Cosa ascoltate in questi giorni?

Avian ha scritto:Il suo primo lavoro da solista   

    

Non mi ricordo il suo primo lavoro, ma di suoi lavori ne ho una decina buona... ci mancherà !!!

RockOnlyRare ha scritto:

    

Non mi ricordo il suo primo lavoro, ma di suoi lavori ne ho una decina buona... ci mancherà !!!

Azz, non sapevo ci avesse lasciati, peccato! Non mi piace, ma resta un gran chitarrista...

Antonio Turi ha scritto:

Azz, non sapevo ci avesse lasciati, peccato! Non mi piace, ma resta un gran chitarrista...

Si purtroppo se ne è andato per un infarto nel febbraio 2011..... non aveva ancora 60 anni.

É bellissimo..

Antonio Turi ha scritto:ma lo trovo "ridondante"

Gli eccessivi tecnicismi spesso annoiano anche me. Per questi artisti (come Al Di Meola ad esempio) bisogna sapersi districare tra la strabordante produzione e scegliere i pezzi migliori   

Avian ha scritto:

Gli eccessivi tecnicismi spesso annoiano anche me. Per questi artisti (come Al Di Meola ad esempio) bisogna sapersi districare tra la strabordante produzione e scegliere i pezzi migliori   

purtroppo è verissimo, e non solo tra i chitarristi, ricordate il grande batterista Ginger Baker ? ho un doppio live con gli Air Force del 1970 mi pare in cui su 70 minuti di musica ce ne sono quasi la metà di assoli di batteria !!!

Avian ha scritto:

Gli eccessivi tecnicismi spesso annoiano anche me. Per questi artisti (come Al Di Meola ad esempio) bisogna sapersi districare tra la strabordante produzione e scegliere i pezzi migliori   

Mi piace quello che scrivi, e come lo scrivi   dalle mie parti si dice "peso qualità e misura"!
Si ragazzi, strafare è sempre un rischio. C'è chi se lo può permettere, ma sono pochi, forse è questione di carisma...ad esempio Alvin Lee non è certo parco nei solo, però non stanca, almeno a me   

Ps. Non mi vergogno a confessare che anni fa, al teatro Team di Bari, dopo un ora di concerto dei tre, Di Meola ecc, sono dovuto uscire  

Antonio Turi ha scritto:"peso qualità e misura"

Hehe purtroppo ti sei perso le mie storiche filippiche contro i Beatles ... ancora di notte sento le macumbe che mi lanciano dietro

Avian ha scritto:

Hehe purtroppo ti sei perso le mie storiche filippiche contro i Beatles ... ancora di notte sento le macumbe che mi lanciano dietro

Anche nelle filippiche ci vuole stile. ..    
Inoltre io non ho niente dei Beatles, ma niente...me ne farò una ragione, eheheheh   

svolazzate un pò     

RockOnlyRare ha scritto:


Ciao !!!

Adoro Joe Jackson, l'ho visto due volte live, entrambe però relative al periodo "rock", 1980 e 25 anni dopo quando con lo stesso gruppo di allora riprese il sound rock - new wave di quegli anni proponendo l'album "IV" che per me è il migliore degli ultimo anni della sua carriera.
Comunque amo moltissime altre sue cose (anche se non tutte).

Ciao   

ho 3 o 4 album,compreso quello sinfonico,purtroppo non ho mai avuto il piacere di vederlo in concerto   

Comunque'' troppo bravo''

PARLAPA' ha scritto:


svolazzate un pò     

Però, serata movimentata!!   
Non li conosco...grazie!

Antonio Turi ha scritto:
Però, serata movimentata!!   
Non li conosco...grazie!

è un piacere   

Avian ha scritto:

Hehe purtroppo ti sei perso le mie storiche filippiche contro i Beatles ... ancora di notte sento le macumbe che mi lanciano dietro

Io purtroppo me le sono sorbite tutte        

Però in questo caso secondo me si parla di altro, diciamo di quando il tecnicismo diventa fine a se stesso rendendo pesante l'ascolto dal vivo e terribilmente nosioso se non insopportabile quello dell'album.
Non ci vedo in questo senso il paragone con i Beatles la cui musica, non mi interessa che piaccia o meno, tutto sommato salvo rari casi (Hey Jude, Revolution Number 9) era molto misurata concedendo pochissimo al tecnicismo fine a se stesso, come del resto gli stones ed in genere quasi tutta la musica riconducibile al rock della prima parte degli anni 60.

Tornando sul tecnicismo, devo dire che è un problema che affligge un po' tutti i generi di musica che si suona dal vivo (jazz su tutti anche perchè è il genere che richiede una tecnica sopraffina per definizione), e parliamoci chiaro non ne è esente secondo me neppure la musica classica.

No non stavo paragonando i tecnicismi di Moore ai Beatles. Li ho fatti uscire fuori nel discorso in risposta al complimento di Antonio sul mio parlare "misurato". Sui Beatles mi sforzai di esserlo, forse senza successo  

In passato mi riempivo abbastanza la testa dei riffs dei Fu Manchu: un revival hard rock che mi è sempre piaciuto, alla Blue Cheer, pesante e drammatico quanto quello dei Kyuss. Dal 2002 dopo California Crossing li ho abbandonati trovandoli ormai esauriti, commerciali, più interessati alla melodia che al suonare duro. L'unica che apprezzai in quell'album fu la title track. Oggi scopro il nuovo, recentissimo, Gigantoid ... vediamo un po' com'è, ma sono pessimista. Qui lo streaming integrale (legale) dell'album http://noisey.vice.com/blog/fu-manchu-gigantoid-album-stream

RockOnlyRare ha scritto:

Io purtroppo me le sono sorbite tutte         

Però in questo caso secondo me si parla di altro, diciamo di quando il tecnicismo diventa fine a se stesso rendendo pesante l'ascolto dal vivo e terribilmente nosioso se non insopportabile quello dell'album.
Non ci vedo in questo senso il paragone con i Beatles la cui musica, non mi interessa che piaccia o meno, tutto sommato salvo rari casi (Hey Jude, Revolution Number 9) era molto misurata concedendo pochissimo al tecnicismo fine a se stesso, come del resto gli stones ed in genere quasi tutta la musica riconducibile al rock della prima parte degli anni 60.

Tornando sul tecnicismo, devo dire che è un problema che affligge un po' tutti i generi di musica che si suona dal vivo (jazz su tutti anche perchè è il genere che richiede una tecnica sopraffina per definizione), e parliamoci chiaro non ne è esente secondo me neppure la musica classica.

   

Penso che il riferimento alle filippiche riguardi solo il complimento che gli ho fatto.
Beh, credo che, soprattutto nel rock, una volta i musicisti erano vere e proprie "icone" in qualche modo, eroi mitologici quasi (pensiamo all'immagine di Jimmy Page che rotea il suo archetto di violino come fosse un cavaliere celtico di altri tempi...Fantastico!!!). Questo portava talvolta ad esagerato sfoggio di personalità e, di conseguenza, a performance davvero eccessive a volte. Nel jazz, forse per i meno esperti come me, questo si sente meno. Un po' per quello che dici tu, un po' perché forse i 3/4 del materiale probabilmente deriva da improvvisazioni, che peró eseguite da musicisti di portata inarrivabile paiono comunque plausibili e ben studiate. Tutto questo secondo me, naturalmente   
Riguardo la classica sono sotto zero, non mi esprimo minimamente, ma seguo volentieri! Spero di non essere OT...peró bella chiacchiera, grazie a voi!!

PARLAPA' ha scritto:

Ciao   

ho 3 o 4 album,compreso quello sinfonico,purtroppo non ho mai avuto il piacere di vederlo in concerto   

Comunque'' troppo bravo''

Beh la dimensione live di Joe è grandiosa, però bisogna tenere necessariamente conto del suo "umore", perchè è evidente che se vai a vedere un concerto dell'era punk- new wave, o di quella jazz anni 30, oppure soul o sinfonica o rock o pop, le cose cambiano un tantino.... così coem i musicisti che lo accompagnano e via dicendo   

Avian ha scritto:No non stavo paragonando i tecnicismi di Moore ai Beatles. Li ho fatti uscire fuori nel discorso in risposta al complimento di Antonio sul mio parlare "misurato". Sui Beatles mi sforzai di esserlo, forse senza successo  

In passato mi riempivo abbastanza la testa dei riffs dei Fu Manchu: un revival hard rock che mi è sempre piaciuto, alla Blue Cheer, pesante e drammatico quanto quello dei Kyuss. Dal 2002 dopo California Crossing li ho abbandonati trovandoli ormai esauriti, commerciali, più interessati alla melodia che al suonare duro. L'unica che apprezzai in quell'album fu la title track. Oggi scopro il nuovo, recentissimo, Gigantoid ... vediamo un po' com'è, ma sono pessimista. Qui lo streaming integrale (legale) dell'album http://noisey.vice.com/blog/fu-manchu-gigantoid-album-stream

beh tra i blue cheer (mitici quelli dell'era psichelelica fine 60 ...) ed i kyuss ne passa di acqua sotto il mulino.... ammetto di non conoscere che superficialmente i Fu Manchu. Apprpfondirò.

Antonio Turi ha scritto:

   

Penso che il riferimento alle filippiche riguardi solo il complimento che gli ho fatto.
Beh, credo che, soprattutto nel rock, una volta i musicisti erano vere e proprie "icone" in qualche modo, eroi mitologici quasi (pensiamo all'immagine di Jimmy Page che rotea il suo archetto di violino come fosse un cavaliere celtico di altri tempi...Fantastico!!!). Questo portava talvolta ad esagerato sfoggio di personalità e, di conseguenza, a performance davvero eccessive a volte. Nel jazz, forse per i meno esperti come me, questo si sente meno. Un po' per quello che dici tu, un po' perché forse i 3/4 del materiale probabilmente deriva da improvvisazioni, che peró eseguite da musicisti di portata inarrivabile paiono comunque plausibili e ben studiate. Tutto questo secondo me, naturalmente   
Riguardo la classica sono sotto zero, non mi esprimo minimamente, ma seguo volentieri! Spero di non essere OT...peró bella chiacchiera, grazie a voi!!

Grazie anche a te, vedi è sempre un po' difficile trovare il giusto equilibrio tra bravura tecnica e tecnicismo, questo secondo me vale un po' per tutta la musica, ed è necessariamente anche legate ai tempi mode etc etc.

In ambito rock, nell'era di metà anni 70, c'era un po la gara degli assoli, batteria in testa, che si ripercuoteva nei vari record di durata dei relativi assoli. Ovviamente poi i tempi cambiano, il "troppo stroppia", per cui oggi l'assolo di oltre 17 minuti del grande Bonham in Moby Dick nel relativamente recente triplo live degli zep di un concerto risalente mi pare al 1973, è quasi "insascoltabile" su cd, ai tempi faceva impazzire il pubblico. Ricordo anche le "noiose" performances soliste della PFM in 120 minuti di concerto almeno 45 erano di assoli. giochini vari etc etc.... invece il resto del concerto era favoloso.

Si potrebbe fare lo stesso discorso di vocalist che pur in possesso di voci straordinarie sono portati ad esagerare, così come appunto di vari musicisti jazz che passano dall'improvvisazione alla noia se si protrare 20-30 minuti di "free jazz".
MA anche nella classica, sia nell'operisticae che nel concerto per uno strumento solista, talvolta si prediligeva la performace sacrificando la "melodia"...

Il tutto secondo il mio IMHO...... e considerando sempre l'enorme differenza che c'è tra l'evento live in prima persona, il video su supporto fisico e (peggio) l'ascolto del brano senza immagini.... quello che nel primo caso entusiasma, nel secondo incuriosisce nel terzo annoia....

RockOnlyRare ha scritto:
...... e considerando sempre l'enorme differenza che c'è tra l'evento live in prima persona, il video su supporto fisico e (peggio) l'ascolto del brano senza immagini.... quello che nel primo caso entusiasma, nel secondo incuriosisce nel terzo annoia....

Sono d'accordo, in effetti nella musica dal vivo, almeno io, sono molto più tollerante! Il video musicale invece non mi emoziona, non ho mai capito perché..video inteso come concerti o affini naturalmente! Ne ho due o tre , ma non li guardo e ascolto mai..

Antonio Turi ha scritto:

Sono d'accordo, in effetti nella musica dal vivo, almeno io, sono molto più tollerante! Il video musicale invece non mi emoziona, non ho mai capito perché..video inteso come concerti o affini naturalmente! Ne ho due o tre , ma non li guardo e ascolto mai..

Dipende, in liena di massima un concerto con le immagini si apprezza di più del corrispondente cd o file audio, se si ha naturalmente la voglia di ascoltarlo con attenzione e non come musica di sottofondo. E questo vale tanto più quanto maggiore è l'importanza della dimensione live di un gruppo in termine sia di musica che di immagini che di perizia tecnica.

  

Dal terzo minuto in poi la title track Soft Parade diventa uno dei miei boogie preferiti, trascinante e lascivo. L'album, nel complesso, è invece "anni luce" lontano dagli esordi, eppure passarono solo due anni. Povero Jim, fu il suo periodo peggiore ...   

Eh si, sabato pomeriggio ho ascoltato Morrison hotel, un altro andare...