascun cuffiofilo, potrà fornire dati esatti al 99% di come una cuffia "suona", appreso che potra' farlo in radice di N possibilità, appreso N le miliardesime diverse opinioni di ciascuno, allora si' che potremmo cominciare a guradare queste "analisi" fatte da una macchina, con un'altro occhio clinico."