Venere 3.0 non sono facili da trovare, tutti i negozianti che ho chiamato hanno le 2.5 ma nessuno aveva le 3.0.
Così ho chiamato MPI, che si è dimostrato molto disponibile, ed ha ne fatto arrivare una coppia in un negozio;
le Venere che ho ascoltato erano nuove appena disimballate, non rodate.
Quando sono arrivato in negozio, erano collegate a Mac MA5200 al che io ho storto un po’ il naso,
ma mi sono detto: “ok, vediamo che cosa esce fuori”.
Inizialmente ho cominciato ad ascoltare la liquida da un pc collegato direttamente al dac del mac,
però, dato che non mi trovavo senza il mio ordine dei brani, ho chiesto di attaccare un CD.
Il negoziante ha attaccato il primo cd che aveva sotto mano, un economico Advance Acoustic;
mi metto all’ascolto del mio cd e dopo qualche brano smetto di ascoltare la musica e
comincio a pensare a quello che sono solito leggere su i forum a riguardo di SF e Macintosh.
Allora: le Venere 3.0 sono completamente SF, suonano come tutte le SF! Voci belle, basso esteso;
non sono campioni nella risoluzione o trasparenza, ma molto musicali e fluide.
Certo, rispetto ad Olympica perdono in raffinatezza e il basso è meno controllato, ma dato che costano la metà delle Olympica,
sono best buy perché con il 50% del prezzo delle Olympica si ha l’80% della qualità del suono delle Olypmica.
Ovviamente tutto questo se vi piace il suono SF; se invece si cerca il massimo dettaglio e trasparenza ci si deve rivolgere altrove.
Chi scriverà che MC sono lenti, goffi, mosci, attufati, che hanno MOSFET, ecc ,bene, prima consiglierei di farsi stappare le orecchie e
dopo di che li chiuderei per 24 ore in una stanza con MA5200 ad ascoltare il Stockhausen.
MA5200 mi è risultato veloce, energico, brillante, forse anche troppo aperto alle alte. Inoltre è molto silenzioso (come una tomba!):
anche girando la manopola del volume al massimo, dal tweeter non è uscito nessun rumore! Niente .. zero!
Lo stesso giorno, avevo ancora tempo e non essendo lontano, mi sono recato da AF a Merate in Calco.
Volevo nuovamente ascoltare le Audiovector per capire come suonano in ambiente più adatto.
Le Audiovector, come al solito, erano pilotate da Densen. Però le cose sono andate molto meglio rispetto al Gran Gala.
Il tweeter del Heil è trasparente, dettagliato, senza stancare (diventare affaticante). I bassi sono diventati più profondi ma non producono un forte impatto.
Le medie sono corrette, ma le voci non sono così belle e naturali come da SF.
Purtroppo Densen è un amplificatore poco dinamico e non molto veloce; smussa i picchi e così il tutto diventa abbastanza blando e monotono, un po’ noioso.
Sono convinto che le Audiovector possano dare molto di più con un amplificatore più vivace.
Il massimo sarebbe prendere il tweeter di Heil e montarlo alle Olympica, ma purtroppo non si può fare.
Dopo gli ultimi ascolti sono sempre più convinto che il concetto della cassa attiva è superiore rispetto alla cassa passiva.
A parte i vantaggi tecnici, semplifica molto la vita, quando ascolti una cassa attiva in un negozio sai come suona l’insieme cassa-amplificatore;
se ti piace lo paghi e te lo porti a casa, fine della storia.
Niente dubbi del tipo: “ma come suona cassa A con amplificatore B?” ,o: “e se metto amplificatore Z che suonava bene con le C andrà bene anche con le Y?”.
E se dopo la metà delle discussioni su i forum hifi spariscono, pazienza ci facciamo una ragione.
Ovviamente tutto è IMHO.