kermit ha scritto:Vorrei fare anche qui una domanda che ho già fatto anni fa in altri Forum dai quali mai ho avuto risposte illuminanti e cioè:
cosa può cambiare , nel suono dell'impianto intendo, un cavo di alimentazione lungo un metro o poco più con connettori diversamente costosi, quando a monte della presa 220V ci sono decine di metri di normale cavo da elettricista?
chiedo scusa se ho sbagliato posto dove fare questa domanda, nel caso invito i moderatori a spostarla o cancellarla grazie
Premetto che ero partito con il medesimo scetticismo, avevo fatto qualche prova con prodotti di fascia "entry" e avevo sentito differenze ma soprattutto di carattere timbrico.
Poi ho provato i Faber's cable, Level 3 e Ex-solution e le differenze si sono fatte molto più marcate, soprattutto in termini di miglioramento di profondità dell'immagine stereofonica, con maggiore profondità e ampiezza, ma anche maggiore ariosità, che intendo per maggiore distanza spaziale tra gli strumenti della scena.
era un rislutato che cercavo e dubitavo fortemente di potere raggiugere senza un'ambiente dedicato e trattato acusticamente.
Ho poi trovato anche un Quinto elemento usato che utilizzo sulla sorgente digitale, il DAC con un risultato che io ritengo migliorativo rispetto ai precedenti che utilizzo rispettivamente sul Pre e l'ampli che utilizzo come finale.
Che dire... sono cavi di sezione "pitonica" abbastanza ingombranti però molto flessibili.
Una volta ho provato il quinto elemento sempre sulla Sorgente digitale, il DAC dell'impianto di un amico e anche da lui, subito l'immagine ha preso uno sviluppo in profondità che prima l'impianto non aveva, molto più frontale e con minore senso di scansione dei piani.
per me è stata un riscontro che si tratti di una "proprioeta" di questi cavi di alimentazione.
Utilizzo una ciabatta audiofila, nulla di costosissimo, diciamo 500 Euro ma non dello stesso costruttore.
Non so se questo è un risultato che stai ricercando oppure non ti interessa però....