Ho come l'impressione che le riviste audio dicono tutto pur di non dire niente. Non leggo mai una presa di posizione ben delineata su questo o quel prodotto, quelli in prova vanno praticamente tutti bene, poi in alcuni casi sporadici magari ci si mette qualche però, in buona sostanza sono tutti belli e buoni gli apparecchi in prova. Ma siamo sicuri che l’acquirente audiofilo non si sia stancato di leggere sempre le stesse cose? Non è che preferirebbe prove più chiare e stringenti sui fatti. Personalmente preferirei che i vari recensori si impegniassero in prima persona scrivendo: questo vale 10, questo vale 5, promosso a peni voti con lode, sufficiente, bocciato! Ma forse è chiedere troppo, la paura è forse di bocciare un prodotto che poi in seguito potrebbe rivelarsi un capolavoro come inversamente promuovere un qualcosa che nel tempo si rivela una mezza ciofeca, o intera certo se succede una cosa del genere a un professionista........ . Forse è proprio questo rischio che essi vogliono evitare. Per questo il metro di misura si sposta su giudizi più o meno soggettivi conditi di belle parole e qualche volta di misure che poco o quasi nulla possono dire su come suona o non suona l'oggetto in prova.
Secondo voi sublimi recensori, noi poveri mortali riusciremo mai a leggere una recenzione impostata più sulla realtà dei fatti che su sensazioni oggettive/commerciali? come dite? non succedera mai! Ma allora perche continuiamo a comprare le riviste?
Secondo voi sublimi recensori, noi poveri mortali riusciremo mai a leggere una recenzione impostata più sulla realtà dei fatti che su sensazioni oggettive/commerciali? come dite? non succedera mai! Ma allora perche continuiamo a comprare le riviste?