RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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Da RockOnlyRare Mer Ago 17 2022, 10:52
Ciao ma perché non puntare direttamente ad un pre avendo già il finale a valvole ?
Sul discorso moderno - vintage non sono completamente daccordo sul fatto che sia sempre da preferire il "moderno".
Sicuramente ci sono problemi legati alla vecchiaia di alcuni componenti, su tutti i potenziometri etc etc, ma in compenso i componenti di una volta saranno stati meno moderni ma sicuramente avevano una qualità costruttiva che oggi con il made in China te lo scordi, specialmente se fai un paragone a "parità di fascia di prezzo" odierno (il Sansui era quasi un top di gamma, se lo paragoni ad un moderno non dico entry level ma anche medio -diciamo entro i 400 Euro- non sono affatto convinto che il nuovo suoni meglio). Ovvio che, se si sale di livello, il discorso che il nuovo sia meglio è palese (ma non spendi 400, ne spendi come minimo 2000 !!!!).
Questo vale in particolare per l'analogico, mentre per il digitale il discorso che il moderno è da preferire è talmente banale da essere palese. Basti pensare che il lettori CD vintage spesso non leggono i cd di circa 80 minuti per non parlare dei DAC che ogni anno si evolvono in modo esponenziale ed ancor "peggio" gli streamer e via dicendo.
Nella mia catena ho sostituito da un paio di anni il finale vintage che effettivamente era diventato troppo vecchio, ma ho ancora il pre BGW di fine anni 70, con componentisca originale pro completamente made in USA testati a mano uno ad uno, ed il sistema di casse Dahlquist DQ 10 (anche questi ordinati ai tempi tramite importatore direttamente dagli USA) con Subwoofer che finché funzionano regolarmente possono dare soddisfazioni che molti impianti moderni al confronto impallidiscono, a meno di andare su cifre fuori portata per le mie tasche.
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.