RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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Da RockOnlyRare Mar Giu 28, 2022 4:10 pm
Se si eccettuano alcuni generi musicali di nicchia e le edizioni audiofile limitate e da costi elevati, che spesso hanno proposte tuttora eccellenti, purtroppo la quasi totalità degli album "nuovi" hanno incisioni che è già difficile definire hi-fi, figuriamoci hi-end.
Il crollo delle vendite degli originali, il modo di ascolto di massa con cellulari e cuffietta da pochi euro, e le autoproduzioni di gran parte degli album, spesso anche di artisti "famosi" (che ai tempi vendevano decine di migliaia di album e riempivano perlomeno location da 2-3000 persone) non lascia molte speranze da questo punto di vista.
A conti fatti ben vengano le news, ci sono molti artisti relativamente nuovi che fanno album spesso eccellenti, ma bisogna accettare che la qualità audio sia da mediocre ad appena sufficiente (quando non si arriva all'inascoltabile ....).
Per gli ascolti hi-end purtroppo il vintage, o come scritto le edizioni audifile "moderne", sono il solo modo di ascolto.
Per inciso ho dato un occhio alla classifica dell'ultima settimana, ci sono Bowie (Ziggy 72 50 anni), Pearl Jam, Queen, Battiato, Pink Floyd e Made in Japan dei Deep Purple (pure 72 50 anni). Da un lato ne sono felice, dall'altro penso agli anni 70-80 quando per trovare in classifica un album "vintage" dovevi partire dalle posizioni dalla 100 in poi.... (penso giusto a Dark Side dei Pink Floyd e pochi altri ... ) non perché non vendessero ma tali e tante erano le news valide che non c'era bisogno di aggrapparsi per forza ai classici per ascoltare musica di qualità.
Tra l'altro qui lo dico qui lo nego, spesso se non sempre le edizioni dell'anniversario sono costose, infarcite di brani "inutili" (al massimo solo per collezionisti ultra sfegatati) e spesso incise decisamente peggio della versione originale....
Ultima modifica di RockOnlyRare il Mar Giu 28, 2022 4:22 pm - modificato 1 volta.
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.