Esiste l'audiofilo felice?
credo propio di si. Dipende poi cosa rende felice l'audiofilo nella sua audiofilia...mi spiego, che è meglio
Sono un amante spassionato del metal e del rock, specie se dal vivo. Ma se la mia felicità di audiofilo fosse ricreare l'evento live nel mio soggiorno dovrei essere un eterno infelice: impossibile ricreare quel muro sonoro e quell'impatto nel mio soggiorno, senza scendere in guerra con il quartiere in cui abito (ammesso e concesso che il mio pietoso impianto me lo consentisse
).
Pensando, per esempio, ad un impianto live da 50.000 watt quasi tutti i nostri principi audiofili andrebbero a pallino: tolti strumento musicale utilizzato (semplifico il discorso parlando dei chitarristi), ampli valvolare e microfonazione per il resto il segnale passa attraverso almeno due mixer che non hanno nulla a che spartire con quelli degli studi di registrazione. Impianti di alimentazine con batterie di rifasamento/filtro stratosferiche per silenziare i rumori indotti dai generatori di tensione mobili, tassi di controreazione abnormi per ammazzare i rumori indotti dalle induttanze degli impianti di illuminazione, espansori di dinamica per recuperare quella persa in precedenza negli stadi di filtro a monte...e muri di casse ad altissima efficenza (il più delle volte TurboSound mica RCF o JBL) con equalizazioni spinte per correggere l'acustica spesso schifosa degli stadi. Valanghe di processori digitali per ammazzare i ritardi temporali con emisioni in controfase per evitare, per quanto possibile, delay temporali.
Eppure spesso e volentieri l'audiofilo metallaro si trova a godere e battere il piedino a tempo di musica con 30 db in meno di pressione sonora rispetto all'evento originale.
Allora quando sono felice come audiofilo?
Per me la felicità sta nel fatto che su un buon impianto casalingo riesco a sentire musica per ore senza avere mai la voglia di spegnere, mentre su impianti hi-end riesco addirittura ad ascoltare Albano e a trovarlo piacevole.
Boh, per me la musica è un piacere e come ogni forma d'arte deve suscitare emozione.
A volte ho avuto i brividi ascoltando gli Iron Maiden da due cuffiette da 30€ condito da 4 medie di buona birra molto alcolica
nel silenzio delle 3 del mattino....
A volte invece di ascoltare la musica c'è chi ascolta l'impianto che riproduce la musica e allora sono ben altri i parametri da ricercare per la felicità dell'audiofilo. Ma la ricerca di questi parametri non sono la felicità per questo tipo di audiofili? io credo di si
In fondo, non è forse vero che
l'attesa del piacere è essa stessa il piacere?
tutto IMHO