Mi sono preso cura di un diversamente giovane (Thorens td-160)

Ebbene sì, mi sono dato al sociale, mi sono preso cura di un vecchiet... Pardon! Diversamente giovane volevo dire. Prologo: vagando in internet vedo l'annuncio, un Thorens td-160 a 200 euro, dalle foto sembra a posto, ha perfino il coperchio con le cerniere integre! Lascio passare qualche giorno, in fin dei conti ho un Technics 1210 che va benissimo e... Siccome peró io so resistere benissimo a tutto fuorché alle tentazioni, mi decido e chiamo, faccio così conoscenza con un  simpatico ragazzo che mi dice che il diversamente giovane é ancora disponibile, nessuno era ancora andato a casa sua a prenderlo. Ci vado io e me lo porto a casa, sotto la patina del tempo l'apparecchio é perfetto. Manca solo lo shell originale, riciclato dal venditore su di un altro Thorens, ma per questo c'é sempre Audiosilente. Peró c'é un problema: io dei Thorens non so un accidente, così cerco informazioni in rete. Mentre mi faccio una coltura provvedo a pulirlo... 

Il giradischi, man mano che lo pulisco, si mostra in tutto in suo splendore vintage. Per comodità mi costruisco un supporto per poter lavorare meglio con del legno che avevo in casa, intanto decido di:
Sostituire i cavi di alimentazione e segnale.
Togliere di mezzo il fondo con i suoi micro piedini, utilizzo del compensato di betulla da 1 cm e dei piedoni appropriati. 
Mantenere il plinto originale, quelli che vanno di moda adesso sono molto belli, ma a mio parere snaturato il vintage dell'apparecchio.

Comunque, dopo aver regolato le molle (facile col supporto autocostruito), collegato i
nuovi cavi (saldandoli direttamente, senza l'ausilio di vaschette), montato una testina Denon dl-103 (pure lei recuperata in internet, ho dovuto aumentare la massa nella parte inferiore del braccio per poterlo fare, vedi foto) e assemblato il tutto, sono pronto per la prova.

Risultato: un rumoraccio infame, tipo massa mancante! Eppure il Thorens ha la massa collegata al segnale (di massa) destro, che diavolo succede? Dove ho sbagliato? In teoria tutto é come prima, e prima il giradischi funzionava! Alle due di notte mi viene un dubbio: l'uscita dei cavi segnale e di alimentazione dallo chassis, in originale era fissata da un doppio cavallotto. I nuovi cavi segnale hanno un diametro di circa un cm cadauno, io, per comodità, non avevo fatto altro che spiaccicare il cavo di alimentazione assieme ad un cavo di segnale. Risultato: il diversamente giovane si era adontato assai mugghiando tutto il suo malcontento. Mi precipitò a separare i due cavi e come per magia tutto si sistema. In seguito ho avuto problemi di tracciamento, risolto con un'accurata messa a punto e lubrificazione del sistema di incernieramento del braccio. 

Adesso tutto é a posto, il Thorens suona meravigliosamente bene, se penso che l'accoppiata tra l'età del piatto e quella della testina fa piú o meno un secolo... Qualche anno fa avevo posseduto un giradischi della Thorens, uno degli attuali, ebbene Il confronto é semplicemente improponibile. Man mano che il restauro procedeva apprezzavo sempre di piú l'essenzialità delle soluzioni adottate nel lontano 1972 dalla casa svizzera/tedesca, poi vuoi mettere la soddisfazione di riportare in auge il simpatico vecchietto?! Nel prossimo futuro ho in mente altre modifiche, sostituire la puleggia ad esempio (già ordinata da Lucchetti), poi sto pensando di autocostruirmi lo shell originale, una versione in legno ovviamente. Mi sa che comincio subito, a presto.

ziobill.......grande 

Grazie Brizzo. Allora, il mio carissimo (non nel senso affettivo) amico negoziante mi ha gentilmente prestato uno shell Thorens originale, praticamente l'ho tracopiato prima sulla carta e poi sul legno... 

Dopo aver praticato i fori con una fresa, da un morsetto mammut ho recuperato l'interno metallico, con una lima l'ho ridotto sagomandolo e riducendolo. Servirà per ottenere la regolazione dell'azimuth del portatestina. Come giustamente dice il grande Simone da Roma "uno shell senza regolazione dell'azimuth nun se pó vede!" 

A questo punto ho incollato la parte posteriore e poi ritagliato la sagoma precedentemente tracciata. 

Ebbene sí, lo ammetto! Mi piace l'idea di riprodurre la sagoma sopra lo shell originale giocando con due coloranti diversi, vediamo cosa ne esce fuori. 

Oggi é arrivato il materiale da Audiosilente e ho potuto completare cosí lo shell (senza il bussolotto dei contatti 
fornito da Lucchetti tutto il lavoro fatto finora sarebbe stato inutile); ho inserito il grano per la regolazione dell'azimuth, prima peró ho provveduto a trattare il legno con coloranti, 2 mani di gomma lacca e una di cera. 

e....ri

Grazie Brizzo, sono abbastanza soddisfatto del risultato ottenuto, mi sa che lo shell rimarrà un esemplare sigolo, mentre lo realizzava mi sono reso conto che il confine tra la passione e il masochismo é molto labile, praticamente indistinguibile.

Grazie Carlo, allora oggi ho montato la Denon dl103, fatto le opportune regolazioni e adesso son qui tutto orecchi ad ascoltare. Le prime impressioni sono dannatamente positive, non voglio usare aggettivi iperbolici, diró semplicemente che i bassi sono maggiormente puliti e precisi, ma tutta la gamma ne ha guadagnato in definizione e presenza. Insomma sono piutosto

soddisfatto. Saluti a tutti, ziobill

A rieccomi! Dunque, lo shell realizzato va bene, peró é decisamente "lungo", voglio dire: la testina sta troppo sotto e questo impedisce di posizionarla agevolmente sul bordo del disco. Non ho ritenuto opportuno di accorciare lo shell e quindi... Ne ho realizzata un'altro, di 5 mm piú corto! Eccolo qui...

Con quest'ultimo intervento, dichiaro ufficialmente terminato il restauro del diversamente giovane... Almeno fino al prossimo embolo che mi parte!

Grazie Ivanhoe per i complimenti, riguardo alla prenotazione, stai scherzando, vero? A dire il vero sono parecchio impegnato con i miei casini (macchina lava dischi, ecc.) per pensare di produrre qualcosa per qualcun altro!