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Creek Evolution 50A e l'importanza della manualistica...
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    Creek Evolution 50A e l'importanza della manualistica...

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    Messaggio Da JacksonPollock Sab Dic 28, 2024 3:45 pm

    Possiedo da diversi anni il Creek Evolution 100CD lettore CD che adoro ancora oggi.
    Ho sempre apprezzato i progetti di Mike Creek, trovando in qualche misura il suo approccio a metà strada tra le proposte di Naim e Rega.

    Nel tempo ho cercato in più occasioni di affiancargli un finale o un integrato della stessa serie più per sfizio che reale necessità, e per un periodo ho avuto un Evolution 100A in prova che non mi aveva appassionato in particolar modo. Creek lo associavo al PRAT, inglese ma sul versante grintoso e di impatto, aspetti che per esempio l'amplificatore integrato nel 100CD conferma su tutta la linea.

    Costruzione impeccabile e suono comunque di livello ma a dispetto delle specifiche lo sentivo carente a tratti moscio, in particolare sulle medio basse, come densità ed estensione in particolare, come se fosse frenato. Non un grande abbinamento per le Neat ho pensato...

    Creek Evolution 50A e l'importanza della manualistica... Img_4510

    Il Creek 100A poteva essere usato anche come finale, e qui le cose andavano meglio... Ma non ebbi tempo di approfondire e accantonai l'idea anche per il prezzo fuori mercato che chiedeva il venditore.

    Poi sono passati diversi anni, e complice una buona offerta sull'usato ho preso il fratello minore, il 50A pensando di fare una seconda catena, questa volta con una coppia di speaker da scaffale più agili ed efficienti.

    In attesa della scelta l'ho provato nuovamente nella catena dove il 100A mi aveva lasciato un po' deluso... E nessuna sorpresa... Stessa timbrica, pulita raffinata, spostata sul medio alto con il basso agilissimo, definito ma troppo asciutto.

    Poi faccio una cosa che non avevo mai fatto... Ho letto il suo manuale e scoperto che le XLR possono fare da ingresso al finale usando una combinazione di tasti in accensione anche sul piccoletto... Ci provo con il Gustard X26Pro che ha un semplice attenuatore digitale, ma anche dinamica in sovrabbondanza e stadi di uscita discreti in Classe A.

    Un salto netto... D'un colpo solo tutto "si apre" e le Neat tornano fare legna.
    Stessa definizione e agilità ma adesso ci sono le medio basse, l'ambienza e tutto il resto.
    Un altro amplificatore... O meglio... Uno splendido finale di potenza.

    Creek Evolution 50A e l'importanza della manualistica... Img_4511

    Non ultimo... L'uscita cuffie è una banale resistenza sui finali, quindi anche da qui il pre viene escluso riportando a tutto spettro la riproduzione.


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    Messaggio Da Pietro Mar Dic 31, 2024 12:18 pm

    JacksonPollock ha scritto:Morale della favola: leggete i manuali...  Creek Evolution 50A e l'importanza della manualistica... 775355


    Sempre fatto, anche per gli oggetti più scontati e banali Creek Evolution 50A e l'importanza della manualistica... 625723  Quindi a quanto pare è la sezione pre il punto debole di questi Creek...


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    Messaggio Da JacksonPollock Mer Gen 01, 2025 10:37 am

    Buon Anno!

    La sezione di preamplificazione la definirei "eccessivamente caratterizzata" almeno per i miei gusti. Per manterere quel grande controllo e definizione sugli attacchi l'hanno asciugato troppo, almeno alle mie orecchie.
    E lo dico anche in virtù dell'esperienza con il 100A che è più potente ma sostanzialmente identico nella timbrica.

    Tutta una questione di abbinamenti.
    Provato proprio ieri con le SX1 sempre Neat, più grosse ma molto più agili (89dB contro gli 86 delle piccole) la necessità di commutare si sente molto meno.

    In pratica non è un amplificatore integrato "per le pietre", ma va abbinato con cura.
    Se vuoi far suonare le pietre serve un pre per liberarlo completamente.
    Di contro usato come finale per una coppia di speaker bassosi da 90dB la sezione di preamplificazione diventa una manna.

    Dalla sua questo approccio modulare è molto interessante ma lo rende poco accattivante per chi cerca una soluzione che attacca e funziona con qualsiasi cosa (aspetto che per inciso secondo me manca in parte anche ia Naim e ai Rega di pari livello).

    La "firma" di Mike Creek c'è ma l'hanno un po' attutita, per ragioni di marketing probabilmente.
    Leggendo dalle vecchie pagine del sito (ormai sono fuori produzione) erano pensati per lavorare come finali in coppia con i rispettivi lettori CD che guardacaso hanno senzioni di uscita discrete in classe A e XLR anche loro.

    Infatti la commutazione a finale rimane confinata al solo ingresso che si assegna e ce ne sono due, con relativi relè che fanno un bel "clack".

    Non ultimo c'è un controllo dei toni a bordo che lavora bene, non è quello di Accuphase o Luxman ma molto meglio dei quello che offrono altri non nipponici tipo Cambridge o NAD.

      La data/ora di oggi è Dom Gen 19, 2025 1:13 am