Precedentemente la sorgente era il Wadia 6 e l’amplificazione l’integrato ASR Emitter; come potrete trovare sul sito, la mia sensazione con la vecchia configurazione (che tra l’altro prevedeva due Maestro II di potenza collegati ad ogni diffusore in mono-wiring) era stata di potenziale grande qualita’, ma il suono mi era sembrato un po’ troppo “asciutto” (impressione confermata anche da altre persone che lo avevano ascoltato). Non mi sono lasciato scappare l’occasione di portare il mio cdp Crescendo di Audio Analogue , in modo da potere finalmente fare, se non un confronto (improponibile data la differenza enorme di categoria di prezzo tra i due), almeno una valutazione di quello che riesce a dare il lettore piu’ economico di AA rispetto alle possibilita’ di un lettore top (Dragon mi ha detto che la categoria del Mikado e’ quella dei 15.000 € di listino). Anche Dragon era interessato a risentire il Crescendo, che la prima volta, sul suo impianto, non aveva apprezzato; secondo lui la sua impressione era stata falsata dal doppio cavo di potenza per ogni diffusore, che aveva scoperto poi essere stato poco gradito dall’ASR.
Ieri sera, invece, il suono mi e’ sembrato molto piu’ naturale gia’ salendo la scala che porta alla sala di ascolto; c’e’ da dire che tutto quello che e’ diverso dalle valvole mi sembra un po’ “duro”, ma questo e’ un problema mio…
Messomi a sedere, sono rimasto un po’ disorientato dal fatto che il suono era cosi’ diverso da quello che sono abituato ad ascoltare a casa mia; ho infatti dovuto lasciare il tempo al mio cervello di “tararsi”.
Intanto guardavo il Mikado e la Sedia Elettrica. Il lettore non mi ha impressionato esteticamente anche se ho una passione personale per quelli che si caricano dall’alto (un po’ troppo rumoroso il meccanismo di apertura e chiusura del coperchio), ma questo era certamente dovuto alla mia predisposizione estetica per l’alto spessore fisico del precedente Wadia 6. La Sedia Elettrica, invece, e’ impressionante; esternamente e’ in legno come le Dragonfly, ma ha dei trasformatori cilindrici cromati davvero notevoli. Molto bella.
Inizio l’ascolto. Mi sono portato alcuni CD e metto “Jazz at the Pawnshop 3 – Good vibes” della Proprius, che non conosce quasi nessuno perche’ quelli famosi sono i primi due; a me invece piace questo.
Mamma mia! Il lettore e’ velocissimo, il palcoscenico e’ di una trasparenza incredibile e si avvicina davvero molto alla resa della versione in Lp, che avevo. L’ ”asciuttezza” e’ praticamente scomparsa, anche se il suono non si puo’ certo definire “rotondo”, la timbrica e’ neutra, gli strumenti sono dove devono essere, nessuna sensazione di digitale. La pressione sonora e’ ottima, il basso e’ ben definito e presente, gli alti non strillano. Porca loca! Nessun problema con il basso dei cavi Crescendo di segnale, come invece avevo segnalato quando li avevo attaccati al mio impianto.
A proposito del basso, leggiamo spesso discussioni sulla possibilita’ che un valvolare di bassa potenza, seppur ottimo, sia in grado di far lavorare bene i woofers di due torri; di regola per far lavorare un woofer vero ci vuole molta potenza e un piccolo valvolare effettivamente non puo’ riuscire nell’intento. Dragon, pur essendo d’accordo in generale, mi aveva spesso raccontato di aver ascoltato questa Sedia Elettrica con le Dragonfly e che in quel caso la resa gli era sembrata ottimale; capirete la mia curiosita’ ieri sera…
Effettivamente la mancanza di potenza sulle basse frequenze non si sentiva ed il tutto sembrava molto equilibrato.
N.B. => questo non vuol dire che la pressione sul basso sia stata quella delle 800D con una amplificazione a ss in Classe A da 1000 W!
Nonostante cio’, non ho sentito il basso spento e insignificante, seppur presente, di quando ho attaccato il mio Audio Innovations 500 alle PSB ad alta efficienza; evidentemente la Sedia Elettrica ha, prima di tutto, i c……i come si deve e, soprattutto, ci deve essere una sinergia pazzesca con le Dragonfly; infatti, da quello che ho capito, non e’ che sia proprio in vendita ed il patron di Audiosonica la fa realizzare giusto per i suoi clienti. Non mi intendo abbastanza di elettronica per spiegare il tutto e devo onestamente mettere in conto che, essendo abituato alle LS3/5a, ci sia la possibilita’ che il mio orecchio reputi gia’ “normali” e accettabili le basse frequenze dei mini-diffusori; lo devo onestamente mettere in conto, ma non credo che sia cosi’.
Prima di passare al CD successivo, vorrei ancora parlare del finale. Si sente che e’ a triodi, non c’e’ niente da fare; assieme al prototipo del “pupillo” Zero (unico tra gli ss di mia conoscenza) e’ l’unico finale che ho ascoltato che praticamente non c’e’.
Poi abbiamo ascoltato per la prima volta “For sentimental reasons” di Linda Ronstadt, appena arrivatomi dall’U.K. e che sapevo essere usato, tra gli altri, da Air per testare gli impianti.
N.B.=> C O M P R A T E L O ! ! ! ! !
L’impianto rendeva la scena in modo incredibile, tanto che ho detto a Dragon “Stasera vado via presto perche’ altrimenti mi rovino l’orecchio” (ma poi abbiamo fatto quasi nottata). Devo dire che la resa delle LS3/5a e’ per me (e non solo) unica proprio sulle voci femminili, ma la timbrica neutra che ho sentito mi ha lasciato sbalordito, non tanto la voce straordinaria della Ronstadt, quanto la riproduzione dell’orchestra dietro e intorno a lei. “Meglio che me ne vada presto”, gli ho ripetuto…
Inutile continuare a raccontare degli altri CD. Devo solo aggiungere che, secondo me, la messa a punto di quell’impianto, forse, puo’ essere ancora migliorata, ad esempio con una ricerca maniacale della posizione dei diffusori come si fa con le LS3/5a. Inoltre non so se il pre sia definitivo; in effetti la morbidezza tipica dei pre CJ forse non va nella stessa direzione del resto della catena.
In conclusione, un impianto high-end, almeno per la mia poca esperienza, col quale non si devono ascoltare gli effetti delle esplosioni dei films in blu-ray (per quello ci vogliono le PSB con lo ss ) ma che non ti farebbe piu’ alzare dal divano durante l’ascolto della musica. E' un impianto sia per audiofili che per musicofili e da’ anche una assuefazione molto pericolosa (soprattutto per il portafogli )
Ed ora vi racconto cosa ho sentito inserendo il cdp Crescendo.
La prima impressione e’ stata di una minor velocita’ rispetto al Mikado (che, bisogna ricordare sempre bene, di listino costa circa 23 volte di piu’), ma a me la cosa non dispiace perche’ trovo il digitale un po’ “frenetico”; inoltre scaldandosi bene la differenza si e’ notevolmente ridotta. Il palcoscenico e’ un po’ meno trasparente e ci sono meno dettagli in evidenza, obviously. Le voci del Crescendo sono comunque molto piu’ rotonde di quelle del Mikado (anche se la loro definizione e’ un po’ inferiore) e risultano per questo molto molto piacevoli. Questa “rotondita’ ” del suono del Crescendo si apprezza, ad esempio, anche sullo xilofono di “Jazz at the Pawnshop 3” e alla fine forse la preferisco (c’e’ da dire che ci sono anche abituato…) proprio per il minor impegno che richiede all’ascoltatore. Il basso ha forse un filino in piu’ di pressione di quello del Mikado (grande risultato vista la differenza enorme di prezzo), anche se il basso di quest’ultimo e’ un po’ piu’ articolato e definito.
Credo di aver potuto apprezzare queste differenze tra i due lettori in modo cosi' chiaro per la notevole sensibilita’ dell’impianto; non so onestamente se sarebbero cosi’ evidenti, per quanto ineliminabili, in configurazioni diverse.
Quello che ho capito e’ che ogni impianto ha bisogno di un lettore ad hoc; per questo AA ha anche lettori top. Il Crescendo e’ perfetto, ad esempio, per l’Audio Innovations 500 e per le LS3/5a perche’ asseconda i loro pregi; un lettore iper-definito forse non riuscirebbe ad esprimersi nel mio impianto e magari non sarebbe adatto come resa timbrica, almeno per quello che cerco io. In realta’ le LS3/5a (soprattutto le Kef R.C.) meriterebbero di essere provate con un impianto tipo quello di Dragon, ma credo che a quel punto sentirei la mancanza del basso vero e metterei in moto una reazione a catena di frustrazioni. E’ per questo che, nonostante i limiti, le LS3/5a sono cosi’ apprezzate con l’AI500 (a proposito, dopo anni di “buio”, chi e’ interessato a questo ampli sappia che adesso e’ un periodo nel quale “gira” nell’usato).
Anche Dragon ha questa volta apprezzato i pregi del Crescendo (soprattutto la sua piacevolezza all’ascolto) e mi ha detto che secondo lui va meglio di un lettore quotato che ha sentito recentemente e che viaggia sui 3500 € di listino; il nome me l’ha anche detto ma non me lo ricordo. Insomma, ammesso che ce ne fosse bisogno, il Crescendo ha confermato la sua posizione di best-buy incredibile.
Tutto qua.
Ultima modifica di Luca58 il Dom Mag 30, 2010 11:16 am - modificato 6 volte.