Pre phono e testine sono gli elementi dell’impianto sui quali ho accumulato più esperienze. Attualmente utilizzo un Parasound JC3+, un buon compromesso tra prestazioni, versatilità e costo. Come step up ho acquistato recente mente uno step up che consente diverse regolazioni, pure troppe, visto che sto ancora studiando come regolarlo al meglio per le mie testine. E’ il Miyajima ETR Stereo.
L importanza del prefono
Ninomau- Member
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- Messaggio n°126
Re: L importanza del prefono
Questo è il mio primo post sul Gazebo, a parte i saluti, ne riapprofitto per salutare tutti.
Pre phono e testine sono gli elementi dell’impianto sui quali ho accumulato più esperienze. Attualmente utilizzo un Parasound JC3+, un buon compromesso tra prestazioni, versatilità e costo. Come step up ho acquistato recente mente uno step up che consente diverse regolazioni, pure troppe, visto che sto ancora studiando come regolarlo al meglio per le mie testine. E’ il Miyajima ETR Stereo.
Pre phono e testine sono gli elementi dell’impianto sui quali ho accumulato più esperienze. Attualmente utilizzo un Parasound JC3+, un buon compromesso tra prestazioni, versatilità e costo. Come step up ho acquistato recente mente uno step up che consente diverse regolazioni, pure troppe, visto che sto ancora studiando come regolarlo al meglio per le mie testine. E’ il Miyajima ETR Stereo.
gianni60- Senior Member
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- Messaggio n°127
Re: L importanza del prefono
Ho le 2 testine ma non riesco a fare un esatto confronto essendo su 2 impianti diversi, con giradischi,bracci,cavi diversi e phono completamente diversi la Diamond con phono CH P1/X1 a 100/160 ohm,a seconda degli ascolti/dischi e Astro con phono Kondo.Franz84 ha scritto:Complimenti per le zyx, sono sempre stato grande ammiratore di Nakatsuka, a mio avviso anche il suo prepre cpp1 ed il suo phono artisan erano di altissimo livello, semplicissimi e tutto sommato non affatto costosi.. forse per questo snobbati dal mercato audiofilo.. sarebbe molto interessante tua comparazione tra la astro con cantilever in carbonio e la diamond.. la diamond resta la top di gamma anche nel mercato jap, dove i prezzi sono letteralmente diversi dai nostri. La astro costa 6k e la diamond 7k nuove, qui avviene una vergognosa triplicazione del listino .. che poi influenza anche i giudizi inevitabilmente.. li da loro zyx, dynavector e audiotechnica hanno prezzi più o meno simili per le top di gamma .. in ogni caso non mi hanno parlato in modo esaltante del cantilever in carbonio, è una scelta che io non ho compreso, che mi sa di marketing come la spruzzata di polvere diamantata sul boro da parte di lyra.. ben altro discorso il diamante. Sai se si tratta di un unico blocco cantilever +stilo?
Astro e' il modello X che ha impedenza interna a 1 ohm e costa il 10 % in piu' della normale.
La prima cosa che sento e' una grande naturalezza che hanno entrambe, forse le testine piu' naturali che ho sentito insieme alla Air tight Opus 1 e Koetsu Coralstons Diamond,e sono molto bilanciate e neutre,al contrario di altre eccezionali su alcune cose, ma non complete come queste.
Astro impressionante sul basso, meglio della diamond,con un basso pulitissimo che scende tantissimo, la diamond forse un pelo piu' trasparente sul medio automa entrambi molto simili
Prezzi ridicoli in Italia,ma sono riuscito ad averle qui ad un 15% in piu' del prezzo che hai elencato, nuove imballate
angel72- Senior Member
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- Messaggio n°128
Re: L importanza del prefono
https://www.audiophilia.com/reviews/2024/4/24/ear-mc4-cartridge-step-up-transformer
qualcuno ha avuto esperienze con questo sut?
qualcuno ha avuto esperienze con questo sut?
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nippur- Member
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- Messaggio n°129
Re: L importanza del prefono
Io ho questo oggettino che il suo lo fa, e ne son contento
[size=30]PRO-JECT PHONO BOX S3 B[/size]
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°130
Re: L importanza del prefono
Allnic H5500.....chi sa, parli!!
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lalosna- Moderatore
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- Messaggio n°131
Re: L importanza del prefono
Gran macchina, l'ho ascoltata e sono stato molto tentato, tra l'altro ha i suoi trasformatori in permalloy per interfacciare le MC.angel72 ha scritto:Allnic H5500.....chi sa, parli!!
Se puoi vale un ascolto,semprechè le valvole siano nelle tue corde
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°132
Re: L importanza del prefono
cavoli se mi attizza!!!
devo capire come fare x ascoltarlo, nel mio caso potrebbe rappresentare un incastro magico, sia sul fronte delle testine che ho ( a parte la LP che prima o poi avrà il suo PP1), che sul fronte della tipologia di suono rispetto ai miei ampli e casse, al limite da affinare provando qualche cavo diverso, anche in argento. Non sono sicuro della piena compatibilità del sut integrato con la 103, devo capire ancora molte cose e ci sono varie scuole di pensiero, a riguardo ( 1:10, 1:20...). Stavo anche facendo un pensiero ad una alternativa un pò più graduale, tipo inserire per ora un sut tipo l'Ear MC4 e valutare successivamente un phono sempre valvolare, magari solo mm tipo il leben ...
mah?!
devo capire come fare x ascoltarlo, nel mio caso potrebbe rappresentare un incastro magico, sia sul fronte delle testine che ho ( a parte la LP che prima o poi avrà il suo PP1), che sul fronte della tipologia di suono rispetto ai miei ampli e casse, al limite da affinare provando qualche cavo diverso, anche in argento. Non sono sicuro della piena compatibilità del sut integrato con la 103, devo capire ancora molte cose e ci sono varie scuole di pensiero, a riguardo ( 1:10, 1:20...). Stavo anche facendo un pensiero ad una alternativa un pò più graduale, tipo inserire per ora un sut tipo l'Ear MC4 e valutare successivamente un phono sempre valvolare, magari solo mm tipo il leben ...
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°133
Re: L importanza del prefono
Vieni a trovarmi, ti faccio ascoltare qualcosa di livello anche più alto
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°134
Re: L importanza del prefono
grazie Carloc, spiego un pò la mia situazione: tra le mie sorgenti, il lettore cd ed il set up x la liquida hanno raggiunto un livello di assoluto godimento (x i miei gusti naturalmente), mentre la catena analogica si posiziona un pelo sotto, mancando proprio laddove il vinile dovrebbe vincere (più o meno) a mani basse sul resto: le voci in particolare, mancano di coinvolgimento, sono poco emozionanti...in altre parole, cerco quella "magia" che mi convinca a perdonare al vinile le pecche che si porta dietro (anche solo alzarsi a cambiare facciata o disco); la situazione attuale, alla fin fine, vede il giradischi sempre spento, ed è un peccato. Come mi faceva notare nimalone, ho tanti ottimi oggetti ma male amalgamati, e quindi la mia ricerca di alternative si muove su più fronti: da una parte corredare le testine di quanto serva per farle rendere al meglio, dall'altra allineare la parte analogica al family sound dell'impianto. Sulla carta è quasi scontato andare a mettere in discussione il prephono whest e considerare una soluzione valvolare + step up (interni o esterni), magari giocando coi cavi per il fine tuning (nota importante, posizionerei finalmente il prephono in modo da avere un cavo lungo al massimo 120 cm dal giradischi, ora è 2,20 e tipo con la LP te ne accorgi).
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Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°135
Re: L importanza del prefono
angel72 ha scritto:cavoli se mi attizza!!!
devo capire come fare x ascoltarlo, nel mio caso potrebbe rappresentare un incastro magico, sia sul fronte delle testine che ho ( a parte la LP che prima o poi avrà il suo PP1), che sul fronte della tipologia di suono rispetto ai miei ampli e casse, al limite da affinare provando qualche cavo diverso, anche in argento. Non sono sicuro della piena compatibilità del sut integrato con la 103, devo capire ancora molte cose e ci sono varie scuole di pensiero, a riguardo ( 1:10, 1:20...). Stavo anche facendo un pensiero ad una alternativa un pò più graduale, tipo inserire per ora un sut tipo l'Ear MC4 e valutare successivamente un phono sempre valvolare, magari solo mm tipo il leben ...
mah?!
E’ semplice la Denon 103 VUOLE uno step up con rapporto 1:10 la Denon 103R VUOLE uno step Up con rapporto 1:20 , e questi parametri non sono discutibili.
Se poi consideri che queste testine sono nate all’epoca in cui esistevano solo phono valvolari ,,,, traine tu le dovute conseguenze su cosa acquistare per farle suonare a dovere .
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Saluti,Enrico
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Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°136
Re: L importanza del prefono
Ciao Enrico, non è detto che perchè al tempo esistevano solo Phono valvolari oggi accoppiando uno step-up a trasformatori con phono a discreti non si possa avere un risultato uguale o migliore.
Perchè essere così rigidi sull'1:10 o 1:20 secondo me bisogna avere la mente aperta e provare, ci sono tante combinazioni possibili, non arrendiamoci subito.
Solo con l'ascolto e con le nostre orecchie è possibile stabilire la validità o meno di certe scelte.
Perchè essere così rigidi sull'1:10 o 1:20 secondo me bisogna avere la mente aperta e provare, ci sono tante combinazioni possibili, non arrendiamoci subito.
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°137
Re: L importanza del prefono
angel72 ha scritto:grazie Carloc, spiego un pò la mia situazione: tra le mie sorgenti, il lettore cd ed il set up x la liquida hanno raggiunto un livello di assoluto godimento (x i miei gusti naturalmente), mentre la catena analogica si posiziona un pelo sotto, mancando proprio laddove il vinile dovrebbe vincere (più o meno) a mani basse sul resto: le voci in particolare, mancano di coinvolgimento, sono poco emozionanti...in altre parole, cerco quella "magia" che mi convinca a perdonare al vinile le pecche che si porta dietro (anche solo alzarsi a cambiare facciata o disco); la situazione attuale, alla fin fine, vede il giradischi sempre spento, ed è un peccato. Come mi faceva notare nimalone, ho tanti ottimi oggetti ma male amalgamati, e quindi la mia ricerca di alternative si muove su più fronti: da una parte corredare le testine di quanto serva per farle rendere al meglio, dall'altra allineare la parte analogica al family sound dell'impianto. Sulla carta è quasi scontato andare a mettere in discussione il prephono whest e considerare una soluzione valvolare + step up (interni o esterni), magari giocando coi cavi per il fine tuning (nota importante, posizionerei finalmente il prephono in modo da avere un cavo lungo al massimo 120 cm dal giradischi, ora è 2,20 e tipo con la LP te ne accorgi).
Situazione chiarissima.
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- Messaggio n°138
Re: L importanza del prefono
Massimo ha scritto:Ciao Enrico, non è detto che perchè al tempo esistevano solo Phono valvolari oggi accoppiando uno step-up a trasformatori con phono a discreti non si possa avere un risultato uguale o migliore.
Perchè essere così rigidi sull'1:10 o 1:20 secondo me bisogna avere la mente aperta e provare, ci sono tante combinazioni possibili, non arrendiamoci subito.
Solo con l'ascolto e con le nostre orecchie è possibile stabilire la validità o meno di certe scelte.
Non è una questione di rigidità , un setup analogico sotto determinati aspetti risponde a regole precise che devono essere rispettate se non si vuole ascoltare una viola invece di un violoncello
Sono d’accordo con te che l’orecchio è il vero discriminante finché non si possiede una riaa Audio Tekne o Kondo o un phono Fm Acoustics tra gli stati solidi . Ascoltali e poi diventi un po’ più assolutista anche tu !
Insomma non facciamo i “pivelli” creduloni , io non spenderei mai 6-7-8000 euro di phono se non per una riaa Kondo , per quella magari più economica che riesco a reperire , che per giunta ho pure ascoltato , e che ad oggi rappresenta il mio riferimento , largamente superiore a tutto ciò che ho ascoltato ,,, che che se ne dica .
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°139
Re: L importanza del prefono
scusate se rompo ancora col phono, stavo provando a calcolare la compatibilità tra gli step up interni all'alnic H5500 e le mie 103 e spu meister silver...sulle istruzioni del phono leggo
Di fronte alla parte anteriore dell'H-5500, i trasformatori step-up MC si trovano sul deck dell'H-5500 immediatamente dietro le quattro valvole E180CC. Il trasformatore del canale destro si trova sulla destra, il più vicino al bordo esterno dello chassis (vedere la figura 4). Sopra ogni cilindro del trasformatore c'è un comando rotante (vedi figura 3). Ruotare la manopola di controllo per selezionare tra quattro fattori di guadagno: +22dB, +26dB, +28dB e +32dB. In combinazione con il guadagno nativo di 5500dB dell'H-40, per MC sono disponibili 62dB, 66dB, 68dB e 72dB di guadagno. Ciascuno del secondo set di indicatori sulla parte superiore dei trasformatori segna l'impedenza legata all'impostazione del guadagno in diagonale ad esso. L'impedenza a ciascuno di ×13, ×20, ×26 e ×40 sulla manopola di controllo è equivalente a 278Ω, 117Ω, 69Ω e 29Ω e rispettivamente. Le relazioni di impedenza e guadagno non sono regolabili dall'utente. Dovresti sperimentare le impostazioni del guadagno per trovare l'impostazione migliore per la tua testina. Utilizzare impostazioni identiche per entrambi i trasformatori per evitare lo squilibrio del canale.
Di fronte alla parte anteriore dell'H-5500, i trasformatori step-up MC si trovano sul deck dell'H-5500 immediatamente dietro le quattro valvole E180CC. Il trasformatore del canale destro si trova sulla destra, il più vicino al bordo esterno dello chassis (vedere la figura 4). Sopra ogni cilindro del trasformatore c'è un comando rotante (vedi figura 3). Ruotare la manopola di controllo per selezionare tra quattro fattori di guadagno: +22dB, +26dB, +28dB e +32dB. In combinazione con il guadagno nativo di 5500dB dell'H-40, per MC sono disponibili 62dB, 66dB, 68dB e 72dB di guadagno. Ciascuno del secondo set di indicatori sulla parte superiore dei trasformatori segna l'impedenza legata all'impostazione del guadagno in diagonale ad esso. L'impedenza a ciascuno di ×13, ×20, ×26 e ×40 sulla manopola di controllo è equivalente a 278Ω, 117Ω, 69Ω e 29Ω e rispettivamente. Le relazioni di impedenza e guadagno non sono regolabili dall'utente. Dovresti sperimentare le impostazioni del guadagno per trovare l'impostazione migliore per la tua testina. Utilizzare impostazioni identiche per entrambi i trasformatori per evitare lo squilibrio del canale.
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- Messaggio n°140
Re: L importanza del prefono
Più che sul guadagno io mi concentrerei sul carico, l'ideale per la 103 si dice sia il 10 x, che l'Allnic non ha, partendo dal 13X che presneterebbe alla 103 un carico di 278 Ohm, inferiori ai canonici ~400.
Ma permettimi una domanda, sei sicuro abbia senso investire in un Prephono del genere per una 103?
Sinceramente lo capirei se avessi in mente di ampliare il parco testine, ma se ti trovi bene con la Benz e la 103 ed hai un pre o un integrato con un buon ingresso MM, io non avrei dubbi, SuT dedicato alla Denon e PP1 per la Benz.
Ma permettimi una domanda, sei sicuro abbia senso investire in un Prephono del genere per una 103?
Sinceramente lo capirei se avessi in mente di ampliare il parco testine, ma se ti trovi bene con la Benz e la 103 ed hai un pre o un integrato con un buon ingresso MM, io non avrei dubbi, SuT dedicato alla Denon e PP1 per la Benz.
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AlessandroCatalano- Senior Member
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- Messaggio n°141
Re: L importanza del prefono
Quote: Nimanone65Massimo ha scritto:Ciao Enrico, non è detto che perchè al tempo esistevano solo Phono valvolari oggi accoppiando uno step-up a trasformatori con phono a discreti non si possa avere un risultato uguale o migliore.
Perchè essere così rigidi sull'1:10 o 1:20 secondo me bisogna avere la mente aperta e provare, ci sono tante combinazioni possibili, non arrendiamoci subito.
Solo con l'ascolto e con le nostre orecchie è possibile stabilire la validità o meno di certe scelte.
Non è una questione di rigidità , un setup analogico sotto determinati aspetti risponde a regole precise che devono essere rispettate se non si vuole ascoltare una viola invece di un violoncello
Sono d’accordo con te che l’orecchio è il vero discriminante finché non si possiede una riaa Audio Tekne o Kondo o un phono Fm Acoustics tra gli stati solidi . Ascoltali e poi diventi un po’ più assolutista anche tu !
Insomma non facciamo i “pivelli” creduloni , io non spenderei mai 6-7-8000 euro di phono se non per una riaa Kondo , per quella magari più economica che riesco a reperire , che per giunta ho pure ascoltato , e che ad oggi rappresenta il mio riferimento , largamente superiore a tutto ciò che ho ascoltato ,,, che che se ne dica .
Unquote: Nimalone65
Ciao Enrico,
Credo che la verità e/o certezze assolute in analogico non esistono. Credo quindi che quanto affermato da Massimo possa risultare tranquillamente corretto. Tu affermi che se non si ha a disposizione una Riaa Audio Tekne o Kondo o un phono FM Acoustics non si va da nessuna parte. Indubbiamente i brand che Te hai citato sono certamente al top ma non sono, a mio modesto parere gli unici, ancorché come dicesti a me nel corso della nostra lunga chiacchierata per le vie brevi che è una questione di componenti, vero ma anche qui non si può essere assoluti. Per farTi comprendere meglio quel che voglio dire è che allo stato attuale è tecnicamente possibile realizzare componenti di quel livello e quindi ottenere la medesima qualità e certamente sound. Io credo che si possa fare tranquillamente un paragone con i giradischi: per Te sostanzialmente esiste solo La Platine che Ti offre il sound che adori, viceversa io preferisco il sound SME. Ma è solo una questione di gusti. Quel che spesso si perde di vista sono due cose, a mio avviso fondamentali:
1. Stiamo parlando sempre di suono riprodotto e che mai potrà essere il medesimo di quello dal vivo;
2. L'impianto serve per ascoltare la musica e non la musica per ascoltare l'impianto.
Quindi vuoi ascoltare la musica al massimo livello ... vai serenamente al teatro dell'opera e/o ad un concerto dal vivo.
Qualsiasi impianto di qualunque costo non Ti darà mai l'emozione della musica dal vivo, forse ma dico forse potrà avvicinarsi un pochinino ma li ci si ferma.
Non Ti offendere se infine faccio un'affermazione del Tipo Kondo, Audio Teknè ... ma quanto costano ???? Non tutti si possono permettere cifre rilevanti per metter su un impianto quindi che si fa se non si hanno a disposizione tali budget ?!? Si rinuncia ad ascoltare musica in casa ? Ma certo che no. Conosco molte persone che hanno impiantini da meno di 1000 euro con pezzi accuratamente accoppiati, che posso assicurare suonano decisamente bene.
Un saluto
Alessandro
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°142
Re: L importanza del prefono
sulla catena analogica, certezze non ne ho.lalosna ha scritto:Più che sul guadagno io mi concentrerei sul carico, l'ideale per la 103 si dice sia il 10 x, che l'Allnic non ha, partendo dal 13X che presneterebbe alla 103 un carico di 278 Ohm, inferiori ai canonici ~400.
Ma permettimi una domanda, sei sicuro abbia senso investire in un Prephono del genere per una 103?
Sinceramente lo capirei se avessi in mente di ampliare il parco testine, ma se ti trovi bene con la Benz e la 103 ed hai un pre o un integrato con un buon ingresso MM, io non avrei dubbi, SuT dedicato alla Denon e PP1 per la Benz
lasciare andare il phono, sostituirlo con qualcosa il più possibile adatto da una parte alla meister e alla 103, dall'altra - idealmente - al suono dell'impianto...... questa è una strada
tenere il phono provare vari step up per 103, meister, etc....questa è un altra possibilità
ma dire che cambio il prephono per la 103 è un pò tirata per le orecchie: cambio il prephono per metterne uno che si sposi meglio col resto, e se mi capita un au-103 lo prendo e lo metto a confronto col sut interno, e via, fa tutto parte del gioco. Sulla carta invece la situazione con la spu dovrebbe essere più sinergica, giusto? c'è la posizione "x26" che dovrebbe essere perfetta, o no? se così non fosse, avrei quasi completa incompatibilità tra l'allnic e le mie testine, quindi guarderei altrove. Gli aurorasound di Carloc, il lebenn mm con steup up esterni (o singolo step up regolabile tipo Ear MC-4)
oppure....?
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Re: L importanza del prefono
Parliamo molto ma ascoltiamo poco. Fattela una passeggiata che non siamo distanti
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- Messaggio n°144
Re: L importanza del prefono
facciamo così, ti mando il corriere
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giradischi Acoustic Solid Wood MPX braccio Jelco TK-950s testine BenzMicro LP - SPU Meister Silv. G MKII - GoldNote Machiavelli Red - Zu/Denon DL103 II prephono Whest P.30RDT SE - BenzMicro PP1T9
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°145
Re: L importanza del prefono
scherzi a parte, che valore ha una prova decontestualizzata? ho proprio pochissimi dubbi sul fatto che sentirò un impianto meraviglioso, e conservo stretto l'invito a farti visita alla prima occasione (grazie!), ma in questa fase a me serve proprio un incastro nell'impianto esistente, quindi più che in altre circostanze diventa fondamentale provare qui
poi io in realtà non è che parli tanto, anzi!
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°146
Re: L importanza del prefono
Potresti portare il Whest e la 103 così ci divertiamo.
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- Messaggio n°147
Re: L importanza del prefono
Come sai la coperta è sempre corta...sulla catena analogica, certezze non ne ho.
lasciare andare il phono, sostituirlo con qualcosa il più possibile adatto da una parte alla meister e alla 103, dall'altra - idealmente - al suono dell'impianto...... questa è una strada
tenere il phono provare vari step up per 103, meister, etc....questa è un altra possibilità
ma dire che cambio il prephono per la 103 è un pò tirata per le orecchie: cambio il prephono per metterne uno che si sposi meglio col resto, e se mi capita un au-103 lo prendo e lo metto a confronto col sut interno, e via, fa tutto parte del gioco. Sulla carta invece la situazione con la spu dovrebbe essere più sinergica, giusto? c'è la posizione "x26" che dovrebbe essere perfetta, o no? se così non fosse, avrei quasi completa incompatibilità tra l'allnic e le mie testine, quindi guarderei altrove. Gli aurorasound di Carloc, il lebenn mm con steup up esterni (o singolo step up regolabile tipo Ear MC-4)
oppure....?
Accantonando un attimo la 103, la SPU secondo me sarebbe ben gestita dell'Allnic, con cui suonerebbe bene anche la Benz, non conosco la Goldnote, ma a naso dovrebbe essere la meno difficile da interfacciare.
Come hai detto bene poi potresti tenere il Whest e cominciare il valzer degli stepup, e lì la strada è praticamente infinita.
L'Allnic è un gran pre phono, con un suono valvolare moderno, veloce, non credo ti dispiacerebbe.
Personalmente alla fine ho scelto l'AuroraSound, preferendo uno SS, ma se la giocavano.
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Cërea...
Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°148
Re: L importanza del prefono
AlessandroCatalano ha scritto:Quote: Nimanone65Massimo ha scritto:Ciao Enrico, non è detto che perchè al tempo esistevano solo Phono valvolari oggi accoppiando uno step-up a trasformatori con phono a discreti non si possa avere un risultato uguale o migliore.
Perchè essere così rigidi sull'1:10 o 1:20 secondo me bisogna avere la mente aperta e provare, ci sono tante combinazioni possibili, non arrendiamoci subito.
Solo con l'ascolto e con le nostre orecchie è possibile stabilire la validità o meno di certe scelte.
Non è una questione di rigidità , un setup analogico sotto determinati aspetti risponde a regole precise che devono essere rispettate se non si vuole ascoltare una viola invece di un violoncello
Sono d’accordo con te che l’orecchio è il vero discriminante finché non si possiede una riaa Audio Tekne o Kondo o un phono Fm Acoustics tra gli stati solidi . Ascoltali e poi diventi un po’ più assolutista anche tu !
Insomma non facciamo i “pivelli” creduloni , io non spenderei mai 6-7-8000 euro di phono se non per una riaa Kondo , per quella magari più economica che riesco a reperire , che per giunta ho pure ascoltato , e che ad oggi rappresenta il mio riferimento , largamente superiore a tutto ciò che ho ascoltato ,,, che che se ne dica .
Unquote: Nimalone65
Ciao Enrico,
Credo che la verità e/o certezze assolute in analogico non esistono. Credo quindi che quanto affermato da Massimo possa risultare tranquillamente corretto. Tu affermi che se non si ha a disposizione una Riaa Audio Tekne o Kondo o un phono FM Acoustics non si va da nessuna parte. Indubbiamente i brand che Te hai citato sono certamente al top ma non sono, a mio modesto parere gli unici, ancorché come dicesti a me nel corso della nostra lunga chiacchierata per le vie brevi che è una questione di componenti, vero ma anche qui non si può essere assoluti. Per farTi comprendere meglio quel che voglio dire è che allo stato attuale è tecnicamente possibile realizzare componenti di quel livello e quindi ottenere la medesima qualità e certamente sound. Io credo che si possa fare tranquillamente un paragone con i giradischi: per Te sostanzialmente esiste solo La Platine che Ti offre il sound che adori, viceversa io preferisco il sound SME. Ma è solo una questione di gusti. Quel che spesso si perde di vista sono due cose, a mio avviso fondamentali:
1. Stiamo parlando sempre di suono riprodotto e che mai potrà essere il medesimo di quello dal vivo;
2. L'impianto serve per ascoltare la musica e non la musica per ascoltare l'impianto.
Quindi vuoi ascoltare la musica al massimo livello ... vai serenamente al teatro dell'opera e/o ad un concerto dal vivo.
Qualsiasi impianto di qualunque costo non Ti darà mai l'emozione della musica dal vivo, forse ma dico forse potrà avvicinarsi un pochinino ma li ci si ferma.
Non Ti offendere se infine faccio un'affermazione del Tipo Kondo, Audio Teknè ... ma quanto costano ???? Non tutti si possono permettere cifre rilevanti per metter su un impianto quindi che si fa se non si hanno a disposizione tali budget ?!? Si rinuncia ad ascoltare musica in casa ? Ma certo che no. Conosco molte persone che hanno impiantini da meno di 1000 euro con pezzi accuratamente accoppiati, che posso assicurare suonano decisamente bene.
Un saluto
Alessandro
Un conto è la teoria e le belle parole o i ragionamenti “democratici , un conto la realtà . Tu preoccupati di ascoltare una Riaa Kondo o Audio Tekne …. Che io per altro non possiedo .
Potrei vivere altrettanto bene oltre che con La Platine anche con il Kuzma XL o il Walker Audio , ma pure con il Moss Eldorado . Certo che tutti questi apparecchi rispecchiano una determinata tipologia di ascolto , caratterizzata da un’estrema capacità di ricchezza d’armonica , di facilità a riproporre un suono facilmente individuabile con un decadimento sonoro molto in linea con il realismo musicale . Certamente è il mio parere , e non pretendo che venga condiviso da chi certi apparecchi non li ha ascoltati.
Il budget lo lascerei fuori da questo discorso , ognuno di noi fa i conti con il proprio portafogli , ma fondamentale al di là del budget restano i RIFERIMENTI che abbiamo in ambito hifi , ed a questi mi riferisco in primis .
Dico queste cose perché , con i miei riferimenti e’ preferibile acquistare una semplice Riaa AUDION o Audio Innovations e magari aggiornarla con componenti migliori , dal costo più che umano , che acquistare versatilissimi , magari anche ottimi phono , che però saranno sempre limitati nei parametri che io reputo prioritari . Non è certamente strano affermare che una Riaa AT o Kondo sia eccezionale , trovo molto più trasgressivo affermare che un Audio Innovations P2 sia preferibile ad almeno il 95% dei phono in circolazione di qualsiasi costo . Ma di ciò te ne accorgi dopo aver ascoltato le riaa AT Kondo .
_________________
Saluti,Enrico
Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 + Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa + Kondo Kegon + Audio Note OTO + Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A + Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
AlessandroCatalano- Senior Member
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- Messaggio n°149
Re: L importanza del prefono
Ciao Enrico,Nimalone65 ha scritto:AlessandroCatalano ha scritto:Quote: Nimanone65Massimo ha scritto:Ciao Enrico, non è detto che perchè al tempo esistevano solo Phono valvolari oggi accoppiando uno step-up a trasformatori con phono a discreti non si possa avere un risultato uguale o migliore.
Perchè essere così rigidi sull'1:10 o 1:20 secondo me bisogna avere la mente aperta e provare, ci sono tante combinazioni possibili, non arrendiamoci subito.
Solo con l'ascolto e con le nostre orecchie è possibile stabilire la validità o meno di certe scelte.
Non è una questione di rigidità , un setup analogico sotto determinati aspetti risponde a regole precise che devono essere rispettate se non si vuole ascoltare una viola invece di un violoncello
Sono d’accordo con te che l’orecchio è il vero discriminante finché non si possiede una riaa Audio Tekne o Kondo o un phono Fm Acoustics tra gli stati solidi . Ascoltali e poi diventi un po’ più assolutista anche tu !
Insomma non facciamo i “pivelli” creduloni , io non spenderei mai 6-7-8000 euro di phono se non per una riaa Kondo , per quella magari più economica che riesco a reperire , che per giunta ho pure ascoltato , e che ad oggi rappresenta il mio riferimento , largamente superiore a tutto ciò che ho ascoltato ,,, che che se ne dica .
Unquote: Nimalone65
Ciao Enrico,
Credo che la verità e/o certezze assolute in analogico non esistono. Credo quindi che quanto affermato da Massimo possa risultare tranquillamente corretto. Tu affermi che se non si ha a disposizione una Riaa Audio Tekne o Kondo o un phono FM Acoustics non si va da nessuna parte. Indubbiamente i brand che Te hai citato sono certamente al top ma non sono, a mio modesto parere gli unici, ancorché come dicesti a me nel corso della nostra lunga chiacchierata per le vie brevi che è una questione di componenti, vero ma anche qui non si può essere assoluti. Per farTi comprendere meglio quel che voglio dire è che allo stato attuale è tecnicamente possibile realizzare componenti di quel livello e quindi ottenere la medesima qualità e certamente sound. Io credo che si possa fare tranquillamente un paragone con i giradischi: per Te sostanzialmente esiste solo La Platine che Ti offre il sound che adori, viceversa io preferisco il sound SME. Ma è solo una questione di gusti. Quel che spesso si perde di vista sono due cose, a mio avviso fondamentali:
1. Stiamo parlando sempre di suono riprodotto e che mai potrà essere il medesimo di quello dal vivo;
2. L'impianto serve per ascoltare la musica e non la musica per ascoltare l'impianto.
Quindi vuoi ascoltare la musica al massimo livello ... vai serenamente al teatro dell'opera e/o ad un concerto dal vivo.
Qualsiasi impianto di qualunque costo non Ti darà mai l'emozione della musica dal vivo, forse ma dico forse potrà avvicinarsi un pochinino ma li ci si ferma.
Non Ti offendere se infine faccio un'affermazione del Tipo Kondo, Audio Teknè ... ma quanto costano ???? Non tutti si possono permettere cifre rilevanti per metter su un impianto quindi che si fa se non si hanno a disposizione tali budget ?!? Si rinuncia ad ascoltare musica in casa ? Ma certo che no. Conosco molte persone che hanno impiantini da meno di 1000 euro con pezzi accuratamente accoppiati, che posso assicurare suonano decisamente bene.
Un saluto
Alessandro
Un conto è la teoria e le belle parole o i ragionamenti “democratici , un conto la realtà . Tu preoccupati di ascoltare una Riaa Kondo o Audio Tekne …. Che io per altro non possiedo .
Potrei vivere altrettanto bene oltre che con La Platine anche con il Kuzma XL o il Walker Audio , ma pure con il Moss Eldorado . Certo che tutti questi apparecchi rispecchiano una determinata tipologia di ascolto , caratterizzata da un’estrema capacità di ricchezza d’armonica , di facilità a riproporre un suono facilmente individuabile con un decadimento sonoro molto in linea con il realismo musicale . Certamente è il mio parere , e non pretendo che venga condiviso da chi certi apparecchi non li ha ascoltati.
Il budget lo lascerei fuori da questo discorso , ognuno di noi fa i conti con il proprio portafogli , ma fondamentale al di là del budget restano i RIFERIMENTI che abbiamo in ambito hifi , ed a questi mi riferisco in primis .
Dico queste cose perché , con i miei riferimenti e’ preferibile acquistare una semplice Riaa AUDION o Audio Innovations e magari aggiornarla con componenti migliori , dal costo più che umano , che acquistare versatilissimi , magari anche ottimi phono , che però saranno sempre limitati nei parametri che io reputo prioritari . Non è certamente strano affermare che una Riaa AT o Kondo sia eccezionale , trovo molto più trasgressivo affermare che un Audio Innovations P2 sia preferibile ad almeno il 95% dei phono in circolazione di qualsiasi costo . Ma di ciò te ne accorgi dopo aver ascoltato le riaa AT Kondo .
Se ben ricordi Ti dissi che la Riaa Kondo al pre Kondo le ascoltai inserite proprio nel mio impianto e come già da me affermato sono certamente di qualità indiscutibile ma al contempo ho avuto modo di testare molti pre-fono (sempre e comunque al di fuori della mia portata) come Boulder, come Pass, come CH Precision ed altri ancora che certamente non sfiguravano affatto rispetto al Kondo. Dunque io mi ritengo libero da preconcetti ed in quanto tale posso dire che Kondo si ma non esiste solo Kondo. Smitizziamo un pochino il made in Japan.Tutto qua.
Un saluto
Alessandro
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Alessandro
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- Messaggio n°150
Re: L importanza del prefono
AlessandroCatalano ha scritto:Ciao Enrico,Nimalone65 ha scritto:AlessandroCatalano ha scritto:Quote: Nimanone65Massimo ha scritto:Ciao Enrico, non è detto che perchè al tempo esistevano solo Phono valvolari oggi accoppiando uno step-up a trasformatori con phono a discreti non si possa avere un risultato uguale o migliore.
Perchè essere così rigidi sull'1:10 o 1:20 secondo me bisogna avere la mente aperta e provare, ci sono tante combinazioni possibili, non arrendiamoci subito.
Solo con l'ascolto e con le nostre orecchie è possibile stabilire la validità o meno di certe scelte.
Non è una questione di rigidità , un setup analogico sotto determinati aspetti risponde a regole precise che devono essere rispettate se non si vuole ascoltare una viola invece di un violoncello
Sono d’accordo con te che l’orecchio è il vero discriminante finché non si possiede una riaa Audio Tekne o Kondo o un phono Fm Acoustics tra gli stati solidi . Ascoltali e poi diventi un po’ più assolutista anche tu !
Insomma non facciamo i “pivelli” creduloni , io non spenderei mai 6-7-8000 euro di phono se non per una riaa Kondo , per quella magari più economica che riesco a reperire , che per giunta ho pure ascoltato , e che ad oggi rappresenta il mio riferimento , largamente superiore a tutto ciò che ho ascoltato ,,, che che se ne dica .
Unquote: Nimalone65
Ciao Enrico,
Credo che la verità e/o certezze assolute in analogico non esistono. Credo quindi che quanto affermato da Massimo possa risultare tranquillamente corretto. Tu affermi che se non si ha a disposizione una Riaa Audio Tekne o Kondo o un phono FM Acoustics non si va da nessuna parte. Indubbiamente i brand che Te hai citato sono certamente al top ma non sono, a mio modesto parere gli unici, ancorché come dicesti a me nel corso della nostra lunga chiacchierata per le vie brevi che è una questione di componenti, vero ma anche qui non si può essere assoluti. Per farTi comprendere meglio quel che voglio dire è che allo stato attuale è tecnicamente possibile realizzare componenti di quel livello e quindi ottenere la medesima qualità e certamente sound. Io credo che si possa fare tranquillamente un paragone con i giradischi: per Te sostanzialmente esiste solo La Platine che Ti offre il sound che adori, viceversa io preferisco il sound SME. Ma è solo una questione di gusti. Quel che spesso si perde di vista sono due cose, a mio avviso fondamentali:
1. Stiamo parlando sempre di suono riprodotto e che mai potrà essere il medesimo di quello dal vivo;
2. L'impianto serve per ascoltare la musica e non la musica per ascoltare l'impianto.
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Potrei vivere altrettanto bene oltre che con La Platine anche con il Kuzma XL o il Walker Audio , ma pure con il Moss Eldorado . Certo che tutti questi apparecchi rispecchiano una determinata tipologia di ascolto , caratterizzata da un’estrema capacità di ricchezza d’armonica , di facilità a riproporre un suono facilmente individuabile con un decadimento sonoro molto in linea con il realismo musicale . Certamente è il mio parere , e non pretendo che venga condiviso da chi certi apparecchi non li ha ascoltati.
Il budget lo lascerei fuori da questo discorso , ognuno di noi fa i conti con il proprio portafogli , ma fondamentale al di là del budget restano i RIFERIMENTI che abbiamo in ambito hifi , ed a questi mi riferisco in primis .
Dico queste cose perché , con i miei riferimenti e’ preferibile acquistare una semplice Riaa AUDION o Audio Innovations e magari aggiornarla con componenti migliori , dal costo più che umano , che acquistare versatilissimi , magari anche ottimi phono , che però saranno sempre limitati nei parametri che io reputo prioritari . Non è certamente strano affermare che una Riaa AT o Kondo sia eccezionale , trovo molto più trasgressivo affermare che un Audio Innovations P2 sia preferibile ad almeno il 95% dei phono in circolazione di qualsiasi costo . Ma di ciò te ne accorgi dopo aver ascoltato le riaa AT Kondo .
Se ben ricordi Ti dissi che la Riaa Kondo al pre Kondo le ascoltai inserite proprio nel mio impianto e come già da me affermato sono certamente di qualità indiscutibile ma al contempo ho avuto modo di testare molti pre-fono (sempre e comunque al di fuori della mia portata) come Boulder, come Pass, come CH Precision ed altri ancora che certamente non sfiguravano affatto rispetto al Kondo. Dunque io mi ritengo libero da preconcetti ed in quanto tale posso dire che Kondo si ma non esiste solo Kondo. Smitizziamo un pochino il made in Japan.Tutto qua.
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Alessandro
Oltre alla Riaa , tutto ciò che è presente in un phono e’ sostanzialmente inutile . , poi ognuno di noi è libero di acquistare ciò gli aggrada di più , ci mancherebbe. Se mi regalassero un phono Boulder probabilmente lo vendere il giorno dopo , e credo che medesimo destino toccherebbe anche ai Ch Precision , ma quest’ultimo non l’ho ascoltato in condizioni controllate/ ben conosciute .
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Re: L importanza del prefono
Io ho il Kondo GE10 2 telai e il CH p1 con alim esterna X1
Non li ho mai paragonati in confronto perche' li ho in 2 impianti diversi,e con testine diverse,ma penso che il CH con ingresso in corrente non ha niente da invidiare al Kondo,come trasparenza,velocita' dinamica forse un pelo meglio Ch,come naturalezza sul medio,forse un pelo meglio Kondo,quindi a seconda dei brani potrebbe essere un pelo meglio uno o l'altro.
Penso anche che il P1 con X1 sia in assoluto il miglior phono a transistor,eccetto il nuovo CH P 10,dicono sia impressionante
Non li ho mai paragonati in confronto perche' li ho in 2 impianti diversi,e con testine diverse,ma penso che il CH con ingresso in corrente non ha niente da invidiare al Kondo,come trasparenza,velocita' dinamica forse un pelo meglio Ch,come naturalezza sul medio,forse un pelo meglio Kondo,quindi a seconda dei brani potrebbe essere un pelo meglio uno o l'altro.
Penso anche che il P1 con X1 sia in assoluto il miglior phono a transistor,eccetto il nuovo CH P 10,dicono sia impressionante