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Hashtag "abbinamentobracciotestina" su Il Gazebo Audiofilo
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1 risultato trovato per "abbinamentobracciotestina"

pepe57

Appunti... analogici. - Mer Set 07, 2016 7:26 pm

#sceltabracciotestina #sceltatestina #abbinamentobracciotestina
Il secondo punto da considerare è la scelta del braccio da abbinare alla testina (o viceversa se si possiede la testina e non il braccio).
Partiamo dalla scelta basandoci sull' approccio della Frequenza di risonanza.

Con il simbolo "C" si intende la cedevolezza della sospensione formata dall’insieme puntina, cantilever, gommino o altre parti addette, bobine/magneti e tutto quanto rigidamente connesso a questo insieme, in parte influenzato dalla sua tensione di uscita/impedenza interna e quindi anche dal suo carico.
L’elasticità di tutto questo è inversamente proporzionale a C e più essa sarà elevata, più bassa sarà la cedevolezza.
C indica di quanto si sposta in cu (milionesimo di centimetro) tutto l'insieme se gli si applica una certa forza costantemente o con una certa frequenza.
Questa forza è indicata in Dyne.
Per cui, quando si dice che la testina X ha una cedevolezza di 10 cu/dyne a 10 hertz, si afferma che se si applica in una certa direzione e con una certa frequenza data la forza di 1 Dyne alla testina X, il suo cantilever si sposterà di 10 milionesimi di centimetro.
In tal senso la cedevolezza dovrebbe essere la più costante possibile in ogni direzione. Che questo avvenga, dipende da molti fattori, in particolar modo da come è concepito l'insieme della sospensione e da tutti gli elementi indicati che possono influire sulla cedevolezza. Qui bisogna inoltre ricordare che, per la testina stereo, il movimento dello stilo all'interno del solco registrato su entrambi i canali deve essere, visto “in asse” il più "circolare" possibile.
La cedevolezza può essere misurata sia in regime statico (zero Hz) che dinamico (10, 100 e rarissimamente 1.000 Hz).
Quando la cedevolezza viene misurata in regime statico, il valore medio che ritroveremo è circa il doppio di quello che misureremo a 10 Hz e il quadruplo di quello a 100 Hz.
Legati a vari elementi indicati che influenzano l’elasticità (meglio definita con il termine Costanza Elastica o CE) esistono diversi accorgimenti per calcolare più finemente queste corrispondenze, ma, mediamente, il valore di cedevolezza a 100 Hz (di solito riferito a testine giapponesi) deve semplicemente essere raddoppiato per trovare la propria corrispondenza a 10 Hz. Invece la cedevolezza dichiarata in regime statico (di solito su testine Made in USA) deve essere dimezzata per trovarne il valore a 10 Hz.

Conoscere la cedevolezza a 10 Hz è importante in quanto, per calcolare la Frequenza di Risonanza (FR) dell'insieme braccio/testina, esiste una formula che prevede l'inserimento del dato di cedevolezza rilevato a 10 Hz e che si riferisce alle testine europee che dichiarano tutte la loro cedevolezza a 10 Hz.
L’FR è appunto la frequenza in cui l’insieme braccio/testina risuona ed è abbastanza evidente che questo è un fattore negativo. Una testina che risuona "balla" all’interno del solco e, perdendo il contatto coi lati del solco, distorce. Invece una testina deve essere tenuta perfettamente stabile e “incollata” ai due lati del solco tramite un braccio "solido come una roccia", per permetterle di avere massima precisione e dinamica in fase di lettura istantanea, e al contempo "leggero come una piuma”, nell’accompagnare la testina verso il centro del disco lungo la spirale incisa.
La FR è importantissima in quanto deve ricadere in un preciso intervallo di frequenze: c'è chi dice 8-12 Hz, ma nel limite del possibile sarebbe meglio stare fra i 9-11 Hz. Questo perché, se la FR è troppo elevata, l’insieme testina/braccio si metterà appunto a "ballare. Questo succede perché, nel disco, il messaggio musicale è su quelle stesse frequenze e la testina, leggendole, entrerà in risonanza, sporcando tutto il resto del segnale sonoro. Se invece la FR è troppo bassa, la testina andrà a risuonare su frequenze dove spesso gli LP sono afflitti da spurie ineludibili in fase di stampa. Invece, se risuonerà fra gli 8 e i 12 Hz, dove non c'è alcun tipo di segnale, non risuonerà affatto.
Questo calcolo tiene solo indicativamente conto che il braccio possieda una sua FR che dipende da molti fattori quali snodo, materiali, forma della canna e “quota” del fulcro rispetto alla puntina, ma, per non complicare troppo le cose, consideriamo che il calcolo che segue offre un’approssimazione decisamente buona.

La formula per calcolare la FR dell’insieme braccio/testina quindi è:

FR = A ÷ √ M × C

Dove:

A = 1.000 ÷ 2 π = 159,23 (si può anche usare il valore fisso di 159)
M = somma di tutte le masse (testina, vitine e braccio)
C = cedevolezza (a 10 Hz)

Ecco un esempio: se ho un braccio da 12 grammi e una testina giapponese che pesa 10 grammi con cedevolezza 5cu/dyne/100 Hz e voglio conoscere l’FR dell’insieme braccio/testina dovrò per prima cosa trasformare la cedevolezza da 100 Hz a 10 Hz raddoppiando il valore di 5 che diverrà 10.
Quindi sommerò le varie masse: 10 grammi (testina) + 12 grammi (braccio) + 1 grammo (vitine) + eventuali altre cose (tipo spessori, in questo caso diciamo che sono zero) = 23 grammi totali.
Quindi moltiplico 10 × 23 = 230.
La cui radice quadrata è circa 15,17.
Infine 159 ÷ 15,17 = 10,48 Hz, valore che ricade perfettamente nell’intervallo desiderato di 9-11 Hz.

Nella gallery fotografica a piè di pagina, alcuni bracci e testine che corrispondono a questo esempio di calcolo della FR.

Tutto questo dimostra quindi quanto sia determinante il fattore cedevolezza, unitamente alle masse in gioco, nella scelta della testina da accoppiare a un braccio o viceversa.
Spesso testine a bassa cedevolezza sono piuttosto pesanti e quelle ad alta cedevolezza hanno corpi leggeri. Questo perché, da alcuni anni, i bracci sono quasi tutti di massa media, per cui le testine vengono così concepite e il problema dell’FR completamente errato si allontana anche per il principiante, che magari non avrà una FR ottimale ma probabilmente abbastanza accettabile.
Il grave errore che viene commesso molto spesso a diversi livelli di utilizzatori è voler insistere a usare bracci “estremi”, per massa troppo alta o bassa o diversa fra verticale e orizzontale in modo esasperato. Di solito datati, senza dubbio ben realizzati, almeno alcuni. Sempre però concepiti per portare testine a loro contemporanee e con caratteristiche molto diverse rispetto a quelle più attuali.

Questo va integrato con il fatto che per quanto ne so io:

Quando si applica la formula di calcolo per la FR dell' insieme braccio/testina:

FR = A ÷ √ M × C

Dove A = 1000/2pigreco


Dovremmo sempre ricordare che questo 1000 non è un valore qualunque, ma deriva dal fatto che si considera che un braccio mediamente abbia una FR cadente attorno ai 1000 Hertz.

In realtà, salvo alcune eccezioni che escono dal range (quasi sempre verso il basso), i bracci hanno una FR che si muove fra gli 900 ed i 1150 Hertz .

Lo spostamento di questi valori dipende da:

Massa (che più è elevata e più abbassa la FR del braccio)
Costante elastica (che più è alta e più la alza)
Attriti e smorzamento (che più sono alti e più abbassano sia la FR che e sopratutto l'intensità del picco della FR).

Naturalmente quindi, se un bracci, avesse ad esempio una FR di 900 Hertz. il valore non è più 159 ma scende attorno ai 143 e questo può fare si che si riscontrino valori di FR braccio testina decisamente più bassi di quelli che si immaginano senza conoscere la FR del braccio stesso ed usando quindi il 159 standard di bracci di media massa (da 11 a 15 grammi).
Anche per tale ragione, io suggerisco sempre di, in assenza di questi dati precisi sul braccio, cercare di stare sempre il più possibile vicino all'ottimale valore di 10 Hertz (in quanto, all' estremo anche con valori "fuori" si resta in range validi  ) come risultato dell' FR braccio/testina.

Questo, per quanto ne so io.


sunny  sunny  sunny


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