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"Distraction fatale"
Il Gazebo Audiofilo

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    "Distraction fatale"

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    Messaggio Da Ospite Mer Set 22 2010, 00:56


    “Devo mantenermi calma, il pomeriggio è stato pesante, ma in fondo sono riuscita ad ottenere quello che volevo. Quell’idiota di Jean, il mio collega ispettore, mi ha dato le informazioni che cercavo, anche se ho dovuto sopportarlo per un pomeriggio intero. Solo all’antidroga, con i loro infiltrati tra gli spacciatori, potevano conoscere i collegamenti tra le bande del traffico di droga e quelle del traffico di ragazze dall’est.

    Sono preoccupata perché ora sono a conoscenza di cose molto pericolose, Jean non ha fatto altro che ripeterlo “ stai attenta a come ti muovi, loro sanno che ti stai avvicinando pericolosamente e non se ne staranno con le mani in mano”. Ed intanto che lo diceva continuava a guardarmi la scollatura. Con le parole voleva spaventarmi e con lo sguardo mi offriva la sua protezione, alla fine me l’ha offerta apertamente poggiandomi una mano sul ginocchio. Con il caldo e senza le calze, la sua mano sudata e viscida mi ha fatto sobbalzare, mi sono alzata e dopo un gelido saluto sono uscita.

    In macchina , per rilassarmi un po’, ascolto “Laurita” un vecchio disco di Galliano, che amo particolarmente, il bandoneon mi ha sempre affascinato. Lo stesso effetto di quando mi nutrivo di Juliette Gréco e Miles Davis e frequentavo i locali del quartiere latino.

    E’ buio mentre torno a casa, non vedo l’ora di farmi una doccia per togliermi di dosso l’odore del commissariato del terzo arrondissement , ma soprattutto voglio eliminare dalla mia mente quello schifoso sudore di Jean e quelle parole dette con tanta insistenza “stai attenta…”. E’ tardi e sono stanca.

    Finalmente arrivo ma trovo la sorpresa del garage sotterraneo al buio, completamente. Non è la prima volta, ma stasera è diversa. Sono tesa , preoccupata per quello che ho saputo . I fari della macchina illuminano il box, parcheggio, chiudo e mi ritrovo immersa nel buio totale. La torcia elettrica è rimasta nell’auto di servizio, così mi aiuto con la luce fioca del cellulare. Procedo spedita verso l’uscita un po’ distante, mi guardo intorno, sto attenta ad ogni minimo rumore. Ora sto sudando anch’io, la mano dx sul calcio della pistola d’ordinanza alla cintura. Mi sto avvicinando al cancello, fuori sento l’abbaiare di un cane, gli ultimi passi li faccio quasi di corsa, si intravvede un po’ di luce dall’esterno e mi da coraggio. Finalmente arrivo, apro la porta pedonale, sono fuori!

    Il cuore mi batte veloce, chiudo gli occhi per un attimo e faccio un respiro profondo…mi avvio e quell’attimo di distrazione mi costa caro, tremendamente caro: sotto la scarpa sinistra sento la strana sensazione di una poltiglia… non abbasso nemmeno gli occhi.
    Quelle journée de merde! “

    “Distraction fatale” tratto da “Chocolat chaud” di Else Lianthom
    Edizioni “Réunion dangereuses”
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    Messaggio Da Forza paris Mer Set 22 2010, 11:59

    Ah,... M. Pierre Cambronne... "Distraction fatale" 625723 Laughing


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