TAISEN DESHIMARU ROSHI
Il bello dello Zen è che si può dire tutto è il contrario di tutto.
Questa è una libertà che predispone la nostra mente a pensare oltre le parole.
Il linguaggio infatti è un mezzo "tecnologico" con i suoi pro e i suoi contro.
Ti permette di comunicare,ma limita il pensiero alle parole che convenzionalmente fanno parte del dato linguaggio.
Se cerchi di eliminare l'inconveniente arricchendolo di nuove parole,inevitabilmente restringi l'ambito geografico del linguaggio.
Se invece conosci l'inglese,che è un linguaggio molto semplice,ci puoi costruire sù un impero a livello globale.
Già scoprire da bambini che esistono altre lingue è fonte di incredulo stupore.
Fin a quel momento il tavolo fatto di legno e quello fatto di fiato non ci sembrava potessero essere scissi e resi indipendenti.
Lo zen è una pausa dalla routine.
Più che il non far niente e il non pensar niente,è il non far niente di ciò che di solito fai senza pensare.
Lo zen non è una demonizzazione della ruotine,ma una presa di coscienza di essa.
Una volta oggettivata la routine può essere spostata e riposta momentaneamente altrove,come un qualsiasi oggetto,ed è sicuramente utile farlo.
Si tratta in fondo di cercare di provocare volontariamente stati cui comunque occasionalmente capita a tutti di incappare.
Diverse religioni prescrivono a tal proposito di prendersi della pause.Sabato o Domenica non importa.
SEBASTIANO
Ciao,Sebastiano.