Volevo condividere, anche se mi rendo conto di andare off-topic, una strana esperienza che mi è capitata qualche settimana fa.
Uno di questi ultimi weekend, ho accettato con entusiasmo un evento organizzato da un negozio di hi-fi molto famoso qui a Glasgow, città della Scozia in cui vivo da qualche anno.
L'incontro consisteva in un'introduzione allo streaming, sia dal punto di vista hardware che software, con annesso ascolto durante e dopo la sessione.
Il negozio in questione lo conosco molto bene in quanto vende roba parecchio interessante, appena entri vedi uno splendido Linn LP12 custodito in una vetrinetta manco fosse una reliquia. lol
Comunque, lo speaker, il Senior Sales Manager della ditta, comincia a parlare e subito noto una cosa strana: si lancia in una filippica contro i Compact Disc, accusati di essere una schifezza dal punto di vista tecnico, fin dal momento della loro comparsa sul mercato.
Essendo di parte, visto che all'epoca (parlo della metà degli Ottanta) la musica digitale rappresentava una rivoluzione (i lettori e i supporti, come ben sapete, costavano una cifra), mi taccio.
Subito dopo il predetto responsabile, per corroborare la sua tesi, propone l'ascolto di un brano prima in CD poi rippato.
Il lettore CD era probabilmente un Linn Sondek CD12 MK1, i diffusori dei Bowers & Wilkins 801D4, non ricordo che amplificatore usassero, i cavetti erano dei Chord, il cd ripper una soluzione integrata per lo storage e il networking, in questo caso uno Zen Mini MK3.
Dopo aver ascoltato il brano in CD, il nostro amico George lo rippa, lo Zen Mini lo carica, penso in automatico, sulla rete locale del negozio e... in effetti, la versione digitale dello stesso brano suonava così bene da far sembrare quella su CD un residuato bellico stile Napster prima ora.
Partendo da questa dimostrazione pratica, George afferma che i CD sono sostanzialmente spazzatura (e lo sono sempre stati, secondo lui) e che converrebbe tornare all'analogico o convertirsi allo streaming digitale (a onor del vero ha avuto il buon gusto di dire che le due soluzioni non sono comparabili fra loro, almeno questo glielo devo riconoscere).
Ora, senza addentrarmi in analisi tecniche che non mi competono su wav, flac e dintorni, io ho sempre saputo che, al netto di eventuali problemi affliggenti il lettore CD, la qualità audio di un brano riprodotto da un CD player o rippato e dato in pasto a un media server/network streamer è più o meno equivalente, per cui sono rimasto veramente stupito dalle affermazioni e dal taglio che è stato dato all'intero incontro.
Voi cosa ne pensate?
Io la mia idea me lo son fatta (molto terra terra), aspetto un vostro commento un po' più tecnico ed analitico.