E si può dire che hai(forse)ragione,ma,ho sempre sostenuto che vegetariano è una cosa, le sevizie sono un altra.Poi il discorso delle scarpe in pelle, è l alibi(sempre live motive) di chi si paventa vegetariano, e magari se si gli fanno mangiare dei tordelli sottolio(contrari anche alla caccia)come sono contenti.Da ex cacciatore ne ho conosciuti,tu sei 57, io 48.Pepe57 ha scritto:
Nelle cose ancor più semplici, sarebbe logico che diventasse totalmente vegetariano rifiutando anche di mangiare tutti i formaggi, latte e suoi derivati (so di cosa parlo
Non indossare capi di pelle (scarpe e comprese)
Animali ( petizione contro la vivisezione-leggere e divulgare)
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naspec ha scritto:E si può dire che hai(forse)ragione,ma,ho sempre sostenuto che vegetariano è una cosa, le sevizie sono un altra.Poi il discorso delle scarpe in pelle, è l alibi(sempre live motive) di chi si paventa vegetariano, e magari se si gli fanno mangiare dei tordelli sottolio(contrari anche alla caccia)come sono contenti.Da ex cacciatore ne ho conosciuti,tu sei 57, io 48.
una precisazione però ci sta.. chi è "totalmente" vegetariano è un vegano
https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Vegano
inoltre, certe posizioni mi sembrano sempre comunque un pò assurde.
poco tempo fa anche su panorama era uscito un articolo su "sperimentazione si-no", dove alla fine si individuava la necessarietà della sperimentazione, a determinati costi. (oltre a vari leggi, come l'impossbilità di somministrare sostanze non testate su esseri umani, seppur volontari, ndr)
quello che quindi ci si dovrebbe domandare è se effettivamente, non si avrebbero comunque dei benefici, data la potenza di calcolo disponibile al giorno d'oggi (che già aiuta moltissimo la ricerca), se effettivamente risparmiando sugli animali ed investendo le stesse cifre su macchine e hpc (ricordiamo che il loro prezzo è di gran lunga inferiore all'acquisto di animali per test), non si riuscirebbe ad acellerare i tempi per dismettere i test di laboratorio su animali.
Aggiungo inoltre che anche ad essere vegetariani o vegani, bisogna avere buon senso.
Per quel che mi riguarda, tollero da vegetariano la morte di animali a "scopo di sopravvivenza", ma auspico e spero sempre che non ci si "fermi" qui, e si investa sempre per trovare altre soluzioni come dire "cruelty-free".
Ovviamente tollero che chi non condivide l'antispecismo ( https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Antispecismo ) faccia ciò che vuole, mangiando carne, indossando pantaloni di pelle o utilizzando prodotti di bellezza/cura della persona testati.
Quello che spesso non condivido è il reputarsi amanti degli animali in genere e rispettosi della natura in ogni dove, magari davanti ad una bella bistecca indossando scarpe in cuoio.
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Io nel mio piccolo mi sento rispettoso della natura e degli animali,ma come dici tu alleviamo gli animali per nutrizione,posso dire che non mi sento a disagio davanti ad una bistecca e con le scarpe di cuoio.Quello che mi preoccupa è chi chi si paventa vegetariano a corrente alternata. Io il vegetariano od il vegano non mi sento assulutamente di farlo.Tino84 ha scritto:
Quello che spesso non condivido è il reputarsi amanti degli animali in genere e rispettosi della natura in ogni dove, magari davanti ad una bella bistecca indossando scarpe in cuoio
PARLAPA'- Hi-End Member
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in rete si trova molto materiale sulla ricerca scientifica senza utilizzo di animali
Qui non si tratta di mangiare o meno carne,visto che siamo onnivori,quindi anche carnivori,ma un conto è cacciare o allevare per nutrirsi,un conto e farlo per sport e nel caso di animali da ''laboratorio'' per speculazione,perchè questo è
Anche il commercio delle pellicce,ormai non ha più senso,perchè non è più un bene di prima necessità per proteggersi dal freddo e intemperie,ora ci sono abiti costruiti in modo tale che l'utilizzo dell'animale può essere il minimo indispensabile (la LANA)
Molti farmaci sperimentati sull'animale,sono letali per l'uomo e viceversa
non bisogna per forza esser vegetariani per amare gli animali
Gli INDIANI D'AMERICA come altre popolazioni cacciavano animali ma ne avevano rispetto,cosa che l'uomo occidentale non sa neanche che cos'è il rispetto,DISTRUGGE E BASTA
Qui non si tratta di mangiare o meno carne,visto che siamo onnivori,quindi anche carnivori,ma un conto è cacciare o allevare per nutrirsi,un conto e farlo per sport e nel caso di animali da ''laboratorio'' per speculazione,perchè questo è
Anche il commercio delle pellicce,ormai non ha più senso,perchè non è più un bene di prima necessità per proteggersi dal freddo e intemperie,ora ci sono abiti costruiti in modo tale che l'utilizzo dell'animale può essere il minimo indispensabile (la LANA)
Molti farmaci sperimentati sull'animale,sono letali per l'uomo e viceversa
non bisogna per forza esser vegetariani per amare gli animali
Gli INDIANI D'AMERICA come altre popolazioni cacciavano animali ma ne avevano rispetto,cosa che l'uomo occidentale non sa neanche che cos'è il rispetto,DISTRUGGE E BASTA
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Marco
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PARLAPA' ha scritto:
Qui non si tratta di mangiare o meno carne,visto che siamo onnivori,quindi anche carnivori,ma un conto è cacciare o allevare per nutrirsi,un conto e farlo per sport e nel caso di animali da ''laboratorio'' per speculazione,perchè questo è
Anche il commercio delle pellicce,ormai non ha più senso,perchè non è più un bene di prima necessità per proteggersi dal freddo e intemperie,ora ci sono abiti costruiti in modo tale che l'utilizzo dell'animale può essere il minimo indispensabile (la LANA)
Molti farmaci sperimentati sull'animale,sono letali per l'uomo e viceversa
non bisogna per forza esser vegetariani per amare gli animali
Gli INDIANI D'AMERICA come altre popolazioni cacciavano animali ma ne avevano rispetto,cosa che l'uomo occidentale non sa neanche che cos'è il rispetto,DISTRUGGE E BASTA
gli Indiani però cacciavano solo il necessario al loro sostentamento, non avevano supermercati e macellerie a disposizione ogni giorno, con dietro allevamenti intensivi barbarici. (se mi permetti le differenze).
per il resto mi pare il ragionamento che condivido (pellicce,ecc) non fa una grinza.
solo continuo a non capire come si possa amare gli animali (o qualsiasi altra cosa) e poi non farsi remore nell'ucciderli e mangiarli, nonostante non sia indispensabile
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Bene facciamo che ogniuno cacci per il sopravvivere,qualcuno vedrai che solleverà qualche problema.Con gli allevamenti intensivi e come vengo trattai gli animali in quel contesto hai ragione,che dobbiamo fare???,se come dice Parlapa siamo onniveri e tutti non ce la facciamo ad essere (pseudo) vegetariani.Per le pellicce straquoto.Tino84 ha scritto:
gli Indiani però cacciavano solo il necessario al loro sostentamento, non avevano supermercati e macellerie a disposizione ogni giorno, con dietro allevamenti intensivi barbarici. (se mi permetti le differenze).
per il resto mi pare il ragionamento che condivido (pellicce,ecc) non fa una grinza.
solo continuo a non capire come si possa amare gli animali (o qualsiasi altra cosa) e poi non farsi remore nell'ucciderli e mangiarli, nonostante non sia indispensabile
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naspec ha scritto:
Bene facciamo che ogniuno cacci per il sopravvivere,qualcuno vedrai che solleverà qualche problema.Con gli allevamenti intensivi e come vengo trattai gli animali in quel contesto hai ragione,che dobbiamo fare???,se come dice Parlapa siamo onniveri e tutti non ce la facciamo ad essere (pseudo) vegetariani.Per le pellicce straquoto.
la frase in grassetto non l'ho proprio capita
per il resto, per me è semplice, si smette di comperare e consumare carne.
la dieta vegetariana è riconosciuta come più sana di quella contenente carni grasse, non vedo dove sia il problema.
non so forse abbiamo concetti di "amore" diversi,(cosi approfitto di rispondere a parlapà che prima mi è sfuggito, sulla frase "non bisogna per forza esser vegetariani per amare gli animali"), io non sono per il "vegetariano = rispetto gli animali", ma viceversa "rispetto gli animali quindi sono vegetariano".
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appunto,se leggi ho chiarito sulla speculazione,perchè sono fatti molto per quello e non certo per il benessere dell'uomo,tant'è che le cascine che allevano animali non ce ne sono quasi più
ma se stiamo a guardare anche le piante sono esseri viventi...che fai crepi di fame ?
Io sono contrario allo sfruttamento speculativo, alle torture,a tutto quello che si può evitare,è per quello che ho fatto l'esempio degli INDIANI,loro appunto prendevano lo stretto necessario,in questa civiltà è tutto un sopruso in ogni cosa,senza la salvaguardia di ciò che ci sta attorno
ma se stiamo a guardare anche le piante sono esseri viventi...che fai crepi di fame ?
Io sono contrario allo sfruttamento speculativo, alle torture,a tutto quello che si può evitare,è per quello che ho fatto l'esempio degli INDIANI,loro appunto prendevano lo stretto necessario,in questa civiltà è tutto un sopruso in ogni cosa,senza la salvaguardia di ciò che ci sta attorno
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PARLAPA' ha scritto:
ma se stiamo a guardare anche le piante sono esseri viventi...che fai crepi di fame ?
Io sono contrario allo sfruttamento speculativo, alle torture,a tutto quello che si può evitare,è per quello che ho fatto l'esempio degli INDIANI,loro appunto prendevano lo stretto necessario,in questa civiltà è tutto un sopruso in ogni cosa,senza la salvaguardia di ciò che ci sta attorno
frase in grassetto, ho risposto prima con il link sullo specismo.
noi però non prendiamo lo stretto necessario. abbiamo produzioni sterminate di tutto (vestiario in pelle, carni - ed escludiamo appunto altri prodotti dove comunque sussiste sofferenza, come creme e shampoo), e buttiamo via la grande parte di queste produzioni perchè NON ci servono e non riusciamo a stargli dietro. il paragone con gli indiani ci starebbe se ci comportassimo come loro
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forse tu sei portato a mangiare la verdura,a me purtroppo piace poco,ma il rispetto per la natura non si misura con quello che si mangia,ma come ci si comporta con essa,se non ci fossero i supermercati forse andresti a caccia per procurarti da mangiare,magari non saresti diventato vegetariano,se ti trovassi in uno stato di sopravvivenza,mangeresti ciò che trovi,dalle radici agli animali,ma questo non comporterebbe mancanza di rispetto,mentre certe cose che ci sono nelle cosiddetta civiltà è più per un mero profitto che va al di là della sopravvivenza e quindi si torturano gli animali per la ricerca e anche,purtroppo,per l'alimentazione,che spesso porta anche malattie,perchè non adatte ad una vita sana degli stessi,fatta in modo industriale e non naturale
mi fa ridere l'alimentazione biologica,si differenzia con un aggettivo una cosa che dovrebbe essere naturale e c'è gente che si vanta come se facesse chissà che cosa
Ti dirò di più,io ho smesso di mangiare da parecchi anni la frutta,che mi piaceva moltissimo,ora non riesco più a mangiarla,perchè fa schifo è tutta trattata,gli aranci hanno 3 cm di buccia e sono quasi sempre rinsecchiti o non hanno gusto,le pesche di cui andavo matto sanno di acqua zuccherata e cosi via e penso che anche le verdure abbiano la stessa sorte a meno che non te la produci te in un orto
basta...mi son stancato di scrivere
Ps
ho letto la tua risposta mentre mandavo la mia e faccio una precisazione
Stiamo dicendo la stessa cosa sul fatto che noi non prendiamo lo stretto necessario,più che noi,loro,mi permetto di dissociarmi dagli altri,non siamo tutti così,almeno spero
mi fa ridere l'alimentazione biologica,si differenzia con un aggettivo una cosa che dovrebbe essere naturale e c'è gente che si vanta come se facesse chissà che cosa
Ti dirò di più,io ho smesso di mangiare da parecchi anni la frutta,che mi piaceva moltissimo,ora non riesco più a mangiarla,perchè fa schifo è tutta trattata,gli aranci hanno 3 cm di buccia e sono quasi sempre rinsecchiti o non hanno gusto,le pesche di cui andavo matto sanno di acqua zuccherata e cosi via e penso che anche le verdure abbiano la stessa sorte a meno che non te la produci te in un orto
basta...mi son stancato di scrivere
Ps
ho letto la tua risposta mentre mandavo la mia e faccio una precisazione
Stiamo dicendo la stessa cosa sul fatto che noi non prendiamo lo stretto necessario,più che noi,loro,mi permetto di dissociarmi dagli altri,non siamo tutti così,almeno spero
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Arriverebbero quelli dell anti caccia del WWF ecc ecc....IO nel rispetto di tutto rimango onnivoro, tu vegetariano o vegano,purtroppo non si può essere tutti come tè.Ma ripeto meglio io,che dei pseudo colleghi tuoi. Magari hanno anche regalato la pelliccia alla moglie(amante).Tino84 ha scritto:
la frase in grassetto non l'ho proprio capita
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sul fatto della sopravvivenza, ho scritto prima che tollero l'uccisione Parlapà
e adesso ho capito stiamo dicendo la stessa cosa
io però mettevo l'accento che
"il rispetto per la natura non si misura con quello che si mangia,ma come ci si comporta con essa"
ed appunto, se non ti serve, è uno spreco uccidere per mangiare (e no, perfavore, non mangio solo verdure oh ).
OT sul cibo bio, io direi che, come dici tu, c'è molta speculazione, ma anche qualcuno (pochi) che al solito, tentano di dare un buon prodotto ad il giusto prezzo.
non so da te, qui c'è il "mercato coperto" e ci sono ancora produzioni "da orto". (di più, c'è il "calabrese" come lo chiamo io, che ha un frutta e verdura, che in pratica mangia tutto ciò che mangia e viceversa . non tantissima roba, ma buona e a prezzo onesto, poi lui è un personaggio ).
@naspec
direi che a vari comitati anti-tutto ormai ci siamo abituati, come dicevo prima però, non si può prescindere dal buonsenso.
direi anche che hai ragione, meglio uno come te o parlapà che non il "vegetariano della domenica che lunedì mangia pesce eccheperòbisognaproteggereglianimali".
conosco anche persone, magari anche avanti con l'età, che magari non riescono a comprendere l'idea vegetariana in toto, che però limitano anche il mangiare carne ad 1 massimo 2 pasti alla settimana. anche sul lato consumistico, io la vedo come una buona "via di mezzo"
e adesso ho capito stiamo dicendo la stessa cosa
io però mettevo l'accento che
"il rispetto per la natura non si misura con quello che si mangia,ma come ci si comporta con essa"
ed appunto, se non ti serve, è uno spreco uccidere per mangiare (e no, perfavore, non mangio solo verdure oh ).
OT sul cibo bio, io direi che, come dici tu, c'è molta speculazione, ma anche qualcuno (pochi) che al solito, tentano di dare un buon prodotto ad il giusto prezzo.
non so da te, qui c'è il "mercato coperto" e ci sono ancora produzioni "da orto". (di più, c'è il "calabrese" come lo chiamo io, che ha un frutta e verdura, che in pratica mangia tutto ciò che mangia e viceversa . non tantissima roba, ma buona e a prezzo onesto, poi lui è un personaggio ).
@naspec
direi che a vari comitati anti-tutto ormai ci siamo abituati, come dicevo prima però, non si può prescindere dal buonsenso.
direi anche che hai ragione, meglio uno come te o parlapà che non il "vegetariano della domenica che lunedì mangia pesce eccheperòbisognaproteggereglianimali".
conosco anche persone, magari anche avanti con l'età, che magari non riescono a comprendere l'idea vegetariana in toto, che però limitano anche il mangiare carne ad 1 massimo 2 pasti alla settimana. anche sul lato consumistico, io la vedo come una buona "via di mezzo"
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Parlare di tortura in allevamento e di cattiva salute degli animali allevati intensivamente dimostra che non conoscete bene l' argomento.
Mi permetto di dirvelo perché è un campo in cui lavoro da 37 anni.....
Pensate con semplice logica.
Un allevatore rinteresse a "torturare" o fare stare in cattiva salute il capitale su cui ha investito?
Al contrario lo vuole in ottima salute, se sta bene cresce, se è malato no.
Voi sapete che il box singolo non esiste + da un pezzo?
Che gli ultimi casi di mucca pazza che la stampa attribuiva all' alimentazione mentre tutti i tecnici, commissione a Bruxelles presieduta da Van Belle, sosteneva che non era assolutamente vero (c' erano e ci sono + casi negli animali al pascolo che negli allevamenti)?
Che i politici scelsero la via dettata dalla stampa e questo portò all' abolizione di prodotti animali dei mangimi?
Che la cosa è costata a tutti una valanga di denaro in termine di costi aumentati avvantaggiando solo alcune grandi multinazionali?
Che ad oggi i casi sono percentualmente gli stessi ma la stampa tace?
Che gli ultimi casi, ovviamente, sono in argentina ed Australia (dove sono tutte bestie allo stato brado)?
Che la percentuale di mortalità fra gli animali in allevamento è circa il 2% contro il 13% di quelli allo stato brado?
Che se un manzo si becca l' influenza o altro (grazie a questa intelligente visione di certe persone a Bruxelles) non gli si può somministrare l' aspirina neppure dietro ricetta veterinaria e rischia la pelle (però esiste un ristrettissimo elenco positivo di prodotti utilizzabili delle, casualmente, solite case farma, che costano 1000 volte tanto e valgono una frazione?)?
Dulcis in fundo (ne avrei altre mille ma chiudo qui)...
Sapete che la commissione europea del benessere animale all' incontro a ST Malò del 2009 con l' associazione europea allevatori segnalò (tramite la sua incaricata H. Barel) agli allevatori presenti di aver osservato che da quando hanno cambiato il metodo di allevamento per il benessere animale (NB: imposta da loro e contro il volere degli allevatori che già sapevano...)....si sono resi conto che la mortalità e le malattie era salita del 20% circa (per poco gli allevatori non la impalarono...si limitarono a coprirla di fischi ed insulti).
Scusate la lunga lista, ma qui parlano, esattamente come nel forum, di benessere animale, persone che non han mai visto il culo di una vacca (come direbbe un qualsiasi allevatore) senza mai chiedere a chi davvero sono generazioni che ci vive in mezzo qual'è il sistema migliore per:
avere gli animali + sani e meno stressati
Vi darebbero tutti la stessa risposta:
Si può fare meglio, è vero. La carne costerebbe il 30% in più in produzione.
La gente non la comprerebbe (giù furono fatti tentativi in merito) mai e aumenterebbe l' acquisto di quello che costa meno e che arriva da fuori CEE (li si che ci sono controlli pari a zero e conseguenti costi ridotti, ormoni permessi ufficialmente....).
Naturalmente non sto parlando di una specie particolare con allevamenti di tipo barbaro quale potrebbe essere l' oca o l'anatra da fegato, ma di normale allevamento di bovini, suini, pollame.
Un suggerimento ai vegetariani che mangiano le uova:
una delle bestie che ha una delle vite + brutte e costrette è proprio la gallina ovaiola in batteria (quelle a terra sono meno del 3% del totale) per cui scegliete con molta cura e pagate di conseguenza...
Pietro
Mi permetto di dirvelo perché è un campo in cui lavoro da 37 anni.....
Pensate con semplice logica.
Un allevatore rinteresse a "torturare" o fare stare in cattiva salute il capitale su cui ha investito?
Al contrario lo vuole in ottima salute, se sta bene cresce, se è malato no.
Voi sapete che il box singolo non esiste + da un pezzo?
Che gli ultimi casi di mucca pazza che la stampa attribuiva all' alimentazione mentre tutti i tecnici, commissione a Bruxelles presieduta da Van Belle, sosteneva che non era assolutamente vero (c' erano e ci sono + casi negli animali al pascolo che negli allevamenti)?
Che i politici scelsero la via dettata dalla stampa e questo portò all' abolizione di prodotti animali dei mangimi?
Che la cosa è costata a tutti una valanga di denaro in termine di costi aumentati avvantaggiando solo alcune grandi multinazionali?
Che ad oggi i casi sono percentualmente gli stessi ma la stampa tace?
Che gli ultimi casi, ovviamente, sono in argentina ed Australia (dove sono tutte bestie allo stato brado)?
Che la percentuale di mortalità fra gli animali in allevamento è circa il 2% contro il 13% di quelli allo stato brado?
Che se un manzo si becca l' influenza o altro (grazie a questa intelligente visione di certe persone a Bruxelles) non gli si può somministrare l' aspirina neppure dietro ricetta veterinaria e rischia la pelle (però esiste un ristrettissimo elenco positivo di prodotti utilizzabili delle, casualmente, solite case farma, che costano 1000 volte tanto e valgono una frazione?)?
Dulcis in fundo (ne avrei altre mille ma chiudo qui)...
Sapete che la commissione europea del benessere animale all' incontro a ST Malò del 2009 con l' associazione europea allevatori segnalò (tramite la sua incaricata H. Barel) agli allevatori presenti di aver osservato che da quando hanno cambiato il metodo di allevamento per il benessere animale (NB: imposta da loro e contro il volere degli allevatori che già sapevano...)....si sono resi conto che la mortalità e le malattie era salita del 20% circa (per poco gli allevatori non la impalarono...si limitarono a coprirla di fischi ed insulti).
Scusate la lunga lista, ma qui parlano, esattamente come nel forum, di benessere animale, persone che non han mai visto il culo di una vacca (come direbbe un qualsiasi allevatore) senza mai chiedere a chi davvero sono generazioni che ci vive in mezzo qual'è il sistema migliore per:
avere gli animali + sani e meno stressati
Vi darebbero tutti la stessa risposta:
Si può fare meglio, è vero. La carne costerebbe il 30% in più in produzione.
La gente non la comprerebbe (giù furono fatti tentativi in merito) mai e aumenterebbe l' acquisto di quello che costa meno e che arriva da fuori CEE (li si che ci sono controlli pari a zero e conseguenti costi ridotti, ormoni permessi ufficialmente....).
Naturalmente non sto parlando di una specie particolare con allevamenti di tipo barbaro quale potrebbe essere l' oca o l'anatra da fegato, ma di normale allevamento di bovini, suini, pollame.
Un suggerimento ai vegetariani che mangiano le uova:
una delle bestie che ha una delle vite + brutte e costrette è proprio la gallina ovaiola in batteria (quelle a terra sono meno del 3% del totale) per cui scegliete con molta cura e pagate di conseguenza...
Pietro
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purtroppo non sono tutti come te
notizia di qualche giorno fa,riguardo all'allevamento sui maiali che dovevano diventare prosciutti dop erano tenuti malamente e gli davano da mangiare schifezze,è ovvio che non si deve fare di tutta un'erba un fascio,ma di queste realtà esistono eccome
polli ammassati in gabbie ad allevamento intensivo
di fattorie ne esistono ancora,ma per quanto tempo ?
Il sistema distrugge i piccoli per sponsorizzare i grandi
notizia di qualche giorno fa,riguardo all'allevamento sui maiali che dovevano diventare prosciutti dop erano tenuti malamente e gli davano da mangiare schifezze,è ovvio che non si deve fare di tutta un'erba un fascio,ma di queste realtà esistono eccome
polli ammassati in gabbie ad allevamento intensivo
di fattorie ne esistono ancora,ma per quanto tempo ?
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pepe57 ha scritto:
Vi darebbero tutti la stessa risposta:
Si può fare meglio, è vero. La carne costerebbe il 30% in più in produzione.
La gente non la comprerebbe (giù furono fatti tentativi in merito) mai e aumenterebbe l' acquisto di quello che costa meno e che arriva da fuori CEE (li si che ci sono controlli pari a zero e conseguenti costi ridotti, ormoni permessi ufficialmente....).
Naturalmente non sto parlando di una specie particolare con allevamenti di tipo barbaro quale potrebbe essere l' oca o l'anatra da fegato, ma di normale allevamento di bovini, suini, pollame.
Un suggerimento ai vegetariani che mangiano le uova:
una delle bestie che ha una delle vite + brutte e costrette è proprio la gallina ovaiola in batteria (quelle a terra sono meno del 3% del totale) per cui scegliete con molta cura e pagate di conseguenza...
Pietro
io pago di conseguenza.. com'è giusto che sia (e cosi dovrebbe essere anche sulle carni..)
siamo sicuri che, con l'aumento del 30% sulla carne la gente andrebbe sul fuori CEE con controlli ridicoli? (anche perchè, con il conseguente maggior acquisto, voglio vedere se non ci sono poi maggiori controlli anche su quelli, anche per poterci buttare su qualche dazio giustificato appunto dal controllo)
o proverebbe a cambiare qualche abitudine alimentare?
comunque, a prescindere che siano trattati con i guanti o meno, siamo sempre li, la produzione odierna è ecessiva.
ammettendo anche che sia fondamentale la carne nell'alimentazione, sempre troppi animali muoiono inutilmente.
quindi, che sia l'allevamento in sè, o il sistema che lo alimenta, non va troppo bene a mio avviso
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un giorno un pastore della Val di Susa,mi ha raccontato che i ''Verdi'' gli hanno imposto di non usare il letame,ma che doveva usare i concimi industriali se no gli facevano passare guai giuridici,perche secondo sti STR@NZI il letame inquina
Mi dovresti spiegare come mai le bistecche non sono più tenere e saporite com'erano una volta,ora sembrano suole di scarpe,quando le cuoci diventano un terzo di quello che erano,cosa che non succedeva molti anni fa
sò tutte piene d'estrogeni o cose varie,magari allo stato brado chi le tiene non gli fa i controlli dovuti e costa molta più fatica stargli dietro...
Mi dovresti spiegare come mai le bistecche non sono più tenere e saporite com'erano una volta,ora sembrano suole di scarpe,quando le cuoci diventano un terzo di quello che erano,cosa che non succedeva molti anni fa
sò tutte piene d'estrogeni o cose varie,magari allo stato brado chi le tiene non gli fa i controlli dovuti e costa molta più fatica stargli dietro...
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PARLAPA' ha scritto:purtroppo non sono tutti come te
notizia di qualche giorno fa,riguardo all'allevamento sui maiali che dovevano diventare prosciutti dop erano tenuti malamente e gli davano da mangiare schifezze,è ovvio che non si deve fare di tutta un'erba un fascio,ma di queste realtà esistono eccome
polli ammassati in gabbie ad allevamento intensivo
di fattorie ne esistono ancora,ma per quanto tempo ?
Il sistema distrugge i piccoli per sponsorizzare i grandi
Io non sono allevatore, ci lavoro in mezzo.
so ad esempio che circolano un certo numero di pseudo controllori/ricattatori che vanno negli allevamenti, chiedono di visitare le stalle, filmano e poi dicono a quello che gli ha aperto tranquillo le stalle (da qualche anno molto meno):" quanto paghi perché non ti denunci?"
denunce in base a regole sinceramente discutibili/ridicole..
del tipo ad esempio quella norma sull' alimentazione del maiale che per fare prosciutto DOP dovrebbe mangiare solo certe cose quando invece, naturalmente lasciato libero di fare quello che vuole, si mangia la propria cacca (e anche quella degli altri).... altro che cibo cattivo! Insomma 50 anni fa i prosciutti non erano di certo a norma.... tutti da cacca..
Pietro
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PARLAPA' ha scritto:un giorno un pastore della Val di Susa,mi ha raccontato che i ''Verdi'' gli hanno imposto di non usare il letame,ma che doveva usare i concimi industriali se no gli facevano passare guai giuridici,perche secondo sti STR@NZI il letame inquina
Mi dovresti spiegare come mai le bistecche non sono più tenere e saporite com'erano una volta,ora sembrano suole di scarpe,quando le cuoci diventano un terzo di quello che erano,cosa che non succedeva molti anni fa
sò tutte piene d'estrogeni o cose varie,magari allo stato brado chi le tiene non gli fa i controlli dovuti e costa molta più fatica stargli dietro...
pretendi solo carne italiana (il 30% di quella che trovi sui vari banchi), non lasciarti fregare da carne made in NL (ove l' uso di ormoni è punibile con ammenda, non con l' arresto con in Italia ove è PENALE) o extra cee (dove gli ormoni sono legali).
Vedrai che la bistecca non si ridurrà più alla cottura (un 15/20% si, un po' di acqua la perde naturalmente per forza con l'asciugatura del sangue).
Chiedi carne di bestie nate cresciute e macellate qui, non accettare carne da Frisone (bestie da latte e non da carne) ma prediligi incroci da carne.
Vedrai come cambia la solfa (anche il prezzo purtroppo).
In Italia, l' allevamento da carne allo stato brado è quasi del tutto inesistente, i tempi di crescita sono molto allungati per cui la carne, si indurisce moltissimo, non la compera più nessuno e pur essendo più saporita, non piace (è dura), non si vende, per cui nessuno più la produce.
Pietro
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Tino84 ha scritto:
io pago di conseguenza.. com'è giusto che sia (e cosi dovrebbe essere anche sulle carni..)
siamo sicuri che, con l'aumento del 30% sulla carne la gente andrebbe sul fuori CEE con controlli ridicoli? (anche perchè, con il conseguente maggior acquisto, voglio vedere se non ci sono poi maggiori controlli anche su quelli, anche per poterci buttare su qualche dazio giustificato appunto dal controllo)
o proverebbe a cambiare qualche abitudine alimentare?
comunque, a prescindere che siano trattati con i guanti o meno, siamo sempre li, la produzione odierna è ecessiva.
ammettendo anche che sia fondamentale la carne nell'alimentazione, sempre troppi animali muoiono inutilmente.
quindi, che sia l'allevamento in sè, o il sistema che lo alimenta, non va troppo bene a mio avviso
Purtroppo siamo sicuri si.
Già il 70% della carne in Italia è importata (non siamo autosufficienti e moltissimi allevatori chiudono causa prezzi da Olanda e extra CEE).
Ma lo sai quanto piglia un allevatore di pollo o maiale oggi?
Ben meno di 1 (uno) euro al KG....
eppure i supermarket comperano a 0.75/KG da fuori CEE.
Il Vitello vale circa 2,2 euro/KG (NL a 2,10)....
Siamo nella situazione che è già una realtà chiara e conclamata, il nostro poverissimo patrimonio zootecnico si riduce di anno in anno e comperiamo da fuori sempre più.
Le vacche italiane non bastano a coprire neppure il 50% del fabbisogno di latte nazionale, eppure il prezzo del latte (a parte quello per parmigiano reggiano che ha un costo particolare alimentare in quanto regolato strettamente e per fortuna iper protetto) non paga i costi e le nostre produzioni calano di continuo...
L' assurdo, non siamo in grado di sfamarci, se non importando, ed i prezzi sono da anni ed anni (almeno 6) tali da fare chiudere le nostre aziende...
Altro che dazi!
Qui hanno aperto le porte ad ogni schifezza che viene dal mondo...la gente non ha in mano gli strumenti per chiedere la qualità, si lamenta però (a differenza ad esempio dei francesi che, mi stanno sull' anima ma consumano SOLO carne francese quando possono scegliere; non per le panatine ad esempio, ove anche loro mangiano quello che passa il convento, mica la vedono la carne dentro di che origine è) quando va al supermarket (ahhh i bei tempi del macellaio di fiducia che spiegava alla massaia la differenza e come farsi il reale al meglio e non solo a prendere polpa o fesa) compra al 90% carne estera.. (in quanto per fortuna ci sono ancora le macellerie dove la scelta ancora si può fare e risollevano un po' la media...).
Spero di essermi spiegato.
Pietro
PS: pensate all' assurdo, qui le grandi industrie alimentari invece usano la carne italiana per fare le panatine (o simili ma di marca nota) perché causa prezzo, la loro carne "smarcata" non riescono a piazzarla al supermercato a mezzene/busti etc. così gira pollo che sa di pesce... (causa impiego della farina di pesce, cilena/peruviana/danese nell' alimentazione)....
fateci caso bene, la prossima volta che vi fanno un pollo allo spiedo e valutate se l' odore non è di pesce...
Ma secondo voi è mai possibile che Tutte le uova abbiano il guscio color marroncino tutte uguali da qualche anno a questa parte? Non uno bianco, uno begiolino, latte, scuro, con doppio tuorlo, con tuorlo giallino, giallo, giallo intenso...no tutti uguali perfettamente arancioni incluse quelle a terra.
La carne poi? Tutta perfettamente giallina (chiedete cosa sia il Carrofil rosso e quello giallo della Roche al "contadino" non solo olandese o cinese o brasiliano.... ma anche USA che "non" usa mangimi e vi magari ci manda pure il bio (loro sono i leader...) a prezzo accettabile... ).
Ciao!
Pietro
pepe57- Moderatore
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Un' osservazione, per chi sostituisce la carne con il formaggio bio (o non bio) non industriale ma solo artigianale.
Sapete come viene prodotto?
penso di no, perché se lo sapeste lo evitereste!
Quello si che è veramente un modo crudele.
Ma la ricerca fatta ieri sulle cavie, oggi permette di evitarla (se uno mangia prodotti industriali).
Pietro
Sapete come viene prodotto?
penso di no, perché se lo sapeste lo evitereste!
Quello si che è veramente un modo crudele.
Ma la ricerca fatta ieri sulle cavie, oggi permette di evitarla (se uno mangia prodotti industriali).
Pietro
Tino84- JuniorMember
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pepe57 ha scritto:Un' osservazione, per chi sostituisce la carne con il formaggio bio (o non bio) non industriale ma solo artigianale.
Pietro
Ma perchè, il formaggio "sostituirebbe" la carne??
Vai di legumi: -P quasi quasi un bel piatto di ciceerchie e funghi secchi oggi..: -D
Sul discorso della non-competività non mi esprimo, dato che il discorso si allargherebbe a vari altri campi.
Sul discorso allevamenti-produzione, per me è evidente non siano sostenibili gli allevamenti ad un dato prezzo ad una data quantità-
Pur rispettando la tua esperienza, mi permetto di dire quello che ho visto io.
Col lavoro che sto facendo ora, entro anche io in produzioni-rivendite-grossisti e fabbriche della regione.
Ho visto una produzione di polli che fidati, smetteresti di mangiare pollo di colpo dallo schifo che c'è. Controlli inesistenti.
Prodotti dolciari idem, chi curatissimo, chi..lasciam perdere.
I formaggi e caseifici in media invece son curati, con poche ecezzioni.
Una ditta grossa che produce "bio" e prodotti vegetariani, tutto ok.
Questo non vuol dire sia una regola generale,anzi è riferito a ciò che vedo io qui.
Immagino da altre parti possa esser diverso.
Di certo i controlli non mi sembrano cosi infallibili
Massimo- Hi-End Member
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comunque dove ti giri e dove ti volti è meglio non sapere cosa mangi.
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Tino84- JuniorMember
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- Messaggio n°25
Animali
Massimo ha scritto:comunque dove ti giri e dove ti volti è meglio non sapere cosa mangi.
io invece preferisco sapere. il difficile è riconoscere e capire le condizioni di COME è stato prodotto il cibo che mangi.
PS: so che sono "reo" anche io ma mi sa siamo leggermente OT, non si potrebbe dividere il thread in qualche modo, in maniera da lasciare quello sulla vivisezione "pulito"?