L'ascolto dal vivo, secondo i parametri audiofili, è inferiore a quello che esce da un impianto dichiarato ad alta fedeltà. Oltre un certo livello, secondo me, l'impianto inizia ad avere una vita propria e si discosta dall'ascolto dal vivo per diversi parametri; ad esempio, non è così evidente la posizione spaziale degli strumenti tipica degli impianti seri, che dal vivo risultano molto più fusi tra loro. Questi parametri rappresentano il motivo del divertimento. Certo, la liquidità del suono di un sax dal vivo non può essere raggiunta, ma ci si può accontentare.
Martin Logan Mai più
Luca1958- JuniorMember
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Re: Martin Logan Mai più
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Re: Martin Logan Mai più
Metheny ha scritto:Nimalone65 ha scritto:pabiz ha scritto:Buongiorno ,vedo che la discussione si anima e la cosa mi piace,chiarisco due aspetti fondamentali primo le aerius mi piacciono ,ci sono arrivato dopo un percorso ,le vidi,le ascoltai me ne innamorai e le portai a casa felice.Mi hanno regalato anni di felisci ascolti ,quindi sono soddisfatto sicuramente e col Bryston volano.Secondo ,ai tempi che le comprai si sapeva che i pannelli non erano eterni ma con 500 euro li cambiavi e ci stava,la politica ML è cambiata negli ultimi anni aumentandoli in maniera incredibile,ecco che il dubbio sorge spontaneo perche 1500 per un diffusore di 20 anni che ne vale 1000 non sono pochi e uno si domanda .....li riparo? o esiste un alternativa affidabile ed altrettanto bensuonante ,anche usato che possa prendere con 1500 euro?
Con 1500 euro oggi ti danno una coppia di diffusori di plastica , dentro e fuori .
Non sono sicuro che sia sempre così.
Lancio una provocazione: non è che molti audiofili e appassionati di HI-FI acquistando elettroniche e diffusori dai costi e dalla qualità e tecnica costruttiva "esoterica" poi si auto-convincono di sentire ed ascoltare sfumature musicali dalle loro sorgenti che nella realtà non esistono e che nei fatti non è possibile percepire in quanto il nostro sistema uditivo ha dei limiti?
Inoltre quanti di Voi hanno un orecchio e un cervello "allenato" all'ascolto? Con questo intendo dire che ha esercitato nel tempo i propri timpani e la propria mente all'ascolto musicale come esperienza di apprendimento
Non so....è un dubbio
La tua è una bella domanda se l’intento è quello di esercitare una provocazione per prolungare una discussione o semplicemente questo 3D.
D’altro canto bisognerebbe autorefernziarsi .
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Re: Martin Logan Mai più
Luca1958 ha scritto:L'ascolto dal vivo, secondo i parametri audiofili, è inferiore a quello che esce da un impianto dichiarato ad alta fedeltà. Oltre un certo livello, secondo me, l'impianto inizia ad avere una vita propria e si discosta dall'ascolto dal vivo per diversi parametri; ad esempio, non è così evidente la posizione spaziale degli strumenti tipica degli impianti seri, che dal vivo risultano molto più fusi tra loro. Questi parametri rappresentano il motivo del divertimento. Certo, la liquidità del suono di un sax dal vivo non può essere raggiunta, ma ci si può accontentare.
Ti condivido , ed è uno dei motivi per cui negli ultimi anni mi sono parzialmente allontanato da estremi esoterismi . Il ritorno alle Ls3/5 lo potremmo chiamare ! Di fatto le sensazioni avute negli ultimi anni mi portano a dire/pensare che che l’emissione sonora puntiforme sia la strada per avvicinarsi maggiormente alla realtà musicale . Ne ebbi parvenza la prima volta ascoltando le Harmonix Bravo , poi con le Gradient poi con vari sistemi auto costruiti e non .
E’ un po’ come dire che se alle riproduzioni hifi togli gli eccessi della riproduzione spaziale , della scena sonora ….restasta la musica. .
_________________
Saluti,Enrico
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Re: Martin Logan Mai più
Nimalone65 ha scritto:Luca1958 ha scritto:L'ascolto dal vivo, secondo i parametri audiofili, è inferiore a quello che esce da un impianto dichiarato ad alta fedeltà. Oltre un certo livello, secondo me, l'impianto inizia ad avere una vita propria e si discosta dall'ascolto dal vivo per diversi parametri; ad esempio, non è così evidente la posizione spaziale degli strumenti tipica degli impianti seri, che dal vivo risultano molto più fusi tra loro. Questi parametri rappresentano il motivo del divertimento. Certo, la liquidità del suono di un sax dal vivo non può essere raggiunta, ma ci si può accontentare.
Ti condivido , ed è uno dei motivi per cui negli ultimi anni mi sono parzialmente allontanato da estremi esoterismi . Il ritorno alle Ls3/5 lo potremmo chiamare ! Di fatto le sensazioni avute negli ultimi anni mi portano a dire/pensare che che l’emissione sonora puntiforme sia la strada per avvicinarsi maggiormente alla realtà musicale . Ne ebbi parvenza la prima volta ascoltando le Harmonix Bravo , poi con le Gradient poi con vari sistemi auto costruiti e non .
E’ un po’ come dire che se alle riproduzioni hifi togli gli eccessi della riproduzione spaziale , della scena sonora ….restasta la musica. .
Quando affermi questo: Di fatto le sensazioni avute negli ultimi anni mi portano a dire/pensare che che l’emissione sonora puntiforme sia la strada per avvicinarsi maggiormente alla realtà musicale
Alcuni produttori di diffusori (ELAC oppure KEF) per alcuni modelli (ne sono possessore) utilizzano l'altoparlante MEDIO e il TWEETER in modo concentrico ovvero il TWEETER inserito dentro il MEDIO. Lo chiamano UNI-FI, UNI-Q a secondo del marchio
Questa tecnologia/modalità si scrive che assicura un'emissione sonora appunto "PUNTIFORME" e quindi un ascolto non eccessivamente vincolato dalla posizione dell'ascoltatore rispetto al raggio di emissione dei diffusori. E quindi un ascolto migliore sotto certi punti di vista a detta di chi li produce
E' questo che intendevi oppure parlavi di altro?
martin logan- Vip Member
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Re: Martin Logan Mai più
Per non parlare di Tannoy (e della sua più recente emanazione Fyne Audio) che da decenni adottano tale soluzione anche su diffusori di altissimo livello e grandi dimensioni.
Cmq. quando un pannello intero "suona" (caso tipico Magneplanar), con un tweeter che non è più puntiforme ma lineare e molto sviluppato in altezza, la musica è di fatto delocalizzata.
Se a questo si aggiunge l'emissione speculare (a dipolo) il gioco è fatto.
Grande intuizione che mantiene il suo valore anche dopo 50 anni (con alcuni limiti fisici che si devono accettare).
Cmq. quando un pannello intero "suona" (caso tipico Magneplanar), con un tweeter che non è più puntiforme ma lineare e molto sviluppato in altezza, la musica è di fatto delocalizzata.
Se a questo si aggiunge l'emissione speculare (a dipolo) il gioco è fatto.
Grande intuizione che mantiene il suo valore anche dopo 50 anni (con alcuni limiti fisici che si devono accettare).
Nimalone65- Vip Member
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Re: Martin Logan Mai più
Diciamo che tu della riproduzione puntiforme ne stai evidenziando “l’effetto collaterale” della scena sonora , mentre io ne sottolineo più l’aspetto di coerenza sonora e più in generale il fatto che se un singolo altoparlante copre molte ottave musicali , lo farà mantenendo il medesimo equilibrio timbrico e molto di rado ti troverai picchi o buchi importanti di RF . Western Electric insegna (755).Metheny ha scritto:Nimalone65 ha scritto:Luca1958 ha scritto:L'ascolto dal vivo, secondo i parametri audiofili, è inferiore a quello che esce da un impianto dichiarato ad alta fedeltà. Oltre un certo livello, secondo me, l'impianto inizia ad avere una vita propria e si discosta dall'ascolto dal vivo per diversi parametri; ad esempio, non è così evidente la posizione spaziale degli strumenti tipica degli impianti seri, che dal vivo risultano molto più fusi tra loro. Questi parametri rappresentano il motivo del divertimento. Certo, la liquidità del suono di un sax dal vivo non può essere raggiunta, ma ci si può accontentare.
Ti condivido , ed è uno dei motivi per cui negli ultimi anni mi sono parzialmente allontanato da estremi esoterismi . Il ritorno alle Ls3/5 lo potremmo chiamare ! Di fatto le sensazioni avute negli ultimi anni mi portano a dire/pensare che che l’emissione sonora puntiforme sia la strada per avvicinarsi maggiormente alla realtà musicale . Ne ebbi parvenza la prima volta ascoltando le Harmonix Bravo , poi con le Gradient poi con vari sistemi auto costruiti e non .
E’ un po’ come dire che se alle riproduzioni hifi togli gli eccessi della riproduzione spaziale , della scena sonora ….restasta la musica. .
Quando affermi questo: Di fatto le sensazioni avute negli ultimi anni mi portano a dire/pensare che che l’emissione sonora puntiforme sia la strada per avvicinarsi maggiormente alla realtà musicale
Alcuni produttori di diffusori (ELAC oppure KEF) per alcuni modelli (ne sono possessore) utilizzano l'altoparlante MEDIO e il TWEETER in modo concentrico ovvero il TWEETER inserito dentro il MEDIO. Lo chiamano UNI-FI, UNI-Q a secondo del marchio
Questa tecnologia/modalità si scrive che assicura un'emissione sonora appunto "PUNTIFORME" e quindi un ascolto non eccessivamente vincolato dalla posizione dell'ascoltatore rispetto al raggio di emissione dei diffusori. E quindi un ascolto migliore sotto certi punti di vista a detta di chi li produce
E' questo che intendevi oppure parlavi di altro?
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Saluti,Enrico
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pabiz- JuniorMember
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Re: Martin Logan Mai più
Dopo che sono passati un pò di giorni vi aggiorno sulla situazione delle mie ML Aerius ,il gran caldo se ne è andato e con lui la grande umidità,gli ho dato una bella aspirata ed ho fatto qualche bell'ascolto serio e devo dirvi che le aerius son tornate a cantare.Son tornate come nuove? no di sicuro ma suonano ancora benissimo e per questo inverno sono a posto e per la prossima estate? Be vi dico solo che ho cominciato a mettere soldi da parte ed a vendere le cose superflue.
grazie a tutti per i consigli.
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martin logan- Vip Member
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- Messaggio n°58
Re: Martin Logan Mai più
Quindi - da quanto scrivi - hai deciso di venderle comunque prima che i pannelli si arrendano in modo definitivo al trascorrere degli anni
Oppure le tieni, ma prendi qualcos'altro al fine di non restare a piedi se si rimettono a fare le bizze ?
Oppure le tieni, ma prendi qualcos'altro al fine di non restare a piedi se si rimettono a fare le bizze ?
pabiz- JuniorMember
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Re: Martin Logan Mai più
No non le vendo affatto ,ho deciso di tenerle ,vendo altre cose e cerco di risparmiare per mettere soldi da parte per raggiungere i 1450 euro necessari per sostituire i pannelli appena mi abbandoneranno definitivamente.Ho preso questa decisione
Pink23- JuniorMember
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Re: Martin Logan Mai più
Saggia decisione.pabiz ha scritto:No non le vendo affatto ,ho deciso di tenerle ,vendo altre cose e cerco di risparmiare per mettere soldi da parte per raggiungere i 1450 euro necessari per sostituire i pannelli appena mi abbandoneranno definitivamente.Ho preso questa decisione
Teraphoto- Vip Member
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Re: Martin Logan Mai più
Penso che NON te ne pentirai!!!
Ciao
Paolo
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Paolo
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Re: Martin Logan Mai più
Grazie
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Re: Martin Logan Mai più
siamo tutti d'accordo
cosa piu' unica che rara quando si parla di HIFI
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lizard- Pop Music Expert
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Re: Martin Logan Mai più
ti abbiamo convinto..forse dovresti modificare il titolo del 3D in:pabiz ha scritto:No non le vendo affatto ,ho deciso di tenerle ,vendo altre cose e cerco di risparmiare per mettere soldi da parte per raggiungere i 1450 euro necessari per sostituire i pannelli appena mi abbandoneranno definitivamente.Ho preso questa decisione
'Martin Logan Forever'..
pabiz- JuniorMember
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- Messaggio n°65
Re: Martin Logan Mai più
giustissimo
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Pink23- JuniorMember
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Località : Asti
- Messaggio n°66
Re: Martin Logan Mai più
'Martin Logan Forever' è sempre stata la mia idea
amiterno_rm- JuniorMember
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- Messaggio n°67
Re: Martin Logan Mai più
A margine di questa discussione, che seguo con interesse ( fruitore anche io di diffusori ML ), una domanda: da cosa dipende, se a distanza di 40 anni e più dalla loro produzione, i pannelli elettrostatici delle Acoustat X non mostrano particolare degradamento dei diaframmi ( la questione dei trasformatori e ove presenti degli OTL la tengo fuori ) mentre invece i pannelli ML, sì? Potrebbe essere perché Acoustat usasse il PVC per i diaframmi e ML il PET?
Buona musica
Enzo
Buona musica
Enzo
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“ Madame, avete tra le gambe uno strumento che può offrire piacere a migliaia di persone e tutto quello che sapete fare è grattarlo. “
Thomas Beecham rivolto a una violoncellista