Franz84 ha scritto:Grazie per avere espresso molto chiaramente la tua opinione sul cavo dal sut al
phono.
Ci sarà la possibilità di vedere in futuro un rapporto di trasformazione elevato? 1:60 per intenderci, per testina dalla bassissima impedenza, ikeda ma non solo, lyra SL, eccetera ..
Nelle mie esperienze degli ultimi anni mi sono imbattuto in un oggetto straordinario, lo zyx cpp1,un pre pre attivo in corrente e a batteria, che come tutti gli oggetti di tal fatta misteriosamente non è più prodotto - così anche il pha 200 dynavector. Questo prepre ha una particolarità, data dall'avvolgimento delle resistenze in entrata ed uscita degli rca, che sono avvolte in puro rame seguendo lo stesso schema delle bobine delle zyx. Il suono è clamorosamente fantastico, almeno alle mie orecchie.
Questo accorgimento tecnico non potrebbe migliorare nettamente anche la resa degli step up?
Salve Franz.
Allora attualmente il mio step up TRIPLE GAIN offre un gain di 34 volte (30.6 dB), e credo sia uno dei step up disponibili con il piu alto gain. Dovrebbe esistere Audio Note che fa 1:40 e forse un modello speciale con gain ancora piu alto, ma sono casi particolari davvero. Non credo che ci sia grande esigenza di spingersi oltre 1:35, salvo testine davvero super particolari ( e che quindi hanno il suo step up dedicato). Rincorrere guadagni elevati non è sempre la strada vincente, specie quando lo si fa attivamente ( il rumore è l'altra faccia della medaglia) . Poi spesso si lavora con la manopola del volume molto attenuata, con il doppio svantaggio di avere molta resistenza in serie al segnale, ed avere "pagato" in termini di rumore e perdita di trasparenza, un guadagno che non viene sfruttato.
Ma tornando ai SUT, quando si usano elevati gain ( elevatissimi nel caso da te citato di 1:60) c'è da vedere quanto di questo guadagno è realmente sfruttabile, a causa
dell'effetto partitore: in pratica una fetta della tensione erogata dalla testina, viene dissipata sulla sua resistenza .
Questa perdita è tanto maggiore tanto maggiore è la resistenza interna della testina
in relazione alla resistenza del phono MM che la testina vede riflessa sul primario. Questa resistenza riflessa, sulla quale si sviluppa la tensione Vac applicata al primario, è tanto piu piccola tanto maggiore è il gain del SUT. Percio' da una parte è vero che il SUT ha un gain in piu forte salita, ma è pur vero che la tensione applicata al primario sarà minore, in virtu' dell'effetto partitore . A tal proposito ho scritto una white paper, sul mio sito:
https://www.clinamenaudio.com/p-206-interfacciamento-step-up--testina#prettyPhoto
Infine, una testina come la LYRA ATLAS SL, esce a 0,25 mV , non affatto una tensione da far pensare a SUT cosi estremi. con un gain di 1:35 il gain all'ingresso del
phono è piu' che abbondante. Credo che sia piu importante far vedere alla testina il giusto carico, che gli dà il giusto freno elettromeccanico, piuttosto che pensare solo al gain del SUT.
Concludo con una nota di carattere commerciale, un SUT 1:60, avrebbe un bacino di persone interessate minimo, rendendo assolutamente inutile economicamente lo sviluppo. ( il mio step up triple gain, nell'ingresso 1:34, è già pensato per lavorare con Audio Tekne MC 6310, e molte Lyra, in generale con testine tra uno e due ohm di impedenza)
Per un costruttore artigianale come me, questo è da tenere in grande conto, vista la difficoltà di sopravvivere nella giungla odierna. Saluti