bluocram ha scritto:Geronimo ha scritto:
Strizzacervelli anche tu?
Si..
Psicologo, psichiatra o neuro-psichiatra?
bluocram ha scritto:Geronimo ha scritto:
Strizzacervelli anche tu?
Si..
Geronimo ha scritto:
This ad by the Lausanne Police in conjunction with the bfu – Swiss Council for Accident Prevention and other partners shows the effects of inattentiveness in traffic in a shocking manner. Distraction is a factor in 1 in 4 accidents in Switzerland. Listening to music or talking on a mobile phone restricts the user’s awareness of the immediate environment, and the 15 to 30 age group is particularly affected.
pevaril ha scritto:Geronimo ha scritto:
This ad by the Lausanne Police in conjunction with the bfu – Swiss Council for Accident Prevention and other partners shows the effects of inattentiveness in traffic in a shocking manner. Distraction is a factor in 1 in 4 accidents in Switzerland. Listening to music or talking on a mobile phone restricts the user’s awareness of the immediate environment, and the 15 to 30 age group is particularly affected.
Perdonami, ma non credo di essere poi tanto ingenuo e/o sprovveduto. La didascalia che appare l'abbiamo letta un po' tutti e tradurla non è un problema, a me appare evidentissimo che il video è una simulazione per far comprendere quali possano essere gli effetti tragici e fatali della distrazione.
Geronimo ha scritto:
Psicologo, psichiatra o neuro-psichiatra?
Geronimo ha scritto:
Non frequenterei questo forum se non apprezzassi la tecnologia Il problema non sono le tecnologie comunicative in sè, si tratta di strumenti neutri come lo è un coltello, puoi usarlo per tagliare il pane o sgozzare un poveraccio. Il problema è l'uso che se ne fa: l'uso consapevole è il punto chiave per renderle un'opportunità stimolante e arricchente la nostra esperienza. Un abuso inconsapevole invece ottunde e restringe la nostra coscienza con la conseguenza di instaurare dipendenza, e dove c'è dipendenza c'è ansia e disagio se l'oggetto della dipendenza viene a mancare.
Sta all'individuo propendere per l'una o l'altra strada e toccherebbe alle agenzie educative, famiglia e scuola in primis, indirizzare a tal proposito. Ma com'è possibile se i primi a essere rincoglioniti dagli smartphone sono genitori e insegnanti?
cricchio ha scritto:
Ora si può fare questo con la tecnologia: giusto o sbagliato non sarò io a deciderlo.
Lo stabilisce il livello di consapevolezza col quale accedi a queste tecnologie: vuoi stare con lo smartphone in mano 20 ore al giorno? Benissimo ma sii consapevole di farlo, non agire in base a condizionamenti esterni o in base a razionalizzazioni del tipo: "Lo fanno tutti, se non lo facessi anche io sarei isolato". In tal modo sarai tu a stabilire se vi è uso o abuso, non certo un ente certificatore esterno. Famiglia e scuola non devono dirti quanto stare davanti a uno smartphone o al PC ma insegnarti a farne un uso consapevole, ovvero sapendo sempre quel che stai facendo senza cedere ad automatismi comportamentali.cricchio ha scritto:
Chi stabilisce dove finisce l'uso ed inizia l'abuso?
Guarda che in tali tecnologie non c'è uno spiritello maligno che ipnotizza gli individui Se gli individui lo vogliono, in ultima istanza sono sempre loro a poter decidere. ma per volerlo bisogna essere consapevoli e non portare il cervello all'ammasso.cricchio ha scritto:
Secondo me le tecnologie comunicative non sono strumenti neutri.
cricchio ha scritto:
Chi stabilisce dove finisce l'uso ed inizia l'abuso?
Poi però non devono prendersela se qualcuno glielo frantuma sulla cucuzzapluto ha scritto:
Ieri sera sono andato ad uno spettacolo di cabaret, una specie di Zelig genovese. Sono riusciti a rompere le balle 2 volte interrompendo i comici, c'era una schiera di cojones che durante le gags continuavano a guardarsi i messaggini etc
Mah, tutti a mezzanotte? Doppio mah...
Geronimo ha scritto:
Lo stabilisce il livello di consapevolezza col quale accedi a queste tecnologie: vuoi stare con lo smartphone in mano 20 ore al giorno? Benissimo ma sii consapevole di farlo, non agire in base a condizionamenti esterni o in base a razionalizzazioni del tipo: "Lo fanno tutti, se non lo facessi anche io sarei isolato". In tal modo sarai tu a stabilire se vi è uso o abuso, non certo un ente certificatore esterno. Famiglia e scuola non devono dirti quanto stare davanti a uno smartphone o al PC ma insegnarti a farne un uso consapevole, ovvero sapendo sempre quel che stai facendo senza cedere ad automatismi comportamentali.
Guarda che in tali tecnologie non c'è uno spiritello maligno che ipnotizza gli individui Se gli individui lo vogliono, in ultima istanza sono sempre loro a poter decidere. ma per volerlo bisogna essere consapevoli e non portare il cervello all'ammasso.
Altrimenti, chi ha interesse ad alimentare l'inconsapevolezza delle persone per fini lucrativi e/o di controllo, t'incula senza vasellina e senza farti capire che lo sta facendo
cricchio ha scritto:Geronimo ha scritto:
Lo stabilisce il livello di consapevolezza col quale accedi a queste tecnologie: vuoi stare con lo smartphone in mano 20 ore al giorno? Benissimo ma sii consapevole di farlo, non agire in base a condizionamenti esterni o in base a razionalizzazioni del tipo: "Lo fanno tutti, se non lo facessi anche io sarei isolato". In tal modo sarai tu a stabilire se vi è uso o abuso, non certo un ente certificatore esterno. Famiglia e scuola non devono dirti quanto stare davanti a uno smartphone o al PC ma insegnarti a farne un uso consapevole, ovvero sapendo sempre quel che stai facendo senza cedere ad automatismi comportamentali.
Guarda che in tali tecnologie non c'è uno spiritello maligno che ipnotizza gli individui Se gli individui lo vogliono, in ultima istanza sono sempre loro a poter decidere. ma per volerlo bisogna essere consapevoli e non portare il cervello all'ammasso.
Altrimenti, chi ha interesse ad alimentare l'inconsapevolezza delle persone per fini lucrativi e/o di controllo, t'incula senza vasellina e senza farti capire che lo sta facendo
La pensa in modo completamente diverso da te ma accetto e rispetto il tuo pensiero
Massimo ha scritto:E' diventato veramente un problema sociale.
Ho sentito in metro una ragazza che si lamentava con un amica che il ragazzo invece di fare all'amore stava li a chattare col telefonino ........................ ma dove siamo finiti.
pluto ha scritto:
Poi se un ragazzo ma non solo i ragazzi ahimè, ci sta 24 ore al giorno, a me non me ne può fregare di meno. Se e' mio figlio si ma allora e' e resta un mio problema
Purtroppo non è un caso unico.cricchio ha scritto:Massimo ha scritto:E' diventato veramente un problema sociale.
Ho sentito in metro una ragazza che si lamentava con un amica che il ragazzo invece di fare all'amore stava li a chattare col telefonino ........................ ma dove siamo finiti.
Questo succede da quando esiste la playstation
E poi chissà con chi chattava il ragazzo.................