Celestion Ditton 66 e Dolce ricordo di Pepe57 (Pietro)

Riprendo dopo anni a postare in questo bel Forum ;-)

Appena acquistate da Di Prinzio, le mitiche Celestion Ditton 66, appartenute tra l'altro a Massimo Usai un simpaticissimo Pasticciere che vive da qualche anno in Germania e che mi ha raccontato la storia di queste Celestion, fra le casse acustiche più belle e ben-suonanti degli anni 70, ancora oggi attualissime.
Vi posto il video del secondo ascolto da Di Prinzio + il primo ascolto a casa mia (ora suonano ancora meglio collegate al finale ADCOM GFA 555) e un ricordo del compianto amico Pepe57.   

Ciao

Paolo

Diffusori generosi. Purtroppo oggigiorno si è perso lo stampo. Le davano a più o meno 4 decibel da 50 hz a 25khz. Poi Celestion è famosa anche per la timbrica

Scusate se inserisco qui....

in questo video viene citato Pietro che se ho capito bene era il possessore di queste elettroniche costruite da Sakuma e che ora sono nella sala di ascolto Giacomo Pagani.

Mi piace molto lo stile e l'amore per la musica e il suono che trasuda questo canale YT...

Qualche d'uno le ha mai ascoltate? mi piacerebbe aprire un 3D dedicato se qualche d'uno ha voglia di raccontarcelo...

Le opere di Sakuma ascoltate al Concorde (insieme al Fugu) credo siano state la cosa più vicina all'acido lisergico audio che potesse capitarmi 

lalosna ha scritto:Le opere di Sakuma ascoltate al Concorde (insieme al Fugu) credo siano state la cosa più vicina all'acido lisergico audio che potesse capitarmi 

non cavartela con una battuta.... RACCONTA!!!

Parliamo del secolo scorso, penso 92 o 93   
Ero per lavoro in Giappone, la sera il cliente ci invita a cena in un ristorante di un suo conoscente, che era per l'appunto Sakuma.
Entrando al ristorante, dietro al bancone uno scaffale pieno di elettroniche, col senno di poi penso ci fosse metà della produzione di trasformatori Tamura del decennio precedente oltre a un campionario di valvole da lasciare a bocca aperta.
Dopo aver finito l'ottima cena, il nostro ospite suggerisce di ascoltare qualcosa e parte Bud Powell sul Garrard 401, ampli mi pare con le 12A\50 verso i Lowther.
Siamo rimasti ancora un paio d'ore, io non ho mai più ascoltato qualcosa del genere, non so se fosse il sakè distribuito a gogo, ma semplicemente la musica scorreva in un modo così fluido e senza forzature che lasciava a bocca aperta, e tutto questo dentro ad un ristorante 
Ps i cavi erano ex doppini telefonici in rame stagnato uso WE , la testina una denon 102, alla faccia dei nostri attuali pipponi.

lalosna ha scritto:Parliamo del secolo scorso, penso 92 o 93   
Ero per lavoro in Giappone, la sera il cliente ci invita a cena in un ristorante di un suo conoscente, che era per l'appunto Sakuma.
Entrando al ristorante, dietro al bancone uno scaffale pieno di elettroniche, col senno di poi penso ci fosse metà della produzione di trasformatori Tamura del decennio precedente oltre a un campionario di valvole da lasciare a bocca aperta.
Dopo aver finito l'ottima cena, il nostro ospite suggerisce di ascoltare qualcosa e parte Bud Powell sul Garrard 401, ampli mi pare con le 12A\50 verso i Lowther.
Siamo rimasti ancora un paio d'ore, io non ho mai più ascoltato qualcosa del genere, non so se fosse il sakè distribuito a gogo, ma semplicemente la musica scorreva in un modo così fluido e senza forzature che lasciava a bocca aperta, e tutto questo dentro ad un ristorante 
Ps i cavi erano ex doppini telefonici in rame stagnato uso WE , la testina una denon 102, alla faccia dei nostri attuali pipponi.

niente male, grazie della bellissima testimonianza.

È sempre bello parlare delle botte di c.... casuali della vita  
Però mi è stato utile per capire come il Giappone sia la vera Caverna di Alì Babà dei Boomers audiofili 

lalosna ha scritto:È sempre bello parlare delle botte di c.... casuali della vita  
Però mi è stato utile per capire come il Giappone sia la vera Caverna di Alì Babà dei Boomers audiofili 

A pensarci bene, ci sarebbe forse lo spazio per pensare ad un tour giapponese per audiofili....

Le premesse ci sono tutte direi, certo se ci mette le mani un grosso brand, serviranno cifre da emiri.... ma un tour non troppo lungo tra 2 o 3 città....  nessuno lavora con i viaggi qui?

Bella idea, vedi mai che salti fuori una buona occasione per partire verso il Sol Levante