Human Pleasure HI-END
carloc ha scritto:n.enrico ha scritto:
Scena sonora (palcoscenico immaginario) inesistente. Non c'è niente da fare, a me le cuffie suonano tutte nella testa, al massimo intorno all'archetto. Fra queste e una qualsiasi in ear non sento differenze sotto questo aspetto. Questa cosa è strana.
Qualcosa non quadra, la 800 ha il palcoscenico più ampio mai sentito in una cuffia …
Falle andare, saranno state ferme a lungo. Però non mi ritrovo nella mancanza del palcoscenico...anzi!n.enrico ha scritto: Carlo, e che ce voi fa'... :(
Aggiungo che il venditore mi ha detto che le avrà usate per una cinquantina di ore al massimo (in effetti sono nuovissime, anche i pads sembrano intonsi). Sarà che abbiano bisogno ancora di rodaggio?
n.enrico ha scritto:Ma io non lo sento con nessuna cuffia, ed ho solo cuffie aperte.
Ricordo di aver letto un recensore americano (o Inglese, non ricordo) che anche lui diceva - nell'ascolto in cuffia - di non riuscire a percepire il suono come proveniente da fuori la sua testa.
Sarà un fattore psicologico, chissà.
). Tutto questo ovviamente IHMO. Non mi pronuncio sulle altre TOTL perche non le ho provate e francamente non mi va di spendere 4000 euro per poi magari restarne deluso.
Scusa Enri', ma neanche si notano le diverse provenienze dei suoni dei diversi strumenti, il cosiddetto imaging? Se ti suona tutto dentro la testa, non dovresti neanche notare direzionalità....n.enrico ha scritto:
P.S. scena sempre inesistente, ma per me il suono in cuffia è questo e mi va bene così.
drum bass ha scritto:Tratto da wikipedia:
ll rapporto tra musica e matematica è stato scoperto in tempi molto antichi, che risalgono al genio di Pitagora. Egli fu il primo a intuire l’esistenza di rapporti numerici tra le frequenze, e tramite questi costruì la prima scala musicale.
Gottfried Wilhelm von Leibniz è stato un filosofo scienziato matematico. Considerato il precursore dell'informatica della neuroinformatica e del calcolo automatico, fu inventore di una calcolatrice meccanica detta Macchina di Leibniz, inoltre alcuni ambiti della sua filosofia aprirono numerosi spiragli sulla dimensione dell'inconscio che solo nel ventesimo secolo con Sigmund Freud si tenterà di esplorare.
La Macchina di Leibniz consiste in un pila il cui numero di addizioni o sottrazioni consecutive è controllato da una lancetta posizionata sul quadrante del moltiplicatore. Il moltiplicatore ha lo stesso funzionamento di un telefono a disco con 10 fori nella sua circonferenza numerati da 0 a 9. Per eseguire una moltiplicazione o una serie di somme è sufficiente girare la lancetta sul quadrante in senso orario puntandola su un foro numerato. Il calcolatore così facendo esegue una somma per ogni foro finché la lancetta non torna al punto di partenza. Lo stesso funzionamento si ha per le operazioni di sottrazione e divisione ma in questo caso la lancetta dovrà essere girata in senso antiorario.
Musica, percezione, inconscio e matematica. Ecco perché molti cuffiofili se la vendono e se la ricomprano innumerevoli volte. Senza, essendo un parametro consolidato, non riescono più a rendere manifesti confronti certi ma solo i ricordi e le sensazioni degli stessi.
Drum
n.enrico ha scritto:Continuano gli ascolti: cuffia straordinaria se si azzecca l'accoppiata con l'amplificatore (e io per puro caso penso di averla azzeccata). Il suono è proprio ciò che ultimamente stavo cercando in una cuffia.
Se senti tutte le cuffie in questo modo, anche con impianti diversi, mi sento di dire che probabilmente l'ascolto in cuffia non è per te.n.enrico ha scritto:No, sento sempre tutto dentro la testa, ma non tutto nel medesimo punto, bensì distribuito da sinistra a destra, però sempre all'interno dell'emisfero cranico, tutt'al più subìto fuori, sul cuoio capelluto.
In effetti il motivo per cui non mi ero mai appassionato alle cuffie è sempre stato questo. Però adesso, giocoforza, mi ci sono dovuto adattare e devo dire che ho scoperto un mondo che mi ha appassionato. Al suono in testa ci ho fatto l'abitudine, in compenso - soprattutto con le HD800 - ho scoperto un mondo di dettagli, di sfumature, di suono intimo, che con i diffusori mi era precluso. E' un ascolto - per me - più cerebrale, ma ugualmente piacevole.Max78 ha scritto:Odierei sentire i suoni dentro la testa anziché intorno.
Quelli più neutri dovrebbero essere i velour, io li ho presi per Hrd 600 ma scurivano troppo il suonon.enrico ha scritto:Ieri mi sono arrivati i nuovi cuscinetti Dekoni, modello traforato. Quelli originali erano ancora buoni ma sono di un materiale che tende ad irritarmi la pelle, non so perché.
Questi nuovi sono in pelle d'agnello e un po' più spessi; l'effetto estetico è - a mio avviso - superiore, ma è anche vero che una volta indossate dell'effetto estetico ti interessa il giusto.
Ho preso quelli traforati nella speranza che fossero i più neutri di tutti, ma purtroppo la loro presenza si è fatta sentire e direi non in modo positivo.
Le cuffie hanno perso quella purezza e limpidezza di suono che mi piaceva tanto. Forse è aumentato un po' il corpo, ma mi sembra di sentire una specie di effetto loudness, di suono colorato che non mi convince molto.
Proverò ad usarli ancora per vedere se, assestandosi, cambia qualcosa oppure se mi abituo al nuovo tipo di suono....
Buono a sapersi. Comunque ieri, alla seconda seduta di ascolto, già molto meglio; l'orecchio si abitua presto...Zap67 ha scritto:Quelli più neutri dovrebbero essere i velour, io li ho presi per Hrd 600 ma scurivano troppo il suono
Barone Birra ha scritto:Che cuffia eccezionale, la consiglio!
n.enrico ha scritto:È il leit motif della mia vita, quello di essere perennemente in controfase con le mode.
Anche secondo me. Poi forse non si può vivere di sola HD800, così come non si può campare di spaghetti all'astice, ogni tanto ci vuole anche una bella carbonara (nel mio caso, le Audioquest).Zap67 ha scritto:Secondo me, che ancora non l’ho avuta, è una cuffia da possedere
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