Difficilmente riesco ad avere una preferenza...
Per questo li ho tutti e due.
pepe57 ha scritto:Per informazione e senza entrare nella discussione.
E' stata Thorens che produsse i primi giradischi a trazione diretta.
Erano concettualmente diversi dai successivi con motori che lavoravano sullo stesso asse di rotazione del piatto.
Comunque Thorens li abbandonò presto per i problemi di trasmissione delle vibrazioni dal motore al piatto.
EMT invece quando introdusse il 950/948 dichiarò che questi erano un enorme passo avanti rispetto ai precedenti serie (930/38) che, a loro volta, sempre secondo EMT erano un enorme passo avanti rispetto al 927 (che oggi è in assoluto quello più "quotato" sia dal punto di vista qualitativo che monetario).
Ammettendo che quelli di EMT abbiano anche calcato un po' la mano (ovviamente tutto il mondo è paese, sponsorizzare il nuovo arrivato è logico) però immagino che siano usciti dopo anni con prodotti che realmente loro reputassero un concreto miglioramento.
Quindi ci sarebbe forse da chiedersi... o in EMT non sapevano quello che facevano e i nostri critici/appassionati li hanno sbugiardati/smascherati (ma allora perché osannare una ditta di incompetenti??); oppure in EMT sapevano quello che facevano e i nostri critici ed appassionati di giradischi ci capiscono pochino e non hanno mai letto le dichiarazioni fatte da EMT (e magari c'è chi ha interesse a questo per creare il mito).
JacksonPollock ha scritto:Sono modi diversi di presentare la musica...
Difficilmente riesco ad avere una preferenza...
Per questo li ho tutti e due.
Stai Buono tu...ne hai qualcuno di troppoMarcob ha scritto:
..... Non è vero!!!carloc ha scritto:
Stai Buono tu...ne hai qualcuno di troppo
Ingordo!Marcob ha scritto:
..... Non è vero!!!
Mi manca un puleggia..... ...... e anche un telaio rigido
carbonizer ha scritto:esatto ... ma se non ricordo male mi pare che EMT, per la trazione diretta attinse proprio da Thorens.
Comunque un po' mi spiace che che si vada a finire quasi sempre nella diatriba trazione diretta vs cinghia, del mio riconosco che ci sono ottime soluzioni in entrambi i casi, solo che non impazzisco per i Technics e ripeto, siccome qui ho letto più spesso di questi che di altri la cosa mi fa un pochino di strano.
Ho avuto modo di ascoltare il MagLev, notevole.
Marcob ha scritto:
..... Non è vero!!!
Mi manca un puleggia..... ...... e anche un telaio rigido
RockOnlyRare ha scritto:
L'ho visto in azione, indubbiamente è affascinante e molto bello, ma non mi ha convinto troppo. Pare che abbia qualche problema di "stabilità". Per inciso monta lo stesso braccio del mio pro-ject.
E' molto probabile che, una volta che il sistema è perfettamente a punto, possa rappresentare lo standard del futuro del giradischi.
Oggi IMHO è ancora prematuro pensare di acquistarlo.
Franz84 ha scritto:@carbonizer
In realtà non è sorta una diatriba tra le trazioni, ma in merito alla presunta modestia dei technics, che però una trazione l'hanno inventata. Ho solo fatto presente che se EMT negli anni 70, quando questa trazione venne ideata, decise di implemetarla, evidentemente tanto scarsa non poteva essere come soluzione tecnica, a meno che alla EMT intendessero imbrogliare la loro clientela, e lo dubito. Poi non capisco se non ti piacciano i technics in generale o non ti piacciano i modelli economici della technics, perché sono solo i primi ad avere una vocazione audiofila a mio avviso. Poiché gran parte del suono la fa l'accoppiata braccio/testina, il tipo di braccio presente fa una enorme differenza. Per dire, il cablaggio del braccio del vecchio 1200 è pessimo, già cambiando i cavi il suono migliora molto. Per quanto riguarda il problena del cogging la Panasonic sostiene nel suo sito di aver risolto definitivamente il problema con i nuovi motori del 1200G e del sp10R. Non ho le competenze tecniche mecessarie per poter confermare questa asserzione, ma certamente il problema del rumore trasmesso dal motore e degli "strappi" nella rotazione dovrebbe essere stato attenuato a dismisura, a meno che anche la Technics fornisca dati tecnici falsi.
carbonizer ha scritto:Comprendo la difficoltà nel capire i miei esposti, immagino che, da una parte non so scrivere, dall'altra non mi ritengo appartenente ad una fazione, mettiamoci anche che è un forum e leggiamo con leggerezza come è anche giusto che sia tuttavia, solo a titolo di esempio: in generale non mi piace neppure Luxman, ma devo anche dire che sempre di Luxman il preamp MC03 (o forse è lo 02) è una macchina degna di nota e ritengo di tutto rispetto, magari a trovarla e metterci le mani sopra ed entrare nello specifico è complicato
nun c'è provà, le ho viste le fotine del tuo impianto
Si, forse un po' prematuro, però, a parte la prima accensione non ho visto instabilità, anche se effettivamente ha qualche limite non importantissimo però chissà in un futuro non troppo lontano risolveranno.
Solo alcuni, la fascia media e bassa, ma capsico che può essere un gioco di parole, è più corretto dire che che del marchio me ne piacciono pochi.
Non concordo invece sul fatto che la gran parte del suono la fa l'accoppiata braccio testina, trovo invece che sia l'assieme a fare la differenza, anche se a noi audiofili ci piace pensare che sia il sistema braccio/testina, in realtà ho trovato che è molto più complicato di così, il telaio gioca un ruolo ben più importante (IMHO), ed ancora più significativo il telaio quando il braccio vi è montato sopra, ovvero quasi la maggior parte dei giradischi.
Esempio banale, vedi gira con possibilità di montare due o più bracci. Sono convinto che la differenza sia decisamente maggiore cambiando l'insieme testina braccio sullo stesso gira, che se monti lo stesso braccio e testina su due telaio di qualità analoga.
RockOnlyRare ha scritto:
Beh come sempre parlare esclusivamente di braccio e testina è riduttivo, è scontato che il tutto deve essere equilibrato, non puoi mettere il miglior braccio in circolazione su una piastra entry level. Dando per scontato che il telaio del gira sia adeguato a braccio e testina, secondo me influisce molto di più nel risultato finale questa accoppiata di quanto non faccia un telaio sempre a condizione che il telaio di confronto sia di analoga qualità e chiaramente adatto ad accoppiarsi a braccio e testina scelti.
Esempio banale, vedi gira con possibilità di montare due o più bracci. Sono convinto che la differenza sia decisamente maggiore cambiando l'insieme testina braccio sullo stesso gira, che se monti lo stesso braccio e testina su due telaio di qualità analoga.
Il Re mi ricorda molto il Luxman 171, ci mancherebbe che non suoni molto meglio del cavallo PD 121
carbonizer ha scritto:
Però boh, io sicuramente non mi spiego ma è pure verò che allora un braccio A con una testina B dpvrebbe suonare (non dico uguale ma molto molto simile) su tutti i giradischi invece così non è.
in ogni caso lungi da me convincere qualcuno del contrario, però la mia esperienza è differente.
Però esempio banale per esempio banale (ammesso che al termine banale diamo lo stesso significato) puoi provare a mettere i pezzi del tuo rpm su un telaio flottante a molle o altro, e senti che effetto fa, ma sono sicuro che hai già fatto una prova simile.
pepe57 ha scritto:Oggi come oggi, a parer mio, ci sono delle soluzioni tecniche che, applicate a qualsiasi livello di costo, permettono dei risultati notevolmente superiori (beninteso confrontando oggetti che miravano a posizionarsi in simili fasce di costo/qualità) a quelli dei tempi.
Ovviamente il vantaggio di un vintage o simile, è che lo si può (o meglio, lo si poteva) acquistare a prezzi decisamente competitivi rispetto a quelli di attuale produzione (all' altro lato c' era sempre il rischio del buono stato e buona manutenzione, senza manomissioni, dell' oggetto vintage).
Purtroppo oggi fare un ottimo gira DD o Puleggia, pur essendo possibile, porta a costi impegnativi in quanto richiede: da un lato l' applicazione di soluzioni complicate e dall' altro una industrializzazione su larga scala che di fatto non c'è più e temo, malgrado la rinascita modaiola del giradischi, i numeri restano insufficienti per questo approccio (se vuole essere mirato).
L' interesse sta guidando i pubblicitari (di ogni livello) a dover sostenere affermazioni assolutistiche che personalmente spesso mi lasciano molto dubbioso.
Costoro a certi livelli "spingono" il giradischi per creare fra i giovani la necessità di un oggetto di cui fino a ieri non sentivano alcun bisogno. Non dico che non sia contento che i giovani riscoprano certi oggetti, ma mi piacerebbe di più se la scoperta fosse personale e non frutto di furberie e "mode" imposte. Per cui assistiamo a divulgazioni di informazioni del tutto infondate in nome del denaro (che solo il disco nero potrebbe portare), esattamente come quando, "spingevano" il CD (sul quale il guadagno, a quei tempi, era molto più alto).
Ad altri livelli c'è chi cerca di alimentare questa nuova fonte di guadagno spingendo la nuova moda sostenendo che il "puleggia" o il "DD" siano meglio del "cinghia". A mio avviso, anche qui, con motivazioni infondate.
Per me, oggi come oggi le tre tipologie sono molto vicine nel risultato (ovviamente a similarità di impostazione e costo).
La scelta deve essere fatta con la consapevolezza e direi anche l' ammissione, che un oggetto lo possiamo preferire all' altro semplicemente perché abbiamo i nostri gusti e ci attira maggiormente (per i più svariati motivi, nostalgici, tecnici, estetici etc, ma NON sonici) l' uno rispetto all' altro. Questo beninteso se poi alla tecnologia scelta si abbina tutto il resto adeguatamente.
Farei quindi attenzione all' aspetto delle grandi ditte. Da un lato è vero che potendo produrre in modo più industrializzato hanno maggiori economie di scala. Dall' altro sono costrette a tener conto di un insieme di problematiche legate ai costi per cui difficilmente tendono davvero ad ottimizzare l' insieme del singolo prodotto nel range di tutti i loro prodotti (per loro la massimizzazione della standardizzazione è un pregio ma anche un limite quasi obbligato).
Un giradischi, dovrebbe essere sempre visto come un insieme composto da 4 componenti meccanici: Base, motore, braccio e testina.
La testina sta a noi abbinarla (a volte è anche inclusa nell' offerta, m è raro), ma il resto sta per forza al costruttore.
Quando i numeri non bastano (problema attualmente reale), cosa fa il costruttore?
Medierà per poter standardizzare.
Ad esempio, parlando di Technics (vista come grande casa), una volta l' SL 1000 era un motore SP10 montato su plinto in ossidiana specifico + un braccio EPA 100 con cuscinetti a rubini studiato apposta mentre il 1200 montava un braccio molto più semplice. Questo portava ad avere due gira ben equilibrati e completamente diversi sia nella costruzione che nei risultati.
Oggi fare due basi diverse con uguale snodo e geometria del braccio (nell' essenza immutato rispetto sl vecchio 1200) dimostra che la necessità di standardizzare (quando di fronte non esiste un mercato così ampio da permettere una vera ottimizzazione per singolo giradischi) porta ad offrire sul mercato un compromesso.
O il modello Top (1000R) viene penalizzato da un braccio non alla sua altezza (e il modello basic rappresenta un collo di bottiglia per un braccio che meriterebbe ben altra base) o il modello basic (1200) ha un braccio adeguato (e il Top ne resta penalizzato) o entrambi non montano un braccio perfettamente adeguato a loro.
A questo punto, visto che il sia modello TOP che il Basic non costano de lire (vabbè due euro) c'è comunque da chiedersi se non è meglio pensare anche a quei piccoli produttori che quando concepiscono un giradischi (anche di basso costo) studiano e gli abbinano gli specifici componenti al fine di presentar un prodotto equilibrato al meglio delle loro capacità senza obblighi di sorta (a parte quello di guadagnare, ma questo vale per tutti ovviamente).
"ucci ucci sento odore di affarucci".Purus ha scritto:OT
"sony apre una nuova fabbrica di vinile", non posso postare il link da nubbio, ma la ricerca è facile
Fine OT