Il primo concerto, dal carattere molto più nervoso e combattivo, coincide con il periodo della Rivoluzione Russa; il secondo, più sobrio e più lirico, risale al 1935, quando PROKOFIEV ritornò al suo paese natale.
I due concerti sono stati scritti a diciannove anni di distanza, un periodo che coincide quasi completamente con gli anni trascorsi “in esilio”, prima negli Stati Uniti e poi in Francia.
ITZHAK PERLMAN è per me uno dei migliori interpreti del violino