Rapporti interpersonali...

Ho deciso di aprire un nuovo thread di confronto, prendendo spunto dalla carina risposta    di @calcatreppola che incollo qui sotto:

Calcatreppola ha scritto:bentornata Camelia...

non solo la nascondi, ma vuoi anche un vero uomo con molte qualiltà femminili... ormai siete incontentabili! :)  

Rifacendomi a ciò che hai scritto, tornando seria per un attimo, posso affermare che ho visto uomini veri trasformarsi quasi completamente per amore, tanto che neppure la famiglia poteva credere al cambiamento radicale del figlio/fratello.

Un amore vero - sia per una donna che per un uomo - può cambiare la vita e il modo di vedere, sentire e agire; è il Sentimento più potente se si ha il "destino" di provarlo, e aggiungo con la partner giusta.
Purtroppo spesso è a "senso unico" e, a quel punto, chi lo prova ne ricava solo sofferenza.

Peggio ancora se si ama una persona così detta "calcolatrice" che sfrutta tutta la vulnerabilità che questo sentimento porta con sé; ci trasforma in "burattino" fra le sue mani, finanche a prosciugarci, un bel divertimento momentaneo fino quando non si stanca e ci butta via...

Poi c'è chi l'amore non lo conoscerà mai e vivrà ignaro ma felice e non saprà mai cosa significhi innamorarsi e amare.

Sarebbe bello riuscire a conoscere bene noi stessi, come prima cosa, i nostri egoismi e le nostre fragilità per cercare un equilibrio per rapportarci meglio, e in seguito gli altri con cui si viene in contatto per saper accettare quello che ci può venir donato e arginare il male delle ferite che ci possono venir inflitte.

In conclusione posso affermare di sentirmi come una che non ha capito quasi nulla   ... in compenso, ho compreso che falsamente viene richiesta onestà e sincerità (che nella mia vita si sono rivelati svantaggi a mio discapito, sono così non riesco a cambiare, come non riesco a cambiare il mio slancio, dove mi è possibile, di aiutare l'altro) da persone che sono l'esatto contrario di oneste e sincere.

Mi scuso per la complessità di trascrizione di questo mio ultimo pensiero.

E voi come la pensate riguardo a questi argomenti sui rapporti umani (anche tra sessi diversi)???....  

alcuni miei pensieri in libertà

l'amore è a senso unico... la cosa magnifica è quando trova qualcuno che ama di ritorno, ma questo è un di più...
e l'amore non è solo per una persona: può essere verso al natura , verso gli animali, verso un partner, verso la famiglia, verso l'umanità.
il bello dell'amore è la potenza che esprime in chi lo prova.
quindi: se uno ama, è meglio che accetti ciò che questa cosa comporta...

d'altronde per chi ama è fondamentale amare anche sé stessa/o. quindi sapere quando rischia di farsi male amando.

una questione fondamentale è cosa significhi amare qualcuno... forse talvolta sbagliare la risposta a questa domanda è la chiave del dolore...

Grazie per la risposta @calcatreppola 

Ho riletto più volte il tuo post con frasi spezzettate mi perdo  

Cito questa tua ultima parte:

calcatreppola ha scritto:una questione fondamentale è cosa significhi amare qualcuno... forse talvolta sbagliare la risposta a questa domanda è la chiave del dolore...

Potresti ampliare il concetto da te esposto perché non riesco a centrare il tuo pensiero. 

mmm preferirei continuare con frasi spezzettate. L'argomento non è dei più semplici.

ma proverò a spiegarmi.

secondo me parte delle nostre emozioni sono "guidate" dal modo di sentire "comune", amplificato da come le emozioni sono trattate dai media più diversi (giornali, televisioni, film, tiktok eccetera). A seconda del periodo, delle necessità sociali, delle mode ci dicono come si riconosce l'amore.
Oggi spesso l'amore descritto è quello romantico tra due persone e spesso deve finire bene, quando è un sentimento reciproco, oppure male. In ogni caso ciò che si propone è ciò che si può vedere all'esterno o dall'estrerno. Ciò crea facilmente aspettative, delle situaziooni misurabili. Se pensiamo che amare qualcuno significhi ricevere una reazione di un certo tipo, restiamo delusi quando non succede.
Se invece amare è qualcosa di intimo, personale, un sentimento individuale, possiamo imparare a fermarci in quelle condizioni in cui il noostroo atteggiamento può farci male – o può fare male agli altri (penso a tutto uno stuolo di volontari che amano i disabili e si comportano con loro nel modo meno utile per farli crescere e renderli autonomi, come esempio immediato).

sono riuscito a spiegarmi?

calcatreppola ha scritto:mmm preferirei continuare con frasi spezzettate. L'argomento non è dei più semplici.

ma proverò a spiegarmi.

secondo me parte delle nostre emozioni sono "guidate" dal modo di sentire "comune", amplificato da come le emozioni sono trattate dai media più diversi (giornali, televisioni, film, tiktok eccetera). A seconda del periodo, delle necessità sociali, delle mode ci dicono come si riconosce l'amore.
Oggi spesso l'amore descritto è quello romantico tra due persone e spesso deve finire bene, quando è un sentimento reciproco, oppure male. In ogni caso ciò che si propone è ciò che si può vedere all'esterno o dall'estrerno. Ciò crea facilmente aspettative, delle situaziooni misurabili. Se pensiamo che amare qualcuno significhi ricevere una reazione di un certo tipo, restiamo delusi quando non succede.

Oggi?... descrivono amore romantico, dove???...

calcatreppola ha scritto:Se invece amare è qualcosa di intimo, personale, un sentimento individuale, possiamo imparare a fermarci in quelle condizioni in cui il noostroo atteggiamento può farci male – o può fare male agli altri (penso a tutto uno stuolo di volontari che amano i disabili e si comportano con loro nel modo meno utile per farli crescere e renderli autonomi, come esempio immediato).

sono riuscito a spiegarmi?

Adesso è più chiaro....  

Pero' ti chiedo gentilmente di scindere in due correnti i tuoi pensieri (che noto tu invece tendi a mischiare) in base al tipo di Amore:

1) Amore Esclusivistico quello fra due persone;

2) Amore Universale quello verso gli altri.

Trovo più ordinato visto che sono due concetti che toccano "corde" differenti e anche più facililitato per poter rispondere nel modo più appropriato....

l'amore romantico è descritto nei film e nelle serie tv...

la distinzione che vuoi io la faccio, per me l'amore esclusivistico non è amore, però... è un particolare rapporto tra soggetti.
l'amore è sempre e solo di ciascuno di noi... e a quel punto è indifferente se sia rivolto a una cosa, a una persona o a più persone. Pensare che possa essere differente ciò che ci si aspetta amando una persona oppure amando il mondo rischia di farci illudere e di condurci a delusioni.

calcatreppola ha scritto:l'amore romantico è descritto nei film e nelle serie tv...

Film di anni fa sono romantici ... tu hai scritto "oggi" e non mi pare lo siano più tanto... le serie TV non le guardo.

calcatreppola ha scritto:La distinzione che vuoi io la faccio, per me l'amore esclusivistico non è amore, però... è un particolare rapporto tra soggetti.
l'amore è sempre e solo di ciascuno di noi... e a quel punto è indifferente se sia rivolto a una cosa, a una persona o a più persone. Pensare che possa essere differente ciò che ci si aspetta amando una persona oppure amando il mondo rischia di farci illudere e di condurci a delusioni.

Il mondo non si è forse sempre perso nelle Illusioni (e spesso nelle Delusioni)???



Reset... Scusami     ... Lascia pure perdere le 2 divisioni che ti ho scritto e continua, se ne hai voglia, a scrivere i tuoi pensieri come ti "senti" (ogniuno ha una propria sensibilità, un proprio modo di percepire e di esprimersi ), mi fa piacere leggerti...   spero mi perdonerai se dovessi risponderti non troppo "focalizzata"....

perdonata...

il mondo non si è mai perso nelle illusioni, perché l'umanità ha continuato a vivere... ma fa piacere credere che sia bello illudersi.
La vita però è fatta di realtà. bella o brutta, ma realtà.

le divisioni vanno benissimo :)

Diciamo che la maggior parte delle persone vive "con la speranza" che in realtà è semplice illusione.

Cosa importante è, dove possibile tentare di raggiungere ciò che si desidera, e come mi disse una persona a cui tengo ma che non rivedrò più, meglio buttarsi e fare che rimanere con il rimpianto e non sapere come sarebbe andata a finire.

calcatreppola ha scritto:.
La vita però è fatta di realtà. bella o brutta, ma realtà.

Realtà vita vera, in quest'ultimo periodo in cui siamo, sembra tutto sempre più soppiantato dal "virtuale".
I Social (Facebook,  Instagam ecc.) stanno sottraendo alle persone la vita e distruggendo i rapporti, creando una solitudine camuffata da amicizia... mi chiedo "amicizia di chi"?!?...

Con il nascondersi dietro un dispositivo ognuno si può creare un'identità falsa... un bel "castello di bugie" per essere migliore o semplicemente diverso e alla fine perdersi dentro la menzogna finanche a confondere la realtà propria costruita con la realtà vera!

Spostando leggermente il tiro...
Ho notato, in tutti questi anni di frequentazione dei forum, che molti Audiofili sono chiusi più dei ricci e con caratteri molto particolari.
L'impressione è come se avessero grande difficoltà a rapportarsi con le donne, non tanto in "virtuale" quanto nella vita reale.
Aspetto smentite o conferme o pareri...

Mi fermo che vado a dormire... Buonanotte...
... o Buongiorno se state leggendo di mattina

Ho letto con piacere i vostri post, il cui argomento mi piace e appassiona.
Porto alcuni miei pensieri e riflessioni tratti da esperienza e ricerche personali …
“Amore” … amore è un sentimento di apertura, condivisione, donare e ricevere, scambio, relazione, evoluzione. In caso contrario, se isola, chiude, opprime, separa, vive in modo esclusivo diventa possesso.

Passando alle ultime riflessioni su questo periodo, sui social, sulla falsa comunicazione che imperversa, mi pare di veder crescere paura, individualità e difesa, dove molte persone si creano una maschera per rapportarsi con il vicino. A maggior ragione nel rapporto con il sesso opposto tutto questo sì ingigantisce di paure e di un falso apparire.

trovo difficile trattare questi argomenti scrivendo in una chat, le cose da dire sarebbero tante, ma lo scambio e frammentato dal tempo; forse tornare a sperimentare lo scambio e la comunicazione di persona aiuterebbe molto.

Ho letto con piacere i vostri post, il cui argomento mi piace e appassiona.
Porto alcuni miei pensieri e riflessioni tratti da esperienza e ricerche personali …
“Amore” … amore è un sentimento di apertura, condivisione, donare e ricevere, scambio, relazione, evoluzione. In caso contrario, se isola, chiude, opprime, separa, vive in modo esclusivo diventa possesso.

Passando alle ultime riflessioni su questo periodo, sui social, sulla falsa comunicazione che imperversa, mi pare di veder crescere paura, individualità e difesa, dove molte persone si creano una maschera per rapportarsi con il vicino. A maggior ragione nel rapporto con il sesso opposto tutto questo sì ingigantisce di paure e di un falso apparire.

trovo difficile trattare questi argomenti scrivendo in una chat, le cose da dire sarebbero tante, ma lo scambio e frammentato dal tempo; forse tornare a sperimentare lo scambio e la comunicazione di persona aiuterebbe molto.
Buona giornata o buona serata …

uno del 1965!

mitico!

scrivere pacatamente su una chat, dove non ci conosciamo o non siamo in relazione stretta, può (può soltanto) permetterci di riflettere un po' di più o lasciarci andare a così approfittare di una situazione dove non necessariamente dobbiamo fare bella figura o dobbiamo essere d'accordo... e volendo si possono leggere opinioni di persone lontanissime da noi che mai in altra situazione incontreremmo.
VOglio credere che possa essere un aiuto.

che poi la presenza sia una bella cosa, non ci piove :) magari chiacchierando seduti comodamente al tavolino in una serata di jazz....

Camelia: non essere pessimista sui rapporti che gli uomini hanno con le donne :) noi siamo tanti, voi siete tante.
l'importante è non incaponirsi con le persone sbagliate e non aspettarsi che tutti facciano come vorreemmo noi.

Assodato che il ‘65 è una ottima annata …
concordo con te nella libertà di espressione quando si usano mezzi per comunicare che lasciano maggiore spazio.
Sostengo che la comunicazione tra le persone fatta in modo spontaneo, onesto e veritiero sia fondamentale, sia per instaurare rapporti leali con le altre persone, sia per se stessi nel senso di non raccontarsi frottole o non proiettare all’esterno illusioni.
Mi riallaccio al discorso delle illusioni emerso in alcuni post precedenti; nella mia esperienza personale e professionale ho sempre constatato che le “illusioni” portano sempre inesorabilmente alle “delusioni”.
Quindi ritengo più utile fare dei progetti con un buon ottimismo, senza eccedere nelle illusioni.
Grazie per lo scambio piacevole … buona serata !

Piacevole 3ed da leggere e commentare

Rapporti Interpersonali? *** sono come un gatto in Tangenziale!

Red Passion ha scritto:Piacevole 3ed da leggere e commentare

Rapporti Interpersonali? *** sono come un gatto in Tangenziale!

E questa da dove è uscita....

@Artista : innanzitutto grazie di esserti unito a postare sul argomento, mi ha fatto piacere leggere i tuoi interventi

Artista ha scritto:Mi riallaccio al discorso delle illusioni emerso in alcuni post precedenti; nella mia esperienza personale e professionale ho sempre constatato che le “illusioni” portano sempre inesorabilmente alle “delusioni”.

Speranza è qualcosa di positivo, ci aiuta spesso ad andare avanti nei momenti difficili.

Molte volte le speranze, però, sono solo illusioni che conducono alle delusioni.


Scusa la domanda, Che professione eserciti?...

calcatreppola ha scritto:
Camelia: non essere pessimista sui rapporti che gli uomini hanno con le donne :) noi siamo tanti, voi siete tante.
l'importante è non incaponirsi con le persone sbagliate e non aspettarsi che tutti facciano come vorreemmo noi.

Pessimista?!?....

Ci mancherebbe, ognuno è libero di essere quello che è ed altrettanto libero di scegliere come rapportarsi con me o se farlo oppure no.
Certo che se noto che una persona sta bene in mia compagnia (e io in sua) un po di rabbietta mi sale quando poi continua solamente a esistere, stiracchiata, nel virtuale....

Ciò che desidero è un po' di coerenza e soprattutto la sincerità, il parlar chiaro e diretto; non è così difficile.  

Se faccio una domanda la faccio perché desidero una risposta, Dio ci ha creato il dono della parola proviamo a metterci del nostro usandola per rispondere linearmente e mirati.
Non è normale scrivere/rispondere A e poi fare ,B giusto?... pareri?...

Aggiungo un mio pensiero.
È ancora vivo lo stereotipo che "le donne sono complicate" e gli uomini giocano molto su questo. io penso, invece, che è il rapporto tra due persone ad divenire "complicato" nel momento in cui non vi sia una giusta comunicazione accompagnata dalla volontà di entrambi di ascoltare.
Un parlare senza ascoltare veramente e rispondere a tono non conduce da alcuna parte, ma troppo spesso è ciò che avviene.

Camelia ha scritto:Certo che se noto che una persona sta bene in mia compagnia (e io in sua) un po di rabbietta mi sale quando poi continua solamente a esistere, stiracchiata, nel virtuale....

L'esperienza (proprio quella che prima ti fa l'esame e poi la lezione) insegna che alcuni rapporti sono belli per il fatto stesso di essere virtuali. Traslati nel mondo reale si rovinerebbero. Cadono le maschere, insieme alle illusioni, e si scopre la verità sulle persone. Però è vero anche che non si può vivere di rimpianti, quindi se stai per compiere un determinato passo, fallo e non pensarci 

Avian ha scritto:

Camelia ha scritto:Certo che se noto che una persona sta bene in mia compagnia (e io in sua) un po di rabbietta mi sale quando poi continua solamente a esistere, stiracchiata, nel virtuale....

L'esperienza (proprio quella che prima ti fa l'esame e poi la lezione) insegna che alcuni rapporti sono belli per il fatto stesso di essere virtuali. Traslati nel mondo reale si rovinerebbero. Cadono le maschere, insieme alle illusioni, e si scopre la verità sulle persone. Però è vero anche che non si può vivere di rimpianti, quindi se stai per compiere un determinato passo, fallo e non pensarci 

Caro @Avian ecco la prova che la "virtualità" da spazio all'immaginazione e troviamo un ipotetico "determinato passo" che dovrei compiere per non avere rimpianti...

Scusa se chiedo...  
Quale sarebbe il passo che avrei da compiere?...


(Sarei anche curiosa di sapere che immaginazione ti sei fatto sulla mia frase che hai quotata... ma tralascio)

Camelia ha scritto:

Avian ha scritto:

Camelia ha scritto:Certo che se noto che una persona sta bene in mia compagnia (e io in sua) un po di rabbietta mi sale quando poi continua solamente a esistere, stiracchiata, nel virtuale....

L'esperienza (proprio quella che prima ti fa l'esame e poi la lezione) insegna che alcuni rapporti sono belli per il fatto stesso di essere virtuali. Traslati nel mondo reale si rovinerebbero. Cadono le maschere, insieme alle illusioni, e si scopre la verità sulle persone. Però è vero anche che non si può vivere di rimpianti, quindi se stai per compiere un determinato passo, fallo e non pensarci 

Caro @Avian ecco la prova che la "virtualità" da spazio all'immaginazione e troviamo un ipotetico "determinato passo" che dovrei compiere per non avere rimpianti...

Scusa se chiedo...  
Quale sarebbe il passo che avrei da compiere?...


(Sarei anche curiosa di sapere che immaginazione ti sei fatto sulla mia frase che hai quotata... ma tralascio)

Leggendo quella fase interpreto che potresti stare bene con una persona in qualche chat, forum o altro spazio virtuale, ma ti sale un po' di rabbia accorgendoti che questa ipotetica relazione non si sviluppi e rimanga appunto nel virtuale. Semplice analisi del testo. Poi se sia vero o meno, se stavi parlando in astratto o per metafore, se ti riferivi a diverso scenario, e se quello che hai scritto nulla c'entra con te o se magari ancora citavi tutt'altro o in merito ad altra persona, io francamente non posso saperlo. Il mio era un consiglio dato in buona fede, nel tentativo maldestro di arricchire la discussione. Mi accorgo invece che non c'era bisogno di alcun consiglio. Pertanto, per non sbagliare, rimangio in un lampo quanto scritto e auguri per tutto 

Avian ha scritto:Leggendo quella fase interpreto che potresti stare bene con una persona in qualche chat, forum o altro spazio virtuale, ma ti sale un po' di rabbia accorgendoti che questa ipotetica relazione non si sviluppi e rimanga appunto nel virtuale. Semplice analisi del testo. Poi se sia vero o meno, se stavi parlando in astratto o per metafore, se ti riferivi a diverso scenario, e se quello che hai scritto nulla c'entra con te o se magari ancora citavi tutt'altro o in merito ad altra persona, io francamente non posso saperlo. Il mio era un consiglio dato in buona fede, nel tentativo maldestro di arricchire la discussione. Mi accorgo invece che non c'era bisogno di alcun consiglio. Pertanto, per non sbagliare, rimangio in un lampo quanto scritto e auguri per tutto    

Ho voluto formulare la domanda per essere sicura che l'idea che avevo avuto leggendo fosse giusta prima di aggiungere scritto.  
Il consiglio era buonissimo perché anche io sono dell'idea che se se ne sente il bisogno quel passo "da virtuale a reale" va fatto, beninteso che entrambe le parti lo desiderino.

Quindi ti ringrazio per il consiglio @Avian e non ti devi rimangiare nulla anzi resta, se ti va, e continuiamo a confrontarci così, come scrivi, arricchiremo senz'altro questa discussione.

Ma adesso scrivo quello che mi ero fermata per porti la domanda.

Nella mia frase dove ho scritto: "una persona sta bene in mia compagnia (e io in sua) ", intendevo materialmente accanto a me; in passato un paio di incontri già ci erano stati.
E adesso, dopo alcuni anni un incontro, in cui la persona non era più "impegnata" e non aveva problemi di rottura di scatole da parte di una donna/compagna, pensavo fosse un buon inizio per un'amicizia, già troppo procrastinata con messaggi virtuali, per essere portata a un nuovo livello ed esistere nella realtà.

Incontro tra l'altro che si è allungato di più di un'ora anche se lui aveva impegni urgenti.
Io se rimango con qualcuno di più e rimando l'impegno significa che sto bene con la persona, non siete del mio stessi avviso anche voi???....

Ok, la "rabbietta" me la tengo, me ne sono fatta una ragione, non sono in grado di nuovi rapporti che con questo Covid-19 è tutto più difficile e continuo a tenermi la solitudine dovuta a più di 8 anni lontana dalla vita sociale per cause di forza maggiore.
Continuerò con le solite 4 o 5 amicizie virtuali che per problema di lontananza continuano così, solo che adesso questo mi sta quasi facendo uscire di testa, non ho soluzioni, con quest'ultimo fatto, mi arrendo e sappiate che non sono così facile alla resa.  

Ora ho scritto quello che volevo dire, mi scuso per aver formulato quella domanda...
Ciò che avevo messo fra le parentesi era un mio retro pensiero a cui realmente non mi sarei aspettata una risposta.  

@Avian : Aspetto di leggere ancora tuoi interventi, se ti sentirai di farlo, che trovo sempre interessanti...

....e poi, ti svelo un segreto, sei uno dei miei forumer preferiti con quella "Gothic Doll" che hai come Avatar.

È bravo @Avian*** avevi un'ammiratrice segreta

Avian ha scritto:

Camelia ha scritto:Certo che se noto che una persona sta bene in mia compagnia (e io in sua) un po di rabbietta mi sale quando poi continua solamente a esistere, stiracchiata, nel virtuale....

L'esperienza (proprio quella che prima ti fa l'esame e poi la lezione) insegna che alcuni rapporti sono belli per il fatto stesso di essere virtuali. Traslati nel mondo reale si rovinerebbero. Cadono le maschere, insieme alle illusioni, e si scopre la verità sulle persone. Però è vero anche che non si può vivere di rimpianti, quindi se stai per compiere un determinato passo, fallo e non pensarci 

Trovo che il rapporto più difficile è l'amicizia.
Ho sofferto più per il tradimento di un'Amicizia di vecchia data che per la fine del rapporto d'amore***

Trovare veri amici è assolutamente un percorso ad ostacoli, in tempi moderni tutto peggiora e questi ca_bip di Social sono la peggior cosa che esista IMHO.

Detto questo ritorno in modalità FdT