Questa seconda catena ha cambiato faccia più volte.
Due anni fa trovai la prima quadra ed era così.
Canton GLE476 pilotate dal Denon 1600NE (amplificatore poi rimpianto nelle varie iterazioni) che dava la giusta compostezza.
Rega P3 con (inizialmente con Bias2 poi Elys2) PSU e Rega Fono MkIII per portare un po' di grinta e Lumin D2.
Setup lontano anni luce dal top, ma dignitoso e divertente.
Poi l'appetito vien mangiando... E complice il dannato penare con Rega ho errato un po' passando anche per altre sorgenti e amplificazioni.
Ci ho spostato l'Aries Mini dall'altro impianto (che poi è diventato quello più importante) il vecchio Lux PD290, che non suonava energico e scolpito come il REga, ma almeno non mi faceva correre dietro ai problemi di massa, ronzii e piattine che saltavano solo a guardarle. Questi nobili... Evidentemente non ne ero degno.
Poi purtroppo in una delle trasferte oltremanica (dove i Rega giocando in casa, non hanno problemi di massa) ho ascoltato le Neat.
Da quel momento è cambiato quasi tutto "a cascata" e oggi questo è il mio secondo setup.
Speaker e relativo pilotaggio sono di pura scuola inglese.
Neat SX2 che non sono facilissime... Le sculaccio con i Quad Artera Pre e Stereo una coppia di outsider, nostalgici come piace a me.
Il pre per altro è in Classe A pura e ha anche un buonissimo ampli cuffia che non vi consiglieranno mai.
Tutta la cavetteria è Qed per le interconnessioni più importanti e Amazon per tutto il resto (così... a sfregio).
Nel digitale sono rimasto con il Lumin D2 che in questa nuova catena si esprime al meglio, potendo sfruttare le uscite bilanciate.
Tutto parte ovviamente da Roon passando attraverso uno svergognato e impertinente switch della Netgear.
E qui last but not least un nonnetto Luxman PD131s come nuovo che ho preso letteralmente pezzo dopo pezzo su ebay.
Sono riuscito anche a beccare una baionetta NOS per il braccio Jelco (grazie ancora Carlo).
Quest'ultima l'ho fatta lavorare da un amico in cnc per ricavare i fori a spaccare il micron, e mi sono liberato dell'accrocco che avevo fatto in legno.
La sua storia è qui
Per ora ci tengo lo Schiit Mani che con la Sumiko BluePoint n°2 è imbarazzante... Nel senso che (per quanto costa la coppia) altri produttori sarebbe meglio che si dessero all'ippica o alle corse dei levrieri. Quando capita faccio swap con la Denon 103 e lo svergognato Tisbury Domino (anche lui inglesissimo, ma che purtroppo costa poco).
Rispetto al primo impianto ovviamente la presentazione è meno rifinita, ma più energica e dannatamente sfacciata.
Ora insultatemi pure.
Due anni fa trovai la prima quadra ed era così.
Canton GLE476 pilotate dal Denon 1600NE (amplificatore poi rimpianto nelle varie iterazioni) che dava la giusta compostezza.
Rega P3 con (inizialmente con Bias2 poi Elys2) PSU e Rega Fono MkIII per portare un po' di grinta e Lumin D2.
Setup lontano anni luce dal top, ma dignitoso e divertente.
Poi l'appetito vien mangiando... E complice il dannato penare con Rega ho errato un po' passando anche per altre sorgenti e amplificazioni.
Ci ho spostato l'Aries Mini dall'altro impianto (che poi è diventato quello più importante) il vecchio Lux PD290, che non suonava energico e scolpito come il REga, ma almeno non mi faceva correre dietro ai problemi di massa, ronzii e piattine che saltavano solo a guardarle. Questi nobili... Evidentemente non ne ero degno.
Poi purtroppo in una delle trasferte oltremanica (dove i Rega giocando in casa, non hanno problemi di massa) ho ascoltato le Neat.
Da quel momento è cambiato quasi tutto "a cascata" e oggi questo è il mio secondo setup.
Speaker e relativo pilotaggio sono di pura scuola inglese.
Neat SX2 che non sono facilissime... Le sculaccio con i Quad Artera Pre e Stereo una coppia di outsider, nostalgici come piace a me.
Il pre per altro è in Classe A pura e ha anche un buonissimo ampli cuffia che non vi consiglieranno mai.
Tutta la cavetteria è Qed per le interconnessioni più importanti e Amazon per tutto il resto (così... a sfregio).
Nel digitale sono rimasto con il Lumin D2 che in questa nuova catena si esprime al meglio, potendo sfruttare le uscite bilanciate.
Tutto parte ovviamente da Roon passando attraverso uno svergognato e impertinente switch della Netgear.
E qui last but not least un nonnetto Luxman PD131s come nuovo che ho preso letteralmente pezzo dopo pezzo su ebay.
Sono riuscito anche a beccare una baionetta NOS per il braccio Jelco (grazie ancora Carlo).
Quest'ultima l'ho fatta lavorare da un amico in cnc per ricavare i fori a spaccare il micron, e mi sono liberato dell'accrocco che avevo fatto in legno.
La sua storia è qui
Per ora ci tengo lo Schiit Mani che con la Sumiko BluePoint n°2 è imbarazzante... Nel senso che (per quanto costa la coppia) altri produttori sarebbe meglio che si dessero all'ippica o alle corse dei levrieri. Quando capita faccio swap con la Denon 103 e lo svergognato Tisbury Domino (anche lui inglesissimo, ma che purtroppo costa poco).
Rispetto al primo impianto ovviamente la presentazione è meno rifinita, ma più energica e dannatamente sfacciata.
Ora insultatemi pure.
Ultima modifica di JacksonPollock il Gio Set 17, 2020 9:02 am - modificato 2 volte.