Possiedo da diversi anni il Creek Evolution 100CD lettore CD che adoro ancora oggi.
Ho sempre apprezzato i progetti di Mike Creek, trovando in qualche misura il suo approccio a metà strada tra le proposte di Naim e Rega.
Nel tempo ho cercato in più occasioni di affiancargli un finale o un integrato della stessa serie più per sfizio che reale necessità, e per un periodo ho avuto un Evolution 100A in prova che non mi aveva appassionato in particolar modo. Creek lo associavo al PRAT, inglese ma sul versante grintoso e di impatto, aspetti che per esempio l'amplificatore integrato nel 100CD conferma su tutta la linea.
Costruzione impeccabile e suono comunque di livello ma a dispetto delle specifiche lo sentivo carente a tratti moscio, in particolare sulle medio basse, come densità ed estensione in particolare, come se fosse frenato. Non un grande abbinamento per le Neat ho pensato...
Il Creek 100A poteva essere usato anche come finale, e qui le cose andavano meglio... Ma non ebbi tempo di approfondire e accantonai l'idea anche per il prezzo fuori mercato che chiedeva il venditore.
Poi sono passati diversi anni, e complice una buona offerta sull'usato ho preso il fratello minore, il 50A pensando di fare una seconda catena, questa volta con una coppia di speaker da scaffale più agili ed efficienti.
In attesa della scelta l'ho provato nuovamente nella catena dove il 100A mi aveva lasciato un po' deluso... E nessuna sorpresa... Stessa timbrica, pulita raffinata, spostata sul medio alto con il basso agilissimo, definito ma troppo asciutto.
Poi faccio una cosa che non avevo mai fatto... Ho letto il suo manuale e scoperto che le XLR possono fare da ingresso al finale usando una combinazione di tasti in accensione anche sul piccoletto... Ci provo con il Gustard X26Pro che ha un semplice attenuatore digitale, ma anche dinamica in sovrabbondanza e stadi di uscita discreti in Classe A.
Un salto netto... D'un colpo solo tutto "si apre" e le Neat tornano fare legna.
Stessa definizione e agilità ma adesso ci sono le medio basse, l'ambienza e tutto il resto.
Un altro amplificatore... O meglio... Uno splendido finale di potenza.
Non ultimo... L'uscita cuffie è una banale resistenza sui finali, quindi anche da qui il pre viene escluso riportando a tutto spettro la riproduzione.
Morale della favola: leggete i manuali...
Ho sempre apprezzato i progetti di Mike Creek, trovando in qualche misura il suo approccio a metà strada tra le proposte di Naim e Rega.
Nel tempo ho cercato in più occasioni di affiancargli un finale o un integrato della stessa serie più per sfizio che reale necessità, e per un periodo ho avuto un Evolution 100A in prova che non mi aveva appassionato in particolar modo. Creek lo associavo al PRAT, inglese ma sul versante grintoso e di impatto, aspetti che per esempio l'amplificatore integrato nel 100CD conferma su tutta la linea.
Costruzione impeccabile e suono comunque di livello ma a dispetto delle specifiche lo sentivo carente a tratti moscio, in particolare sulle medio basse, come densità ed estensione in particolare, come se fosse frenato. Non un grande abbinamento per le Neat ho pensato...
Il Creek 100A poteva essere usato anche come finale, e qui le cose andavano meglio... Ma non ebbi tempo di approfondire e accantonai l'idea anche per il prezzo fuori mercato che chiedeva il venditore.
Poi sono passati diversi anni, e complice una buona offerta sull'usato ho preso il fratello minore, il 50A pensando di fare una seconda catena, questa volta con una coppia di speaker da scaffale più agili ed efficienti.
In attesa della scelta l'ho provato nuovamente nella catena dove il 100A mi aveva lasciato un po' deluso... E nessuna sorpresa... Stessa timbrica, pulita raffinata, spostata sul medio alto con il basso agilissimo, definito ma troppo asciutto.
Poi faccio una cosa che non avevo mai fatto... Ho letto il suo manuale e scoperto che le XLR possono fare da ingresso al finale usando una combinazione di tasti in accensione anche sul piccoletto... Ci provo con il Gustard X26Pro che ha un semplice attenuatore digitale, ma anche dinamica in sovrabbondanza e stadi di uscita discreti in Classe A.
Un salto netto... D'un colpo solo tutto "si apre" e le Neat tornano fare legna.
Stessa definizione e agilità ma adesso ci sono le medio basse, l'ambienza e tutto il resto.
Un altro amplificatore... O meglio... Uno splendido finale di potenza.
Non ultimo... L'uscita cuffie è una banale resistenza sui finali, quindi anche da qui il pre viene escluso riportando a tutto spettro la riproduzione.
Morale della favola: leggete i manuali...