Esistono diffusori da scaffale che suonano bene sullo scaffale?

Domanda quasi provocatoria la mia..

Nonostante esista la categoria "bookshelf", alla fine la maggior parte di questi diffusori per farli rendere al meglio li distanziamo dalle pareti e curiamo maniacalmente le loro vibrazioni.. quindi NON li mettiamo sopra uno scaffale. Tanto che li si vede quasi sempre su piedistalli. 

Ora, in procinto di arredare il mio nuovo soggiorno, sono alla ricerca (se esiste) di qualcosa che possa essere parzialmente integrato (anche solo appoggiato) su un mobile mantenendo un'ottima resa.

Mi trovo benissimo con le mie Harbeth 30.2... ma sono purtroppo mooooolto schizzinose sul posizionamento. Metterle su un mobile sarebbe un delitto: hanno un cabinet "leggero" e la sua vibrazione va gestita con cura (mi trovo bene accoppiandole con degli stand in legno massello a loro volta disaccoppiati dal pavimentoi).
Esiste qualcosa più facile da posizionare che non me le faccia rimpiangere troppo?

Qualche suggerimento?

11 chili abbondanti per singolo diffusore, ritieni sia un cabinet “leggero” per le dimensioni delle 30.2? Nun me quadra … 

Buona musica

Enzo

Non ho avuto esperienze personali di altri diffusori della stessa dimensione per fare paragoni di peso.. su questo punto mi riferisco a vari commenti in tal senso che lessi all'epoca delle recensioni.

Comunque il punto è che il cabinet è poco rigido e lasciato volutamente "risuonare" come scelta progettuale.

Giusto leggere recensioni, prenderne atto, informarsi ( sui forum, ad esempio ), essenziale, però a parer mio, avere uno spirito critico personale che non si assoggetti a diffidare di tutto e di tutti ovvero di fidarsi fideisticamente di quanto si legga e senta in giro.
In concreto, per dirtene una; prova a mettere dei pesi sul top dei diffusori e ascolta se noti differenze a come li ascolti “lisci” … io già lo immagino ma niente dico, ti accorgerai cosa cambia. Per significarti che provando e riprovando, si impara a conoscere gli oggetti che usiamo …
p.s.: i tuoi Harbeth non sono, per le dimensioni, per niente “leggeri”, oltre che, se non sbaglio, di essere di legno massello ( modalità di costruzione sempre meno diffusa per i cabinet dei diffusori ). Se il costruttore ha volutamente progettato di far risuonare il proprio diffusore, avrà ragionevolmente i suoi motivi … un violino ha la sua tipica e inconfondibile “voce”, anche o soprattutto, per i suoi fori di risonanza.

Buona musica

Enzo

Ti ringrazio per le osservazioni ed i suggerimenti, sperimenterò anche quello. Comunque ho già fatto varie prove di accoppiamenti/disaccoppiamento dei diffusori con gli stand e con gli stand vs pavimento di parquet e le differenze si sono sempre sentite. Di base mi sembra che più sono liberi di vibrare e più lasciano andare le basse frequenze. Ma avendo, per ora, un ambiente troppo vuoto devo un pò tenerle a freno su quell'aspetto.

Forse mi sono espresso male ma non considero un "difetto" il fatto che vibrino, anzi mi affasciana pensarle proprio come uno strumento musicale di pregio che deve vibrare per esprimersi al meglio (es. violoncello).

Intendo solo che questa loro peculiarità le rende però molto sensibili alla collocazione in ambiente. Ora ho un soggiorno semi vuoto, ma un domani non sarà così e dovrò purtroppo scendere a compromessi.

In quanto hai scritto, già c’è una buona parte delle risposte che vai cercando; l’ambiente … puoi avere i diffusori che più ti aggradano ma se l’ambiente impedisce o limita le prestazioni del sistema di altoparlanti, cambi i diffusori che ti “piacciono” o intervieni sulla stanza in cui li collochi e ascolti?

Buona musica

Enzo

Piezo74 ha scritto:Domanda quasi provocatoria la mia..

Nonostante esista la categoria "bookshelf", alla fine la maggior parte di questi diffusori per farli rendere al meglio li distanziamo dalle pareti

...e nel fare questo invece che farle rendere al meglio ne peggioriamo sostanzialmente l'emissione, per i motivi studiati, spiegati e messi in pratica nei suoi diffusori (sia bookshelf che da pavimento) da Roy Allison una 50ina di anni fa, e tuttora pefettamente validi (vedi link Genelec in fondo al post).
La posizione ideale per un diffusore, secondo il criterio del baffle infinito, sarebbe infatti il montaggio a filo con la parete posteriore, per prevenire cancellazioni in gamma bassa (e anche per altri motivi).
Se questo risulta impossibile con diffusori di dimensioni generose senza prevederlo in fase di costruzione della stanza, e facilmente realizzabile proprio con i diffusori bookshelf, montandoli per l'appunto all'interno di una libreria (piena).
Peraltro, la cancellazione avviene molto spesso proprio a ridosso della f3 che nei diffusori piccoli, per loro natura, è di per se piuttosto alta, compromettendone definitivamente la già non eccellente resa sui bassi.
Quanto descritto non è valido nel caso in cui i diffusori siano posizionati a una grande distanza dalla parete di fondo (oltre due metri) o nel caso siano utilizzati come satelliti in abbinamento a un sub e filtrandoli oltre la frequenza di cancellazione dovuta alle riflessioni della parete retrostante i diffusori.

Purtroppo anche tra gli audiofili si diffondono spesso delle legende metropolitane che assurgono poi a livello di regola generale, vuoi per moda, vuoi per autosuggestione o per altre ragioni che nulla hanno a che vedere con la qualità del suono.

https://support.genelec.com/hc/en-us/articles/360013434539-I-am-not-getting-enough-bass-do-I-have-a-backwall-cancellation-