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I test d'ascolto casalinghi sono validi?
Il Gazebo Audiofilo

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    I test d'ascolto casalinghi sono validi?

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    Messaggio Da Geronimo Gio Ott 27, 2011 9:53 am

    Sul sito Sanders Sound System ho letto un interessante "white paper" sui test delle apparecchiature audio che ritengo fornisca spunti validi per una discussione in merito.
    Per facilitare la lettura posto qui il "white paper" che potrete trovare a questo indirizzo.




    WHITE PAPER SUI TEST DELLE APPARECCHIATURE AUDIO


    C’è qualcosa di molto strano nell’audio high-end. Sebbene la riproduzione del suono sia una attività ingegneristica altamente scientifica, la maggior parte degli audiofili basa le sue decisioni di acquisto quasi totalmente su tests di ascolto soggettivi, informazioni aneddotiche e testimonianze di autoproclamati “esperti”. Conseguentemente è difficile sapere per certo quali componenti hanno realmente una elevata qualità audio

    I tests di ascolto soggettivi possono essere utili ed accurati. Ma se non sono fatti bene i loro risultati possono essere fuorvianti, infondati e possono ingenerare confusione. Ancora peggio, i tests mediocri rendono possibile che gli amanti della musica non sospettosi vengano ingannati e non riescano ad ottenere le prestazioni che stanno cercando.

    Sfortunatamente ci sono molti fabbricanti e rivenditori poco scrupolosi che si avvantaggiano di questa situazione per fare false dichiarazioni basate sulla “voodoo science” per vendere prodotti inferiori, di gran lunga troppo costosi, e talvolta senza valore, agli audiofili disinformati. Trovo sorprendente questa situazione per prodotti di prezzo così elevato.

    Gli audiofili hanno bisogno, e meritano, di sapere la verità sulle prestazioni dei componenti audio che stanno valutando. Solo allora possono prendere delle decisioni informate e intelligenti.

    Questo richiede informazioni da test accurati, che non sono generalmente disponibili. Queste informazioni possono essere ottenute con oggettive misurazioni di strumenti e da test di ascolto validi. Sfortunatamente uomini d’affari con pochi scrupoli nell’industria audio sono riusciti a convincere gli audiofili che non ci si può fidare delle misure. Così la maggior parte degli audiofili usano i test di ascolto per confrontare due componenti simili e valutare quale suoni meglio.

    Ma la maggior parte dei test di ascolto produce risultati in conflitto e inaffidabili come provato da tutte le controversie e opinioni contrastanti sui meriti dei vari componenti. Dopo tutto un test di qualità dovrebbe rivelare in modo chiaro e indubbio il prodotto superiore, in modo che non ci siano confusione o dispute su di ciò.

    I risultati della maggior parte dei tests soggettivi degli audiofili sono variabili e incerti. Così ascoltatori diversi giungono a conclusioni diverse su quello che sentono. Come risultato c’è molto poco accordo sulla qualità delle prestazioni delle apparecchiature audio.

    Ma perché è così? Sentiamo tutti in modo simile, cosa succede con i tests soggettivi di ascolto per confondere così?

    Lo scopo di questo documento è di investigare sui tests e cercare di rispondere a questa domanda. In realtà la risposta è semplice, ma richiede una lunga elaborazione dei dettagli per spiegare il problema e cosa deve essere fatto per correggerlo.

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    Messaggio Da Geronimo Gio Ott 27, 2011 9:54 am

    SECONDA PARTE



    Eliminiamo quindi la suspense e rispondiamo immediatamente alla domanda sul perché i tipici test di ascolto producono risultati vaghi e in conflitto. La risposta è che la maggior parte dei test contengono variabili multiple incontrollate. Conseguentemente non c’è modo di sapere che cosa sta causando le differenze nel suono che si sta ascoltando. Lasciatemi spiegare ciò nei dettagli.

    Il problema di controllare le variabili di un test è al cuore di tutti i test. Gli audiofili devono capirlo e controllare le variabili in modo che possano fare tests di ascolto accurati che producano risultati affidabili.

    Cosa è una “variabile”? Una variabile è qualsiasi fattore che può influenzare il risultato di un test.

    Una variabile “incontrollata” è l’unica variabile in un test alla quale è permesso variare perché stiamo cercando di valutare il suo effetto. E’ assolutamente essenziale che ogni e qualsiasi altra variabile in un test sia “controllata” così che non influenzi il risultato.

    Se in un test c’è più di una variabile incontrollata non saremo più in grado di determinare quale variabile abbia causato quello che abbiamo sentito. Conseguentemente la presenza di variabili incontrollate multiple rende impossibile trarre qualsiasi conclusione e relazione causa/effetto dal test. Poiché i nostri test di ascolto cercano di trovare relazioni causa/effetto, un test effettuato con varianti multiple incontrollate non può rispondere alla domanda, ed è quindi inutile e non valido.

    Lasciatemi chiarire con un esempio di tipico test di ascolto analizzando le variabili incontrollate. Supponiamo che un audiofilo stia valutando l’acquisto di un amplificatore che costa 10.000 dollari e che voglia sapere se il nuovo amplificatore è realmente migliore di quello che ha già, e se vale il prezzo elevato che gli viene chiesto. Il test potrebbe andare in questo modo:

    Potrebbe ascoltare il vecchio amplificatore per un po’ prima di ascoltare il nuovo, oppure potrebbe non preoccuparsene e semplicemente ricordarsene il suono grazie alla lunga esperienza. Spegnerà quindi l’impianto, staccherà i cavi dal vecchio amplificatore, lo sostituirà con il nuovo, collegherà i cavi, riaccenderà tutto…. poi ascolterà il nuovo amplificatore per un po’. Infine trarrà un giudizio su quale amplificatore suona meglio.

    Spesso farà un ulteriore passo avanti e trarrà qualche tipo di relazione causa/effetto sulla CAUSA per la quale un amplificatore suonava meglio. Tipici esempi di relazioni causa/effetto possono essere che un amplificatore aveva il feedback e l’altro no, uno era in Classe A mentre l’altro era Classe D, uno aveva le valvole mentre l’altro aveva i transistors, uno aveva gli ultimi e più pregiati condensatori o resistenze mentre l’altro non li aveva, ecc. ecc.
    Per il resto di questo documento mi riferirò a questo tipo di test come test “open loop”.

    Ora cosa succederebbe se io intervenissi in quel test e cambiassi gli altoparlanti nello stesso momento in cui l’audiofilo cambiava gli amplificatori? Penso che siamo tutti d’accordo che cambiare gli altoparlanti aggiungerebbe un’altra variabile e che ciò renderebbe impossibile determinare la causa della differenza nel suono che avremmo sentito.

    Semplicemente non abbiamo modo di sapere se la differenza nel suono che abbiamo sentito era causata dagli altoparlanti o dall’amplificatore (o tutti e due) perché ci sono due variabili incontrollate nel test. Quindi il test non sarebbe valido e non potrebbe essere usato per determinare quale amplificatore suoni meglio.

    Questa non è certo una novità. Tutti gli audiofili razionali conoscono questo concetto di avere una sola variabile incontrollata in un test. Sono pienamente d’accordo che si può testare solo una cosa alla volta. Fanno un sincero tentativo di seguire questo procedimento testando un solo componente alla volta nei loro test di ascolto.

    Ma senza saperlo violano la regola di “una sola variabile” nei loro tests di ascolto. Guardiamo con attenzione il test dell’amplificatore che abbiamo appena descritto e analizziamo le variabili incontrollate.

    Se lo chiedessimo l’audiofilo ci direbbe onestamente che il suo test aveva una sola variabile incontrollata, che sarebbe l’amplificatore. Ma non sarebbe vero.

    Il suo test in realtà aveva cinque variabili incontrollate. Una qualsiasi, o più di una, potrebbe aver causato le differenze nel suono che ha sentito. Bisogna controllare tutte le variabili eccetto l’amplificatore sotto test. Quindi quali sono le altre variabili incontrollate?

    1) DIFFERENZE DI LIVELLO. Se un amplificatore suonava più forte dell’altro, allora suonerà meglio. La musica più forte ci sembra inevitabilmente suonare meglio.

    Il guadagno e la potenza degli amplificatori variano. Conseguentemente, per una specifica posizione del controllo di volume del preamplificatore, amplificatori differenti suoneranno a volume leggermente diverso.

    Ma l’audiofilo nell’esempio più sopra probabilmente non ha neanche tentato di settare il livello del preamplificatore esattamente allo stesso livello per entrambi gli amplificatori. Probabilmente ha alzato il volume al punto in cui suonava bene. Non ha fatto tentativi per rendere identici i livelli perché non si rendeva conto che questa era una variabile incontrollata.

    In ogni caso gli amplificatori probabilmente avrebbero avuto livelli di volume diversi anche se il settaggio del preamplificatore fosse stato identico. Questo perché gli amplificatori hanno potenza e guadagno differenti.

    Notate che l’udito umano è estremamente sensibile al volume. Tests scientifici mostrano che possiamo sentire ed identificare con precisione differenze molto piccole di volume (1/4 di dB è possibile). Allo stesso tempo non riconosciamo differenze ovvie nel livello della musica finchè non ci sono un paio di dB di differenza. Questo è dovuto alla natura transiente e dinamica della musica, che rende difficili da riconoscere sottili differenze di volume.

    Conseguentemente quando la musica suona appena un po’ più forte, la sentiamo come “migliore” invece che “più forte”. E’ essenziale comprendere che due componenti identici suoneranno differentemente se uno suona semplicemente un poco più forte dell’altro. Quello che suona più forte suonerà meglio per noi, anche se i due in realtà suonano identici.

    Questo è un problema serio nei tests di ascolto. Considerate il test dell’amplificatore di cui sopra, e ai fini di questa discussione supponiamo che i due amplificatori suonino esattamente uguali, ma che quello nuovo suoni un pochino più forte perché ha più guadagno. Questo significa che il nuovo amplificatore sembrerà suonare meglio del vecchio in un test “open loop” anche se i due in realtà suonano identici.

    L’audiofilo a questo punto giunge alla conclusione che il nuovo amplificatore è migliore e spenderà 10.000 dollari per comprarlo. Ma in realtà il nuovo amplificatore non suonava meglio ed era la differenza di volume che ha fatto sì che l’ascoltatore sentisse che era migliore.

    Penso sia chiaro da questo esempio che bisogna assolutamente e con certezza evitare di avere più di una variabile incontrollata nei vostri tests.

    2) TIME DELAY.
    Noi “umani” possiamo ricordare SOTTILI differenze nel suono per circa due secondi. Oh certo… possiamo riconoscere la differenza fra la voce del padre e della madre dopo molti anni. Ma queste differenze non sono sottili.

    La maggior parte degli audiofili cerca differenze come “aria”, “trasparenza”, “immagine”, “dinamica” ecc. che sono elusive e piuttosto difficili da sentire e definire. Non sono evidenti. Non possiamo ricordarle per più di pochi secondi. Per essere in grado di sentire differenze sottili in modo accurato e affidabile bisogna che possiate commutare gli amplificatori istantaneamente.

    Altrettanto importante è il fare molti confronti fra i componenti perché ciò aumenta molto l’affidabilità dei vostri test. Questo è particolarmente importante avendo a che fare con la musica perché i diversi tipi di musica hanno una grande influenza sulla sensibilità di ciò che possiamo sentire durante i nostri test. Bisogna proprio testare con molti tipi di musica usando molti confronti.

    I test “open loop” forniscono un singolo confronto separato da un ritardo relativamente lungo mentre vengono scambiati i componenti. Ciò rende molto difficile determinare con certezza se sono presenti nel suono sottili differenze.

    3) PREGIUDIZIO PSICOLOGICO. Noi “umani” alberghiamo pregiudizi (positivi o negativi). Queste prevenzioni influenzano quello che sentiamo. In altre parole, se vi ASPETTATE che un componente suoni meglio di un altro… lo farà.

    Non importa cosa causa il pregiudizio. L’audiofilo nel test precedente aveva un pregiudizio verso il nuovo amplificatore, che era il motivo per il quale lo ha portato a casa da provare. Si aspettava che suonasse meglio del suo vecchio amplificatore, e così è stato. Era particolarmente facile che il suo pregiudizio lo influenzasse a causa del ritardo temporale necessario a cambiare i cavi.

    Questo pregiudizio poteva esistere perché si aspettava che le valvole suonassero meglio (o peggio) dei transistors, o perché ll nuovo amplificatore aveva (o non aveva) feedback, o era più costoso del suo vecchio amplificatore, o che era più bello, o che aveva letto una splendida recensione, o perché aveva una particolare classe di lavoro ecc.ecc. Il pregiudizio è pregiudizio indipendentemente dalla ragione ed influenza le prestazioni che l’audiofilo percepisce. Deve essere eliminato dai tests.

    Non pensate di essere immuni dagli effetti del pregiudizio. Anche se fate del vostro meglio per essere imparziali e con la mente aperta, non potete scacciare i pregiudizi con la forza di volontà. Siete umani. Avete pregiudizi. Accettatelo.

    4) CLIPPING. Si ha il clipping quando un amplificatore viene pilotato oltre le sue possibilità di potenza o voltaggio. Questo produce grandi quantità di distorsione, compressione della gamma dinamica, perdita di trasparenza e dettaglio, una senzazione di fatica d’ascolto, asprezza, e in generale cattive prestazioni.

    Non importa quali positive caratteristiche abbia un amplificatore… se stà clippando le prestazioni sono pessime e qualsiasi sottile potenziale miglioramento nel suono dovuto ad una particolare caratteristica sarà totalmente annegato dalla massiccia distorsione e generale cattivo comportamento di un amplificatore quando clippa. Conseguentemente nessun test è valido se uno degli amplificatori stà clippando.

    Se un amplificatore nel test sopra menzionato stava clippando, mentre l’altro no, allora naturalmente i due suoneranno diversi l’uno dall’altro. L’amplificatore che stà clippando suonerà peggio dell’altro. Ma non si deve testare un amplificatore che clippa contro uno che non clippa perché è un test del tutto invalido e non dice come suona un amplificatore quando performa propiamente ed all’interno dei suoi parametri di progetto.

    La maggior parte degli audiofili non riconosce quando il suo amplificatore stà clippando. Questo perché il clipping normalmente avviene nei picchi musicali dove è molto transitorio, mentre non avviene al livello di potenza medio. Il clipping transitorio non viene riconosciuto come clipping dalla maggior parte degli ascoltatori perché i livelli medi sono molto più lunghi dei picchi. Poiché i livelli medi non sono distorti in modo evidente gli ascoltatori pensano che l’amplificatore stia funzionando all’interno dei suoi parametri di progetto… anche quando non è così.

    Il clipping nei picchi compromette seriamente le prestazioni dell’amplificatore perché i voltaggi della sua alimentazione ed i circuiti impiegano diversi millisecondi per riprendersi dal clipping. Durante quel tempo l’amplificatore stà funzionando ampiamente al di fuori dei parametri di progetto, ha una massiccia distorsione e non suonerà bene, anche se non suona grossolanamente distorto all’ascoltatore.

    Invece di distorsione l’ascoltatore descriverà l’amplificatore che stà clippando come un ampli che suona “soffocato” (a causa della dinamica compressa), “poco chiaro” (a causa della elevata distorsione transiente e alla dinamica compressa), “tappato”, “aspro”, “forzato” ecc.ecc. In altre parole l’ascoltatore riconoscerà che l’amplificatore non suona bene, ma non riconoscerà che la causa è l’amplificatore che stà clippando. Invece probabilmente penserà che le differenze nel suono che sente siano dovute a qualche caratteristica minore come il feedback, i condensatori, il tipo di valvole, il livello del bias, la classe di lavoro, ecc. piuttosto che semplice mancanza di potenza.

    Ma la sua opinione sarebbe solo quello…. una opinione totalmente non supportata e non provata da una qualche evidenza. Molto probabilmente la sua opinione non individuerebbe la causa reale del problema.

    Poiché audiofili differenti faranno supposizioni differenti sulle cause delle differenze che sentono, è facile capire perché c’è così tanta confusione e inaccuratezza riguardo alla prestazione dei componenti quando viene usato un test “open loop”.

    E’ facile mostrare che la maggior parte dei diffusori richiede circa 500 watts per riprodurre i picchi in modo pulito. La maggior parte degli audiofili usano amplificatori con molto meno potenza. Conseguentemente questi audiofili confrontano amplificatori in clipping la maggior parte delle volte. Questa variabile deve essere eliminata se si vogliono confrontare amplificatori che funzionano come intendevano i loro progettisti.

    5) L’ultima variabile incontrollata è l’amplificatore. Questa è la sola variabile che vogliamo testare. Quindi non è necessario controllarla.
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    Ultima modifica di Geronimo il Gio Ott 27, 2011 9:57 am - modificato 1 volta.
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    Messaggio Da Geronimo Gio Ott 27, 2011 9:55 am

    TERZA PARTE


    Le informazioni precedenti dovrebbero aver reso chiaro il perché i tests “open loop” sono pieni di errori e confusione. E’ facile vedere perché possiamo facilmente essere ingannati dai test “open loop”, in particolare quando c’è un significativo ritardo temporale che permette al pregiudizio di influenzare fortemente quello che sentiamo e rende difficile riconoscere differenze di livello. Tutte queste variabili incontrollate rendono semplicemente impossibile giungere a valide conclusioni da tests “open loop”, anche se facciamo del nostro meglio per essere totalmente sinceri nel nostro sforzo di determinare come suonano i due componenti.

    Ma non deve essere per forza così. E’ possibile controllare le variabili in modo che i risultati dei test di ascolto soggettivi siano accurati ed utili.
    Ecco come:

    1) LE DIFFERENZE DI VOLUME vengono eliminate facilmente uguagliando i livelli prima di iniziare il test di ascolto. Questo viene fatto mandando un suono continuo (qualsiasi cosa da una sinusoide a rumore bianco o rosa) all’amplificatore e misurando l’uscita usando un comune voltmetro AC. Il livello di ingresso dell’amplificatore che suona più forte deve essere attenuato fino a che i livelli degli amplificatori sono pareggiati con la tolleranza di 1/10 di dB.

    Avete bisogno di un generatore di segnale? Ne potete trovare uno dedicato a poco su eBay o potete scaricarne uno gratis come software per il vostro computer a questo indirizzo: http://www.dr-jordan-design.de/signalgen.htm

    2) IL RITARDO TEMPORALE deve essere eliminato usando un commutatore per confrontare gli amplificatori istantaneamente e ripetutamente. Questo viene fatto mettendo in una scatola un deviatore due poli due vie o un relay che commuta le uscite. Se volete confrontare preamplificatori, lettori CD, DAC o altri componenti a livello linea avrete bisogno di commutatori e connettori adatti ad essi.

    Sulla scatola devono essere collocati degli attenuatori in modo che possiate regolare i livelli degli amplificatori e dei componenti di linea. Naturalmente la scatola avrà connettori sia di ingresso che di uscita per gli amplificatori ed altri tipi di componenti in modo che possano essere collegati semplicemente alla scatola per i test.

    3) IL PREGIUDIZIO PSICOLOGICO deve essere eliminato facendo test chiechi. Gli ascoltatori non devono sapere quale componente stanno ascoltando durante il test. Questo li costringerà a trarre giudizi basati esclusivamente sul suono che sentono ed eviterà che i loro pregiudizi influenzino i risultati.

    Gli scienziati sono così preoccupati dei pregiudizi che fanno i test in doppio cieco. Questo dovrebbe essere fatto anche durante i test audio. Fare dei test audio in doppio cieco significa che la persona che connette gli apparecchi (che quindi sa quale componente è collegato a quale lato della scatola test) non deve essere coinvolto nei test di ascolto. Se è presente durante il test potrebbe dare deliberatamente o accidentalmente indicazioni agli ascoltatori su quale componente stia suonando.

    C’è un’altra cosa che deve essere fatta per accertarsi che il pregiudizio venga eliminato. Ci deve essere una condizione “X” durante i tests. Con questo intendo dire che non si può semplicemente fare un test “A-B” nel quale si commutano avanti e indietro i componenti. Un semplice test “A-B” rende possibile che gli ascoltatori pensino o dicano di sentire una differenza ogni volta che viene usato il commutatore, anche se non ci sono differenze.

    Così bisogna fare un test “ABX” nel quale quando viene usato il commutatore talvolta si continua a testare lo stesso componente invece di passare all’altro. Naturalmente se il componente non viene cambiato il suono non cambia, così gli ascoltatori saranno costretti ad essere accurati e ad indicare differenze nel suono quando sono effettivamente presenti.

    Questo non è un trucco. Viene fatto per assicurare accuratezza e risultati significativi. Agli ascoltatori viene detto prima del test che esso sarà un test ABX, che talvolta non ci saranno differenze e che devono essere attenti ad indicare differenze quando sono sicuri di sentire realmente una differenza.

    4) IL CLIPPING può essere eliminato collegando un oscilloscopio agli amplificatori e monitorandoli durante il test. Un’oscilloscopio è molto veloce e può seguire accuratamente i picchi musicali… una cosa che il voltmetro non può fare. Il clipping è facile da vedere sembrerà andare contro un muro di mattoni. Se viene visto del clipping all’inizio del test il livello di ascolto deve essere abbassato fino a chè ciò non accade più. Solo quando non è presente del clipping si può procedere con i test.

    Avete bisogno di un oscilloscopio? Potete trovare un buon usato su eBay per pochi soldi, potete farvene prestare uno oppure c’è del software che potete usare con il vostro computer per trasformarlo in un oscilloscopio (i.e. http://www.picotech.com/handheld-oscilloscope.html)

    Le variabili suddette si applicano agli amplificatori. Ci sono normalmente differenti variabili coimvolte per componenti differenti. Bisonga pensarci con attenzione per determinare quali vsriabili sono presenti e organizzare il vostro test in modo di controllarle.

    Per esempio i preamplificatori e i lettori CD non clippano nel normale funzionamento. Quindi non bisogna preocuparsi di un oscilloscopio. I cavi di potenza e interconnessione non hanno guadagno. Quindi non serve regolarne il livello. Basta semplicemente usare un commutatore e fare il test cieco.

    Inoltre prendete in considerazione il vostro termine di paragone. Nel caso di un amplificatore bisogna confrontarlo ad un altro amplificatore perché sono richiesti potenza e guadagno. Ma quando si testa un preamplificatore non dovete confrontarlo ad un altro preamplificatore. Potete confrontarlo con il più perfetto termine di paragone possibile… un corto pezzo di cavo.

    Questo usualmente viene fatto con un breve cavo di interconnessione, o potete fare ancor meglio e usare un pezzo di filo molto corto fra i terminali della scatola di commutazione. Dovete solamente regolare il preamplificatore a guadagno unitaro per “pareggiare” il filo e fare il test in cieco.

    Ci sono molte variazioni del test ABX. Un test rigoroso scientificamente valido viene fatto con un gruppo di ascoltatori per eliminare qualsiasi problema di ascolto eventualmente presenti in un singolo ascoltatore, e vengono sempre fatti in doppio cieco.

    Ma si possono semplificare le cose un poco ed ancora avere un test valido. Per esempio potete fare il test in cieco singolo con un solo ascoltatore. Questo significa naturalmente è che farete il test d’ascolto voi stessi.

    Ma dovete “accecarvi”. Il miglior modo per farlo è di far collegare a qualcun altro i cavi dell’impianto in modo che non sappiate quale è “A” e quale è “B”. Potete a quel punto regolare i livelli e procedere al test di ascolto.

    Quando si fanno tests ABX con altre persone è importante dargli un minimo di addestramento. Ditegli che gli verrà solo chiesto se possono sentire una DIFFERENZA fra i componenti. Ovviamente se un componente suona meglio (o peggio) dell’altro, deve anche suonare differente.

    Non avete bisogno di preoccuparvi di far giudicare inizialmente i fattori di qualità soggettivi. Chiedete semplicemente agli ascoltatori se sentono delle differenze di qualsiasi tipo e nel caso ne esistano, potrete testare ciò separatamente in un momento successivo.

    Poiché un buon test coinvolge molti confronti è di aiuto usare una scheda per i gruppi di ascolto. La scheda ha delle caselle per “differente” oppure “uguale” che gli ascoltatori contrassegnano dopo ciascun confronto. Potete usare poi una scheda master che mostra dove sono possibili differenze (test A-B) e dove non lo sono (A-X oppure B-X). E’ quindi poi facile conteggiare le loro schede velocemente dopo il test. Ho riscontrato che gli ascoltatori sono molto accurati è che usualmente c’è completo accordo su cosa viene sentito.

    Quando testate da soli potete usare una scheda e potete fare solo tests A-B. Questo tipo di test non è ben controllato (sebbene sia di gran lunga migliore dei test “open loop”) ma normalmente potete avere una buona idea di come suonano due componenti. Se avete bisogno di risultati veramente affidabili dovreste supportare i vostri test personali con altri usando un test completo ABX per essere certi dei risultati.

    Quando addestro un nuovo gruppo di ascoltatori faccio deliberatamente un piccolo errore nel setup (usualmente una differenza di 1 dB su un canale) e faccio iniziare l’ascolto. Il test ABX è estremamente rivelatore e molto più sensibile dei test “open loop”. Così anche con una piccola differenza anche gli ascoltatori inesperti diventano velocemente molto bravi nell’identificarle. Una volta che gli ascoltatori hanno preso confidenza su come funziona il test iniziamo le vere prove.

    Durante i tests possono essere usate le sorgenti e le registrazioni che voi e gli ascoltatori preferite. Lascio che gli ascoltatori si diano il cambio nel fare le commutazioni. Li incoraggio ad ascoltare per tutto il tempo che vogliono e a commutare quando e quanto vogliono mentre ascoltano la musica che preferiscono. Possono tornare indietro ed ascoltare la stessa sezione di musica più volte se lo vogliono.

    Non ci sono trucchi… questa è scienza e voglio che siano sicuri di quello che sentono.

    Generi differenti di musica fanno una grande differenza su quanto sia facile sentire differenze. In generale è più difficile sentire differenze nella musica altamente dinamica e transiente che con musica lenta e prolungata. Per esempio è più difficile sentire le differenze con la musica pop che col pianoforte.
    In realtà non è neanche sempre il miglior materiale per sentire alcuni tipi di differenze. Del rumore continuo bianco o rosa e dei test impulsivi MLS possono essere più rivelatori di errori nella risposta rispetto alla musica. Così usualmente includo alcuni di questi in una parte dei miei test.

    Non sono indispensabili ascoltatori con “orecchie d’oro” per un test “ABX”. Incoraggio le mogli disinteressate degli audiofili ad unirsi a loro nel divertimento. Trovo che sono altrettanto brave, e talvolta migliori, dei mariti audiofili nel sentire differenze.

    Se trovate differenze allora potete ricercarne la causa essendo un pò più creativi nell’organizzare il test. Per esempio diciamo che vogliate sapere se il feedback negativo influenza il suono. Per fare ciò avete bisogno di un amplificatore con feedback ed uno senza per confrontarli.

    Ma se gli amplificatori sono differenti per altri motivi… perché ad esempio un amplificatore è stato solido e l’altro a valvole e i due amplificatori sono di produttori diversi con diversa circuitazione, allora avrete variabili incontrollate multiple e non potrete giungere a conclusioni sul feedback.

    Quindi avete bisogno di usare amplificatori identici che abbiano feedback commutabile o regolabile. Diversi amplificatori a valvole hanno questa possibilità. Regolerete quindi un amplificatore per il massimo feedback e l’altro a zero feedback per i vostri test.

    Troverete che il feedback ha un grande effetto sul livello di uscita (il feedback riduce il livello), così anche se usate amplificatori identici dovrete lo stesso allineare i livelli molto accuratamente prima di iniziare il test.

    Se il feedback è regolabile indipendentemente per ogni canale potete anche fare il test con un singolo amplificatore stereo nel quale confrontate un canale con feedback con l’altro senza, farete allora il test in monoaurale, che è perfettamente okay perché nonserve ascoltare in stereo per sentire differenze.

    Non c’è bisogno di dire che qualsiasi altra cosa nel percorso del segnale non và toccata durante il test. Solo i componenti sotto test possono essere commutati.

    Non ha poi importanza quali difetti potrebbero avere gli altri componenti nella catena del segnale. Questo perché la catena del segnale è identica per entrambi i componenti testati così qualsiasi differenza che venga sentita può essere solo causata dai componenti sotto test.

    Per esempio degli ascoltatori lamentavano che gli attenuatori della scatola di commutazione potrebbero cambiare il suono. Anche se fosse vero poiché entrambi i componenti hanno degli attenuatori questi dovrebbero influenzare tutti e due i componenti testati in ugual modo. Così non sarebbero una variabile e qualsiasi differenza nel suono può essere solo causata da differenze nei componenti sotto test.

    Per i tipici test audiophile dove sottili differenze sono la norma bisogna eliminare le variabili multiple incontrollate che rendono i risultati senza significato. Semplicemente si devono fare test ABX per ottenere risultati validi dai tests di ascolto.
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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da lupocerviero Gio Ott 27, 2011 11:04 am

    scordati che mi legga tutto questo papiello! I test d'ascolto casalinghi sono validi? 33910 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 33910 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 33910
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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da pluto Gio Ott 27, 2011 11:47 am

    Sleep Sleep Sleep Sleep Sleep Sleep Sleep Sleep Sleep

    Vabbè si scherza - da quel che sono riuscito a leggere prima di cadere tramortito (ma chi l'ha scritto sto coso? il mio amico PPP? I test d'ascolto casalinghi sono validi? 650957 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 650957 ) mi sembra che dica cose condivisibili.

    Sul volume sono d'accordo, anche se poi le soluzioni sono un pò complesse, perlomeno io sono pigro e sicuramente non mi metto ad acquistare roba su Ebay x fare confronti.
    Penso che la cosa migliore sia sempre provare un apparecchio con calma a casa. Raramente ho sbagliato con questo sistema.

    Il problema è che non tutti riescono ad avere un oggetto x 2 settimane a casa in prova. Ecco perchè ho sempre detto che il rapporto con il negoziante va costruito nel corso degli anni. Purtroppo oggi si cercano i 100 euro di sconto senza considerare questi servizi (che costano ma ci evitano errori). Anzi il più delle volte si va da quello che ti fa ascoltare un oggetto e perde il suo tempo e poi si acquista da chi fa 100 euro in meno e tempo perso Zero.

    Sul clipping non sono molto interessato. Credo che Sanders in quanto costruttore di elettrostatiche sia più sensibile al problema (comune un pò a tutti i costruttori di pannelli )


    Ultima modifica di pluto il Gio Ott 27, 2011 12:09 pm - modificato 1 volta.
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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da matley Gio Ott 27, 2011 12:07 pm

    sparate a geronimo... I test d'ascolto casalinghi sono validi? 424797 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 424797 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 424797 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 424797 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 424797 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 424797
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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da pluto Gio Ott 27, 2011 12:11 pm

    Poteva postare il 3° tomo della Treccani già che c'era Laughing Laughing Laughing

    In un paio di mesi dovrebbe farcela a scannerizzarlo tutto. Minkia da quando ha cambiato Avatar, Nick e sesso è diventato incontenibile I test d'ascolto casalinghi sono validi? 650957 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 650957
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    Messaggio Da Geronimo Gio Ott 27, 2011 12:19 pm

    Se volete ve lo riassumo stile "Bignami" I test d'ascolto casalinghi sono validi? 650957

    Il test d'ascolto casalingo......



    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Cagata12



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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Giordy60 Gio Ott 27, 2011 12:24 pm

    ne deduco che sei Pro ascolti dal rivenditore ?
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    Messaggio Da Geronimo Gio Ott 27, 2011 12:31 pm

    Giordy60 ha scritto:ne deduco che sei Pro ascolti dal rivenditore ?

    Le argomentazioni esposte riguardano la validità dei test d'ascolto, dove si svolgano non è importante I test d'ascolto casalinghi sono validi? 285880
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    Messaggio Da vick Gio Ott 27, 2011 11:23 pm

    Bisogna distinguere:
    La prova di diversi lettore fra loro come in un torneo,o la scelta di uno che andrà inserito nella tua catena di casa...
    Nel primo caso è oppurtuna una sede qualificata, nel secondo caso sono convinto in home con tutti i difetti ambientali e strutturali che non mancano mai nelle nostre case.


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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Ven Ott 28, 2011 7:30 am

    Geronimo ha scritto:
    Le argomentazioni esposte riguardano la validità dei test d'ascolto, dove si svolgano non è importante I test d'ascolto casalinghi sono validi? 285880

    Io però non sono d'accordo sul fatto che questo lungo articolo invalidi le prove a confronto domestiche. Piuttosto, mette il dito su alcuni aspetti critici non secondari di queste prove, e quindi fa capire come pochi siano in grado di effetturale con la dovuta obiettività e consapevolezza.

    Credo che alcune delle variabili possano essere disinnescate, tra le quattro variabili che si aggiungono normalmente a quella del cambio di apparecchio in un impianto noto.

    Ad esempio: il redattore ha assolutamente ragione nel dire che la stragrande maggioranza degli audiofili non riconosce all'ascolto il clipping santa santa santa santa santa . Ma il clipping è assolutamente udibile, ed avvertibile anche senza misurazioni. Se per ottenere il volume necessario d'ascolto io spingo uno dei due amplificatori in prova al clipping e l'altro no, certo per me quello che non clippa è l'oggetto da comprare. Il problema si pone quando io provo qualcosa senza conoscere il clipping e poi dalle mie impressioni d'ascolto - difettevoli in questo caso - traggo norme di giudizio universale sugli oggetti.

    ... ma il discorso sarebbe lungo... e ora mi tocca lavorare.... I test d'ascolto casalinghi sono validi? 650957


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    Messaggio Da Geronimo Ven Ott 28, 2011 10:18 am

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:
    Io però non sono d'accordo sul fatto che questo lungo articolo invalidi le prove a confronto domestiche. Piuttosto, mette il dito su alcuni aspetti critici non secondari di queste prove, e quindi fa capire come pochi siano in grado di effetturale con la dovuta obiettività e consapevolezza.

    Diciamo la stessa cosa I test d'ascolto casalinghi sono validi? 650957 , l'articolo invalida i test d'ascolto fatti male I test d'ascolto casalinghi sono validi? 285880
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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da pepe57 Ven Ott 28, 2011 12:53 pm

    Per me:
    è proprio errato alla base il tipo di approccio proposto:
    ascolto a confronto di qualche ora A vs B
    Le conferme significative si hanno nel lungo uso quotidiano, senza
    alcuno stress da test, avendo come riferimento solo gli ascolti live
    ed eventualmente l' emozione che ci viene offerta dall' oggetto in
    prova.
    D' altra parte anche i test in doppio cieco effettuati dalle industrie
    in settori (qule alimentare o farmaceutico ad esempio), sono sempre
    molto prolungati nel tempo sul singolo fruitore.
    Il doppio cieco "volante" è un' invenzione spicciola senza riscontro in
    altri campi e spesso è fuorviante.
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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Fausto Ven Ott 28, 2011 8:22 pm

    il 100% delle volte mi connetto la sera dopo il lavoro.
    perdonami Geronimo ma non riesco proprio a leggermi tutto....
    abbi pietà....
    sunny sunny sunny


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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da frighino rosso Ven Ott 28, 2011 10:56 pm

    I test d'ascolto casalinghi sono validi? 921419 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 921419 I test d'ascolto casalinghi sono validi? 921419 Sleep Sleep Sleep
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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Biggy Sab Ott 29, 2011 11:23 am

    Interessantissimo.

    C'è una cosa però IMPORTANTISSIMA da ricordare : testare gli apparecchi cambiandone solo uno alla volta può essere un GROSSO TRANELLO.

    Ipotizziamo di essere da un negoziante, e di ascoltare un sistema che il negoziante stesso aveva messo a punto, con una accurata scelta di cavi di alimentazione, segnale e potenza , tra quelli che aveva a disposizione, e col giusto posizionamento.

    In quel sistema suona un diffusore che lui distribuisce e che quindi è interessato a promuovere, facendolo scontrare con marchi di diffusori più blasonati.

    Avrà pertanto messo quel diffusore nelle migliori condizioni per fare bene, è ovvio.

    Poi, per dimostrare che il diffusore che lui vende è migliore di un diffusore più blasonato, ne prende uno che ha lì accanto , magari un conto vendita di un cliente che è riuscito a convincere a cambiare i suoi diffusori blasonati per quelli che lui distribuisce; stacca i "suoi" diffusori (che magari sono collegabili solo in monowiring) e attacca quelli che il cliente ormai vuole vendere (che magari sono fatti per il biwiring, e lui gli attacca un solo cavo di potenza ed il ponticello in dotazione, magari mettendo il solo cavo di potenza proprio dalla parte dove "tira" il resto del sistema, per squilibrarlo ulteriormente), possibilmente mettendo i diffusori blasonati proprio davanti a quelli che lui distribuisce ("dimenticando" che il diffusore "blasonato" suona molto male se non ha spazio libero dietro), perchè sarebbe troppo macchinoso altrimenti.

    E' un test attendibile per dire che il "suo" diffusore è meglio di quello del cliente?
    In teoria sì, perchè c'è una sola variabile incontrollata.
    In pratica mi permetto di dire "m@ n&@nch& p&r 1l c@zz0" !

    Nella mia esperienza, tutti gli oggetti hi-fi hanno il loro carattere sonoro e le loro caratteristiche elettriche.

    Scollegare un diffusore (sul quale si era "tarato" l'impianto) e collegarne un altro è qualcosa di molto più vicino ad una truffa che ad una prova attendibile, seppur con una sola variabile incontrollata.

    Chi ci dice infatti che tutte le altre variabili (cavi di alimentazione, pre, cavi di segnale, finali, cavi di potenza) fossero assolutamente neutrali, oppure che nel caso che non lo fossero (molto probabile), che non fossero molto più adatte a far suonare bene "suo" diffusore piuttosto che quello più blasonato del cliente messo incautamente in conto vendita?

    La conclusione è che le prove d'ascolto con una singola variabile, fatte dal negoziante, potrebbero essere ESTREMAMENTE fuorvianti. Le prove andrebbero fatte in una SITUAZIONE CONTROLLATA, vale a dire "quella che TU conosci bene", dove sostituendo un oggetto riesci a sentire il carattere proprio di quell'oggetto, senza che il sistema sia stato ottimizzato per far suonare bene quell'oggetto, e magari male altri.

    Le prove dai negozianti non le puoi gestire tu, sono gestite dal negoziante, che "potrebbe avere" interesse a vendere i prodotti che distribuisce, e a mettere in cattiva luce gli altri.

    Ma basterebbe anche fare la prova dei suoi oggetti col filtro di rete e la linea dedicata, e quella dei prodotti che non distribuisce senza niente di tutto questo, magari dicendo a qualcuno in una casa accanto con cui condivide la rete elettrica di accendere la lavatrice e metterla a centrifugare.

    Girano leggende metropolitane su autocostruttori, che comunque fanno ottime cose, che quando fanno delle dimostrazioni, i loro oggetti schiacciano in maniera devastante oggetti più blasonati.
    I loro prodotti saranno senz'altro eccellenti, ma loro "gioca in casa".
    Non ci vuole niente ad invertire una fase elettrica e a far suonare un oggetto rivale come se fosse rotto.

    Ecco perchè spesso molti sono restii a dare apparecchi in prova, e non si diffondono pratiche come l'assegno preventivo postdatato col valore dell'oggetto, da restituire a prova completata se l'oggetto è nelle medesime condizioni di prima.

    Perchè chi vende un oggetto ne conosce bene i difetti, e li può camuffare come si deve solo in casa propria.

    La mia idea è quindi, in genere (senza che ciò sia una regola, ovviamente), di diffidare delle prove seppur "ad una variabile" fatte dai negozianti, e di fidarsi solo di quelle che è possibile fare in casa propria.

    Altrimenti, come faccio io, ci si informa A TAPPETO sul carattere sonoro di determinati oggetti, raccogliendo AMPI pareri di chi li ha provati in diverse situazioni : se tutti dicono la stessa cosa, ci sarà un motivo : quell'oggetto ha quel carattere, quelle qualità, quelle caratteristiche (magari si faranno "guerre" con i possessori e i promotori, spesso occulti).

    Se sono quelle le caratteristiche di cui hai bisogno (perchè ascoltando il tuo sistema ti mancano proprio quelle), allora si procede all'acquisto "a scatola chiusa".

    Questo per la carenza (ma non mancanza assoluta, sia chiaro!) di riviste, siti, operatori che facciano delle prove imparziali e trasparenti, perchè dove c'è un lavoro, ciascuno in genere tende a remare dalla propria parte, che spesso non coincide con quella dell'utente.

    Questa non è "la Bibbia", è solo la mia idea.

    Potrebbero essere c@zz@t& partorite da un folle visionario (tutto è possibile), così come ci potrebbe essere anche un motivo per cui me la sono fatta.


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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Sab Ott 29, 2011 12:51 pm

    Io penso che la questione interessante che sollevava l'articolo è che anche noi potremmo per vari motivi di non essere in grado - a casa nostra - di fare prove obiettive di comparazione tra due oggetti. Questo è vero per i motivi esposti nell'articolo, se a noi manca il "metodo" di confronto tra gli oggetti.

    Non credo che l'unica salvezza sia però il doppio cieco.... infatti anche questo è un metodo che può provocare grande suggestione ed errori da parte dell'ascoltatore.

    Sulla prova comparativa dal negoziante, su un impianto assemblato dal negoziante stesso, Biggy sfonda una porta aperta: se il venditore vuole può falsare in buona parte il giudizio del cliente. Ma è anche vera una cosa, per gli stessi motivi, e cioè che se il nostro impianto potrà far suonare male un componente che noi abbiamo in prova: siamo certi sia colpa del componente e non dell'impianto in cui lo stiamo inserendo? Siamo certi che in un altro impianto più adatto il componente non possa battere il nostro componente di riferimento?

    Ecco che dire "da me ha funzionato bene/male" può non voler dire che quell'oggetto è oggettivamente buono/cattivo.


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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Biggy Sab Ott 29, 2011 2:05 pm

    Perlomeno nel nostro impianto abbiamo dei riferimenti perfettamente conosciuti : sappiamo perfettamente come suonano i nostri dischi di riferimento, sappiamo pregi e difetti del nostro sistema e dell'ambiente di ascolto, se inseriamo un oggetto al posto del nostro possiamo riuscire a capire perfettamente come questo oggetto si comporta rispetto al nostro, potendo ottenere così delle valutazioni sulla qualità e sulle caratteristiche di questo componente, mediante un processo mentale di astrazione, possiamo ricavare le caratteristiche assolute di quell'oggetto.

    In impianti che non conosciamo per niente questo è impossibile.

    Ovviamente parlo per me che penso di avere un certo impianto ed un certo orecchio, poi si sa, esistono giudizi degli utenti falsati da un sacco di cose.

    Me ne accorgo procedendo con l'ottimizzazione del mio impianto : magari tempo fa sarei stato portato a pensare che un cavo potesse essere gonfio e sbavato, ma magari avevo un'amplificazione che non controllava, un tavolo portaelettroniche che non smorzava le vibrazioni (e il suono gonfia), tanta distorsione sulla corrente elettrica che delle buona presa a muro, cavi di alimentazione, multipresa (in luogo di altri scarsi, che introducevano danno) e filtro di rete hanno molto limitato.

    Porti un oggetto ad una persona che invece ha un impianto molto meno curato del mio, e questa persona ovviamente ti darà dei giudizi falsati.

    Anche questo è vero.

    Purtroppo (o per fortuna), tutto sarà sempre relativo ...


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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Dom Ott 30, 2011 10:04 am

    IO credo invece che esista una valutazione oggettiva di un prodotto.

    Esistono prodotti buoni o ottimi e prodotti mediocri, o cattivi. Oggettivamente. Questo ovviamente non significa che un prodotto ottimo suonerà sempre ottimamente, ma solo che abbinato al giusto contesto darà risultati molto migliori della media degli apparecchi di pari valore commerciale. O migliori di ogni altro apparecchio, in senso assoluto.

    I prodotti invece mediocri o cattivi restano tali in qualunque contesto tu li inserisca, o comunque manifestano valori di qualità mediocri appunto, tali da non distinguerli.

    Quindi esiste, ripeto, secondo me un meglio ed un peggio oggettivi. Per poter stabilire se un oggetto è intrinsecamente ed oggettivamente superiore ad altri bisogna essere certi di averlo valutato in più contesti ed averlo portato ad esprimersi al meglio in contesti idonei.

    Esiste poi un meglio ed un peggio soggettivi, legati al nostro impianto ed al nostro ambiente. Plausibilmente un apparecchio cattivo resterà tale anche a casa nostra. Ma un oggetto ottimo potrebbe non trovare nel nostro impianto gli adeguati partner. In quel caso ritenere la nostra esperienza - ammesso che sia stata condotta coi dovuti crismi - una esperienza di valore definitivo sull'oggetto in questione e quindi una esperienza che porta ad un giudizio assoluto e definitivo, universale, sarebbe un errore grave, che molti invero e purtroppo commettono.


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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Ospite Dom Ott 30, 2011 10:28 am

    Concordo su tutto ma se la prova è finalizzata all'acquisto allora meglio farla a casa dato che è li che poi ascolteremo I test d'ascolto casalinghi sono validi? 625723
    Il resto lasciamolo fare ai recensori......
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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Dom Ott 30, 2011 10:49 am

    Io credo molto più alla prova onesta e ragionata di un audiofilo esperto che non a quella prezzolata e spesso quindi interessata di molti recensori. Spesso oltretutto dotati di orecchie decisamente malfunzionati perché scarsamente collegate al cervello.

    L'articolo citato da Geronimo diceva solo - era questo il nodo su cui Geronimo richiamava la nostra attenzione - che l'ascolto in casa propria non dà certezze di "universalità" ed oggettività nella valutazione di un prodotto.

    Il problema è: quante volte abbiamo letto sui forum di appassionati che bocciavano definitivamente e aggressivamente un prodotto solo perché col loro impianto aveva tradito le aspettative? In questo senso l'articolo che ci riportava Geronimo è non solo interessante ma proprio necessario: la valutazione in casa nostra vale per noi e nel nostro contesto. Può anche non valere nulla in termini di valutazione oggettiva ed universale di uno specifico prodotto.


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    I test d'ascolto casalinghi sono validi? Empty Re: I test d'ascolto casalinghi sono validi?

    Messaggio Da Fausto Dom Ott 30, 2011 2:32 pm

    Pazzoperilpianoforte ha scritto:IO credo invece che esista una valutazione oggettiva di un prodotto.

    Esistono prodotti buoni o ottimi e prodotti mediocri, o cattivi. Oggettivamente. Questo ovviamente non significa che un prodotto ottimo suonerà sempre ottimamente, ma solo che abbinato al giusto contesto darà risultati molto migliori della media degli apparecchi di pari valore commerciale. O migliori di ogni altro apparecchio, in senso assoluto.

    I prodotti invece mediocri o cattivi restano tali in qualunque contesto tu li inserisca, o comunque manifestano valori di qualità mediocri appunto, tali da non distinguerli.

    Quindi esiste, ripeto, secondo me un meglio ed un peggio oggettivi. Per poter stabilire se un oggetto è intrinsecamente ed oggettivamente superiore ad altri bisogna essere certi di averlo valutato in più contesti ed averlo portato ad esprimersi al meglio in contesti idonei.

    Esiste poi un meglio ed un peggio soggettivi, legati al nostro impianto ed al nostro ambiente. Plausibilmente un apparecchio cattivo resterà tale anche a casa nostra. Ma un oggetto ottimo potrebbe non trovare nel nostro impianto gli adeguati partner. In quel caso ritenere la nostra esperienza - ammesso che sia stata condotta coi dovuti crismi - una esperienza di valore definitivo sull'oggetto in questione e quindi una esperienza che porta ad un giudizio assoluto e definitivo, universale, sarebbe un errore grave, che molti invero e purtroppo commettono.

    Ciao Vito, tutto bene?
    Cosa aggiungere?
    Che dire di più?
    Concordo al 100% con te.
    Una sintesi perfetta.
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