Da realmassy Ven Mar 30 2012, 01:41
Nel frattempo ho ascoltato per tutta la serata, alternano l'ingresso USB dell Young e la Hiface Two.
Le differenze sono sfumature, e non sono evidenti con tutti i dischi che ho ascoltato.
Innanzitutto la Hiface e' piu' silenziosa, mi sembra di cogliere un maggior silenzio, e la cosa mi sembra strana visto che e' alimentata dal PC.
Le maggiori differenze le ho notate ascoltando il quartetto No. 12 Op. 127 di Beethoven (versione dei Takacs) e con un paio di cantate di Bach (51 e 43).
Nel quartetto e' maggiore l'effetto percussivo sulle corde: con i violini questo si traduce in una maggiore "rugosita'" mentre il cello ha un maggiore punch. Senza perdere peso pero'. Nel senso che non si asciuga, diventando metallico, anzi probabilmente e' armonicamente piu' ricco, diventando piu' verosimile. L'effetto e' quello di una migliore separazione fra gli strumenti, senza aggiunta di "aria", di spazio, ma solo un maggiore contrasto che li rende piu' palpabili. Dettagli, dettagli, ma non e' forse il nostro hobby fatto di dettagli?
Nell cantate (versione di Gardiner) la voce del soprano mi ha fatto venire la pelle d'oca per il realismo.
I cori sono un pizzico piu' definiti, tanto che sono riuscito a cogliere qualche parola in piu. ma questo potrebbe dipendere anche dalla maggiore attenzione che rivolgevo all'ascolto.
Altri ascolti della serata, quartetto per piano e archi di Brahms, op. 25 (che avevo ascoltato ieri): non sono riuscito a notare differenze, Lo stesso per un concerto per 4 violini di Vivaldi.
Ultima nota: il suono sembra essere un passo indietro rispetto a come sono abituato. Acoltando in cuffia la cosa e' piu' evidente. Non e' aumentata la profondita' della scena, e' solamente traslata indietro, che vuol dire nel mio caso un po piu' fuori dalla testa.
E' tutto per adesso, la vera prova sara' nei prossimi giorni con gli ascolti non impegnati: se l'attenzione viene catturata da qualche dettaglio nuovo e' buon segno.
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