premessa: in metallurgia sono una pippa, anche se ci ho avuto a che fare un pochino per lavoro
sono peraltro curioso: quando qualcosa mi intriga non resisto dal ravanare
senonché, il thread sui Duelund mi ha stimolato a ragionare sul perché del lunghissimo rodaggio che li caratterizza, ma anche sul rodaggio più breve di altri cavi e SOPRATTUTTO sul fatto che il rodaggio si ripete OGNI VOLTA che i cavi vengono staccati: cosa che ho constatato nel mio impianto con cavi diversi
e veniamo alla metallurgia, usando termini ruspanti: i metalli, nel raffreddamento dopo la fusione, si strutturano in grani (se preferite, forma cristallina) dalle dimensioni nell'ordine dei micron
microfotografia della struttura del rame puro
https://www.struers.com/it-IT/Knowledge/Materials/Metallic-grain-structures#
la forma dei grani viene modificata nelle successive lavorazioni, ad esempio di laminazione o forgiatura: i grani si allungano ed appiattiscono nel senso di laminazione e si compattano
https://silvanoorsini.com/2019/04/storie-di-meccanica-metallurgia-fisica-struttura-atomica-metalli/
nei metalli per conduttori elettrici, questo migliora la conduttivita, dal momento che la corrente deve transitare nelle zone di contatto fra grano e grano (ribadisco: la descrizione è volutamente ruspante; i puristi vadano ai link)
senonché al nostro cavo di rame o argento ultrapuri, con grani splendidamente orientati e compattati, noi imponiamo uno stress, curvandolo, piegandolo, torcendolo, ogni volta che lo scolleghiamo e, dopo averlo ben arrotolato e srotolato, lo ricolleghiamo
e lo sress deteriora o interrompe il contatto fra parte dei grani che costituiscono il nostro costosissimo cavo
https://www.sciencedirect.com/topics/engineering/dynamic-recrystallization
non ne ho la certezza, ma tendo a credere che il riposo del cavo (lasciarlo collegato senza smanacciarlo) benefici della memoria elastica del nostro conduttore, che tende a ritornare com'era, mentre il passaggio di corrente "trova nuove strade" (altri ponti fra i grani) e riesce a ripercorrere le vecchie
in un solid-core piuttosto rigido come i Duelund gli stress sono evidentemente più disastrosi e quindi il rodaggio è disastrosamente lungo; nei multitrefolo molto fessibili (e con isolamento meccanicamente importante) lo stress è minore e quindi il rodaggio più breve (perlomeno seguendo la logica e l'esperienza; poi qualcuno mi dirà che esistono cavi flessibilissimi con rodaggi biblici... vabbè)
dal momento che un apparecchio come quello mostrato nel Thread Duelund, costoso anzichenò, che imponga smanacciare il cavo per toglierlo e collegarlo all'amplificazione dopo il trattamento, mi sembra un assurdo:
mi spingo a domandarmi come accelerare il rodaggio (la riformattazione) del conduttore LASCIANDOLO IL PIÙ POSSIBILE IN SEDE e magari facendo il rodaggio durante le 21 ore al giorno nelle quali non usiamo l'impianto:
cosa ne dite di una sorgente (radio? cd?) da una parte ed un qualche Shunt dall'altra? magari posizionando il cavo nella sua collocazione finale, fra le nostre amplificazioni, con i soli RCA scollegati, con il minimo stress per connetterli al nostro accrocchio? e riconnetterli poi alle amplificazioni?
I GAZEBINI ELETTRICISTI MI AIUTINO: cosa ne pensate dello shunt? se po' ffa?
o faccio meglio a cambiare psicofarmaci?
buon anno e buon tutto
Eritreo
sono peraltro curioso: quando qualcosa mi intriga non resisto dal ravanare
senonché, il thread sui Duelund mi ha stimolato a ragionare sul perché del lunghissimo rodaggio che li caratterizza, ma anche sul rodaggio più breve di altri cavi e SOPRATTUTTO sul fatto che il rodaggio si ripete OGNI VOLTA che i cavi vengono staccati: cosa che ho constatato nel mio impianto con cavi diversi
e veniamo alla metallurgia, usando termini ruspanti: i metalli, nel raffreddamento dopo la fusione, si strutturano in grani (se preferite, forma cristallina) dalle dimensioni nell'ordine dei micron
microfotografia della struttura del rame puro
https://www.struers.com/it-IT/Knowledge/Materials/Metallic-grain-structures#
la forma dei grani viene modificata nelle successive lavorazioni, ad esempio di laminazione o forgiatura: i grani si allungano ed appiattiscono nel senso di laminazione e si compattano
https://silvanoorsini.com/2019/04/storie-di-meccanica-metallurgia-fisica-struttura-atomica-metalli/
nei metalli per conduttori elettrici, questo migliora la conduttivita, dal momento che la corrente deve transitare nelle zone di contatto fra grano e grano (ribadisco: la descrizione è volutamente ruspante; i puristi vadano ai link)
senonché al nostro cavo di rame o argento ultrapuri, con grani splendidamente orientati e compattati, noi imponiamo uno stress, curvandolo, piegandolo, torcendolo, ogni volta che lo scolleghiamo e, dopo averlo ben arrotolato e srotolato, lo ricolleghiamo
e lo sress deteriora o interrompe il contatto fra parte dei grani che costituiscono il nostro costosissimo cavo
https://www.sciencedirect.com/topics/engineering/dynamic-recrystallization
non ne ho la certezza, ma tendo a credere che il riposo del cavo (lasciarlo collegato senza smanacciarlo) benefici della memoria elastica del nostro conduttore, che tende a ritornare com'era, mentre il passaggio di corrente "trova nuove strade" (altri ponti fra i grani) e riesce a ripercorrere le vecchie
in un solid-core piuttosto rigido come i Duelund gli stress sono evidentemente più disastrosi e quindi il rodaggio è disastrosamente lungo; nei multitrefolo molto fessibili (e con isolamento meccanicamente importante) lo stress è minore e quindi il rodaggio più breve (perlomeno seguendo la logica e l'esperienza; poi qualcuno mi dirà che esistono cavi flessibilissimi con rodaggi biblici... vabbè)
dal momento che un apparecchio come quello mostrato nel Thread Duelund, costoso anzichenò, che imponga smanacciare il cavo per toglierlo e collegarlo all'amplificazione dopo il trattamento, mi sembra un assurdo:
mi spingo a domandarmi come accelerare il rodaggio (la riformattazione) del conduttore LASCIANDOLO IL PIÙ POSSIBILE IN SEDE e magari facendo il rodaggio durante le 21 ore al giorno nelle quali non usiamo l'impianto:
cosa ne dite di una sorgente (radio? cd?) da una parte ed un qualche Shunt dall'altra? magari posizionando il cavo nella sua collocazione finale, fra le nostre amplificazioni, con i soli RCA scollegati, con il minimo stress per connetterli al nostro accrocchio? e riconnetterli poi alle amplificazioni?
I GAZEBINI ELETTRICISTI MI AIUTINO: cosa ne pensate dello shunt? se po' ffa?
o faccio meglio a cambiare psicofarmaci?
buon anno e buon tutto
Eritreo