Mi è arrivata questa email magari a qualcuno può interessare...
Le Kintsugi riescono eccezionalmente a coniugare il carico in sospensione acustica ad una medio alta sensibilità di trasduzione. Sono infatti stati raggiunti i 93 dB/W/m. . Da sempre affascinato dal suono della sospensione acustica, non ne sono mai stato pero' fruitore poichè scoraggiato dell bassa efficienza che questi sistemi hanno. Lo scorso anno pero' ho voluto tentare tutte le strade per dar vita a una proposta Clinamen di un diffusore che facesse godere della qualità dell'accordo della sospensione pneumatica con una discreta efficienza di trasduzione elettroacustica.
Le dimensioni esterne del mobile delle Kintsugi sono:
Larghezza: 340mm ; altezza: 545 mm ( + 45 mm per i piedini in ergal) ; profondità: 350 mm
Consiglio l'utilizzo delle Kintsugi con uno stand di altezza 35/40 cm.
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Voglio presentarvi in questa newsletter l'ultimo diffusore che ho progettato , le "Kintsugi". Un diffusore bookshelf di discreto litraggio ( 44 litri) pensato per essere interfacciato con amplificatori a valvole zero feedback. Di fatto , la resistenza di uscita non trascurabile di questo tipo di elettroniche ( le uniche che prediligo ed amo) permette di ottenere l'accordo per le quali le Kintsugi sono state pensate.
Potete leggere l'articolo completo delle Kintsugi, qui.
Le Kintsugi riescono eccezionalmente a coniugare il carico in sospensione acustica ad una medio alta sensibilità di trasduzione. Sono infatti stati raggiunti i 93 dB/W/m. . Da sempre affascinato dal suono della sospensione acustica, non ne sono mai stato pero' fruitore poichè scoraggiato dell bassa efficienza che questi sistemi hanno. Lo scorso anno pero' ho voluto tentare tutte le strade per dar vita a una proposta Clinamen di un diffusore che facesse godere della qualità dell'accordo della sospensione pneumatica con una discreta efficienza di trasduzione elettroacustica.
La bassa efficienza tipica delle sospensioni pneumatiche è dovuta al fatto che il woofer, per essere correttamente allineato, deve avere fattori di merito molto alti: questo si consegue utilizzando motori mgnetici sottodimensionati. Questo "obbligo" si porta dietro delle conseguenze molto dannose: il basso rendimento elettro/acustico che all'ascolto si evidenzia come una mancanza di dinamica e di vivacità in genere della musica riprodotta.
Percio' per coniugare la sospensione acustica alla medio alta efficienza sono ricorso a un woofer di grande diametro , nella fattispecie un 10 " Audax, dotato di un complesso magnetico importante. Per addomesticare il trasduttore in questione sono intervenuto su di esso in maniera importante: il parapolvere è stato rimosso e ho filettato il polo magnetico centrale al fine di poter montare un massiccio rifasatore tornito in Derlin, che permette un ottimale incrocio con il tweeter, nonchè mitigare enormemente i fenomeni di break-up della membrana. Quest'ultima ha subito tre trattamenti, due sulla superficie esterna ed una su quella interna. L'alta sensibilità di questo woofer mi ha permesso di filtrarlo nella maniera piu' opportuna per coniugare efficienza e una discreta estensione in bassa frequenza.
Il tweeter è il fiore all'occhiello delle Kintsugi: è un raffinato Seas Excel con membrana a cupola morbida da ben 1,5", magnete in neodimio e volume di accordo posteriore per abbassare la Fs al fine di renderlo utilizzabile a frequenze molto basse. Esso poi viene da me modificato eliminando la flangia frontale originale e montando al suo posto una guida d'onda, sempre in derlin, al fine di ottimizzare la dispersione e la coerenza all'incrocio acustico con il woofer. Il tutto permette una transizione tra gli altoparlanti molto in basso, nei dintorni dei 1500 Hz. Frequenze di incrocio piu alte, derivanti da tweeter con cupole da 1", sarebbero state foriere di problemi, visto il diametro del woofer.
Il tweeter è montato in maniera asimmetrica rispetto l'asse di simmetria verticale, questo sia per evitare il sommarsi di effetti difrattivi sui bordi del baffle, sia per dare la possibilità di offrire due possibili collocazioni in ambiente: tweeter interni o esterni.
Ogni diffusore è riempito con ben 1,2 Kg di lana vergine, per offrire il corretto carico al woofer e smorzare l'onda posteriore nella maniera piu' naturale possibile.
Le dimensioni esterne del mobile delle Kintsugi sono:
Larghezza: 340mm ; altezza: 545 mm ( + 45 mm per i piedini in ergal) ; profondità: 350 mm
Consiglio l'utilizzo delle Kintsugi con uno stand di altezza 35/40 cm.
I[size=18] componenti del crossover sono di qualità molto alta: induttore heptalitz in aria per il woofer, e tutti condensatori in polipropilene sul resto del crossover (Clarity Cap e VISHAY). Il cablaggio è in rame argentato isolato in teflon e le saldature sono fatte con stagno Cardas eutettico. Il crossover è montato su una tavola in multistrato di betulla da 12mm che si avvita su due traverse in legno , queste ultime solidali al diffusore. Il crossover è estraibile per controlli o semplicemente ispezioni. [/size]
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Per quanto riguarda l'estetica delle Kintsugi, mi sono ispirato all'antica e nobile arte giapponese di riparare porcellane e altri oggetti caduti in disgrazia. la tecnica prevede l'incollaggio dei vari pezzi del manufatto con lacca urushi, la quale poi servirà anche come substrato per la polvere d'oro , che rivestirà "le cicatrici". L'idea dell'arte Kintsugi consiste nel recuperare un oggetto normalmente destinato all'oblio e renderlo invero unico ed irripetibile, perche le linee di rottura non saranno mai uguale a un altro esemplare. Valorizzare dunque e non buttare.
Questo nobile concetto ha ispirato sia il nome del diffusore, sia l'artistica colorazione scelta per esso. Ho comunicato al mio restauratore di applicare l'arte "Kintsugi" alla coppia di mobili in multistrato di betulla da 24 mm fornitagli. Le linee di frattura, sono state dipinte CON VERA FOGLIA D'ORO. Questa coppia di diffusori costituiscono percio' un piccolo pezzo d'arte, unico ed irripetibile, come la disciplina Kintsugi recita.