Clinamenaudio pre phono Muddy Waters - Step Up Silver Line

Inizia oggi la collaborazione tra il Gazebo e la Clinamenaudio dell'Ing. Stefano Buttafoco.
Clinamenaudio è una ditta artigianale dedita alla produzione di apparecchiature audio di alta qualità.
Per chi volesse approfondire, il sito dell'azienda lo trovate qui https://www.clinamenaudio.com/home.php 

Dopo aver visto i prodotti sul sito ed esserne stato molto attratto, ho chiesto all'Ing. Buttafoco di poter provare alcuni suoi prodotti.
Il tutto si è concretizzato nei giorni scorsi con l'arrivo questi giocattoli...





Pre phono Muddy Waters - 2 telai di cui 1 per l'alimentazione separata https://www.clinamenaudio.com/p-255--muddy-waters-phono-mm+mc-2-telai





Step Up con trasformatori in argento puro con tre livelli di trasformazione 1:12 - 1:22 - 1:34 https://www.clinamenaudio.com/p-196-triple-gain-99-99-ag




Harmonic Wood Clamps - https://www.clinamenaudio.com/p-240-harmonic-wood-clamps

Mai sentiti ma sempre apprezzati e incuriosito
Mi sembra facciamo loro le Heresy con mid e tweeter fuori dal diffusore,se non sbaglio,

Salve a tutti, sono Stefano Buttafoco, il titolare della Clinamenaudio. Rispondo circa le Heresy, e ne approfitto per farne chiarezza: si, molti anni fa sviluppai quella lavorazione custom per la Heresy. me la commissiono' un cliente. In verità è stato un lavoro custom, quindi non è a catalogo ( e non la replicherei , non perchè non vada bene, ma perchè il costo in tempo , materiali e ore di lavoro porta il prezzo troppo in alto, scontentando me ed il cliente). 
Comunque colgo occasione per salutare tutti, per ringraziare Carlo per essersi offerto per questo test del Muddy Waters e altre cosine che introdurrà lui, e per rendermi disponibile a rispondere alle Vostre curiosita'. 
Non sono un grande frequentatore dei forum in generale, vuoi per il poco tempo, vuoi perchè da operatore del settore lo ritengo svantaggioso, non amo decantare i miei prodotti , vorrei fossero scelti dai miei clienti perchè vogliono delle macchine da Musica, quindi solo dopo averne colto appieno le motivazioni tecniche che ci sono dietro. Credo che la migliore pubblicità sia il suono che si riesce a ricreare. Quindi ho deciso di non investire in "distribuzione" e pubblicita'. Anche per tenere basso il prezzo di apparecchi, che vuoi la costruzione totalmente artigianale, vuoi l'alta qualita' dei materiali impiegati, sono già ad un prezzo non per tutte le tasche .
Con questo giustifico la vendita diretta ( nessun distributore che lavorano con il 50% di ricarico) e la mia assenza dalle riviste ( ho fatto solo due anni da inserzionista su Fedeltà del suono e su Audiophile Sound). Negli ultimi anni ho investito nel creare una sala di ascolto, ormai quasi conclusa, al fine da poter accogliere al meglio la clientela e valorizzare i miei prodotti. Non escludo , nel futuro prossimo, di partecipare a qualche fiera del settore. Fatte queste doverose premesse, lascio lo spazio a Carlo. Un caro saluto a tutti.

Gran belle cose.

Mi scuso per la qualità dell foto...

Ho collegato il SUT al pre phono (bypassando il SUT interno al Muddy Waters).

Complice la presenza in casa di una testina di altissimo lignaggio, la HANA Umami Red, mi è sembrato giusto procedere all'ascolto del Muddy Waters con la configurazione migliore che potessi mettere in campo.
Quindi, iniziando dalla sorgente, lo schieramento è il seguente:

• un Giradischi Technics SP10 MKII con braccio Moerch DP6 con canna da 12" red. Come accennato, la testina è la splendida Hana Umami Red. 
  
• Sul piatto del giradischi è posizionato un mat Harmonix e relativo clamp. L'Ing. Buttafoco mi ha mandato da provare anche il suo clamp Harmonic Wood Clamp.
  
• Il gira è collegato allo Step UP Triple Gain 99.99 Ag con un cavo phono (DIN-RCA) Nordost Heimdall. 
  
• Dal SUT parte un cavo YBA Cristal verso il pre phono Muddy Waters.
  
• Il Muddy Waters è collegato al preamplificatore ForteVita Relevant 9.4 attraverso un ottimo cavo Clinameaudio modello Synapses.
  

Acceso e collegato all'impianto il Muddy Waters, la prima cosa che salta all'occhio, pardon...all'orecchio, è la estrema silenziosità del pre phono. Veramente un bel risultato per un apparecchio completamente a valvole. Anche la presenza del SUT, che potrebbe causare problemi e captare disturbi, non si nota per la estrema silenziosità. 
Se andate a leggervi le caratteristiche del SUT (https://www.clinamenaudio.com/p-196-triple-gain-99-99-ag)vedrete che i trasformatori interni, completamente avvolti in argento, sono blindati e posizionati all'interno di uno chassis in Ergal dello spessore di 12mm tornito dal pieno che fornisce un'ulteriore schermatura ai trasformatori e cablaggi interni.

Date queste premesse, mi metto all'ascolto di cui vi riferirò nei prossimi post.

Solo una piccola precisazione sullo step up, anzi due: i trasformatori sono avvolti con argento di purezza 99.99% SOLO sull'avvolgimento secondario. I tre primari sono in rame . Motivo? Ho notato che cosi l'equilibrio timbrico è nettamente migliore a tutte le altre combinazioni. Inoltre l'avvolgimento secondario è quello che fisicamente ha piu' spire e quindi in effetti è giusto pensare che il trasformatore è quasi tutto in Argento. I schermi sono in mumetal, gli avvolgimenti sono fatti su due colonne, per una costruzione totalmente bilanciata che aiuta la reiezione ai disturbi. 
Ho preferito la soluzione a tre primari OGNUNO dei quali terminati su una coppia di RCA, rispetto alla soluzione del commutatore, perche' a questi livelli di segnale, qualsiasi interruttore, per quanto buono, ha la sua influenza negativa sul segnale transitante.
Infine , il corpo dello step up è in ERGAL 7075 ricavato dal pieno da un massello , tramite lavorazione di fresatura CNC. I piedini sono in bronzo, e danno anche essi il loro buon contributo. Grazie

Grazie Stefano per le precisazioni!

Buongiorno Stefano, ti posso domandare, a parte l'evidente match con le elettroniche di casa, con che tipo di pre phono si abbina bene lo step-up? Ha una preferenza marcata per i pre phono valvolari, oppure si abbina bene anche con quelli a stato solido?

Grazie,

Buongiorno Giorgio. Beh io preferisco i pre fono a valvole zero feedback con RIAA passiva, per questioni che ritengo di natura tecnica e quindi anche sonica. Sorvolando su questo, i miei step up fanno bene il loro lavoro con tutti i tipi di pre fono. Certo che più essi sono "semplici" e ben pensati , tanto più emergerà il valore dello step up. Aggiungo che un pre fono deve avere il controllo di impedenza di ingresso MM. E' un controllo fondamentale e purtroppo è ignorato dalla maggioranza dei costruttori. Paradossalmente viene inserito in pre fono economici, perche implementato in maniera semplice con dip switch. Lo stesso Carlo sta toccando credo con "orecchio" in questi giorni, la versatilità' del Muddy Waters da questo punto di vista. Poichè lo step up funziona come un binocolo, esso fa vedere alla testina l'impedenza del pre fono diviso il quadrato del rapporto di trasformazione, si capisce quindi che cambiando l'impedenza di ingresso del pre fono in un range attorno il 30 % il valore considerato ottimale, si possono toccare tante sfumature soniche dovute al diverso freno elettromagnetico che l'equipaggio mobile viene a sperimentare. Un saluto

Inizio a buttare giù qualche considerazione.
Innanzitutto, il Muddy Waters è un pre assolutamente silenzioso. Nonostante sia una macchina a controreazione zero non ci sono fruscii ne ronzii udibili. Questo è un bel biglietto da visita anche se per una macchina del costo del MW me lo sarei potuto aspettare.
Anche interponendo il SUT Triple Gain, una volta trovato il giusto posizionamento, non si captano fruscii e ronzii di qualsiasi genere.
Questo indica che le schermature del SUT e la qualità dei cavi impiegati, oltre al loro corretto posizionamento, fanno benissimo la loro parte.


Da questa foto si intravede la costruzione interna che denota pulizia ed ordine, indice di un corretto e ponderato approccio progettuale.

Posto qualche altra foto per descrivere meglio il MW.




Il retro con le connessioni...



I due trasformatori di Step Up interni. Notare le resistenze Kiwame ad impasto di carbone.



Questi in primo piano i trasformatori di step down collegati in parafeed per abbassare l'impedenza di uscita. Questa soluzione è stata scelta per evitare l'impiego di uno stadio a valvole (chatode follower), che abbassa di molto impedenza (con lo svantaggio dell'utilizzo del 100% di retroazione locale), ha un guadagno unitario e comporta un aumento del rumore termico dovuto a uno stadio attivo in più.

Ecco invece qualche foto dello Step Up Triple gain...








Il contenitore che viene usato nella Silver Line ( ma usato anche nel modello triple gain-Cu) è stato da noi progettato al CAD 3D per avere una estetica accattivante ed originale, offrire una funzionalità totale sia dal punto di vista di utilizzo ergonomico che da quello tecnico. Il telaio è ricavato da un massello di ERGAL per lavorazione CNC dal pieno. Il costo della lavorazione è molto importante, ma solo cosi facendo potevamo offrire un prodotto che asservisse a tutte le sue funzioni. Lo spessore delle pareti da 12 mm rende il telaio molto pesante ed afono alle vibrazioni, oltre ad offrire uno scudo ai campi perturbanti parassiti presenti nell sala di ascolto ( si pensi ai flussi dispersi dei trasformatori di alimentazione o peggio ai disturbi in radiofrequenza irradiati dagli alimentatori switching purtoppo oggi sempre più impiegati). 

• Il gain 1:12  ( 21,6 dB) è raccomandato per tutte le testine con impedenza interna tra i 15 e 50 ohm
  
  
• Il gain 1:22 ( 26,8 dB) è raccomandato per tutte le testine con impedenza interna tra i 5 e 15 ohm
  
  
• Il gain 1:34 (30,6 dB) è raccomandato per tutte le testine con impedenza interna tra i 2 e 4 ohm
  
  

Il cablaggio dell'unità è interamente realizzato in aria con cavo in rame argentato ricotto dopo la trafilatura ed isolato in teflon. Saldature con stagno WBT al 4% Ag

All'inizio dei miei ascolti ho, volutamente, ascoltato il Muddy Waters utilizzando i suoi Step UP interni in rame. I risultati dell'ascolto sono stati davvero notevoli. Le qualità del Muddy Waters sono emerse subito in tutta la loro grandiosità. Si grandiosità perché, qualora non si fosse capito, il Muddy Waters è un pre phono di livello veramente alto che se la gioca alla grande con i migliori stadi phono sul mercato.

Basandomi su questi primi ascolti mi sono chiesto se servisse effettivamente un SUT esterno e cosa potesse eventualmente migliorare.
Ebbene il SUT Triple Gain risulta essere un sensibile passo avanti rispetto al pur buono SUT interno del MW.
Regolato il MW sull'ingresso MM e collegato il SUT Triple Gain ho avuto la netta impressione che  la musica fluisse ancora più naturale e con una maggiore raffinatezza. Il suo apporto incide anche sulla ricostruzione del palcoscenico, più ampio e con gli strumenti stabili e ben posizionati, facilmente individuabili.

L'inserimento del SUT nella catena fono non ha prodotto l'aumento di ronzii o incompatibilità con gli altri componenti segno che la schermatura del trasformatori, prima, e lo chassis in Ergal, fanno il proprio dovere.
Il fatto di disporre di 3 ingressi con rapporti di trasformazione differenti lo rende praticamente onnivoro. Mentre vi scrivo sto ascoltando (udite udite!) la mia Benz Micro Ruby III Open Air collegata all'ingresso 1:12 e (blasfemia) suona correttissima!
E' il primo SUT che trovo andare bene con le Benz che notoriamente hanno delle forme di idiosincrasia per questo tipo di collegamento.

Mi sembra di poter affermare, da quello che sto ascoltando, che si tratti du uno dei migliori SUT in circolazione. Che io ricordi, non ho ascoltato SUT Ortofon, Uesugi, Denon che suonassero meglio. Peraltro la prova si sta svolgendo in contemporanea con la presenza nel mio impianto della favolosa testina HANA Umami Red. 
L'accoppiata Prephono/SUT - HANA è strabiliante. Solo ascoltare come viene ricostruita la scena sonora da i brividi. Parafrasando Gino Paoli, "la mia stanza non ha più pareti" tanto è grande la ricostruzione. Al contempo gli strumenti, in questo enorme palcoscenico, vengono riprodotti delle dimensioni corrette e con una naturalezza che è difficile trovare.
Soprattutto il pianoforte, lo strumento più difficile da riprodurre è semplicemente naturale, li davanti a me che suona. Si possono sentire tutte le note con la loro ricchezza armonica che si spandono per la stanza. Veramente siamo a livelli altissimi per un sistema di riproduzione analogico.
Devo dare merito a Stefano Buttafoco di aver realizzato un vero gioiello.
Bravo Stefano!

Per concludere la descrizione del Muddy Waters mancavano le foto dell'alimentazione separata.

Ho testé rimediato ed eccole qui 








Molto bella e pulita la realizzazione che, come per la parte attiva del pre phono, mostra l'utilizzo di componentistica di ottimo livello.
Si nota una cura quasi ossessiva per il layout interno che rispecchia molto la personalità del progettista/realizzatore.
Complimenti.

Tra le varie cose che l'Ing. Buttafoco mi ha inviato c'era anche questo...



Sfruttando il tempo libero del pomeriggio mi sono messo a giocare con il cavo e l'ho paragonato con un Nordost Heimdall 2.

Posso assicurarvi che, nel mio impianto tra pre phono e preamplificatore, la differenza tra i due cavi è ben avvertibile. 
Il Clinamenaudio è più naturale e mostra un basso più esteso ed articolato in confronto alle già notevoli qualità del Nordost. Non mi dilungo in dissertazioni audiofile sulla lana caprina ma, se dovesse capitarvi l'occasione, vi consiglio caldamente di provare il Synapses.

Per maggiori info potete visitare il sito del produttore all'indirizzo https://www.clinamenaudio.com/p-241-synapses

carloc ha scritto:Inizio a buttare giù qualche considerazione.
Innanzitutto, il Muddy Waters è un pre assolutamente silenzioso. Nonostante sia una macchina a controreazione zero non ci sono fruscii ne ronzii udibili. Questo è un bel biglietto da visita anche se per una macchina del costo del MW me lo sarei potuto aspettare.
Anche interponendo il SUT Triple Gain, una volta trovato il giusto posizionamento, non si captano fruscii e ronzii di qualsiasi genere.
Questo indica che le schermature del SUT e la qualità dei cavi impiegati, oltre al loro corretto posizionamento, fanno benissimo la loro parte.


Da questa foto si intravede la costruzione interna che denota pulizia ed ordine, indice di un corretto e ponderato approccio progettuale.

Carlo che suoni superlativamente e detto da te non lo metto in dubbio,ma ricordando i trascorsi di più di mezzo secolo fà come frequentatore di scuola professionale per elettronica ed i cablaggi si facevano tutti in "aria",dubito che il prof. all esame mi avesse detto bravo.nessuna critica,forse deformazione professionale

Trovi che non sia ben fatto?

carloc ha scritto:Trovi che non sia ben fatto?

Si,per un oggetto così e in tanto spazio, tutti quei fili a giro sono un pugno nell occhio,scusa la franchezza.L importante è che suoni,ma ripeto sarà deformazione professionale.

xono ha scritto:

carloc ha scritto:Trovi che non sia ben fatto?

Si,per un oggetto così e in tanto spazio, tutti quei fili a giro sono un pugno nell occhio,scusa la franchezza.L importante è che suoni,ma ripeto sarà deformazione professionale.

Non devi scusarti con me, 
il costruttore ci legge e, sicuramente, ti fornirà le sue spiegazioni sulle sue scelte costruttive.
Io posso dirti che suona bene e la costruzione mi sembra ordinata ( ma su questo punto lascio la parola ai professionisti).

carloc ha scritto:

xono ha scritto:

carloc ha scritto:Trovi che non sia ben fatto?

Si,per un oggetto così e in tanto spazio, tutti quei fili a giro sono un pugno nell occhio,scusa la franchezza.L importante è che suoni,ma ripeto sarà deformazione professionale.

Non devi scusarti con me, 
il costruttore ci legge e, sicuramente, ti fornirà le sue spiegazioni sulle sue scelte costruttive.
Io posso dirti che suona bene e la costruzione mi sembra ordinata ( ma su questo punto lascio la parola ai professionisti).

Nessun dubbio su quello che dici su come suona, riconoscendoti l onestà intellettuale sul dire "mi sembra".Scusate l intervento ma dovevo mantenere alto il mio soprannome affibbiatomi in tempi lontani "perbenino"

Non sempre quello che è bello all'occhio è buono anche per il suono. Far camminare stretti stretti tra loro cavi che veicolano segnali diversi provoca interazioni reciproche dannose . Se il Sig xono si riferisce ai cavi che corrono in diagonale verso il posteriore , ad esempio , essendo i cavi che portano il segnale destro e sinistro , se li avessi fascettati belli stretti ed ordinato tra loro , avrei avuto sicuramente un aumento della diafonia  ;ed inoltre per far un passaggio dei cavi "a squadro" ne avrei allungato la lunghezza di almeno il 30%. Un cordiale saluto

Stefano Buttafoco ha scritto:Non sempre quello che è bello all'occhio è buono anche per il suono. Far camminare stretti stretti tra loro cavi che veicolano segnali diversi provoca interazioni reciproche dannose . Se il Sig xono si riferisce ai cavi che corrono in diagonale verso il posteriore , ad esempio , essendo i cavi che portano il segnale destro e sinistro , se li avessi fascettati belli stretti ed ordinato tra loro , avrei avuto sicuramente un aumento della diafonia  ;ed inoltre per far un passaggio dei cavi "a squadro" ne avrei allungato la lunghezza di almeno il 30%. Un cordiale saluto

Il sign.xono si scusa per il piccolo appunto,ma rimane dell idea che si può  coniugare l estetica con la funzionalità,specialmente in apparecchi di prestigio.Un cordiale saluto anche da parte mia.

Molto interessanti questi prodotti.. persona per me fidatissima mi ha detto che il sut triple gain con le lyra fa sfracelli, sarebbe bello provarlo.
Coglierei l'occasione per fare una domanda all'ing. Buttafuoco. Premesso che anche io ritengo che nulla suoni bene come una vera mc pura bassa uscita bassa impedenza con un sut adeguato e di livello, possibilmente collegato poi in un phono mm a valvole, quale sarebbe la miglior connessione tra sut e pre phono? Ovvero che tipo di cavo e quale lunghezza, capacità resistiva ed impedenza? Seguendo le indicazioni di j. Carr ed ikeda dovrebbe essere cortissimo - max 60 cm - e con una capacità bassissima- tipo 30 pf al metro - per non alterare la risposta del sut. Ho però ricevuto autorevolissimi pareri discordanti sul punto, e sono curioso del suo parere, quale costruttore e persona qualificata. Scusate il piccolo off topic.
Un grazie in anticipo e spero di poter presto provare il suo sut

Buongiorno ...
Beh ... nella mi esperienza da costruttore, estetiche, simmetrie e piegature a squadro non vanno mai d'accordo con il buon suono anzi spessissimo fanno danni e no, a volte proprio non è possibile coniugare le due cose in particolare nel trattamento di segnali infinitesimali.
Solo che questo nelle scuole non lo insegnano a meno di non trovare un prof audiofilo costruttore.

Una domanda per Buttafuoco:
il carbonio è carbonlook oppure carbonio? Immagino che non sia un caso e neppure un puro vezzo estetico ma posso sbagliare.
Grazie.