Cosa stiamo ascoltando in questo momento

Diverso ma collegato al precedente
Buona serata
Paolo

Signore e signori, buongiorno!

Buongiorno Francesco!

HIROMI TRIO PROJECT with ANTHONY JACKSON & SIMON PHILLIPS - VOICE

Pianista giapponese, astro oramai consolidato della nuova "Fusion" contemporanea.
Album bellissimo del 2011 in collaborazione con due fuoriclasse: il bassista ANTHONY JACKSON (decine e decine le sue collaborazioni) e il batterista SIMON PHILLIPS, da tempo solista e session-man di Fusion ma familiare anche negli ambienti Rock per la sua militanza (fra gli altri) negli WHO, NEI TOTO e nei JUDAS PRIEST e non solo.

Molti sostengono che la pianista giapponese si proponga in modo abbastanza "freddo" dove la comunicazione lascia il posto alla tecnica esecutiva. C'è chi la paragona per certi versi a tastieristi del passato che hanno cavalcato l'onda del successo con musica ai confini tra classicheggiante, pop e jazz tipo KEITH EMERSON o RICK WAKEMAN per citarne alcuni.
La stessa HIROMI però ci tiene a definire la sua musica come "un qualcosa che si trasmette da cuore a cuore, e non dalle sue dita all'orecchio degli ascoltatori":

Tra i brani che preferisco vi sono sicuramente TEMPTATION e LABYRINTH. Quest'ultima è stata oggetto di diverse incisioni a cui ha contribuito la stessa HIROMI. Ricordo lo stesso brano eseguito dalla STANLEY CLARKE BAND nella quale è la pianista ad essere al centro dell'esecuzione e anche la registrazione successiva eseguita insieme a CHICK COREA

Vi è poi la rilettura in chiave Jazz della bellissima  PATETICA (SONATA N. 8) di BEETHOVEN: molto romantica. Ottimo disco

Buon Martedì a tutti  

Hiromi i puristi dicano pure quelloche vogliono
Grande pianista portando un po di freschezza al jazz
Io la adoro

BEPPE GAMBETTA - DIALOGS

BEPPE GAMBETTA, virtuoso della chitarra acustica di statura internazionale, una vita spesa "on the road", suonando in continenti diversi, in Europa e negli USA, dove ha studiato e ricercato la musica tradizionale di entrambe le sponde dell'Oceano, approfondendo il repertorio legato alle emigrazioni europee dei primi anni del secolo scorso.

GAMBETTA afferma che: "a 17 anni ero uno dei tanti giovani che seguivano il normale percorso a cavallo tra Beatles e Led Zeppelin e ho ascoltato quasi per caso un disco di Doc Watson, il grande maestro, padre del flatpicking tradizionale americano. Questo suono acustico mi ha colpito profondamente, mi ha chiamato come ti chiama l'amore della tua vita al primo incontro"

DIALOGS nasce durante uno dei primi viaggi nel lontano 1988 e viene registrato, usando il primo registratore portatile Sony dell'era digitale, bussando alla porta dei mostri sacri della chitarra acustica americana e suonando un duetto con ognuno di loro (per citarne alcuni DOC WATSON, DAVID GRISMAN, GENE PARSONS, CLARENCE WHITE). Il progetto DIALOGS, a 33 anni di distanza, mantiene tuttora per me un grande fascino..

SLOW CREEK il pezzo di apertura è un manifesto del flatpicking acustico americano. Tra i bellissimi brani contenuti nel disco non manca un omaggio ai suoi cari BEATLES con ALL YOU NEED IS LOVE in coppia con un strepitoso MIKE MARSHALL al mandolino

giaiant ha scritto:Hiromi i puristi dicano pure quelloche vogliono
Grande pianista portando un po di freschezza al jazz
Io la adoro

È molto brava 

GIORGIO GABER - SAI COM'E'

GABER, per me un mostro sacro della canzone italiana. Prima di diventare famoso al grande pubblico per il "SIGNOR G", GABER ha scritto bellissime canzoni tra gli anni 50 e 60 e pubblicato secondo me alcuni album che sono delle vere e proprie chicche.

Tra questi non posso apprezzare SAI COM'E', del 1967, dove per me ci sono 2 autentiche perle: MA PENSA TE e TORPEDO BLU

Notevole..

Buondì

BOB CURNOW LOS ANGELES BIG BAND - THE MUSIC OF PAT METHENY & LYLE MAYS

Questo disco uscito nel 1994 è stato un'autentica sorpresa e ha ottenuto recensioni di riguardo in moltissime riviste specializzate.

BOB CURNOW dopo aver militato nella STAN KENTON ORCHESTRA ha riunito la crema dei jazzisti della West Coast americana (WAYNE BERGERON, RICK CULVER, BOBBY SHEW e tanti altri) per avviare un progetto: la trascrizione in forma di Big Band della musica di PAT METHENY e LYLE MAYS.

Il risultato almeno per me sorprendente per originalità. La musica di PAT METHENY e LYLE MAYS si adatta perfettamente per essere suonata ed interpretata nel format della Big Band.
Ci poteva essere il rischio di cadere nel concetto delle "cover" , che per quanto interessanti fanno spesso rimpiangere l'ascolto della versioni originali. Qui non è così e la chiave è forse che la musica del PAT METHENY GROUP è di per se "aperta" ad una trascrizione orchestrale e ci è voluta soltanto la mano abile di uno come BOB CURNOW per renderla al meglio secondo questo standard (l'orchestra).

Su tutti il brano MINUANO (SIX EIGHT), che per me rimane una delle più belle tracce scritte da PAT METHENY e LYLE MAYS

ps: BOB CURNOW ha anche fatto un secondo disco (intitolato VOLUME 2) nel quale trascrive e adatta per grande orchestra brani sempre di METHENY e MAYS successivi agli anni '90. Interessante anche quello  

Buongiorno a tutti!

LYLE MAYS - FICTIONARY

In molti affermano che LYLE MAYS sia stato "metà" del futuro PAT METHENY GROUP. In effetti ha offerto ad esso un contributo non indifferente risultando spesso co-compositore, arrangiatore e co-produttore degli album del PMG.

1993 il musicista decide di dar vita a un progetto che affrontasse una delle forme d'arte più nobili, affascinanti e immortali in campo musicale: quella del tradizionale TRIO JAZZ per pianoforte: FICTIONARY, dove il pianoforte di LYLE è accompagnato dal contrabbasso di MARC JOHNSON e da JACK DEJOHNETTE alla batteria.

Il disco si apre con BILL EVANS una ballad romantica che rende omaggio dal titolo al suo grande ispiratore pianistico, che un pò ne ha definito lo stile...e poi tante tracce che dimostrano l'estrema preparazione e versatilità di un artista per me notevole. Grande LYLE

RY COODER & BUENA VISTA SOCIAL CLUB - OMONIMO

Disco prodotto da una delle leggende della musica mondiale: RY COODER che con grande maestria riunisce alcuni vecchi musicisti cubani: COMPAY SEGUNDO, IBRAHIM FERRER, OMARA PORTUONDO e molti altri. Un disco che per me mostra la straordinaria dote del "sentimento", di una terra così musicale, un disco che è entrato nel cuore di moltissimi ascoltatori anche di quelli non propriamente musicofili

Un successo enorme (premiato con il Grammy) che ne ha visto la messa in "film" da parte di WIM WENDERS dedicato proprio ai musicisti cubani, alcuni non più in giovane età e come qualcuno gli ha definiti un gruppo di arzilli RUMBEROS. Storica la loro esibizione in terra statunitense a New York nella prestigiosa CARNEGIE HALL

Gli stili musicali adottati sono quelli dell'epoca della Cuba degli anni '40, come il "Son cubano", il "Bolero" e il "Danzón"
La traccia CHAN CHAN è il simbolo secondo me di questo disco e la caratterizza al meglio

"De Alto Cedro voy para Marcané
Llego a Cueto, voy para Mayarí"

"Andrò da Alto Cedro a Marcané
Passando per Cueto arriverò a Mayarí"