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Fatica di ascolto.
Sentiamo spesso parlare di questo effetto ma qualcuno ha mai indagato sulle motivazioni e sulle cause ?
Io mi sono fatto una mia idea e ve la espongo così che eventualmente si possa arricchire con i vostri interventi.
Una delle cause principali è la distorsione vediamo perchè;
Il suono della distorsione è più o meno quello che esce da un distorsore (per l'appunto) per chitarra elettrica. Dunque il suono lo conoscete, è quello su cui si fonda la storia del Rock (tanto per dire), ma da cosa è generato? Per capirlo consideriamo una sinusoide, essendo poi il caso estendibile ai suoni complessi . Supponiamo che l'uscita di un circuito al quale applichiamo una sinusoide in ingresso non possa superare un certo valore (taglio)
Il segnale che avremo in uscita sarà una sinusoide a cui è stata “tagliata via la testa”. Osservando questa forma d'onda si noterebbero le brusche transizioni introdotte dal “taglio” le quali generano delle frequenze più elevate di quella della sinusoide considerata. Ciò sarà valido per ogni componente sinusoidale del segnale, dunque all'uscita del “distorsore” il segnale originario sarà arricchito da tutta una serie di alte frequenze, dipendenti dalle frequenze del segnale iniziale, che caratterizzano il suono della distorsione analogica.
Questo è tipicamente il suono brillante, effervescente di alcune amplificazioni a stato solido che in realtà ci fanno sentire il suono della loro distorsione, creando quel fastidio che siamo soliti definire come “fatica d'ascolto”
Lorenzo
Sentiamo spesso parlare di questo effetto ma qualcuno ha mai indagato sulle motivazioni e sulle cause ?
Io mi sono fatto una mia idea e ve la espongo così che eventualmente si possa arricchire con i vostri interventi.
Una delle cause principali è la distorsione vediamo perchè;
Il suono della distorsione è più o meno quello che esce da un distorsore (per l'appunto) per chitarra elettrica. Dunque il suono lo conoscete, è quello su cui si fonda la storia del Rock (tanto per dire), ma da cosa è generato? Per capirlo consideriamo una sinusoide, essendo poi il caso estendibile ai suoni complessi . Supponiamo che l'uscita di un circuito al quale applichiamo una sinusoide in ingresso non possa superare un certo valore (taglio)
Il segnale che avremo in uscita sarà una sinusoide a cui è stata “tagliata via la testa”. Osservando questa forma d'onda si noterebbero le brusche transizioni introdotte dal “taglio” le quali generano delle frequenze più elevate di quella della sinusoide considerata. Ciò sarà valido per ogni componente sinusoidale del segnale, dunque all'uscita del “distorsore” il segnale originario sarà arricchito da tutta una serie di alte frequenze, dipendenti dalle frequenze del segnale iniziale, che caratterizzano il suono della distorsione analogica.
Questo è tipicamente il suono brillante, effervescente di alcune amplificazioni a stato solido che in realtà ci fanno sentire il suono della loro distorsione, creando quel fastidio che siamo soliti definire come “fatica d'ascolto”
Lorenzo
Il Museo dell'hifi e dell'audio in casa
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altrimenti ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza - 
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