O il 1200 mk7 voi che dite ho letto che ne parlano un gran bene esperienze? La versione gr costa molto di più e non so se li vale cmq rispetto al mio project debut carbon sb dc avrei dei miglioramenti
giradischi che passione
Davide78- JuniorMember
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- Messaggio n°51
Re: giradischi che passione
Ciao a tutti ho trovato diversi thorens in vendita sia 160 che 125 poi mi sono chiesto sicuramente sono macchine validissime però si parla sempre di circa 40 anni di usura ne vale la pena? Se puntassi sul nuovo per non incombere in problemi vari. ora mi dite che è una bestemmia ma un bel thecnics 1500
O il 1200 mk7 voi che dite ho letto che ne parlano un gran bene esperienze? La versione gr costa molto di più e non so se li vale cmq rispetto al mio project debut carbon sb dc avrei dei miglioramenti
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ogiad- JuniorMember
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- Messaggio n°52
Re: giradischi che passione
Ho solo visto il 1500, non ascoltato, mi sembra abbia una costruzione economica per il prezzo a cui sono venduti … tra l'altro era a fianco ad uno dei cloni del 1200, un Audio-Technica 140 … da 300 euro e non è che mi risultasse molto diverso… poi non so magari la differenza sta nei dettagli. Avresti un buon miglioramento a partire dal tuo. Comunque sono buone macchine sia i Technics che gli Audio Technica (questi ultimi hanno una progettazione praticamente identica o quasi ma usano materiali più economici in alcune parti, ma se dovessi scegliere prenderei un Audio Technica mi sembra abbiano prezzi più consoni a quello che offrono).
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Casse: Sonus Faber Liuto Tower Amplificatore: Advance Paris A7 Giradischi: Thorens td 150 + Audio Technica OC9XEB MC Cavi di potenza: Sommer Cable Elephant, connettori WireWorld Cavi di segnale: Sommer Cable Spirit, connettori Monster Cable Cavi elettrici: Schermati autocostruiti
JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°53
Re: giradischi che passione
Il Technics 1500C l'ho visto e toccato, non ha una costruzione economica...
Piatto e parte superiore del telaio sono tutti in alluminio pressofuso e anche il braccio è in lega metallica.
Oltretutto dispone già di tutte le regolazioni del caso VTA incluso e pesi aggiuntivi.
Solo la parte inferiore del telaio è in una resina termoplastica.
850/900 Euro mi sembrano un prezzo estremamente congruo...
Gli altri ti danno tavolette di bachelite e truciolato per cifre analoghe.
Si tratta di una trazione diretta, quindi il suono è più "materico" e scolpito rispetto ad una cinghia o un flottante (come i Thorens).
Come giradischi plug&play oggi secondo me nettamente superiore al pari prezzo P3 (e nemmeno di poco).
Ha come contro il fatto che non è personalizzabile... Nasce e muore così.
Non credo si possa cambiare il braccio. Include un pre phono MM che può essere escluso.
Se vuoi fare un salto netto e andare nella direzione della scalabilità futura con buon margine voglia a girarci intorno...
1000 Euro non bastano...
Piatto e parte superiore del telaio sono tutti in alluminio pressofuso e anche il braccio è in lega metallica.
Oltretutto dispone già di tutte le regolazioni del caso VTA incluso e pesi aggiuntivi.
Solo la parte inferiore del telaio è in una resina termoplastica.
850/900 Euro mi sembrano un prezzo estremamente congruo...
Gli altri ti danno tavolette di bachelite e truciolato per cifre analoghe.
Si tratta di una trazione diretta, quindi il suono è più "materico" e scolpito rispetto ad una cinghia o un flottante (come i Thorens).
Come giradischi plug&play oggi secondo me nettamente superiore al pari prezzo P3 (e nemmeno di poco).
Ha come contro il fatto che non è personalizzabile... Nasce e muore così.
Non credo si possa cambiare il braccio. Include un pre phono MM che può essere escluso.
Se vuoi fare un salto netto e andare nella direzione della scalabilità futura con buon margine voglia a girarci intorno...
1000 Euro non bastano...
Ultima modifica di JacksonPollock il Ven Gen 24 2020, 11:28 - modificato 2 volte.
ogiad- JuniorMember
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- Messaggio n°54
Re: giradischi che passione
Il Technics 1500C non ha una costruzione economica...
Mi sono espresso magari male, l'audio tecnica che costa 350 euro e ritengo un giradischi economico (ma ha una buona costruzione non lo nego) … a fianco non era molto diverso… l'unica differenza ad occhio era la parte superiore del telaio che invece di essere di alluminio era di una lega diversa (ma l'ho capito solo perché me la detto il rivenditore)… non so, alla "sorda" 700 euro di differenza non ce li vedo… poi magari il motore e braccio lo pongono su un altro livello.
Ultima modifica di ogiad il Ven Gen 24 2020, 11:33 - modificato 1 volta.
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JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°55
Re: giradischi che passione
ogiad ha scritto:
L'audio tecnica che costa 350 euro e ritengo un giradischi economico … a fianco non era molto diverso… l'unica differenza ad occhio era la parte superiore del telaio che invece di essere di alluminio era di una lega diversa (ma l'ho capito solo perché me la detto il rivenditore)… non so, alla "sorda" 700 euro di differenza non ce li vedo… poi magari il motore e braccio lo pongono su un altro livello.
Non sono nemmeno lontanamente paragonabili.
zulele- Vip Member
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- Messaggio n°56
Re: giradischi che passione
braccio e motore del 1500 mi pare siano gli stessi del 1200; adoro l'Audio Technica per rapporto q/p, ma credo che il braccio non sia gran che; è anche bruttarelloo e plasticoso, a occhio.
con tutto ciò, resta un giradischi che consiglio praticamente sempre a chi voglia un oggetto ben suonante a basso prezzo; non ho mai sentito suonare il 1500, quindi non so fare un confronto, ma a occhio mi pare abbia materiali e finiture migliori.
con tutto ciò, resta un giradischi che consiglio praticamente sempre a chi voglia un oggetto ben suonante a basso prezzo; non ho mai sentito suonare il 1500, quindi non so fare un confronto, ma a occhio mi pare abbia materiali e finiture migliori.
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Naim CDX2 - analogico: Rega RP8 con RB808 + Lyra Delos / Denon DP1200 + Hana SL/Audio Technica AT-F7/Nagaoka MP110/Denon DL103 - prephono Rega IOS e iFi iPhono 2 - Bluesound Node 2i - Accuphase E-360 - diffusori ProAc Response 1.5 - cavetteria: Accuphase, Tellurium, S&M
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°57
Re: giradischi che passione
In effetti quello che si sente dipende dalla capacita' dell'impianto di rivelarlo e dal tipo di orecchio che si possiede.martin logan ha scritto:Caspita ... io sento con bracci tradizionali e per curiosità ho preso un Revox con il braccio tangenziale.
Capisco che non saranno materiali eccelsi, ma non ho mai sentito, a orecchio, una marcata differenza tra i due sistemi.
Men che meno ho colto sensibili differenze tra i primi solchi e quelli più interni - quando il sistema è a punto ... suona.
Mi è chiaro che il "sistema" Thorens TD-150 non può rivaleggiare con il "sistema" Linn LP12 / Linn Akito e che (forse) il Linatrack Revox non sarà a livello di un Clearaudio o di un Eminent Tech.
Con questo non voglio sottacere la superiorità del sistema tangenziale né sminuire chi lo ha scelto (piacciono molto anche a me), ma se ci fossero differenze così marcate i bracci a lettura radiale sarebbero scomparsi da tempo. Invece vediamo un sacco di giradischi - anche modelli recenti top level - che ancora li impiegano.
Tutto può essere ... forse è il mio udito, o il mio sistema a valle, a non essere così raffinato da farmi cogliere queste differenze.
Il fatto che si usino i bracci imperniati nonostante il fatto che non leggano i solchi non usando il criterio col quale sono incisi e' dovuto al fatto che un tangenziale decente costa parecchio; nel caso dell'ET2, ad esempio, c'e' poi il fatto che e' necessaria una pompa di qualita' per formare il cuscino d'aria, con serbatoio e filtri.... So che gli amanti del braccio imperniato citano spesso il fatto che il fuoco e'/sembra essere superiore rispetto a quelli tangenziali. Secondo me dipende da come rende l'impianto perche' il tangenziale, che mette in evidenza l'incisione in modo naturale, non compensa niente (al pari dei pannelli elettrostatici).
Comunque mi e' sempre stato detto che l'ET2 ha la qualita' minima che dovrebbe avere un tangenziale, sotto e' meglio non impegnarsi.
Ultima modifica di Luca58 il Ven Gen 24 2020, 16:00 - modificato 3 volte.
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°58
Re: giradischi che passione
Io ho posseduto due ET2. Il problema del tracciamento del braccio imperniato e' compensato ma ovviamente non risolto perche' non puoi compensare l'errore di lettura in tutto il disco.JacksonPollock ha scritto:
Capisco quello che intendi.
Molto è imputabile alla testina e relativa regolazione, ma dipende anche da quanto "estrema" è la stampa...
Molte edizioni arrivavano a metterti le tracce a ridosso della copertina pur di farle entrare tutte.
I produttori seri fanno l'LP doppio in questi casi.
L'allineamento e il taglio del diamante possono livellare molto il problema fino a farlo scomparire.
Con gli shibata e (ancor meglio) con i micro linear si svolta.
Ma se hai trovato la quadra con il tangenziale amen..
Per curiosità... Che tangenziale hai?
I bracci tangenziali sono più costosi da progettare e hanno comunque le loro rogne... Una su tutte: l'imberlamento dei vinili.
Ricordo ancora quando mettevano la sigaretta sotto al vinile per mostrare che il braccio non perdeva il solco... Prova a farlo con un tangenziale.
Non so cosa sia "l'imberlamento dei vinili".
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°59
Re: giradischi che passione
Mah, con l'ET2 non ho mai avuto il minimo problema, ma proprio nemmeno un po'.heartbreaker ha scritto:
E non poche. Dallo Shreve-Rabco ai Goldmund-Lurnè agli Eminent Technology( e cloni) ai Triquartz( oggi Clearaudio) il problema di tracciatura dal solco esterno a quello interno è stato parzialmente risolto al costo di compromessi e "nuovi difetti".
Il fatto che i vinili siano incisi secondo una spirale rotonda in lettura crea comunque una forza centripeta(skating) che nel braccio imperniato viene contrastata a livello della articolazione del braccio, mentre nel tangenziale viene "subita" dal cantilever e dalla sua sospensione viscoelastica, mancando per definizione nel tangenziale la regolazione dell'antiskating. Inoltre se si vuole far muovere il braccio, sia attivamente che passivamente, si deve per forza avere un minimo di "gioco" a livello della articolazione( con un bel compromesso sulla rigidità), altrimenti il braccio non "scorre". Tutto questo si traduce in rotazioni dello stilo sull'asse cartesiano Y con conseguenti alterazioni del tracciamento dal primo all'ultimo solco nel caso di testine convenzionali. Con le Decca e le Ikeda la situazione può migliorare.
A me risultava che l'altro problema che citi nel tangenziale non esistesse; non essendo particolarmente appassionato della parte tecnica, nel dubbio, sono andato a ricontrollare banalmente su Wikipedia e ho letto che riporta la stessa cosa: "L'antiskating è un dispositivo meccanico (a molla o piccolo contrappeso) o magnetico applicato al braccio di lettura di un giradischi con la funzione di contrastare l'azione dalla forza d'attrito radente sviluppata tra puntina e disco in vinile che ha una componente perpendicolare al braccio di lettura e che tende a spingerlo verso il centro del piatto.
È costituito essenzialmente da un meccanismo che permette di applicare una piccolissima forza, regolabile a seconda della massa del braccio e della testina di lettura, la quale controbilancia la spinta sul braccio di lettura che tende ad andare verso l'interno del disco. Da considerare che nei bracci a traslazione tangenziale questo fenomeno è assente. La difficoltà di progettazione dell'antiskating risiede nell'uniformità di intervento del meccanismo su tutto l'arco di lavoro del braccio di lettura."
C'e' inoltre il dato di fatto che lo stilo nei tangenziali e' sempre nella posizione corretta rispetto al solco; se il sistema lo permette le compensazioni si sentono, o almeno io le sento e faccio scelte di conseguenza.
Comunque non mi sembra il caso di iniziare una guerra di religione , chi apprezza i pregi dei bracci imperniati usi quelli imperniati e chi non puo' fare a meno dei bracci tangenziali usi quelli tangenziali...
carbonizer- JuniorMember
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- Messaggio n°60
Re: giradischi che passione
Davide78 ha scritto:Ciao a tutti ho trovato diversi thorens in vendita sia 160 che 125 poi mi sono chiesto sicuramente sono macchine validissime però si parla sempre di circa 40 anni di usura ne vale la pena? Se puntassi sul nuovo per non incombere in problemi vari. ora mi dite che è una bestemmia ma un bel thecnics 1500
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La tua considerazione mi pare saggia.
Premesso che IMHO qualunque cosa prendi sarà meglio del Debut, allora anche il Technics ci sta.
Poi sarà che a me non piacciono (fatte le dovute pochissime e rare eccezioni che però intuisco non rientrino nel tuo budget) il mio dire è di orientarti verso qualcosa di più musicale ed audiofilo e meno broadcast/disco, poi tutti i gusti son gusti e su questo non si discute.
Eviterei i tangenziali per motivi di budget, anche se pure loro perfetti non sono, la coperta è sempre troppo corta, i tangenziali risolvono dei problemi ma ne hanno altri, idem i direct drive vs cinghia, niente è perfetto.
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io c'ho llo sterio e tu?
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JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°61
Re: giradischi che passione
Luca58 ha scritto:
Non so cosa sia "l'imberlamento dei vinili".
Questo è un esempio volutamente "esagerato" dell'imberlamento.
Quando eravamo ragazzacci un mio amico megaricco aveva un lineare super tecnologico (non ricordo di quale marca, credo BeO o Sony).
Avevo un botto di 45giri super sbiellati come quello sopra, il mio Philips sgangherato dell'epoca li leggeva, con il suo proprio non c'era verso.
Riguardo all'antiskating, quello che non esiste sui lineari (o meglio che è molto contenuto, prossimo allo zero) è il fenomeno di distorsione e sbilanciamento indotto dall'attrito radente. Ma l'attrito esiste eccome altrimenti non ci sarebbe trascinamento laterale del braccio lineare e quello comunque si scarica sul cantilever.
Franz84- Senior Member
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- Messaggio n°62
Re: giradischi che passione
Per rispondere alla domanda iniziale del ns amico, il vinile quale sorgente analogica è esponenzialmente più musicale, lineare, naturale e quindi superiore al cd. Questa estate ci fu una discussione proprio su tale argomento nel forum è chiaro che un cdp da 5k suoni meglio di un gira da 200 euro con testina modesta. Ma un gira di medio livello, anche vintage, BEN ABBINATO MECCANICAMENTE AD UNA DEGNA TESTINA, surclassa anche cdp da 10k. Il 1500C citato è un più che ottimo gira, che nulla ha a che vedere con i modesti audiotechnica, cloni economici del vecchio 1200 mk5/6. Faccio fatica a capire il preconcetto verso queste grandi macchine. Io da possessore del 1200G posso solo dire che molti cinghia del costo anche triplo non raggiungono quelle prestazioni. Sono macchine da musica, altro che disco e Dj. Cmq se vuoi godere i tuoi vinili ben potresti prendere il 1500C e montarci su ad esempio una Nagaoka mp500, per evitare il surplus di spesa di una mc in termini di stadio phono adeguato, sut, per pre ecc.
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pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°63
Re: giradischi che passione
No.heartbreaker ha scritto:
E non poche. Dallo Shreve-Rabco ai Goldmund-Lurnè agli Eminent Technology( e cloni) ai Triquartz( oggi Clearaudio) il problema di tracciatura dal solco esterno a quello interno è stato parzialmente risolto al costo di compromessi e "nuovi difetti".
Il fatto che i vinili siano incisi secondo una spirale rotonda in lettura crea comunque una forza centripeta(skating) che nel braccio imperniato viene contrastata a livello della articolazione del braccio, mentre nel tangenziale viene "subita" dal cantilever e dalla sua sospensione viscoelastica, mancando per definizione nel tangenziale la regolazione dell'antiskating. Inoltre se si vuole far muovere il braccio, sia attivamente che passivamente, si deve per forza avere un minimo di "gioco" a livello della articolazione( con un bel compromesso sulla rigidità), altrimenti il braccio non "scorre". Tutto questo si traduce in rotazioni dello stilo sull'asse cartesiano Y con conseguenti alterazioni del tracciamento dal primo all'ultimo solco nel caso di testine convenzionali. Con le Decca e le Ikeda la situazione può migliorare.
l' effetto del pattinamento (skating) non è prodotto dalla forza centripeta in quanto è la forza che subisce un corpo che si muove circolarmente/curvilineo (ad esempio se tu sei su una di quelle giostre che gira e ti muovi in cerchio con questa senti la forza centrifuga che ti spinge verso l' esterno e la centripeta, data dalla parete posteriore che ti tiene lì, che ti schiaccia per tenerti fermo).
La testa ed il braccio sono fermi rispetto al disco che gira.
Il pattinamento del braccio imperniato è dovuto al semplice fatto che la puntina sul disco viene trascinata in una direzione (forza di azione) lungo un vettore che ha direzione diversa dai 180° da quella di reazione (il braccio). Per questa ragione scomponendo questo vettore in due vedrai che si crea un vettore di forza verso l' interno del disco.
Nel braccio tangenziale invece, il vettore di forza di azione (prodotto dalla testina) è esattamente contrastato in direzione opposta (a 180°) dal braccio (quindi dal vettore di reazione) su cui è montata "dritta" la testina.
Perciò non può soffrire (a meno che sia montato da cani) di pattinamento e non dovrà subire forze di contrasto da meccanismi compensatori che ne riducono le conseguenze negative.
I problemi del tangenziale sono (salvo rarissime eccezioni, tipo il Lourné/Goldmund) di tutti' altra natura.
Per prima cosa la grossa differenza fra le masse (verticale ed orizzontale) in gioco che invece nell' imperniato, di solito, sono identiche.
Per seconda cosa, la loro sensibilità che se non è buona, porta ad un problema di tracciamento (di solito, ma non sempre, con cuscinetti ad aria è ottima, migliore del miglior imperniato).
Per terza cosa, la loro bassa sopportazione delle decentrature del disco causate dal movimento costante dx/sx che possono portare (specie con certe alte masse tipo ET) ad un logorio importante delle sospensioni della testina (invece un imperniato avrà, proprio causa/merito del pattinamento una costante forza laterale che non passerà mai dal punto zero).
Per quanto riguarda le tolleranze, oggettivamente il problema non si pone. Bracci meccanici su cuscinetti (tipo Clearaudio) sono cortissimi, bracci ad aria, lunghi o corti che siano, se la giocano in micron (e questo può portare piuttosto al problema di scorrevolezza in caso di piccoli residui tipo polvere), bracci lunghi imperniati su carrelli motorizzati (tipo PL o Goldmund) sono imperniati per cui al massimo se a cuscinetti (ma non mi risulta che ne esistano a cuscinetti su carrello) avrebbero il problema (ben più evidente) del chiacchiericcio dei cuscinetti per di più (instabile nel tempo) tipico degli imperniati su cuscinetti.
Per il fatto che i tangenziali (beninteso poi dipende dal tipo di tangenziale, diciamo da che tipo di "sospensioni"), soffrano di più le ondulazioni del disco è abbastanza evidente il perché.
Come affrontare a una certa velocità (anche a parità di sospensioni) una gobba/marciapiede/dislivello a ruote dritte oppure girate e con un' auto dal passo corto o lungo.
Chiaro che in un circuito tortuoso, con fondo non disastrato, il passo lungo che viaggia con ruote obbligatoriamente curvate da una parte è molto più lento di un mezzo a passo corto che (sempre a parità di fondo) gira a ruote libere di seguire il tracciato.
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Ivanhoe- Vip Member
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- Messaggio n°64
Re: giradischi che passione
Io ho un SL-10 con la sua MC310 e non ha alcun problema, anzi suona tutti i dischi senza mai una indecisione che invece il 1200 ha con dischi imberlati.
Mi trovo piu' spesso ad usare il 1200 perche' e' piu' 'figo' e mi piace guardare il disco che gira, ha poco a che fare con il suono..
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martin logan- Vip Member
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- Messaggio n°65
Re: giradischi che passione
Mah ... a parte i 5 anni passati in negozio ad assemblare e disfare impianti di pregio (parlo di Conrad J. - Krell - Mark Levinson, Halcro, Lexicon, A.R., Revel, Sonus Faber, B&W, Thiel, Jadis, Martin Logan, Magneplanar, Primaire, più qualche decina di altri marchi + commerciali). Questo mi ha fatto capire che prestazioni attendere da un impianto. Credo di non avere difficoltà a individuare pregi e difetti (secondo il mio sentire - ovvio), né ad esprimere con termini lessicali le relative impressioni, visto che lavoro (anche) nell'editoria da 10 anni in un settore molto tecnico. Non è HIFI, comunque ho pubblicato qualche centinaio di articoli / test senza ricevere grosse critiche dagli addetti ai lavori.
Quindi comprendo (anche) le dinamiche editoriali che stanno dietro a certe recensioni
Comunque, nonostante tale background, forse ha ragione Carlo dicendo che sono diventato sordo
Quindi comprendo (anche) le dinamiche editoriali che stanno dietro a certe recensioni
Comunque, nonostante tale background, forse ha ragione Carlo dicendo che sono diventato sordo
martin logan- Vip Member
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- Messaggio n°66
Re: giradischi che passione
Veniamo al tema della discussione aperta sui giradischi ... leggo del Tech 1500 Lupus in fabula
Posso dire la mia ??? Uno di tali apparecchi era destinato al macello. Coperchio mezzo fuso - nel senso che ci avevano appoggiato sopra una caffettiera bollente e qualche segno dell'età sul "mobile" che è in pressofusione - credo una lega di alluminio o roba del genere. Sotto c'è avvitato in coperchio in pura plastica con nervature - alla fine NON è una costruzione economica, anzi. Lo porto a casa salvandolo dalla discarica ... butto il coperchio (irrecuperabile), lo apro e pulisco dentro e fuori. Motore e piatto sono molto belli, ma gira solo a 45 rpm
Oltre ai due pomelli esterni, sulla sinistra, di regolazione della V. ci sono due trimmer - ben visibili sotto al motore (2 fori attraverso i quali si vedono).
Inizio con qualche goccia di riattivatore, detto anche WD40 e dopo un po' il piatto ricomincia a girare anche sulla V minore; faccio una taratura sommaria, poi una + fine con lo strobo e i controlli esterni, chiudo il tutto ed è OK - funziona. Lo provo sull'impianto e anche la Stanton suona - non è una cosa magica ma riproduce, traccia benino, non gracchia e non sibila. Non avendo più spazio per altri giradischi il Tech. 1500 è finito lontano, per due soldi (dopo un annuncio su un noto sito internet mi hanno chiamato in tre).
Ne avevo visti altri, non molti, messi meglio esteticamente e dotati di coperchio: intorno a 300 euro.
Credo quello sia il suo valore, forse qualcosa in più ma dipenderà dalla testina in dotazione. Allego foto, ciao a tutti.
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- Messaggio n°67
Re: giradischi che passione
Capita a tutti, prima o poimartin logan ha scritto:
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Davide78- JuniorMember
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- Messaggio n°68
Re: giradischi che passione
zulele- Vip Member
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- Messaggio n°69
Re: giradischi che passione
@Davide78: il braccio mi pare il Thorens originale del TD125: in tal caso, il gira di per sè viene spesso venduto fra 400 e 500€, braccio compreso. si tratta di capire quanto costi la Grado installata e dare poi un giusto valore alla cappa (che pare nuova) e allo stato di conservazione, che sembra effettivamente buono. però 900€ mi sembrerebbe... da discutere, ecco.
@martin logan: credo che qui si parlasse però del 1500 di recente produzione, non di quello 'storico', anche se non so di quanto sia cambiato
PS: abbastanza spesso sento di questi ritrovamenti di oggetti hifi in discarica, cassonetto, nel cestino della spazzatura sotto casa, nella cantina della zia del cognato del fidanzato della nipote... l'altro giorno mi è stato raccontato di uno SME3009 NOS imballato trovato a un mercatino delle pulci a 60 (sessanta !!!) euro....
mi sono messo a scrutare nell'immondizia, ma mai che a me sia capitato niente del genere; in compenso, qualcuno mi ha allungato qualche monetina.
@martin logan: credo che qui si parlasse però del 1500 di recente produzione, non di quello 'storico', anche se non so di quanto sia cambiato
PS: abbastanza spesso sento di questi ritrovamenti di oggetti hifi in discarica, cassonetto, nel cestino della spazzatura sotto casa, nella cantina della zia del cognato del fidanzato della nipote... l'altro giorno mi è stato raccontato di uno SME3009 NOS imballato trovato a un mercatino delle pulci a 60 (sessanta !!!) euro....
mi sono messo a scrutare nell'immondizia, ma mai che a me sia capitato niente del genere; in compenso, qualcuno mi ha allungato qualche monetina.
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- Messaggio n°70
Re: giradischi che passione
Non mitizzerei il 3009...certo è che per 60 euro un pensierino si può fare...magari valutando anche quale delle innumerevoli versioni del braccio si tratti.
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- Messaggio n°71
Re: giradischi che passione
Non mi viene in mente niente per giustificare la cosa, forse il tuo Philips aveva lo stilo caricato con un peso abbastanza alto o c'e'ra un problema con lo stilo dell'altro. Io non ho mai tentato di ascoltare dischi cosi' disastrati, anche solo per il timore di scassare qualcosa, ma dischi ragionevolmente ondulati venivano letti regolarmente. Il Merrill Heirloom sui cui era montato il tangenziale aveva anche un secondo clamp esterno abbastanza pesante che un po' aiutava, ma questo era in piu'.JacksonPollock ha scritto:Questo è un esempio volutamente "esagerato" dell'imberlamento.
Quando eravamo ragazzacci un mio amico megaricco aveva un lineare super tecnologico (non ricordo di quale marca, credo BeO o Sony).
Avevo un botto di 45giri super sbiellati come quello sopra, il mio Philips sgangherato dell'epoca li leggeva, con il suo proprio non c'era verso.
zulele- Vip Member
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- Messaggio n°72
Re: giradischi che passione
carloc ha scritto:Non mitizzerei il 3009...certo è che per 60 euro un pensierino si può fare...magari valutando anche quale delle innumerevoli versioni del braccio si tratti.
be', comunque sia, dubito che si trovi comunemente a 60 euro ancora nell'imballaggio originale sigillato; penso sia in ogni caso un affare.
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- Messaggio n°73
Re: giradischi che passione
Ovviamente!zulele ha scritto:
be', comunque sia, dubito che si trovi comunemente a 60 euro ancora nell'imballaggio originale sigillato; penso sia in ogni caso un affare.
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- Messaggio n°74
Re: giradischi che passione
Franz84 ha scritto:Per rispondere alla domanda iniziale del ns amico, il vinile quale sorgente analogica è esponenzialmente più musicale, lineare, naturale e quindi superiore al cd. Questa estate ci fu una discussione proprio su tale argomento nel forum è chiaro che un cdp da 5k suoni meglio di un gira da 200 euro con testina modesta. Ma un gira di medio livello, anche vintage, BEN ABBINATO MECCANICAMENTE AD UNA DEGNA TESTINA, surclassa anche cdp da 10k. Il 1500C citato è un più che ottimo gira, che nulla ha a che vedere con i modesti audiotechnica, cloni economici del vecchio 1200 mk5/6. Faccio fatica a capire il preconcetto verso queste grandi macchine. Io da possessore del 1200G posso solo dire che molti cinghia del costo anche triplo non raggiungono quelle prestazioni. Sono macchine da musica, altro che disco e Dj. Cmq se vuoi godere i tuoi vinili ben potresti prendere il 1500C e montarci su ad esempio una Nagaoka mp500, per evitare il surplus di spesa di una mc in termini di stadio phono adeguato, sut, per pre ecc.
Non condivido totalmente la tua asserzione sul fatto che "Ma un gira di medio livello, anche vintage, BEN ABBINATO MECCANICAMENTE AD UNA DEGNA TESTINA, surclassa anche cdp da 10k."
Personalmente ho un project 9.1 con una ortophon 2m black , che penso rientrino ampiamente in questa asserzione, però di recente, avendo sostituito il finale (vintage di circa 40 anni fa) con uno recentissimo, se si parla di incisioni di "pari grado", non c'è affatto questa differenza rispetto al cd perché la coppia meccanica + dac del mio impianto supera qualitativamente il livello di quella analogica. Aspetto che il nuovo finale ha evidenziato con una certa evidenza e che non nascondo mi abbia un po' sorpreso. In pratica nel cambio di aplificazione la sezione digitale è "cresciuta" in modo esponenziale rispetto a quella analogica che non ha guadagnato più di tanto, segno che già la precedente amplificazione ne estraeva la massima potenzialità ma così non era per la catena digitale (va considerato che a fine anni 70 il digitale non esisteva ancora , per cui non è poi così strano che ampli vintage diano il meglio con l'analogico e "soffrano" di più con il digitale).
In sostanza per "ristabilire" la differenza a favore del vinile, che c'è non mi si fraintenda, servirebbe un upgrade perlomeno della coppia testina + pre phono che ad oggi IMHO è un po' inferiore al resto della catena.
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(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
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- Messaggio n°75
Re: giradischi che passione
zulele ha scritto:@Davide78: il braccio mi pare il Thorens originale del TD125: in tal caso, il gira di per sè viene spesso venduto fra 400 e 500€, braccio compreso. si tratta di capire quanto costi la Grado installata e dare poi un giusto valore alla cappa (che pare nuova) e allo stato di conservazione, che sembra effettivamente buono. però 900€ mi sembrerebbe... da discutere, ecco.
@martin logan: credo che qui si parlasse però del 1500 di recente produzione, non di quello 'storico', anche se non so di quanto sia cambiato
PS: abbastanza spesso sento di questi ritrovamenti di oggetti hifi in discarica, cassonetto, nel cestino della spazzatura sotto casa, nella cantina della zia del cognato del fidanzato della nipote... l'altro giorno mi è stato raccontato di uno SME3009 NOS imballato trovato a un mercatino delle pulci a 60 (sessanta !!!) euro....
mi sono messo a scrutare nell'immondizia, ma mai che a me sia capitato niente del genere; in compenso, qualcuno mi ha allungato qualche monetina.
Purtroppo molti appassionati di vinile ed hi-fi hanno età che li portano a lasciarci per sempre, ed assai spesso gli eredi, trovandosi di fronte impianti vintage, vinili etc etc non trovano di meglio che chiamare un rigattiere e far sparire tutto magari pagandolo pure per svuotare appartamenti garage cantine etc....
Inutile dire che poi a costoro si rivolgono i vari negozianti collezionisti etc etc che fanno spesso e volentieri l'affare della vita.
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zulele- Vip Member
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- Messaggio n°76
Re: giradischi che passione
vero, certo che oggi ai tempi di internet dovrebbe essere facile capire se quello strano scatolone argentato con tutti quei manopolozzi vale 5€, 50 o 500....
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