super pentagon

AAAAARRGGHHHHHHHHHHHH....... metiamoci d'accordo altrimenti finiamo che ci sveniamo a farci la guerra

Fabrizio Calabrese ha scritto:In condizioni normali, lo spettro della rete 220V/50Hz dovrebbe contenere per l'appunto una sola componente a 50 Hz...

Guardate qui cosa salta fuori, grazie ai dimmer del complesso...



Per risolvere "gatte a pelare" come queste ci vogliono progettisti micidialmente competenti...
Un filtro di rete che tagli in banda audio deve infatti tener conto dell'assorbimento variabile ed impulsivo degli ampli...

Esisteva un'altra soluzione, che non vi posso dire... ma quando la feci vedere al responsabile della struttura (sul palmo della mia mano...) c'è mancato poco che gli venisse una crisi di nervi... costava in tutto tre Euro.

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese

P.S.: La soluzione economica curava i sintomi, non la malattia...

Che cos'èra quello che avevi nel palmo della tua mano?

bobgitto ha scritto:Te ne do 6 di euro se mi dici quale era il rimedio

Due resistenze e due condensatori, se ricordo, o forse le resistenze erano 4...

No,non ho provato alcun filtro di rete "Hi-End", per mia fortuna...

Salutoni
F.C.

Sapresti dunque svelarci.....come si costruisce un buon filtro di rete....o se ne hai provato uno già fatto che a tuo avviso fosse ............"BEN FATTO"???

pavel ha scritto:Sapresti dunque svelarci.....come si costruisce un buon filtro di rete....o se ne hai provato uno già fatto che a tuo avviso fosse ............"BEN FATTO"???

Fondamentalmente un filtro di rete "ben fatto" non è poi diverso da un normale filtro passa basso per il woofer di un diffusore: dunque ha elementi induttivi in serie e condensatori in parallelo.

Il problema, nella progettazione di questi oggetti, è che occorre conoscere con precisione l'impedenza di carico, cioè il rapporto tra la tensione erogata (220 V) e la corrente assorbita dalle elettroniche collegate.

Pre, lettori CD ed altri apparati simili assorbono poco e costantemente, mentre per i finali di potenza la situazione è variabilissima: si va dai SE a valvole che assorbono praticamente sempre lo stesso, ai SS in classe H che sono l'estremo opposto, mentre i finali alimentati con convertitori ad alta frequenza fanno ancora un caso a parte...

Per dirla in due parole: è difficile che un filtro progettato per un impianto sia compatibile anche con un impianto assai differente.

C'è poi il "modo di progettarlo", che è sicuramente diversissimo, da progettista a progettista... ciascuno essendo ovviamente convinto di aver scelto la soluzione migliore.

Per ora cordialissimi saluti
Fabrizio Calabrese

P.S. importante: è chiaro che la presenza del filtro di rete sconvolge letteralmente il funzionamento dell'alimentatore di qualsiasi amplificatore, tranne dei Single Ended o dei Classe A puri...!!! Occorre andarci cauti, con interventi del genere.

P.S. importante: è chiaro che la presenza del filtro di rete sconvolge letteralmente il funzionamento dell'alimentatore di qualsiasi amplificatore, tranne dei Single Ended o dei Classe A puri...!!! Occorre andarci cauti, con interventi del genere.

ps
qualcuno ha fatto il classico e vecchio collegamento a stella ben pensando poi di fartelo paga qualcosa come 5000 eurozzi

l'acqua calda è sempre stata calda

aircooled ha scritto:

P.S. importante: è chiaro che la presenza del filtro di rete sconvolge letteralmente il funzionamento dell'alimentatore di qualsiasi amplificatore, tranne dei Single Ended o dei Classe A puri...!!! Occorre andarci cauti, con interventi del genere.

ps
qualcuno ha fatto il classico e vecchio collegamento a stella ben pensando poi di fartelo paga qualcosa come 5000 eurozzi

l'acqua calda è sempre stata calda

Te...zitto mai eh... :-)))))
tanto uncicrede nessuno....

Solo questione di tempo...

Prima o poi un Pentagon finirà sotto l'apparato a raggi X che la mia compagna impiega per i dipinti del '600...

Ma qualcosa mi dice che la "questione Pentagon" somiglia tanto a quella di un noto ed ingombrante diffusore, di cui si è parlato fino alla noia, senza che un solo esemplare ne sia stato venduto... E se fosse questo, il "gioco"...???

Saluti
F.C.

tanta resina....

mi piacciono le mozzarelle di BUFALA................... ;-)

Fabrizio Calabrese ha scritto:Solo questione di tempo...

Prima o poi un Pentagon finirà sotto l'apparato a raggi X che la mia compagna impiega per i dipinti del '600...

Ma qualcosa mi dice che la "questione Pentagon" somiglia tanto a quella di un noto ed ingombrante diffusore, di cui si è parlato fino alla noia, senza che un solo esemplare ne sia stato venduto... E se fosse questo, il "gioco"...???

Saluti
F.C.

per sapere se è stato venduto anche un solo esemplare.....basta chiamare B.Fazzini.

Fabrizio Calabrese ha scritto:Solo questione di tempo...

Prima o poi un Pentagon finirà sotto l'apparato a raggi X che la mia compagna impiega per i dipinti del '600...

Ma qualcosa mi dice che la "questione Pentagon" somiglia tanto a quella di un noto ed ingombrante diffusore, di cui si è parlato fino alla noia, senza che un solo esemplare ne sia stato venduto... E se fosse questo, il "gioco"...???

Saluti
F.C.

per fortuna come dice matley nunmi crede nessuno
però... chissa un giorno.... qualcun o potrebbe ricordarsi che qualcuno aveva detto.......

son di....memoria corta

Fabrizio Calabrese ha scritto:

bobgitto ha scritto:Te ne do 6 di euro se mi dici quale era il rimedio

Due resistenze e due condensatori, se ricordo, o forse le resistenze erano 4...

No,non ho provato alcun filtro di rete "Hi-End", per mia fortuna...

Salutoni
F.C.

Acc...!
Dimmi dove fare il bonifico.
(In dove le schiaffavi ste "condoresistenze"?